Ricevo da TheTruthSeeker e volentieri pubblico.
Aggiungo, come mia considerazione personale, che il buon Orwell aveva visto giusto, nel suo 1984: il cambiamento dei nomi per confondere le masse è una strategia che ormai, ad occhi chiusi, possiamo dare per assodata, e se qualcuno si arroga un nome, possiamo tranquillamente pensare che sia una strategia di distrazione:
- ministero della salute, quando in realtà promuove la malattia (per poter dichiararare lo stato di pandemia, che atorizza le leggi speciali, che autorizza l’approvazione di vaccini non testati, ancora sperimentali, ecc.);
- ministero dell’economia: apparentemente per promuovere l’economia ed il benessere, ma di fatto per strozzare il paese in una morsa di debito infinito e matematicamente irripagabile;
- ministero della giustizia e di pubblica sicurezza: che scatena la totalità delle forze dell’ordine a caccia di cittadini onesti ed incensurati contro i loro diritti costituzionali, disertando i loro doveri istituzionali di lotta alla criminalità;
- ecc.ecc.
Aggiungo anche questo video di Mazzucco in cui l’esordio parla proprio di questo: come non soltanto il cosiddetto “ministero della salute” abbia causato, con le proprie indicazioni ed i propri protocolli, migliaia di morti che non ci sarebbero stati, ma ricorre in appello contro una sentenza del TAR del Lazio che autorizzava le cure domiciliari, provatesi efficaci al di là di ogni ragionevole dubbio (come se ce ne fosse bisogno, di autorizzazione: un medico non solo può, ma deve operare in scienza e coscienza per il bene del malato, altro che seguire i protocolli di un ipcondriaco laureato in scienze politiche,probabilmente al soldo di qualche potere occulto).
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1. “Covid: il ministero della Salute ricorre al Consiglio di Stato contro le cure domiciliari”, L’Indipendente
Il ministero della Salute, guidato da Roberto Speranza, e l’Agenzia italiana del farmaco hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza con la quale il Tar del Lazio, il 4 marzo scorso, aveva stabilito che i medici nel trattamento dei pazienti positivi al coronavirus potessero «prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza» senza necessariamente attenersi ai protocolli Aifa che prevedono che le cure domiciliari si basino sulla somministrazione di paracetamolo e vigile attesa. Il ricorso, oltretutto, arriva a pochi giorni di distanza dal voto con cui il Senato, in modo quasi unanime (212 a favore, 2 astenuti, 2 contrari), ha chiesto al governo di approvare un protocollo unico nazionale per regolamentare e ampliare le cure domiciliari contro il Covid-19. Il ricorso va nella direzione esattamente contraria.
Un ricorso che «lascia senza parole» afferma in una nota il Comitato Cure Domiciliari Covid-19, ovvero l’associazione di medici che aveva presentato il ricorso in favore delle cure domiciliari che era stato accolto dal Tar. Sottolineando come il ricorso vada contro le fondamenta stesse delle cure domiciliari che necessitano «la libertà dei medici di fare riferimento alla propria esperienza e formazione per curare i pazienti in scienza e coscienza, con libertà prescrittiva dei farmaci ritenuti più efficaci e la necessità di agire tempestivamente, ovvero entro le prime 72 ore» differentemente da quanto era previsto dal protocollo Aifa basato su vigile attesa con Paracetamolo. Il Comitato chiede al ministro Speranza di fornire al più presto delucidazioni in merito al ricorso.
Non va dimenticato, inoltre, che la validità dei trattamenti domiciliari è ormai ampiamente dimostrata, non solo da diverse ricerche scientifiche, ma anche dall’esperienza di molti paesi esteri, che proprio attraverso migliori protocolli di cure domiciliari hanno ottenuto livelli di contagio e tassi di mortalità ben al di sotto di quelli italiani.
Riferimento:
1A. Pubblicato anche su CDC:
2. “Ora è chiaro: il nemico delle cure a casa è Speranza”, di A. Zambrano per LNBQ,
23 aprile 2021
Inutile giraci attorno: l’avversario numero uno delle cure domiciliari Covid ha un nome: si chiama Roberto Speranza e di mestiere fa il ministro della Salute. La decisione di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di marzo che confermava i medici che si oppongono al protocollo della vigile attesa con paracetamolo rappresenta non solo un’insensata opposizione del Ministero alla buona medicina, alla medicina coraggiosa che in questa pandemia ha sfidato gli scienziati da salotto per curare e non ricoverare la gente in ospedale. È anche la pietra tombale su ogni speranza che il governo guidato da Draghi potesse finalmente invertire la rotta nel considerare il Covid una malattia da curare e non un pretesto per chiuderci in casa spaventando e facendoci andare in ospedale quando la situazione ormai è compromessa.
Ora che la notizia del ricorso è stata resa pubblica non c’è bisogno di aggiungere molto e si deve concludere che il Covid non si vuole curare: non solo non si voleva curare ieri, ma non lo si vuole curare tempestivamente oggi che abbiamo sufficienti nozioni mediche per poterlo fare con successo.
Scrivendo questo giornale di cure domiciliari da ormai un anno, da molto prima che l’argomento diventasse di dominio pubblico, e avendo seguito tutti i passaggi e raccontato tutte le esperienze in campo (leggi QUI il dossier Covid at home), possiamo avere in mano sufficienti indizi per affermare che il fallimento delle terapie domiciliari Covid ha avuto nel Ministero della Salute il suo principale artefice.
Ed è stupefacente notare come, mentre ieri si è tenuta l’udienza in Consiglio di Stato in cui il governo conferma ancora una volta la volontà di insistere sulla vigile attesa, oggi il comitato dei medici che da mesi promuovono la revisione dei protocolli di cura domiciliare incontrerà Agenas. Comprensibile che l’avvocato dei medici, Erich Grimaldi, ieri si sia chiesto qual è il governo che deve considerare, quello che tratta con lui o quello che a lui si oppone?
Per la verità le avvisaglie di questa indisponibilità a considerare le cure domiciliari si erano avute un mese fa quando, alla revisione dei componenti del Cts, Speranza non aveva fatto inserire il professor Luigi Cavanna che delle cure domiciliari Covid (e dell’uso dell’idrossiclorochina) è il pioniere e il clinico più autorevole. Era parso fin da subito che non c’era alcuna volontà di affrontare finalmente il tema delle cure precoci.
Ma l’aspettativa si era ripresentata quando l’8 aprile il Senato, su iniziativa della Lega e di altri partiti con mozioni simili, aveva votato all’unanimità la mozione con la quale impegnava il governo a rivedere il protocollo vigile attesa e a modificare le linee guida per una vera terapia domiciliare Covid che non prevedesse solo la Tachipirina nelle fasi iniziali dei sintomi. Proprio qualche giorno prima, il professor Giorgio Remuzzi del “Mario Negri” aveva pubblicato il primo studio sulle cure Covid con l’utilizzo di antinfiammatori e una percentuale bassissima di ricoveri (appena il 2%).
Insomma, gli elementi per prendere coraggio e iniziare a dare ai 45mila medici di medicina generale delle linee guida chiare una volta per tutte, con il solo scopo di curare e non mandare la gente in ospedale quando ormai la situazione è irrimediabilmente compromessa, c’erano tutti.
Invece…
Invece non solo si è atteso, ma si è anche evitato di affrontare il problema. Questo atteggiamento non può non essere una precisa strategia politica del governo Draghi che ha confermato pubblicamente la sua fiducia a Speranza, non può che essere il risultato di una programmazione che vede nella cura precoce del Covid un ostacolo al raggiungimento di certi scopi. Quali? Sicuramente il vaccino che deve essere il primo e unico obiettivo delle attuali politiche sanitarie.
Riferimento e proseguimento:
https://www.lanuovabq.it/it/ora-e-chiaro-il-nemico-delle-cure-a-casa-e-speranza
3. Commento del 23 Aprile 2021 del Dott. Andrea Stramezzi:
“Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di AIFA, cari signori. Si torna a Tachipirina e Vigile Attesa”
Riferimento:
https://twitter.com/AStramezzi/status/1385599376979107843
4.” Documento interno Pfizer: Covid diventerà endemico, è una grande occasione di business”, L’Indipendente,
16 Aprile 2021
4A. A titolo di eventuale reminder.
“Curare i pazienti non conviene, lo spiega Goldman Sachs
E’ conveniente curare i pazienti? No, secondo Goldman Sachs: se guariscono non si guadagna più. Il nuovo report di una delle più grandi banche d’affari al mondo”
di Andrea Pensotti per Affaritaliani, 19 aprile 2018
Da segnalare con il pennarello rosso il seguente passaggio dell’articolo:
Goldman Sachs: il farmaco per l’epatite C funziona, ma i profitti calano
Nel report viene citato tra gli esempi il caso del trattamento per l’epatite C della Gilead Sciences (GILD) che ha raggiunto tassi di guarigione superiori al 90%. In USA le vendite di questo trattamento hanno raggiunto un picco di 12,5 miliardi di dollari nel 2015. Ma poi il profitto ha iniziato a crollare. Goldman Sachs stima che le vendite per il 2018 saranno sotto i 4 miliardi dollari.
“GILD è un caso esemplare, dove il successo per il suo farmaco per l’epatite C ha gradualmente esaurito il pool disponibile di pazienti trattabili” spiega chiaramente Richter “nel caso di malattie infettive come l’epatite C curare i pazienti diminuisce il numero di portatori del virus in grado di trasmettere lo stesso virus a nuovi pazienti, per questa ragione diminuisce il numero di pazienti disponibili. Dove invece il pool di pazienti rimane stabile (come nel cancro) il potenziale della cura comporta meno rischi per il business.”
4B. A titolo di eventuale reminder, vedasi il seguente articolo e post integrativi ( tranne i primi tre rivolti a un un certo Roland ):
https://www.ingannati.it/2021/04/11/avidita-assassina/
5. “Medicine letali e crimine organizzato. Come le grandi aziende farmaceutiche hanno corrotto il sistema sanitario” by Peter C. Gotzsche, Fioriti Editore, 2015
scientifica”?
Richard Horton gli fece eco nel 2015: “metà della letteratura scientifica potrebbe essere falsa”.
Tale situazione marasmatica concernente le pubblicazioni scientifiche è stata ripresa anche dall’ex direttore di JAMA George Lundberg più recentemente 13: “Studi medici sciatti e risultati irriproducibili”. “Questo è un problema enorme; richiede un enorme cambiamento nei valori, nei processi e nelle
ricompense e deve essere fatto. Il momento per iniziare è adesso”.
Insomma non si può far conto ciecamente neanche sulle riviste più blasonate.
C’è poi l’aspetto poco tranquillizzante del “diritto di precedenza” per la pubblicazione che hanno gli studi foraggiati dalle Case Farmaceutiche.
Su questo punto il prof Peter C Gøtzsche, che faceva parte del direttivo della Cochrane Collaboration (venne defenestrato, dopo che Bill Gates aveva cominciato a finanziarla), scrisse un libro dal titolo molto eloquente: “Medicine letali e crimine organizzato” Spiega come la letteratura medica venga massicciamente inquinata dagli interventi di Big Pharma.
E, per finire in bellezza, c’è pure il problema delle frodi. Se ne occupa in modo sistematico Bucci, nel libro sopra citato.
Fonte: pagine 17 e 18 del libro “Covi-19. La catastrofe provocata dal virus che non c’è”, a cura del Dott. Fabio Franchi
Lo puoi scaricare qui:
https://www.dissensomedico.it/covid-catastrofe.html
se non ricordo male già segnalato in passata email di qualche settimana fa.
https://www.dissensomedico.it/files/Curriculum-Vitae_CV_Fabio-Franchi.pdf
In sintesi:
Fabio Franchi, medico chirurgo, già Dirigente Medico Ospedaliero, specializzato in Igiene e Medicina
Preventiva ed in Malattie Infettive. La sua impostazione è di tipo tradizionale. Si è occupato nel corso
del tempo, ed al di fuori della sua attività strettamente professionale, di alcuni argomenti controversi in medicina. Il suo riferimento è la EBM, cioè la Medicina Basata sulle Prove.
Ha pubblicato nel 1996, assieme al prof Luigi De Marchi, il libro “AIDS, la grande truffa”, edizioni SEAM. Nel 2003, assieme al prof Euro Ponte ed al dr. Nicola Fiotti “Fondamenti di Metodologia Clinica”, Edizioni PMS.
Nel 2019: “Vaccinazioni di massa: successo o fallimento?” Edizioni Youcanprint.
Aggiornamenti.
Covid, cure a casa: “vigile attesa”, nuove linee guida del Ministero, pubblicato da Imolaoggi
27 aprile 2021
La circolare per le cure a casa, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza e dal direttore della Programmazione sanitaria Andrea Urbani, aggiorna le linee guida emanate a novembre, ma seguiranno altri aggiornamenti.
CURE A CASA PER I CASI LIEVI – “Per caso lieve – spiega il testo – si intende presenza di sintomi come febbre (più di 37.5 gradi C), malessere, tosse, faringodinia, congestione nasale, cefalea, mialgie, diarrea, anosmia, disgeusia, in assenza di dispnea, disidratazione, alterazione dello stato di coscienza. In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto”.
Oltre a vigile attesa, saturimetro (92% è il valore soglia che deve allertare ) e farmaci sintomatici come tachipirina o antinfiammatori, fra le altre indicazioni “non utilizzare routinariamente corticosteroidi. L’utilizzo della terapia precoce con steroidi si è rivelata inutile se non dannosa in quanto in grado di inficiare lo sviluppo di un’adeguata risposta immunitaria; non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto; evitare l’uso empirico di antibiotici; non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici randomizzati fino ad ora condotti”.
MONOCLONALI – “Recenti evidenze indicano come alcuni degli anticorpi monoclonali in uso o di prossimo utilizzo possano non essere efficaci contro determinate varianti virali come la B.1.351 (sudafricana) e la P.1 (brasiliana). Di questo verrà tenuto conto in sede di scelta terapeutica anche in relazione alla situazione epidemiologica locale. In base all’avanzamento delle conoscenze, potrà essere considerata l’opportunità di determinare la variante virale implicata nell’infezione prima di decidere su quale anticorpo o combinazione di anticorpi monoclonali orientare la scelta terapeutica”.
Riferimento e proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2021/04/27/covid-cure-a-casa-linee-guida/
Brevissimo commento.
Mentono sapendo di mentire pur di far continare questa fake pandemia a tutti i costi, vergognosi e criminali per usare un eufemismo!!