Se sapete di dover affrontare un esame pesante, vi preparate prima per non arrivare all’appuntamento impreparati; analogamente se sapete di dover affrontare un avversario pericoloso; com’è che allora oggi, con il coprifuoco e le limitazioni alla libertà di spostamento, di incontro, di lavoro e di svago, rimanete impreparati?

La risposta sta, semplicemente, nell’abilità del nemico di non farvi sapere chi è, e nel non farvi capire cosa sta succedendo.

Ma se si capisce la gravità della situazione, e ci si attrezza adeguatamente, qualche possibilità in più ce l’avremo.

Proviamo a partire da un assunto fondante: siamo in guerra. Una guerra contro di noi, contro l’umanità, in particolare contro questa civiltà occidentale ma non solo. E se capiamo quali sono le strategie del nemico possiamo mettere in atto una serie di azioni correttive tali da aumentare le nostre probabilità di successo.

Quali sono le strategie del nemico?

Primo: non farsi riconoscere

Dite la verità: già l’idea stessa di essere in guerra vi suona strana. Non ci sono invasori, non ci sono carri armati, non si sparano colpi. E poi, diciamo la verità: chi sarebbe che ce l’ha con noi?

E questa è proprio la prova della grande abilità del nemico: è riuscito a mimetizzarsi, a non farsi vedere, e voi non lo avete riconosciuto. Credete che i DPCM siano fatti per il vostro bene, credete che gli stessi che hanno permesso glifosato e OGM, che sottomettono i popoli con la creazione del debito eterno siano adesso preoccupati per la vostra salute, e che quello che fanno lo fanno per il vostro bene?

Comprensibile il vostro desiderio di negare l’evidenza: sarebbe troppo doloroso pensare il contrario. Ma sappiate che anche i bambini abusati e stuprati in casa difendono i loro aguzzini: perchè quella è la realtà che conoscono, e hanno bisogno comunque di credere in quei genitori. Ma voi siete cresciuti: non avete bisogno di questi governanti, di questi giudici, di questa polizia, di questa sanità: avanti, tagliatelo, una buona volta, questo cordone ombelicale!

Pensateci bene: qual’è stato lo slogan di un anno fa, che ci hanno fatto ripetere a pappagallo, mettendolo fuori su tutti i balconi? “Andrà tutto bene“, con un bell’arcobaleno della pace, il modo migliore per addormentare le coscienze e far credere a tutti che siamo in pace, siamo tutti dalla stessa parte, non c’è nessun motivo di preoccuparsi. Geniale.

Secondo: infiltrarsi fra le linee del nemico

Basta una giacca e cravatta, parlare in corretto italiano (meglio se un po’ astruso), sparare dei numeri inventati e voi credete che no, non sono quelli i criminali, i delinquenti, gli assassini: no, non può essere!

Ma il Nemico ha semplicemente messo in atto una sua strategia ultra collaudata: vi ha fatto credere di essere dalla vostra parte, di essere lì per voi, e ci siete cascati. Quando la regione Lombardia falsifica i dati sui contagiati andando ad includere anche i numeri dei guariti per poter prolungare, ad oltre un anno dall’inizio, lo stato di clausura, e solo qualche sindaco intelligente e coraggioso (Peschiera Borromeo, tanto per non far nomi) denuncia la cosa, credete veramente che si fossero sbagliati? E se anche fosse, credete veramente che chi ha sbagliato paghi?

No, è fatto tutta apposta, e per una volta che sono stati scoperti con le mani sporche di marmellata, chissà qualte altre hanno falsificato i numeri e voi non ve ne siete accorti!

Terzo: divisione fra gli avversari

Si dice: nemico diviso, mezzo sconfitto. Per questo il Nemico sa bene come dividerci, e attacca via via categorie diverse, contando sulla nostra atavica divisione e il nostro atavico qualunquismo ed egoismo: alla fine, quando non resterà più nessuno, verranno a prendere anche voi.

Quarto: comprarvi per un tozzo di pane

“Il Creato è stato fatto nell’abbondanza, ma per l’avidità di pochi ci siamo trovati tutti nell’indigenza”.

Grazie al debito eterno, riescono a farvi credere di essere in una situazione di perenne bisogno, di difficoltà ad arrivare a fine mese, e anche se siamo in un mondo dove il cibo viene buttato via (addirittura spesso apposta per tenere alti i prezzi), dove le case invendute e/o chiuse sono molte di più della richiesta di alloggi presenti sul mercato, voi ancora credete di dover ringraziare se vi permettono di lavorare tutta la vita solo per ripagare i debiti che avete.

Ma se studiaste capireste che lo stato di povertà endemica è voluto, perchè nessuno fa rivoluzioni se prima non ha nutrito sè e la propria famiglia.

Quinto: distrarvi con altri nemici fasulli

Il Nemico vi ha sempre distratto dandovi dei falsi pericoli, delle vere e proprie lepri da inseguire che vi hanno distratto dai temi essenziali: ha creato il terrorismo per farvi credere di aver bisogno di protezione (che solo lui poteva darvi), ha creato la povertà da debito per farvi credere che solo lui poteva risolvere i problemi dell’economia, adesso ha creato il virus e la falsa pandemìa per farvi credere che avete bisogno di lui per darvi la salute.

La vittoria a portata di mano

Situazione complicata difficile, disperata?

NO!

A pensarci bene, tutto questo si combatte con un’unica arma: la Verità.

La Verità che potrete conquistare se vi informate, se fate le vostre ricerche, se uscite dalla caverna dove vi hanno proiettato una realtà inventata sarete automaticamente liberi e vittoriosi.

Non ci vuole molto: la strada è già segnata, lo stiamo facendo in tanti e ve la stiamo indicando.

Lo aveva detto anche anche Pulitzer:

Ah, e non siamo neanche particolarmente gelosi del posto che abbiamo trovato. Perchè il posto dove stiamo non è piccolo, dove meno si è meglio si sta: no, più saremo, e meglio saremo. Perchè vibrando insieme, come i metronomi del video sotto, ci ricorderemo che siamo stati creati per stare insieme, per abbracciarci e toccarci, e lo faremo a dispetto di chi ci vuole far credere che è pericoloso; e questo posto lo faremo sempre più bello e spazioso ed accogliente per tutti. 

Vi aspettiamo.

La Verità è docile e paziente: “docile”, perché si fa trovare da chiunque la cerchi; “paziente”, perché non si impone a chi non è pronto, ma sa aspettare, senza fretta, lasciando che ognuno maturi fino al punto in cui è in grado di cercarla e accettarla.

metronomi