Con molto piacere riporto qui la chiaccherata con Nandra, che mi ha confermato , con la sua spontaneità, intelligenza, passione, di essere proprio una bella persona!
Abstract:
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Intervista completa:
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Programma di Italexit:
ll presente documento rappresenta una sintesi dei punti principali presenti nel programma elaborato e composto da oltre 130 pagine.Il programma elaborato, nell’insieme dei punti, si pone l’obiettivo di:
•Difendere il lavoro;•Difendere e tutelare il made in Italy;•Difendere il potere d’acquisto degli italiani;•Difendere le libertà costituzionali, calpestate durante la pandemia;•Riappropriarsi della sovranità, anche monetaria;•Ritornare ad avere una spesa pubblica responsabile e sociale;•Attuare un piano strategico al fine di raggiungere, per quanto possibile, l’autonomia energetica;•Difendere l’ambiente e il territorio italiano;•Mettere in discussione la nostra partecipazione a Nato, OMS.
Proseguimento:
https://italexitperlitalia.it/wp-content/uploads/2022/08/programma.pdf
In particolare l’ultimo passaggio del pezzo iniziale riportato di cui sopra:
“Mettere in discussione la nostra partecipazione a Nato, OMS, ..”
sul quale poi dice soltanto subito dopo:
“12.Rilancio della nostra leadership nell’area del Mediterraneo, attraverso un posizionamento neutro e terzo.”
ergo, sorge spontanea una semplice domanda, eccola arriva!
Domanda: come mai Paragone non dice chiaro e tondo: “Uscita definitiva dell’Italia dalla NATO e dall’OMS”?
Che non dica chiaro e tondo uscita definitiva dell’Italia dalla NATO a comando americano, ecco qualche probabile indizio:
GIANLUIGI PARAGONE L’ATLANTISTA di Sandokan per Sollevazione
Feb 18, 2022
Che Gianluigi Paragone fosse un atlantista ero venuto a saperlo proprio da SOLLEVAZIONE, per la precisione leggendo un articolo di Moreno Pasquinelli.
Nell’articolo si riportava questa affermazione di Paragone medesimo:
«Certi scenari geopolitici implicano fondamentali chiari e netti. Le mie posizioni sono assolutamente filoamericane. La Russia è un pezzo della cultura europea e non ho paura ad ammetterlo e ad apprezzarlo. Alcune sfaccettature culturali russe, come la letteratura, sono chiaramente più affini a noi italiani di un Kerouac. Però va riconosciuto che gli Stati Uniti d’America, a prescindere dall’orientamento politico del governo di turno abbiano sempre riconosciuto un ruolo, talvolta centrale, all’Italia e alla sua cultura. Non sono mai stato particolarmente affascinato dalle sfide cinesi piuttosto che russe. Sono interlocutori importanti però il posizionamento deve esser chiaro. Insomma, un filo-atlantismo chiaro per rivendicare la centralità dell’Italia nel Mediteranneo, mettendola nel solco di una tradizione che è sempre stata riconosciuta strategicamente dagli USA. Mentre la Cina, ad esempio, vorrebbe utilizzare l’Italia e lo farebbe con un atteggiamento di non reciprocità, gli USA hanno sempre capito e apprezzato il ruolo del Bel Paese, senza metterle il guinzaglio».
Mi colpì soprattutto questo concetto: “gli USA hanno sempre capito e apprezzato il ruolo del Bel Paese, senza metterle il guinzaglio”.
Un’affermazione strabiliante! Solo un cretino può infatti sostenere che gli USA non hanno mai messo il guinzaglio all’Italia. Ma siccome Paragone non sembra, almeno fino a prova contraria, un cretino, come spiegare questa cazzata? Evidentemente per partito preso, per adesione ideologica a ciò che gli USA rappresentano.
Qui non si tratta di avere un debole per questo o quel paese — che so, uno può amare il Brasile col suo carnevale, mentre un altro il Tibet con la sua spiritualità buddista. Qui si tratta di sostegno politico alla principale superpotenza imperialista del pianeta, ad un Paese che dallo sterminio dei nativi ad oggi esercita la sua supremazia a forza di guerre d’aggressione contro ogni popolo ribelle e nazione ostile.
Proseguimento:
https://www.sollevazione.it/2022/02/gianluigi-paragone-latlantista-di-sandokan.html
Che non dica poi nemmeno chiaro e tondo uscita definitiva dell’Italia dall’OMS è una conseguenza, il ché è ancora più grave, visto e considerato che in questa Fake pandemia l’OMS è stato uno dei principali protaganisti mooooolto in negativo!!
Insomma, non si può essere davvero contro la globalizzazione selvaggia , contro la guerra russo ucraina e contro questa Fake pandemia, se non si ha nemmeno il coraggio di dire chiaro e tondo, senza se e senza ma:
uscita definitiva dell’Italia da NATO a comando americano e dall’ OMS a comando Gates Foundation & Big Pharma!!
Poi che uno creda che son cose talmente basiche che Paragone le da per scontato e quindi non le ha nemmeno specificate, che dire?
Beata ingenuità, o beata ignoranza, o beata ingenua ignoranza, a seconda dei casi!!
Credo che ci sia un linguaggio cauto per non attirarsi troppe critiche… però il nome stesso del partito, “ITALEXIT” mi sembra sufficientemente esposto e chiaro.
@Ing Alberto Medici.
Primo, il nome Itallexit non l’ha inventato Paragone, ma proprio per niente, è strarisaputo che con quell’espressione si indicava e si indica in gergo politichese e giornalistico solo ed esclusivamente fuori dall’area euro e non anche fuori dalla NATO a comando americano e fuori
dall’ OMS a comando Gates Foundation & Big Pharma ( = GAVI = Global Alliance Vaccine International ), cosa che invece è ben diversa!!
Secondo, “mettere in discussione” significa in italiano: esprimere dubbî, fare delle riserve
Riferimento:
https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/mettere-in-discussione/
e nell’ultimo dei punti principali espresso in sintesi dice:
“Mettere in discussione la nostra partecipazione a Nato, OMS.”
e dopo tutte le porcate che la NATO a comando americano ha fatto in Italia: sanguinosa e criminale strategia della tensione ( o ce la siamo scordata?) , dopo la caduta del muro di Berlino coinvolgimento dell’Italia in guerre ingiuste e pure contrarie all’interesse nazionale italiano ( guerra dei Balcani, guerra in Iraq, guerra in Libia, guerra in Ucraina) , la gabbia economica dell’euro, che per l’Italia si è rivelata anche un disastro totale, che con la NATO sono due facce della stessa medaglia ( nel prossimo post qualche significativo remimder ), e dopo tutta questo Paragane dice solo:
“Mettere in discussione la nostra partecipazione a Nato, OMS.” per per non attirarsi troppe critiche?
Risposta: “You Cannot Be Serious!!” , by John McEnroe, living tennis legend
Insomma, se dopo tutte le porcate che la NATO a comando americano ha fatto in Italia già parte tutto spaventato di non dire pane al pane e vino al vino per non attirarsi troppe critiche e allora quando ci sarà da fare davvero il duro, che farà? Si cagherà subito addosso e si ritirerà subito con la coda in mezzo le gambe, si venderà subito per un piatto di lenticchie, o che altro?
Terzo, “Italia Sovrana e Popolare” di Marco Rizzo ( Comunisti Italiani ) , Francesco Toscano ( Ancora Italia ) , Stefano D’Andrea ( Riconquistare l’Italia) e di Antonio Ingroia ( Lista del Popolo per la Costituzione ed ex magistrato ) subito fin dall’inizio, senza se e senza ma, hanno messo e detto come punti prioritari:
uscita definitiva dell’Italia dall’area euro ( UE), dalla NATO a comando americano e dall’ OMS a comando Gates Foundation & Big Pharma!!
Domanda: loro non capiscono niente di marketing politico perché così facendo si attireranno troppe critiche e invece Paragone è un volpino nel marketing politico, o che altro?
Breve commento finale
“Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla”, Ezra Pound
PS fra le altre cose , Paragone non buca il video per niente, addirittura quando la discussione in TV diventa un po accesa, diventa ansimante e mai sa/vuole fare una battuta al vetriolo che mette KO l’avversario di turno per sempre, altrimenti non sarebbe più invitato in TV, ma tu non hai la TV e quindi non lo puoi sapere comunque, invece la Schillirò ha bucatio sempre il video, certo la sua bellezza mediterranea aiuta ma sa sempre parlare con linguaggio appropriato, è molto sveglia e quando la discussione in TV diventa accesa non diventa mai ansimante, rimane in pieno controllo di sé, peccato però che in politica si sia messa con Paragone, per tutto il resto, solo: chapeau!
Francesa Donato, avvocatessa veneta ma residente a Palermo ( sposata con due figli, vive a Palermo da tanti anni ) , buca il video da sempre, anche quando era ancora con la Lega, i vertici di “Italia Sovrana e Popolare” non l’hanno saputa valorizzare per niente dal punto di vista comunicativo e ora si ritrovano che non hanno nessuno capace di bucare il video, insomma, troppo montati da questo particolare punto di vista.
Riferimento:
“…., la gabbia economica dell’euro, che per l’Italia si è rivelata anche un disastro totale, che con la NATO sono due facce della stessa medaglia ( nel prossimo post qualche significativo reminder ),…”, passaggio del mio commento precedente.
Ecco qualche significativo reminder, come promesso!
1. Telegraph, Pritchard: “L’Unione Europea è sempre stata un progetto della Cia”
https://www.imolaoggi.it/2016/06/11/telegraph-pritchard-lunione-europea-e-sempre-stata-un-progetto-della-cia/
2. http://www.storiainrete.com/10942/in-primo-piano/lunione-europea-lha-fatta-nascere-la-cia/
3. “L’INTOPPO DEL “SOVRANISMO”: L’INGERENZA DELLA NATO” a cura di Comidad
Gennaio 2018
Il fatto che a Bruxelles ci sia la sede della NATO, e da molto prima di quella dell’UE, è uno di quei dettagli che i media tendono a non mettere in evidenza perché potrebbero far scattare qualche piccola luce nella mente delle persone. Va anche detto però che, se dieci anni fa osservare che l’Unione Europea è solo un’appendice della NATO costituiva il discorso di “nicchia”, oggi invece lo dicono persino quelli della rivista “Limes”, quindi è strano che al dibattito elettorale certe cose non arrivino proprio.
Proseguimento:
http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=823
PS ti ho appena inviato apposita email con altri interessanti approfondimenti
Grazie delle precisazioni. Sicuramente si può fare di meglio, forse però la visibilità di parlamentare, oltre che di consduttore televisivo prima, gli dà qualche possibiità in più di superare la soglia.
@Ing Alberto Medici
1. Figurati, piacere e dovere mio!
2. Può superare la soglia quando e quanto vuole, ad esempio arrivare anche all’8-10% e passa ( i sondaggi taroccati lo danno al 4%, quindi come dato reale ipotetico basta raddoppiare ) ma rimane sempre la stessa identica domanda che la riporto nuovamente:
se dopo tutte le porcate che la NATO a comando americano ha fatto in Italia e dopo tutte le porcate fatte dall’OMS in questa Fake pandemia, già parte tutto spaventato di non dire pane al pane e vino al vino per non attirarsi troppe critiche e allora quando ci sarà da fare davvero il duro, che farà? Si cagherà subito addosso e si ritirerà subito con la coda in mezzo le gambe, si venderà subito per un piatto di lenticchie, o che altro?
Per me, visto i suoi precedenti ondivaghi come banderuola al vento ( prima con la Lega secessionista, poi col M5S ( risaputo che era uno specchietto per le allodole ) che di sovranista non ha mai avuto un fico secco, ora neo sovranista ma tutto spaventato di non dire pane al pane e vino al vino per non attirarsi troppe critiche ) , si cagherà subito addosso e si ritirerà subito con la coda in mezzo le gambe oppure si venderà subito per un piatto di lenticchie, personalmente non vedo nessuna altra opzione per un personaggio del genere, secondo te invece avrà gli attributi per andare in fondo, vabbè e allora si vedrà chi aveva fatto la giusta previsione!
Certo è comunque che il personaggio Paragone cavalcò la Lega secessionista quando era in voga e poi abbandonata, cavalcò il M5S quando era in voga e poi abbondonato, cavalca ora il neo sovranismo che è in voga, insomma, quando c”è qualcosa di nuovo a livello politico che è in voga, lui è come il prezzemolo, c’è sempre!! Solo strane coincidenze? I don’t think so!!
PS l’Avvocato Marco Mori, seppur molto preparato a livello di analisi giuridica su incompatibilità Costituzione italiana e Trattato di Maastricht e sulle moltiplici violazioni della Costituzione italiana e di diritto internazionale avvenute in questa Fake pandemia, a livello di attività politica ha precedenti ondivaghi come banderuola al vento molto simili a quelli di Paragone e infatti si presenta con Italexit di Paragone, solo strane coincidenze? I don’t think so!!
Dimenticavo!!
La Schillirò ha affermato che in Italia siamo in democratura, che vuol dire:
“Regime politico improntato alle regole formali della democrazia, ma ispirato nei comportamenti a un autoritarismo sostanziale. ”
Riferimento:
https://www.treccani.it/vocabolario/democratura_res-3a7baa29-8997-11e8-a7cb-00271042e8d9_%28Neologismi%29/
In realtà invece l’Italia da tanti anni è in uno stato di colonia permanente, il ché è ben diverso e anche molto peggio ( più di 70 anni senza alcuna sovranità militare e da più di 30 anni pure senza alcuna sovranità monetaria ) , ecco a tale proposito qualche spunto davvero significativo!
“ll generale Fabio Mini (su Limes) spiega perché l’Italia è una colonia da 70 anni”
di Stefano Verdad per Barbadillo, pubbicato da AE, 15 luglio 2017
Nella nostra tribù, il chiacchiericcio confuso che mischia truci slogan con fastidiosi borborigmi sostituisce, more solito, un’analisi lucida e approfondita delle cause ultime della catastrofica situazione in cui versiamo. Il polverone alzatosi dopo il 1989, e l’illusione che quella data segnasse davvero la fine di un interminabile dopoguerra, ha offuscato l’unica, triste verità, ovvero che Italia e Germania, e quindi l’Europa, sono nazioni sconfitte ancora occupate militarmente dai vincitori.
Ovviamente, per affermare pubblicamente questa dura verità, ci voleva una voce esterna, autorevole e indipendente, come quella del Generale Fabio Mini, che, sugli ultimi due numeri di Limes ha spietatamente affondato il bisturi nel bubbone della cruda realtà, raccontandola senza falsi pudori o pelose reticenze. Mini, consigliere scientifico del mensile del gruppo Espresso-Republica, è generale di Corpo d’Armata, già Capo di Stato Maggiore del Comando NATO del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. Scrive su “Repubblica” e l’”Espresso” e i suoi libri sono pubblicati da Einaudi e il Mulino. Stiamo quindi parlando di un “esperto” certamente non accusabile di simpatie nostalgiche o dilettantismo superficiale.
Sul n. 4-2017 della rivista italiana di geopolitica, dedicato A chi serve l’Italia, il contributo del generale Mini è intitolato “USA-Italia, comunicazione di servizio”, e prende spunto dalla svolta politica del Nuovo Mondo inaugurata dall’amministrazione Trump, che, in nome di un “nazionalismo nostalgico” di reaganiana memoria pretende -come gli altri presidenti, a dire il vero- che tutto il mondo serva gli interessi degli Stati Uniti, e, oltretutto, che tale servitù sia resa con sorridente gratitudine. Per quale motivo? Perché, secondo il generale, gli USA sono convinti che “quasi tutti i paesi del mondo, comunque quelli di tutta l’Europa in particolare, debbano qualcosa agli Stati Uniti. (…) Un debito permanente e inestinguibile (…) che diventa così una sindrome patologica che toglie qualsiasi autonomia e dignità agli individui e sovranità agli Stati”. Come i Blues Brothers, insomma, gli USA sono in missione per conto di Dio, per difendere o imporre la loro democrazia, e “la riconoscenza dovuta per tali liberazioni è impagabile. Nella pratica, però, (…) solo l’Italia ha dovuto e voluto accettare un debito infinito rifugiandosi nella sindrome della riconoscenza”, con un’unica, drammatica conseguenza: “la politica italiana è da oltre settant’anni vittima consapevole e felice dell’ingerenza degli Stati Uniti ed è stabilmente al servizio dei loro interessi”. Parole durissime e concetti chiari, che spiegano molti episodi oscuri smontando parecchie versioni retoriche, come l’episodio di Sigonella, che per Mini, invece di uno scatto di dignità nazionale, fu l’ennesima sceneggiata di cui i politici della Repubblica italiana sono maestri: Craxi si scusò con Reagan e poi concesse le basi per l’attacco contro Gheddafi.
Proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-generale-fabio-mini-su-limes-spiega-perche-l-italia-e-una-colonia-da-70-anni
Aggiornamento su Paragone di Italexit.
Ieri sera per puro caso ho beccato in seconda serata “Tribuna Elettotale” su Rai Due con intervista a Paragone, alla domanda del pennivendolo Rai di turno:
” Voi di Italexit volete uscire dall’euro definitivamente, lei lo sa Paragone che uscendo l’Italia dall’euro il debito pubblico italiano schizzerà subito alle stelle?”
Risposta di Paragone:
“Ma non è che lo decidiamo da soli di uscire dall’euro , faremo un referendum e lo decideranno gli italiani”
Breve commento
Pure questa sua assurda risposta ( a dir poco!! ) rientra nella sua tattica di usare un linguaggio cauto per non attirarsi troppe critiche?
Cioè in pratica, il nome stesso del partito, “ITALEXIT” che in teoria dovrebbe lanciare un messaggio e un programma chiaro e univoco poi nella pratica diventa invece solo fumo negli occhi, proprio un volpino da un punto di vista di marketing politico……..!!
PS fare un referendum per uscire dall’euro è uno slogan propagandistico del tutti falso che andava in voga fra i grulloni del M5S e infatti Paragone proviene da quelle parti, oups, ma che strana coincidenza…!!
Nota Integrativa.
“Debito pubblico: vecchie menzogne e disinformazione dalla Bonino a Repubblica”, di Matteo Bortolon per La Fionda.org, 12 settembre 2022
Le politiche dell’Unione Europea su deficit, indebitamento, spesa pubblica ecc. da alcuni anni sono uscite dal centro del dibattito pubblico, visto che con l’avvento del Covid-19 i mitici parametri di Maastricht sono stati sospesi e la BCE ha massicciamente finanziato gli Stati comprandone i titoli.
Pare che a breve tali temi rientreranno di prepotenza nell’agenda pubblica, visto che la BCE si appresta a fare marcia indietro con un violento rialzo dei tassi d’interesse, ritornando così a politiche meno espansive; ciò significa un probabile rallentamento dell’economia e un minore sostegno all’indebitamento degli Stati. O meglio, un sostegno condizionato alla adesione ad una linea euroriformista dettata dalla BCE e dalla Commissione. In sunto: o strisci come un verme ai piedi di autorità che rispondono al mercato anziché ai cittadini o vieni lasciato al tuo destino.
In questo quadro è naturale che si riaffaccino i più zelanti difensori di quell’insieme di rozzi e infingardi luoghi comuni in merito a debito e spesa pubblica che hanno saturato il dibattito nel decennio scorso.
Travolta dalla improvvisa rottura di Calenda con il suo partito (col PD), Emma Bonino a caldo aveva stizzosamente risposto in diretta televisiva di non sapere cosa fosse successo, ma nonostante la memorabile tranvata non si era trattenuta dall’impartire la solita logora lezioncina pseudomoralistica della necessità di non fare troppo debito pubblico per non farlo ricadere sulle prossime generazioni.
In un articoletto tanto ridotto nelle dimensioni quanto nel costrutto, il vicedirettore di quella robaccia che è diventata la Repubblica di Molinari va alla carica dicendoci che quello che vuole fare la nuova premier britannica – lanciare un pacchetto di aiuti per aiutare famiglie e imprese contro il caro-bollette – noi non lo possiamo fare. Perché? Costerebbe troppo, e “nuove misure di spesa adesso graverebbero sul giogo fiscale di generazioni future”.
Le generazioni saranno quelle che passeranno prima che dalle parti di Repubblica mandino in soffitta queste asinine stupidaggini. Il livello è tale che forse si potrebbe quasi ignorare – che dire della perla per cui il rapporto debito/pil sarebbe “il dato-chiave per misurare la salute economica di una nazione”? Niger, Nigeria, Mali e R. D. Congo hanno una percentuale nettamente più bassa di paesi come Germania, UK, Francia, Usa, e di certo nessuno sano di mente li giudicherebbe più in salute di questi ultimi. Ma forse è meglio rimettere in riga pochi concetti per ricominciare a ragionare in merito.
Proseguimento:
https://www.lafionda.org/2022/09/12/debito-pubblico-vecchie-menzogne-e-disinformazione-dalla-bonino-a-repubblica/
Breve commento
Nemmeno sté robette di macroeconomia di base ha saputo/voluto dire Paragone alla domanda del pennivendolo Rai di turno riportata nel precedente post, eppure sarebbe stata un’ottima occasione per farlo e allora come mai non l’ha fatto?
Un grullone è per sempre grullone!!
Breakingnews sulla Schillirò!
“Destituita Nunzia Alessandra Schilirò, ex-vicequestore che si era schierata contro il green pass”, V. Bennati per Come Don Chisciotte, 29 settembre 2022
È stata licenziata dalla Polizia l’ex vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, a dare notizia della notifica della destituzione, ricevuta nel pomeriggio di ieri, più o meno verso le 17:30, è stata lei stessa sul suo canale telegram oggi, 29 settembre: “È arrivato il fatidico giorno, da ieri tardo pomeriggio, probabilmente dopo che avevano rifatto i conteggi delle elezioni e si erano assicurati che avessimo perso, mi è arrivata la destituzione, quindi sono stata licenziata al quinto procedimento disciplinare, su sette”. Il provvedimento è appunto stato recapitato a tre giorni di distanza dalle recenti elezioni politiche alle quali la dottoressa Schilirò si è presentata come candidata al Senato di Italexit in Lazio, Sicilia, Campania, Veneto e Piemonte.
“Sono stata cacciata” – dichiara la Schilirò nel video che ha postato – “per essere salita sul palco delle manifestazioni del 25 settembre 2021; per avere espresso la mia contrarietà, che è immutata, al Green pass, e a qualunque obbligo vaccinale; per aver detto che sono contro la guerra; per aver detto che sono contro le sanzioni alla Russia che ci stanno distruggendo e sempre più ci distruggeranno. Insomma, per avere avuto il coraggio delle mie idee. In uno Stato libero questo non dovrebbe accadere, ma noi viviamo anche in un mondo in cui Jiulian Assange sta in galera per aver detto la verità, per averci fatto conoscere dei crimini di guerra, e in un paese in cui c’è stata una sentenza di condanna dei poliziotti del G8 di Genova e molti di questi, non dico tutti, ma da quello che io so molti di questi sicuramente sono in servizio perché li conosco e sono stati anche promossi. Quindi io sono considerata peggio di quelli del G8 di Genova. Tutto questo perché? Perché ho espresso le mie idee.”
Parole che fanno trasparire tanta amarezza, ma Nandra, come si fa chiamare dagli amici, non mette in discussione il suo percorso: “Rifarei tutto quello che ho fatto, sono orgogliosa di essermi comportata così e andrò avanti per il bene mio e per la difesa della Costituzione e delle libertà dei cittadini” e promette battaglia: “Vi ricordate di Bellomo, il giudice del Consiglio di Stato che fu accusato di stalking e di violenza privata perché era quello che al corso di magistratura obbligava le studentesse a mettersi le minigonne e i tacchi a spillo? È stato assolto da tutte le accuse, però nel frattempo è stato destituito dalla Magistratura e la mia domanda è: secondo voi lui rientra nel servizio e io invece no? Io ho come il sentore che io arriverò fino alla Corte di Giustizia Europea così anche l’Europa sarà costretta a far cadere la sua maschera. Vedremo se la famosa Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea tutela davvero i cittadini europei. Finora l’Unione Europea che noi abbiamo visto, almeno in Italia, è un’Unione Europea che non mi sembra abbia a cuore il bene degli italiani, tutt’altro. Però c’è sempre il tempo di ricredersi, vedremo cosa sarà di me, del mio caso e di tutto quanto”.
Proseguimento con audio video:
https://comedonchisciotte.org/destituita-nunzia-alessandra-schiliro-ex-vicequestore-che-si-era-schierata-contro-il-green-pass/
Breve commento
Quando nell’intervista lei diceva convintamente che in Italia siamo in democratura, tu scuotevi la testa, ci avevi visto bene, Super Albertone, as usual !!