Che il mondo spirituale e quello materiale avessero caratteristiche diverse, non è certo una novità. Addirittura agli antipodi, per certi versi; e pensavo oggi ad un aspetto “matematico” che ne evidenzia la distanza.

Nel mondo materiale esiste un concetto di limitatezza di risorse. Maggiore è il numero di persone che cercano di ottenere qualcosa,  minore è la possibilità che tutti riescano ad ottenerne una quota importante.

Ad esempio, se a dividersi una pizza si è in due, ciascuno ne potrà avre metà. Ma se si è in otto, a ciascuno ne toccherà un ottavo. Se due persone abitano in una casa da 100 metri quadri, possiamo dire che  ciascuna avrà a disposizione 50 metri quadri. Ma se nella stessa casa ci vivono 10 persone, lo spazio per ciascuno è ridotto a solo 10 metri quadri.

Anche per altre “risorse” meno materiali come il tempo, ad esempio, gli esempi potrebbero continuare. Se siamo in due ad avere a disposizione una certa risorsa, una macchina, una sauna, ecc, ne potremo usifruire per molto più tempo di quanto ne avremmo a disposizione se dovessimo condividerla in 40. Anche lo spazio: se troviamo una spiaggetta caraibica, minore è il numero di persone che la conoscono e ci vanno e maggiore sarà lo spazio a disposizione di quelli che ci andranno.

Insomma, nel mondo materiale siamo portati istintivamente a metterci in una sorta di competizione con gli altri, per difendere il nostro territorio, per averne un po’ di più, secondo la logica dell’ ” Homo homini lupus” di Hobbes, perchè quello che prende un altro non è più disponibile per me.

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Ma se ci si sposta verso il mondo spirituale, e si pensa alle risorse ed asprirazioni che sono tipiche di questo mondo, si può osservare come la matematica non si applichi, o meglio si applichi, in maniera paradossale, al contrario.

Pensate ad esempio alla libertà. Ognuno aspira alla libertà, ma il fatto che chi ci sta vicino sia libero non toglie nulla alla nostra libertà, anzi la aumenta.

(pensate ad un paradosso: essere liberi in mezzo tante persone prigioniere. Questo ci impedirebbe di godere pienamente della nostra libertà, no?)

Opppure pensate alla felicità. Se le persone che ci circondano sono felici, non è che per questo ci tolgono un pezzo di felicità: anzi, aumentano anche la nostra.

(anche qui: paradossalmente, essere in mezzo a persone che non ne hanno neanche un po’, di felicità, non aumenterebbe la nostra, anzi, ci reerebbe più difficile raggiungere la nostra, di felicità)

Insomma, esempi semplici e anche un po’ banali ma che credo rendano bene l’idea: i valori più preziosi, quelli veri, quelli per cui vale la pena vivere, non sottostanno alle regole di scarsità delle cose materiali ma anzi, quasi magicamente, crescono nel momento in cui sono condivisi da un maggior numero di persone.

Motivo in più per dedicarsi a far crescere questi, “contagiando” sempre più persone intorno a noi.