Una nuova generazione di politici, allevati alla scuola del World economic Forum di Klaus Schwab e istruiti nei principi della Fabian Society (da Quinto Fabio Massimo detto il “cunctator”, il temporeggiatore) si presente al pubblico come moderata, interessata ai temi dell’inclusione e della ecologia, per poi rivelare, ogni tanto, a volte con lapsus freudiani, quello che veramente è: spietati sicari della democrazia e delle libertà dei popoli.
Lo abbiamo visto più volte:
- Justin Trudeau, che si è lasciato scappare la frase che “… il modello èpiù efficace di governo è quello cinese” (detto in risposta ad una domanda al termine di una conferenza, sottintendeva che, senza i lacci e lacciuoli della democrazia parlamentare, le politiche si possono attuare molto più in fretta ed efficacemente)
- Macron, che non si è fatto riguardo nel contrastare i gilet gialli che per 2 anni sono scesi in piazza tutti i fine settimana e in tutta la Francia, causando decine di mutiliazioni con una violenza e brutalità che un popolo pacifico in protesta non si aspetterebbe di trovare;
- Altri personaggi, all’apparenza democratici e dalla parte del popolo, se ne sono usciti con affermazioni di totale intolleranza e inneggiando alla repressione violenta di chi non accettava il ricatto medico (in Italia qualcuno è tornato ad invocare Bava beccaris, il generale che fece sparare sulla folla inerme);
- Lo stesso Trudeau ha fatto bloccare i conti correnti e i contratti di assicurazione dei camionisti che protestavano per le misure di Lockdown, con un’intromissione del governo in un contratto fra privati (il camionista con la sua banca o con la sua assicurazione) degna delle peggiori dittature;
Ma forse l’uscita più pesante, alla quale non è stata data la giusta enfasi, è quella della Von Der Leyen. All’apparenza signora moderata, madre di famiglia (7 figli), laureata in medicina, ispira sentimenti tutt’altro che violenti e dittatoriali, no?
Eppure è famosa la sua uscita, nell’imminenza delle elezioni italiane, di minaccia al popolo ed ai politici italiani:
“Se le elezioni non andranno come vogliamo noi, abbiamo i mezzi per correggere il tiro”
La gravità di questa affermazione, che in poche parole:
- cancella il valore della democrazia
- fa una minaccia esplicita ad una nazione ancora – almeno sulla carta – sovrana
- non si cura di nascondere il crimine, a riprova di un bullismo macho ed esibizionista che ci si aspetterebbe da tutt’altra categoria di persone,
è ancora peggiore e drammatica se si ascolta il resto della sua dichiarazione:
“come abbiamo fatto in Ungheria e in Polonia”
Ora, se tutti sanno che l’Ungheria è sotto il mirino per le sue politiche pro-life, anti agenda LGBT;
ma perchè la signora, moglie di un alto funzionario Pfizer, a cui ha accordato forniture milardarie con contratti segreti, ha sentito il bisogno di ricordare anche la Polonia? Cosa è stato fatto in Polonia che questa sente il bisogno di ricordare, casomai qualcuno se ne fosse dimenticato?
Ce lo ricorda la signora Svitlana nel video sotto: un’intero governo fu eliminato con un attentato ad un aereo nel 2010, aereo che conteneva il governo che era stato invitato in massa ad una manifestazione sulla Shoah (e, come chi se ne intende di cose di mondo, a commemorare la Shah non si può mancare , pena l’iscizione al registro dei cattivi).
La colpa di quel governo? Era contrario all’ingresso nell’Euro e alle vaccinazioni.
Capito signorina Meloni? Se non le bastava il ricordo di Mattei e Moro, ecco qua un’altro ricordo, ancora più fresco: glielo fornisce la sua amica Ursula, mamma di 7 figli, vuole qualcosa di ancora più esplicito o basta così?
Penso che l’analisi sia corretta e abbiate ragione.
Se fosse così, potremmo liberarci di questi fantocci-fake solo con una rivolta a tutti i livelli. Disobbedienza civile per riacqustare la dignità di vivere, ma i cittadini dovrebbero essere informati, motivati, e coscienti anche delle eventuali conseguenze da subire per il diritto di esercitare la libertà individuale che di norma, quando è un’aspirazione genuina, coincide con quella di tutta la collettività, in quanto non lede i diritti di nessuno.
Ognuno nel suo piccolo può avere un ruolo importante, innanzitutto di diffusione di informazioni veritiere, come un milione di Assange all’opera.
Per unire meglio i puntini.
1. Il “Partito americano” in Italia
di Manlio Dinucci
Diversamente dall’idea che se ne può avere all’estero, l’elezione di Giorgia Meloni cambierà sicuramente alcune cose in Italia, ma tutto rimarrà immutato nelle relazioni estere. Gl’italiani non si rivoltano contro la causa dei loro problemi, ma soltanto contro alcuni sintomi. È un fatto che l’intera classe politica italiana fa a gara a chi fa più salamelecchi davanti agli Stati Uniti.
Rete Voltaire | Parigi (Francia) | 27 settembre 2022
partiti istituzionali conducono la campagna elettorale non solo in Italia ma negli Stati Uniti Il segretario del PD Enrico Letta, in una intervista a un giornale statunitense, dichiara: “Con la destra l’Italia vicina alla Russia, con noi agli USA”. Sullo stesso giornale il presidente del Copasir Adolfo Urso, in visita a Washington, assicura invece che “per gli USA Giorgia Meloni è pienamente affidabile”. I partiti dell’intero arco parlamentare gareggiano così per ottenere il consenso di Washington, indispensabile a qualsiasi governo esca dalle elezioni. Allo stesso tempo agiscono di comune accordo quando si tratta di attuare le direttive di Washington. Ad esempio, quella di boicottare il Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari, ratificato da 66 Stati e firmato da 20, ma boicottato da USA e NATO. Alla riunione di giugno degli aderenti al Trattato l’Italia, pur essendo invitata, non ha partecipato neppure in veste di osservatore.
Sempre in giugno il 6° Stormo dell’Aeronautica italiana a Ghedi ha ricevuto il primo caccia USA F-35A da attacco nucleare che verrà presto armato con le nuove bombe nucleari USA B61-12, pronte ad essere impiegate dall’Aeronautica italiana sotto domando USA. L’Italia viola così il Trattato di non-proliferazione ratificato nel 1975, il quale stabilisce: “Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari, né il controllo su tali armi, direttamente o indirettamente”.
A ulteriore prova della sudditanza dell’Italia agli USA, lo scorso 15 settembre la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del “disastro” della nave Moby Prince ha concluso i suoi lavori nascondendo ancora una volta le vere cause della strage avvenuta nella rada di Livorno oltre 31 anni fa per coprire un traffico di armi effettuato dalla limitrofa base USA di Camp Darby. La mistificante relazione conclusiva, presentata da Andrea Romano del PD, è stata approvata all’unanimità dai rappresentanti di tutti gli altri partiti. Quale invece sia stata la reale dinamica della strage viene mostrato in questa puntata di Grandangolo da una video-inchiesta di scottante attualità, trasmessa nel 2016 da Pandora TV di Giulietto Chiesa.
Riferimento:
https://www.voltairenet.org/article218100.html
2. “LIBERTA’, SOVRANITA’, DEMOCRAZIA”, di Andrea Cavalleri per CDC, settembre 2019
https://comedonchisciotte.org/liberta-sovranita-democrazia/
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
Dialettica fra democrazia, sovranità e libertà.
Il primo passo che affronto è il rapporto tra democrazia e sovranità.
Recita la costituzione italiana: la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Questo testo esprime molto bene un concetto universale (per nulla riservato al caso italiano) tipico delle democrazie, cioè che il decisore ultimo sul proprio destino è il popolo, ma questo può esprimere le sue scelte solo attraverso dei meccanismi preordinati (tipicamente elettorali) che se da un parte gli offrono una possibilità concreta di decidere, contestualmente la limitano.
Ora il termine demo-crazia, potere o governo del popolo, implica che questo potere o governo effettivo venga esercitato.
Ma se, paradossalmente, i rappresentanti delegati dal popolo non hanno facoltà di prendere decisioni, la democrazia viene svuotata di tutto il suo contenuto.
Un conto è eleggere un governante che persegue il programma scelto dalla maggioranza degli elettori, altra cosa è eleggere un governante-fantoccio che si limita a trascrivere gli ordini giunti da altra sede: allora inutile eleggerlo, tanto valeva ubbidire direttamente al vero padrone.
Questa situazione non è nuova, dato che Pietro Nenni fin dal 1962 aveva detto che entrando nella stanza dei bottoni si era accorto con stupore che nella stanza dei bottoni i bottoni non c’erano.
Ma il problema non è mai stato acuto come nell’Unione Europea, che esautora le democrazie nazionali, riducendole a ossequienti trascrittrici di direttive e, al tempo stesso, inserisce sbarramenti a un reale processo democratico continentale, in cui il parlamento non può neppure proporre le leggi e tutte le cariche realmente decisionali sono detenute da tecnocrati mai eletti che si cooptano a vicenda.
Breve commento
Da segnalare col pennarello rosso la seguente frase contenuta in questo secondo articolo:
“Pietro Nenni fin dal 1962 aveva detto che entrando nella stanza dei bottoni si era accorto con stupore che nella stanza dei bottoni i bottoni non c’erano.”
si era appena varato ill primo governo di centro sinistra ( DC + PSI ) quando Pietro Nenni fece quell’affermazione sibillina e allora l’Italia aveva almeno la sovranità monetaria, figurarsi ora che non ha nemmeno più la sovranità monetaria da 20-30 anni, insomma, le colonie sono territori senza proprio esercito e senza propria moneta e l’Italia è ormai una colonia al 100%, prima con la sovranità monetaria lo era colonia almeno solo al 50% ( perché occupata militarmente da basi NATO a comando americano ), ora invece al 100% e quindi Super Albertone di che ti scandalizzi?
Credi per caso che la Von Der Layen agisca in nome e per conto proprio o sia solo invece un burattino in mano ai pupari degli ( USAI ( Unites States of America and Israel )?
Mi sa la seconda, ti invio email per capirlo ancora meglio!
@Ing Alberto Medici
Riferimento, ultima frase mio commento precedente:
“Mi sa la seconda, ti invio email per capirlo ancora meglio!”
Appena inviata email con oggetto:
Un precedente storico. Quando la Cia nel 1982 fece esplodere il gasdotto russo + Omertà nella guerra di gangster + Intervista al generale Fabio Mini e domanda
Insomma, nun sé pò non capì!!