Il meccanismo è semplice:
1. Lo scopo è il controllo
2. Tutto ciò che è indipendente (economia, energia, salute, medicina, agricoltura) deve essere pertanto eliminato
3. magari tenendo tutti in sussistenza statale (sussistenza vincolata all’adeguamento a qualunque legge, costrizione, sottomissione, ecc.)
Ecco il great reset spiegato facile facile da Catherine Austin-Fitts
Ciò di cui parlava Draghi nel gruppo dei 30 quando parlava di “Distruzione creativa” delle piccole e medie imprese.
1. Sulla distruzione creatrice prevista del G30, inviata email alla tua attenzione il 2 marzo 2012 con il seguente oggetto:
“Per unire ulteriormente i puntini fra Draghi e fake pandemia!!”
2. Su una significativa sintesi riguardante il Grande Reset , inviata email alla tua attenzione il 24 ottobre 2020 con il seguente oggetto:
“GRANDE RESET” E “AMAZONIZZAZIONE” DELLA SOCIETÀ: COSA PREVEDE IL PARADISO TERRESTRE DELLA “SUPERCLASS”.
PS questo l’articolo:
https://www.nogeoingegneria.com/opinioni/grande-reset-e-amazonizzazione-della-societa-cosa-prevede-il-paradiso-terrestre-della-superclass/
3. Sulla spiegazione di Catherine Austin Fitts, stranamente risulta che non ti avevo inviato niente ma inviata email ad altre persone in tempo utile ( gennaio 2021 ) con il seguente oggetto:
“ll Grande Reset non è una rivoluzione. Tale progetto potrà solo accelerare processi evolutivi della società neoliberista che sono già in atto” + Traduzione in italiano discorso video di Catherine Austin Fitts”
PS questo l’articolo:
https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/economico/catherine-austin-fitts-i-giochi-di-potere-dietro-virus-e-lockdown/
4. Nel prossimo post sintesi magistrale di un ex business insider ad altissimi livelli!!
1. Sintesi magistrale di un ex business insider ad altissimi livelli!!
Alastair Crooke, ex diplomatico britannico, è fondatore e direttore del Conflicts Forum di Beirut, un’organizzazione che sostiene l’impegno tra l’Islam politico e l’Occidente ( in precedenza è stato una figura di spicco dell’intelligence britannica (MI6) e della diplomazia dell’Unione Europea ) ha scritto recentemente quanto segue:
L’Europa è di fatto un’appendice, una provincia all’interno della più ampia politica americana.
Il pretesto dell’Ucraina alimenta anche un gruppo di fanatici europei del clima, che vedono nella crisi energetica un’opportunità per imporre la de-fossilizzazione dell’Europa, attraverso un’economia autoritaria imposta dall’alto, ponendo così anche la politica energetica europea sotto la tutela di Washington.
Quest’ultima posizione – che abbraccia il razionamento dell’energia – consente di fatto agli Stati Uniti di assimilare completamente l’Europa all’economia americana. Non è una coincidenza che oggi l’euro e il dollaro viaggino alla pari. La crisi dell’euro, dell’eurodollaro e del debito sovrano si sta sviluppando insieme alla crisi energetica ed economica e, in secondo luogo, sta imponendo al sistema euro pressioni strutturali tali da provocarne la frattura definitiva.
Non si tratta tanto di una decisione politica volontaria da parte degli Stati membri di uscire dalla zona euro (anche se una cosa del genere potrebbe accadere), quanto di pressioni strutturali che non danno alternative – nel senso di puntare una “pistola alla testa.” Sì, potrebbe esserci un euro più ridotto e più ristretto, con il debito degli Stati più deboli trasferito in una “Bad Bank,” mentre gli asset di valore vengono venduti per pochi spiccioli. In sostanza, chiamatelo Euro, se volete, ma in futuro, in realtà, sarà del dollaro.
Riferimento:
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/23939-alastair-crooke-cina-india-e-iran-si-schierano-con-la-russia.html
2. Per unire ulteriormente i puntini.
2A. Premessa.
Henry Kissinger, ebreo americano di origine tedesca, stratega di lungo corso della geopolitica americana ( le sue “genialate” in Sud America e Vietnam portarono solo enormi sofferenze alle popolazioni locali ) disse a suo tempo:
“Chi controlla il cibo controlla le persone; chi controlla l’energia può controllare interi continenti; chi controlla il denaro può controllare il mondo”.
2B. “Il piano di Washington per frantumare la Russia “, di Mike Whitney per The Unz Review, tradotto da CDC, pubblicato da AE , 30/10/2022
L’ostilità di Washington nei confronti della Russia ha una lunga storia che risale addirittura al 1918, quando Woodrow Wilson aveva dispiegato oltre 7.000 soldati in Siberia come parte di uno sforzo alleato per annullare le conquiste della rivoluzione bolscevica. Negli Stati Uniti, le attività dell’American Expeditionary Force, che era rimasta nel Paese per 18 mesi, sono svanite da tempo dai libri di storia, ma i Russi continuano a ricordare l’incidente come un altro esempio dell’incessante intervento dell’America negli affari dei propri vicini. Il fatto è che le élite di Washington si sono sempre immischiate negli affari della Russia nonostante le forti obiezioni di Mosca. In effetti, moltissimi rappresentanti dell’élite occidentale non solo pensano che la Russia dovrebbe essere divisa in unità geografiche più piccole, ma il popolo russo dovrebbe addirittura accogliere con favore un simile risultato. I leader occidentali nell’Anglosfera sono talmente consumati dall’arroganza e dal loro stesso senso di diritto, che, in tutta onestà, credono davvero che la popolazione russa vorrebbe vedere il proprio paese frantumato in piccoli stati aperti allo sfruttamento vorace dei giganti petroliferi occidentali, dell’industria mineraria e, naturalmente, del Pentagono. Ecco come la mente geopolitica di Washington, Zbigniew Brzezinski, lo aveva riassunto in un articolo su Foreign Affairs:
“Date le dimensioni e la diversità (della Russia), un sistema politico decentralizzato e un’economia di libero mercato potrebbero liberare il potenziale creativo del popolo russo e delle vaste risorse naturali della Russia. Una Russia blandamente confederata, composta da una Russia europea, una Repubblica siberiana e una Repubblica dell’Estremo Oriente, troverebbe anche più facile coltivare relazioni economiche più strette con i propri vicini. Ogni entità confederata sarebbe in grado di sfruttare il proprio potenziale creativo locale, soffocato per secoli dalla pesante mano burocratica di Mosca. A sua volta, una Russia decentralizzata sarebbe meno suscettibile alla mobilitazione imperiale.” (Zbigniew Brzezinski,“A Geostrategy for Eurasia,” Foreign Affairs, 1997)
La “Russia blandamente confederata,” immaginata da Brzezinski, sarebbe una nazione sdentata e dipendente, che non sarebbe in grado di difendere i propri confini o la propria sovranità. Non sarebbe in grado di impedire ai Paesi più potenti di invadere, occupare e stabilire basi militari sul suo territorio. Né sarebbe in grado di unificare i suoi disparati popoli sotto un’unica bandiera o perseguire una visione “unita” positiva per il futuro del Paese. Una Russia confederata, frammentata in una miriade di parti più piccole, consentirebbe agli Stati Uniti di mantenere il loro ruolo dominante nella regione senza minacce o interferenze. E questo sembra essere il vero obiettivo di Brzezinski, come aveva sottolineato in questo passaggio nel suo opus magnum The Grand Chessboard. Ecco cosa aveva scritto:
“Per l’America, il principale premio geopolitico è l’Eurasia… e il primato globale dell’America dipende direttamente da quanto tempo e quanto efficacemente verrà mantenuta la sua preponderanza nel continente eurasiatico.” (“THE GRAND CHESSBOARD – American Primacy And It’s Geostrategic Imperatives”, Zbigniew Brzezinski, pagina 30, Basic Books, 1997)
Brzezinski riassume in modo sintetico le ambizioni imperiali degli Stati Uniti. Washington prevede di stabilire il suo primato nella regione più prospera e popolosa del mondo, l’Eurasia. E, per farlo, la Russia deve essere distrutta e spartita, i suoi leader devono essere rovesciati e sostituiti e le sue vaste risorse devono essere trasferite nella morsa ferrea delle transnazionali globali che le utilizzeranno per perpetuare il flusso di ricchezza da est ad ovest. In altre parole, Mosca deve accettare il suo umile ruolo nel nuovo ordine, di fatto come compagnia mineraria e del gas di proprietà dell’America.
Proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-piano-di-washington-per-frantumare-la-russia
2C. “This inforgraphic shows the world’s top oil producers and consumers.”, Strategic Culture, 31 October 2022
https://strategic-culture.org/news/2022/10/31/oil-top-producers-vs-consumers/
Breve commento finale
Gli inglesi e gli americani sono ladri, banditi e pirati, e siamo orgogliosi di appartenere a questa categoria” Mark Twain, più di cento anni fa.
aggiungo anche che attualmente Germania e Italia sono i loro vassalli europei preferiti in quanto paesi sconfitti nella seconda guerra mondiale e governati da lestofanti privi di spina dorsale.
Ciao e buona serata.
TheTruthSeeker
Dimenticavo altri due spunti controinfiormativi per unire ulteriormente i puntini.
2D. Lectio Magistralis dell’economista Michale Hudson di inizio marzo 2022 ancora attuale!
“Hudson: tre poteri lucrano sulla guerra alla Russia (e a noi)”, Libreidee, 5 marzo 2022
Armamenti, energia, finanza. Sono queste tre oligarchie a controllare gli Usa, determinando la loro politica: che oggi schiaccia l’Europa sotto il peso delle sanzioni imposte alla Russia, provocata per anni fino all’esplosione della resa di conti con il regime anti-russo di Kiev, imbottito di manovalanza sfacciatamente neonazista. Lo sostiene Michael Hudson, professore emerito di economia all’Università del Missouri-Kansas City, nonché alfiere internazionale della Modern Money Theory. Pochissime, nel mondo anglosassone, le voci indipendenti e non silenziate dalla “nebbia di guerra” diffusa in modo orwelliano per criminalizzare Putin. Tra queste l’economista canadese Michel Chossudovsky, fondatore di “Global Research” (preoccupato per gli sviluppi dello scontro Russia-Nato) e l’ex viceministro di Reagan, Paul Craig Roberts, che si augura che il Cremlino riesca a “bonificare” rapidamente l’Ucraina, strumentalizzata da Washington per servire i peggiori interessi sulla pelle degli ucraini, dei russi e degli stessi europei.
Proseguimento:
https://www.libreidee.org/2022/03/hudson-tre-poteri-lucrano-sulla-guerra-alla-russia-e-a-noi/
2E. A titolo di cronaca, il 13 giugno 2022 ti avevo inviato email , contenente altra lectio magistralis di Michael Hudson su argomenti connessi, con il seguente oggetto:
“L’imminente frattura globale causata dallo scontro tra diversi ordini economici”, Pensieri Provinciali, 5 giugno 2022
vista l’importanza ancora attuale la riporto!
Il post che segue è la traduzione di un’intervista al prof. Michael Hudson pubblicata su The Unz Review. Un’altra analisi essenziale per comprendere gli avvenimenti epocali che stiamo vivendo e orientarci in un mondo che si fa sempre più complesso, oltre che “grande e terribile”. L’originale lo puoi trovare qui.
Prof. Hudson, è uscito il suo nuovo libro “Il destino della civiltà”. Questo ciclo di conferenze sul capitalismo finanziario e la nuova guerra fredda presenta una panoramica della sua particolare prospettiva geopolitica.
Lei parla di un conflitto ideologico e materiale in corso tra Paesi finanziarizzati e deindustrializzati come gli Stati Uniti contro le economie miste di Cina e Russia. In che cosa consiste questo conflitto e perché il mondo si trova in questo momento in un “punto di frattura” particolare, come afferma il suo libro?
L’attuale frattura globale sta dividendo il mondo tra due diverse filosofie economiche: Nell’Occidente USA/NATO, il capitalismo finanziario sta deindustrializzando le economie e ha spostato l’industria manifatturiera verso la leadership eurasiatica, soprattutto Cina, India e altri Paesi asiatici, insieme alla Russia che fornisce materie prime di base e armi.
Questi Paesi sono un’estensione di base del capitalismo industriale che si sta evolvendo verso il socialismo, cioè verso un’economia mista con forti investimenti governativi nelle infrastrutture per fornire istruzione, assistenza sanitaria, trasporti e altre necessità di base, trattandole come servizi di pubblica utilità con servizi sovvenzionati o gratuiti per queste necessità.
Nell’Occidente neoliberale degli Stati Uniti e della NATO, invece, questa infrastruttura di base viene privatizzata come un monopolio naturale che estrae rendite.
Il risultato è che l’Occidente USA/NATO è rimasto un’economia ad alto costo, con le spese per la casa, l’istruzione e la sanità sempre più finanziate dal debito, lasciando sempre meno reddito personale e aziendale da investire in nuovi mezzi di produzione (formazione del capitale). Ciò pone un problema esistenziale al capitalismo finanziario occidentale: come può mantenere il tenore di vita di fronte alla deindustrializzazione, alla deflazione del debito e alla ricerca di rendite finanziarizzate che impoveriscono il 99% per arricchire l’1%?
Il primo obiettivo degli Stati Uniti è dissuadere l’Europa e il Giappone dal cercare un futuro più prospero in legami commerciali e di investimento più stretti con l’Eurasia e l’Organizzazione di Cooperazione di Shanghai (SCO). Per mantenere l’Europa e il Giappone come economie satelliti, i diplomatici statunitensi insistono su un nuovo muro di Berlino economico fatto di sanzioni per bloccare il commercio tra Est e Ovest.
Per molti decenni la diplomazia statunitense si è intromessa nella politica interna europea e giapponese, sponsorizzando funzionari filo-neoliberali alla guida dei governi. Questi funzionari sentono che il loro destino (e anche la loro fortuna politica personale) è strettamente legato alla leadership statunitense. Nel frattempo, la politica europea è diventata fondamentalmente una politica della NATO gestita dagli Stati Uniti.
Il problema è come tenere il Sud globale – America Latina, Africa e molti Paesi asiatici – nell’orbita USA/NATO. Le sanzioni contro la Russia hanno l’effetto di danneggiare la bilancia commerciale di questi Paesi, aumentando drasticamente i prezzi del petrolio, del gas e dei prodotti alimentari (nonché di molti metalli) che devono importare. Nel frattempo, l’aumento dei tassi di interesse statunitensi sta attirando i risparmi finanziari e il credito bancario verso i titoli denominati in dollari. Questo ha fatto aumentare il tasso di cambio del dollaro, rendendo molto più difficile per i Paesi della SCO e del Sud globale pagare il servizio del debito in dollari in scadenza quest’anno.
Ciò impone a questi paesi una scelta: o rimanere senza energia e cibo per pagare i creditori stranieri – anteponendo così gli interessi finanziari internazionali alla loro sopravvivenza economica interna – o andare in default sul debito, come è successo negli anni ’80 dopo che il Messico ha annunciato nel 1982 di non essere in grado di pagare gli obbligazionisti stranieri.
Come vede l’attuale guerra/operazione militare speciale in Ucraina? Quali conseguenze economiche prevede?
La Russia ha messo in sicurezza l’Ucraina orientale russofona e la costa meridionale del Mar Nero. La NATO continuerà a “punzecchiare l’orso” con sabotaggi e nuovi attacchi in corso, soprattutto da parte di combattenti polacchi.
I Paesi della NATO hanno scaricato in Ucraina le loro armi vecchie e obsolete e ora devono spendere somme immense per modernizzare il loro hardware militare. Il deflusso dei pagamenti al complesso militare-industriale statunitense eserciterà una pressione al ribasso sull’euro e sulla sterlina britannica – il tutto in aggiunta ai loro deficit energetici e alimentari in aumento. Pertanto, l’euro e la sterlina si dirigono verso la parità con il dollaro statunitense. L’euro ci è quasi arrivato (circa 1,07 dollari). Ciò significa un forte aumento dell’inflazione dei prezzi in Europa.
Ho letto e sentito informazioni contrastanti sulle nuove sanzioni. Alcuni esperti, sia a Est che a Ovest, ritengono che questo danneggerà enormemente l’economia nazionale della Federazione Russa. Altri esperti tendono a credere che si ritorceranno contro o avranno un enorme effetto boomerang sui Paesi occidentali.
La politica degli Stati Uniti è quella di lottare contro la Cina, sperando di separare le regioni occidentali degli Uiguri e di dividere la Cina in Stati più piccoli. A tal fine, è necessario eliminare il sostegno militare e di materie prime della Russia alla Cina – e, a tempo debito, suddividerla in una serie di Stati più piccoli (le grandi città occidentali, la Siberia settentrionale, un fianco meridionale, ecc.)
Proseguimento:
https://pensieriprovinciali.wordpress.com/2022/06/05/limminente-frattura-globale-causata-dallo-scontro-tra-diversi-ordini-economici/
Integrazione. La “Big Picture” ovvero Il Quadro Generale.
1. Genesi, formazione e sgretolamento dell’ordine economico statunitense
di Giacomo Gabellini – 06/11/2022
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/genesi-formazione-e-sgretolamento-dell-orine-economico-statunitense
2. Un’immagine che vale più di mille parole!!
“Mappa a livello mondiale dei paesi in cui il principale partner commerciale è la Cina o gli Stati Uniti ( 2000 vs 2020 )”, a cura di Gilberto Trombetta
https://www.facebook.com/photo?fbid=546093960857733&set=a.377809861019478
Breve commento finale.
I giochi di potere ( si fa per dire, trattasi di sragionamenti di psicopatici guerrafondai americani ) di USA VS Cina + Russia vanno molto al di là dell’ipotetico Grande Reset.
Ciao e buona serata.
TheTruthSeeker
Integrazioni.
1. “Draghi, un’intera vita dedicata alla distruzione del nostro Paese”, ImolaOggi, giugno 2022
“Ormai è assodato, non ci sono solo prove, c’è un’intera vita, quella del nostro Presidente del Consiglio, dedicata alla distruzione del nostro Paese.
L’accordo raggiunto in ambito europeo sul sesto pacchetto di misure contro la Russia, per il nostro Paese, è una tragedia, ed in particolare per una nostra regione: la Sicilia.
Avremo perdite incalcolabili sia in termini economici che in ambito sociale.
Tante persone si vedranno catapultare nella fascia di povertà.
E Draghi … esulta!”
Il video del prof. Giancarlo Marcotti – Finanza in Chiaro
Proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2022/06/02/draghi-unintera-vita-dedicata-alla-distruzione-del-nostro-paese/
Breve commento.
Più che evidente che Draghi è telecomandato dai pupari di Washington, come mai? Risposta scontata ma molto sottovalutata:
https://ilfarosulmondo.it/basi-usa-italia-cifre-asservimento/
PS è di agosto 2022.
2. La Soluzione.
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2008/06/10/di-chi-e-la-repubblica-italiana/
Breve commento
Da piccolo, mio padre mi raccontava che i giapponesi riconoscono tre poteri: quello della spada, dei gioielli e dello specchio. La spada simboleggia le armi… I gioielli simboleggiano il potere del denaro. … Lo specchio simboleggia la forza dell’autoconoscenza.
Secondo la leggenda giapponese, conoscere se stessi è il principio più prezioso.”, Robert Kiyosaki, ( 1950- vivente ) , imprenditore nippo americano , scrittore
3. Ciao e buon sabato.
TheTruthSeeker