A futura memoria, pubblico un video-resoconto dell’amico Adriano Bianchi.
“Questo dossier-inchiesta di circa 35 minuti evidenzia indirettamente – col supporto di fatti e documenti inediti di cronaca giudiziaria – la possibile esistenza di una invisibile Piovra Bianca che avrebbe allungato i propri tentacoli sulla sanità internazionale ed italiana, interferendo nella politica sanitaria e compromettendo il funzionamento della giustizia. La salute individuale e collettiva non sarebbe più al centro dell’attenzione delle istituzioni, fuorviate o deviate da poteri invisibili.
Gli Stati diverrebbero così in campo sanitario delle aziende di questi poteri, che punterebbero ad ogni costo a profitti sempre più lauti delle multinazionali del farmaco ed al controllo dei corpi e delle coscienze dei cittadini, dalla culla alla morte.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un crescere indefinito del dominio del potere tecnocratico, declinato in senso sanitario e profilattico in particolare, ma anche nell’ambito delle telecomunicazioni e della informatica, della biotecnologia e della standardizzazione della vita sociale, in un mondo sempre più caratterizzato da una sorveglianza globale di un Grande occhio impersonale che tutto vede e conosce. In cambio di maggiore tutela e sicurezza o presunta tale, cediamo sempre più agli Stati ed alle Autorità, diritti e libertà fondamentali della persona: un cambio di paradigma epocale che andrebbe valutato attentamente prima che sia troppo tardi
. In questo dossier e testimonianza video non ci soffermeremo sulla identità ed origine di questo potere occulto esterno alle Istituzioni ma capace di influenzarle e manipolarle; illustreremo invece i potenziali indizi e segni indiretti della esistenza di questo potere tentacolare, cioè i fatti di cronaca giudiziaria che mostrano anomalie e criticità di un sistema giustizia inceppato ed incapace – fra il 2017 ed il 2019 – di esercitare l’azione penale in modo risolutivo, richiedendo il rinvio a giudizio dopo aver accertato eventuali responsabilità penali di natura colposa o dolosa.
Chi o che cosa ha impedito alla magistratura romana inquirente di approfondire la problematica di sicurezza dei vaccini e dei loro inquinanti inorganici, nell’ambito della farmacovigilanza e nell’ambito della politica sanitaria e delle notizie allarmanti – destituite di fondamento – diffuse in alcune occasioni da figure apicali del Ministero della Salute, durante la XVII Legislatura?
Che cosa ha interferito con l’attività svolta dai magistrati, pregiudicando così la separazione dei poteri costituzionalmente garantita, e la stessa indipendenza di giudizio e margine di azione del potere giudiziario?
Perché nel 2017 e 2018 migliaia di denunce ed esposti-denuncia firmati da cittadini di tutta Italia – preoccupati da un clima di deriva sanitaria – sono stati autoarchiviati dalla Procura della Repubblica di Roma e dunque insabbiati in pochi mesi, abusando così dello strumento del modello 45 (K) che i magistrati hanno a disposizione nell’esercizio della azione penale?
E perché persone informate sui fatti – nel merito dei contenuti oggetto di un procedimento penale preliminare – non sono state ascoltate dagli inquirenti?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi posti da questo lavoro di divulgazione e di inchiesta intitolato “Dossier Giustizia: 50866-9140K/2017” Non può esservi libertà in un Paese democratico, se non vi è rispetto della verità dei fatti e della giustizia. E solo in un mondo di verità e giustizia, si può essere donne ed uomini autenticamente liberi.
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