Tutti conoscono il detto: “Il cliente ha sempre ragione“, e chi lavora in attività commerciali sa quanto questo sia un mantra che pervade tutte le migliori organizzazioni: alla fine della giornata, il cliente

  • è quello che ci paga lo stipendio,
  • che può decidere se scegliere noi o la concorrenza,
  • e la sua soddisfazione è l’obiettivo primario.

Nel rapporto fra Pfizer (Albert Bourla) e Commissione europea (Ursula Von der Leyen), con decine di miliardi di ordini da parte di quest’ultima al colosso farmaceutico, apparentemente non ci sono dubbi fra chi sia il fornitore e chi sia il cliente, e nonostante ciò l’amministratore delegato Bourla ha ripetutamente rifiutato di presentarsi al parlamento europeo, l’ultima volta addirittura adducendo la scusa “… che non aveva nulla di nuovo da raccontare..”

(pensate se agli interrogatori della polizia gli indagati si rifiutassero di presentarsi semplicemente dicendo che non hanno nulla da dire….)

Ma come? La comunità europea è il tuo principale cliente, e tu ti rifiuti di rispondere ad una legittima richiesta? Ma non avevamo detto che “il cliente ha sempre ragione“?

Forse quanto avvenuto in questi giorni ci dà una chiave di lettura più azzeccata di quanto è avvenuto. Se per l’immagine del Qatar c’è chi si è portato a casa centinaia di milioni di Euro, forse per la vendita dei sieri mortali, spacciati come vaccini, i numeri in gioco sono stati molto maggiori.

E – pensateci bene: chi si inietta il siero velenoso non è chi l’ha scelto, comprato e pagato: no, chi se lo inietta non ha avuto nessuna voce in capitolo, anzi, è stato costretto, pena la perdita del lavoro, dei diritti basilari dell’uomo, additato come nemico della scienza e dsenza umanità, untore ed assassino degli anziani che gli stanno intorno.

Allora, se come diceva il divino Giulio, “a pensar male si fa peccato ma ci s’azzecca“, forse bisogna capire che fra Albert e Ursula il cliente, quello coi soldi in mano, quello che ha il potere di chiedere e farsi ascoltare dall’altro non è la Ursula, ma Albert: è il primo che ha comprato la seconda, e può imporre qualunque cosa, perchè ha comprato, pagandola profumatamente, la donna (e probabilmente tutti i membri della commissione).

Ricordo quando Marcello Foa fu nominato presidente della RAI. Ci fu una comissione che gli fece una specie di esame preliminare, e una delle cose che mi stupirono di più fu che controllarono che non fosse antivaccinista. Forse faccio peccato, ma credo che le nostre istituzioni siano state comprate dalle lobby farmaceutiche che controllano la “fedina penale” di chi viene messo a “comandare” (si fa per dire), che deve essere comprabile, ricattabile o quantomeno non contrario.

La rivoluzione, se non la cominciamo noi dal basso con le nostre scelte e la nostra consapevolezza, non partirà mai per le scelte della politica.

Aggiornamento 19 01 2023

Bourla a Davos “pressato” da alcuni giornalisti indipendenti (video da canale Telegram Ugo Fuoco)