A sentire il gran clamore di questi giorni sul presunto “lotto difettoso” del vaccino, che avrebbe causato alcune morti (condizionale d’obbligo: prima del vaccino TUTTI morivano di covid, adesso che muoiono dopo il vaccino “non si può stabilire correlazione”) mi è tornato in mente un passaggio del film documentario di Andy Wakefield “1986: the act“, quello dove si racconta di come si arrivò, appunto nel 1986, a fare una legge che rendeva completamente immuni (termine ironico!) o meglio non citabili in giudizio le case farmaceutiche per i danni provocati dal vaccino.
Riporto la clip sotto che racconta di come la Wyeth, produttrice del vaccino DTP (difterite pertosse e tetano) aveva scoperto che alcuni lotti erano difettati (“Hot lots”) e causavano danni e anche la morte di alcuni bambini.
Un’idea geniale per limitare la correlazione di tali eventi avversi con il vaccino fu quella di modificare le regole di distribuzione: anzichè procedere ad inviare i lotti, man mano che erano pronti, alle varie contee ed ospedali che li avevano ordinati, i lotti venivano mischiati fra di loro in modo da non poter rsalire ad una partita particolare (presumibilmente difettosa) e rendere sempre più difficile la correlazione epidemiologica fra causa ed effetto.
Per inciso, nei documenti desecretati della Wyeth, si vede che la Wyeth stessa cita : “… il gran numero di SIDS verificates…”.
SIDS: Sudden Infant Death Syndrome, sindrome da morte improvvisa dell’infante. Proprio quella cosa che, “grazie” al lockdown, abbiamo scoperto essere correlata ai vaccini nel primo anno d’età.
Tutto torna. Ed ognuno pagherà per i propri crimini.
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