Ricevo questo bellissimo raccontino da Marco e volentieri pubblico. Da leggere e rileggere, e poi rileggere ancora e lasciar depositare nel profondo.
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*La roccia*
Un uomo dormiva nella sua capanna, quando improvvisamente una luce illuminò la stanza ed apparve Dio. Il Signore gli disse che aveva un lavoro per lui, e gli indicò una gran roccia di fronte alla capanna. Gli spiegò che doveva spingere la pietra con tutte le sue forze.
L’uomo fece quello che il Signore gli chiese, giorno dopo giorno. Per molti anni, da quando usciva il sole fino al tramonto, l’uomo spingeva la fredda pietra con tutte le sue forze, ma questa non si muoveva.
Tutte le sere, l’uomo ritornava alla sua capanna molto stanco e convinto sempre più che i suoi sforzi erano inutili. Cominciò così a sentirsi frustrato, e Satana ne approfittò insinuandosi subito nella sua mente e mettendogli forti dubbi: ” Stai sbagliando tutto! Stai spingendo quella roccia da molto tempo, e non si è mossa di un millimetro! ”
L’uomo pian piano cominciava a convincersi che il compito che gli era stato affidato era impossibile da realizzare e che lui era un fallito. Questi pensieri aumentavano sempre più la sua frustrazione e delusione. Satana infierì ancora: ” Perché sforzarti tutto il giorno in questo compito impossibile? Fa’ solo un minimo sforzo e sarà sufficiente! “
L’uomo pensò di mettere in pratica questo consiglio, in fondo fino ad allora non aveva concluso nulla di buono, ma prima decise di elevare una preghiera al Signore, confessandogli i suoi sentimenti: ” Signore, ho lavorato duramente per molto tempo al tuo servizio. Ho usato tutta la mia forza per ottenere quello che mi hai chiesto, ma non sono riuscito a smuovere la roccia neanche di un millimetro. Ho lavorato per niente, sono un fallito! È meglio che tu mi dia da fare dell’altro! ”
Il Signore rispose con molta compassione:
” Caro figlio, quando ti chiesi di servirmi e tu accettasti, ti dissi che il tuo compito era di spingere la roccia con tutte le tue forze e l’hai fatto. Mai ti ho chiesto di rimuoverla. Il tuo compito era solo quello di spingerla. Non ti dovevi preoccupare di spostarla, a quello ci avrei pensato Io! Ora vieni a me senza forze a dirmi che sei fallito, ma ne sei proprio sicuro? Chi ti ha fatto pensare ad una cosa simile? Hai dato ascolto al demonio? Ricorda che è un bugiardo e un menzognero! Ma invece guardati: le tue braccia sono forti e muscolose, la tua schiena forte e abbronzata, le tue mani callose per la costante pressione, le tue gambe sono diventate dure. Nonostante le avversità sei cresciuto molto, ed ora le tue abilità sono maggiori di quelle che avevi prima di fare la mia volontà. Ed ora sei in grado di fare cose che prima non eri in grado di fare! Certo, non hai mosso la roccia, ma la tua missione era ubbidire spingendola, per esercitare la tua fede in me. Io so che tu non sei capace di spostare la roccia. Per questo non te l’ho chiesto.
Io non do mai pesi superiori alle forze di ognuno. Tu mi hai obbedito! Sei stato fedele e soprattutto prima di credere al demonio ti sei rivolto a me.
Bravo! Ora, caro figlio, io muoverò la roccia! “
Si può vivere una fede con il compito di smuovere le montagne, ma coscienti che è Dio che alla fine riesce a spostarle.
E quando tutto ti sembra andar male, ” spingi ” soltanto!
E quando ti siedi sfinito e senza forze, ” spingi ” soltanto!
Ah Alberto, o quel che ne è rimasto, ti piacerebbe vincere facile?!…
…eh!?
Furbastro di un gatekeeper!
π/2
π/2
π/2
PS: …ma l’hai letto bene il raccontino?!
Il compito era di spingere per rendersi più forti, NON di spostare montagne!
PS2: il Satanasso è intervenuto subito nell’omino mentre era sveglio ma non c’era mentre dormiva: cos’è che compare quando sei sveglio e scompare quando dormi?
PS3: …il raccontino sarebbe perfetto se alla parola “lavoro” (parolaccia disgustosa) e ai verbi dovere e obbedire fossero stati usati rispettivamente: compito, potere e comprendere.
PS4: Sic transeat gloria satanassi! 😀
Vincere facile? Perchè, c’è una competizione in crso? Non me n’ero accorto…
Comunque mi piace l’osservazione su quando entra satanasso, anche se non era centrale nello scopo del racconto.
Compito al posto di lavoro: esatto, è proprio quello che sa Dio: “Il tuo compito era solo quello di spingerla. …”.
Comprendere al posto di obbedire… mah! La comprensione può essere figlia dell’obbedienza, ma mica sno la stessa cosa!
Cit.: “La comprensione può essere figlia dell’obbedienza, ma mica sno la stessa cosa!”
…il problema dell’omino è proprio il comprendonio: ha obbedito per anni ad una volontà che non capisce, finché la SUA mente, che da subito gli ha distorto l’ordine del dio (Spirito), non lo stava per dissuadere facilmente.
😀
Il satanasso (cultura artificiale) albergherà in lui finché lui stesso non darà il primato allo Spirito (Qualità essenziale).
😀
Caro gatekeeper, la favola che racconta del satanasso fuori di me, così come Dio, non è “autorizzata”: resto fuori dal tuo recinto.
😀
La competizione è dentro di te e può vincerla solo un competente: nemmeno il tuo Dio ti aiuta finché non lo comprendi.
😀
LAVORA, per Dio!
😀