Esiste un modo di dire per rappresentare una situazione dove, a fronte di possibili scelte alternative, in realtà non esiste soluzione, ad esempio:
Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.
Questo è detto cath 22, o comma 22.
Il paradosso riguarda un’apparente possibilità di scelta in una regola o in una procedura, dove, in realtà, per motivi logici nascosti o poco evidenti, non è possibile alcuna scelta ma vi è solo un’unica possibilità
Quando si dice che “il male distruggerà sè stesso” non si sta in realtà formulando un auspicio, ma si sta dicendo una grande verità, tanto nascosta quanto semplice da svelare, usando la logica:
- se il Male vuole impedirci lo scopo per cui siamo su questa terra, e cioè la crescita spirituale,
- può cercare di farlo evidentemente solo evitando quelle cose che ci fanno crescere, cioè le esperienze.
- Quindi le sue minacce, mirate a tenerci nella paura, non possono realizzarsi, pena il raggiungimento dello scopo esatto che il male cerca di evitare.
Buona visione
Cit.: “Le tempeste fanno sì che gli alberi mettano radici più forti.”
Stesso preconcetto che viene usato per “vendere” l’immunità da va¢¢¥no!!!
… invece l”albero si radica per effetto dell’acqua.
Proprio un gatekeeping coi fiocchi!!!
… proprio come il mentore Logorroicocomune. 😉
Ma non è mia, è una massima Zen; rinneghiamo anche quello?
E poi non sei tu che dici che si cresce solo con l’esprienza?
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Non è che la passione per la polemica e la volontà di cantare fuori dal coro sia diventato il tuo unico principio ispiratore???
…se fosse una vera massima zen sarebbe stato scritto: le radici più grosse (non forti) attirano le tempeste.
Eppoi siamo qui a dipanare i nodi mentali, non ad accrescerli…
Crescita=progresso=evoluzione sono sinonimi di un unico processo degenerativo della qualità umana.
L’esperienza non fortifica, semmai riduce.
Ho visto querce divelte dal proprio peso perché cercavano la luce per crescere maestose.
Ognuno tragga la verifica dei propri pensieri osservando quello che la sua esperienza gli mostra.
La polemica è una costruzione mentale: la verifica è sempre oggettiva.
Due brevi annotazioni, Alberto:
1) se lo “zen” e le sue “massime” fossero liberanti, allora ne deriva che la Venuta di Gesù sarebbe stata un’ “aggiunta”, non particolarmente necessaria: visto e considerato che le elucubrazioni del cosiddetto “Budda” sono pre-esistenti alla Sua Venuta.
Peraltro, è Gesù Stesso che ci assicura che il regno di satana NON è diviso e quindi NON cade da solo, come succede a qualsiasi regno diviso: infatti, dal fatto che il male è male anche a sé stesso NON deriva che satana scacci satana.
Infatti, è evidente che satana NON scaccia satana: appunto perché il male è sempre sua espressione).
E tale evidenza viene fatta presente Gesù a coloro che Lo accusavano di scacciare i demòni in quanto principe dei demòni
2) affermare che le “esperienze” pre-disposte da satana…
come, ad esempio, l’intero Circovid: che, evidentemente, NON viene da Dio ma è da Lui solo permesso (e, su questo, siamo d’accordo)…
siano il motivo per cui ci si libera da satana e si accoglie la Realtà, ha due implicazioni devastanti:
2a) la prima è la medesima negazione di cui al punto 1, ossia che la Salvezza viene sempre e solo da Dio: ferma restando la necessità del libero “sì” da parte dell’uomo
2b) la seconda è dare legittimità a satana in quanto “necessario”: laddove, invece, il male non è mai “necessario”.
Ed è, invece, la conseguenze dell’uso distorto della Libertà: usata contro sé stessi, allorché la si usa per rifiutare Dio.
Così come fece Lucifero, in occasione del primo “No” risuonato nell’Universo Invisibile.
Ti ricordo, a tal proposito, che la strategia di inganno di satana, rispetto alla sua persona…
che è tutt’uno con le sue legioni, essendo che il suo regno non è diviso…
si riconduce ad un acronimo che è un trigramma: ION.
E, quindi, farsi credere:
a) Inesistente
b) Onnipotente
c) Necessario.
E il sedicente “vangelo di Giuda” spaccia proprio questo tossico: il male fatto consapevolmente, perché “necessario alla salvezza”.
E quindi Giuda Iscariota come l’apostolo più fedele a Gesù e che Lo ama di più di tutti gli altri.
FBL, Alberto.
Fà Bailà l’Oeucc, come si dice a Milano.
Occhio!
Ma, soprattutto: Orecchio!
Grazie del commento, anche se non lo condivido pienamente.
1) se lo “zen” e le sue “massime” fossero liberanti, allora ne deriva che la Venuta di Gesù sarebbe stata un’ “aggiunta”, non particolarmente necessaria: visto e considerato che le elucubrazioni del cosiddetto “Budda” sono pre-esistenti alla Sua Venuta.
Credo che lo Spirito soffia come e dove vuole, e se vuole manifestarsi, ed ispirare, anche al di fuori dai confini del cristianesimo, chi glielo può impedire?
affermare che le “esperienze” pre-disposte da satana……
siano il motivo per cui ci si libera da satana
è una semplificazione del mio ragionamento. Un cortocircuito che ti serve per trovare una qualche “utilità” del male, utilità che sei pronto a rinnegare. Ma se Dio lo permette, sei così sicuro che non serva a niente? “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”