A seguito dell’intervista radiofonica su Gamma 5 con Marina (registrazione qui) siamo stati alla serata di presentazione dell’iniziativa “Quello che la scuola non ti insegna“, dove Marina ha presentato il suo progetto.

Siccome mi ha convinto, lo sposo e lo sponsorizzo più che volentieri, anzi, spero sia un seme (uno dei tanti semi) che, una volta gettato, produrrà molti frutti e diventi da esempio.

Di cosa si tratta?

Innanzitutto partiamo da una considerazione che tanti, tutti noi

  • che teniamo ai nostri figli, al loro futuro,
  • che abbiamo visto la bugia e l’inganno viaggiare indisturbati nella nostra società, ebbene,
  • noi tutti che abbiamo cominciato a muoverci, ad informarci, ad indagare, a denunciare, a protestare, a trovarci, abbiamo notato una grande, enorme assenza:

i giovani.

Sia che si trattasse di andare a manifestare, o ad un convegno con qualche esponente “contro” della classe medica, e della magistratura, il grande assente sono stati loro: i nostri ragazzi (con qualche lodevole eccezione). 

Cosa caratterizza questi giovani?

Noi che siamo cresciuti senza cellulare, noi che siamo stati sulla strada molto di più, che ci siamo sporcati le mani, sbucciati le ginocchia e siamo tornati tardi qualche sera d’estate senza che le nostre mamme potessero chiamarci o mandarci un sms o un uossap, abbiamo forse sviluppato degli anticorpi che i nostri figli, ipnotizzati fin da piccoli dal fascino dello schermo magico, non hanno potuto sviluppare.

E ci siamo chiesti:

cosa possiamo fare per risvegliare in loro il senso critico, per ri-educarli al rapporto personale, al contatto diretto, umano, alla comprensione dei sistemi di comunicazione verbale, paraverbale, non verbale, ed alla comprensione critica di quello che gli viene proposto in forma digitale?

(una affermazione che Marina ha fatto nel corso della serata di presentazione, relativa ai suoi conoscenti della stessa organizzazione commerciale, esperti di comunicazione, è stata quella relativa al fatto che loro hanno visto subito, fin dall’inizio del 2020, che di una enorma truffa si trattava, pur senza essere nè complottisti, nè medici o virologi, ma semplicemente esperti di linguaggio e di tecniche di comunicazione)

 

Perchè allora non rendere i nostri ragazzi in grado di decifrare i messaggi che gli arrivano, in particolare quelli di una società malata (mi assumo piena responsabilità di quello che dico) che li vuole ingannare in diversi campi, dalla medicina al denaro all’alimentazione, tanto per dirne qualcuno?

Così come non partiremmo per una gita in barca senza accertarci che i nostri giovani passeggeri siano in grado di nuotare o abbiano almeno un giubbotto salvagente, così è bene che “attrezziamo” i nostri cuccioli con gli strumenti in grado di proteggerli nella giungla della società moderna, che non ha a cuore il loro benessere e il loro sviluppo psico-fisico (per non parlare di quello spirituale!) ma solo il loro indottrinamento/addestramento per renderli obbedienti consumatori allineati al sistema di credenze ufficialmente approvato.

Ma non è tutto qui.

Quello che Marina propone non si limita ovviamente a questo: lei farò un lavoro di stimolazione delle potenzialità nascoste in ognuno di loro, favorendo lo sviluppo personale e la consapevolezza di sè.

Di cosa si tratta, nel concreto?

  • Una settimana insieme
  • Senza cellulare
  • A fare esperienza di comunicazione, conoscere i trucchi del mestiere, capire il contenuto dei messaggi e i fini nascosti in quello che la società gli trasmette
  • facendo un grande uso di esperienza pratica, gioco, confronto (no “slideware”!)

Ipotesi:

  • Quando? 21-26 Gennaio 2024
  • Dove: Montagna, dalle parti di Asiago
  • Costo: 350€ (tutto compreso, escluso trasporto sul posto)
  • Quanti? Max 30 ragazzi e ragazze.