Ricevo e volentieri pubblico.

A beneficio della lettura, osservo che quello che traspare dai giornali e dai mezzi di informazione in genere, per certi personaggi, è una versione adattata, ridotta, modificata della realtà. Quindi bisogna andarci piano, col giudicare, e soprattutto tenere i fatti separati dalle considerazioni, congetture ipotesi. Sicuramente i fatti dimostrano chiaramente che Salvini, a partire da luglio 2019, si è scelto una posizione da “esterno”, decidendo di uscire dalla stanza dei bottini; i motivi di questa scelta sono però al momento solo congetture che, con le limitate informazioni che abbiamo a disposizione, rimangono nel campo delle ipotesi.

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1. Tweet di Matteo Salvini del 23 Ottobre 2020:

Caro prof. Burioni, mi chiamo Luigi Cavanna e faccio il medico, il mio curriculum (scrivo la parola per esteso) è su Google, tutti lo possono vedere. Leggi la lettera

Riferimento:

https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1319758851923759107

1A. La lettera:

Caro prof. Burioni,
mi chiamo Luigi Cavanna e faccio il medico, il mio curriculum (scrivo la parola per esteso) è su Google, tutti lo possono vedere. Ho visitato a casa con le cure precoci, facendo ecografia del torace, tamponi, esami ematici, lasciando farmaci basati su idrossiclorochina, secondo linee guida aziendali e regionali, lasciando il saturimetro e poi in controllo in remoto, con questo modello curati personalmente a casa oltre 300 malati Covid, dei quali il 30% con forma severe e un altro 30% con forme moderate. Nessun decesso a 30 e a 60 giorni, ricoverati meno del 5%. Per quanto riguarda le pubblicazioni scientifiche, pienamente d’accordo, è sufficiente andare su PubMed e digitare Cavanna L, sono autore di oltre 250 lavori. Venendo al Covid, nel 2020 sono autore di 4 pubblicazioni: tre di tipo organizzativo, una di tipo clinico di piccola casistica di malati con cancro e Covid in cui la cura “idrossiclorochina-based” è efficace. È in corso di stampa un altro lavoro sempre su malati Covid e tumore di una casistica più ampia con dimostrazione di efficacia di idrossiclorochina. Infine stiamo scrivendo il lavoro del primo mese di trattamento domiciliare, ma tenga conto che faccio il medico pratico ed ogni giorno visito decine di pazienti ed organizzo il lavoro di tanti altri colleghi, quindi il tempo per scrivere è nel fine settimana. Ma siccome mi piace la ricerca ci stiamo riuscendo.
Infine voglio ricordare che i report sull’efficacia di idrossiclorochina si stanno moltiplicando; oltre 8 mila pazienti dal Belgio, oltre 3 mila e 400 dal nostro Paese: riduzione di mortalità di oltre il 30%. Questi sono uomini e donne, non sono esperimenti in vitro.
Voglio però ricordare a tutti coloro che potranno leggere ciò che sto scrivendo, ciò che dice il prof. Antonio Cassone, già direttore di malattie infettive dell’Istituto superiore: gli editori di riviste importanti sono riluttanti a pubblicare ricerche a favore di idrossiclorochina, mentre pubblicano rapidamente report anche di scarso rilievo se sono contro idrossiclorochina!!!!

Se questo è vero si spiega perché la gente stia perdendo fiducia nella scienza!

Personalmente non mi interessa più di tanto l’idrossiclorochina, ma ho visto persone “rinascere” dopo la sua assunzione, e per questo non mi posso allineare con la cultura dominante che la vuole affossare. Come sempre sarà il tempo il miglior giudice, intanto una riflessione finale: l’OMS ha vietato idrossiclorochina sulla base di uno studio considerato non veritiero e poi RITIRATO, così i Paesi occidentali sono nelle condizioni che conosciamo, ma la Cina ha inserito la clorochina nelle sue linee guida; perché non si parla più della Cina? Perché il Pil della Cina sta volando, c’è materia di meditazione. L’idrossiclorochina ha due grandi difetti: costa molto poco, con 4-6 euro si curano 2 persone, e poi piace a Trump, ma i medici devono adoperarsi per il bene dei malati, senza mode e senza salire su effimeri carri dei vincitori di turno. Appena esce su PubMed la nostra ricerca già accettata, sarà mia premura diffonderla, così come vi informerò appena spediremo il prossimo lavoro.
Buona serata
Luigi Cavanna

Riferimento:

https://www.facebook.com/salviniofficial/posts/10158166249533155

2. La risposta di Burioni il contaballe:

Pubblicato il: 23/10/2020 07:22

“Segnalo all’On. Salvini che le evidenze scientifiche sono concordi nel dimostrare la NON EFFICACIA della idrossiclorochina nella cura di COVID-19 e che non esistono prove solide (nonostante studi internazionali su decine di migliaia di pazienti) riguardo all’efficacia del plasma”.

Con un tweet Roberto Burioni replica a Matteo Salvini che in un post scrive: “Altra proposta concreta e costruttiva al governo: il rischio concreto è l’intasamento degli ospedali, per evitarlo l’Agenzia italiana del farmaco deve riattivare il protocollo di cura domiciliare con l’utilizzo di idrossiclorochina o antinfiammatori idonei sospeso…

Riferimento:

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/10/23/covid-burioni-corregge-salvini_zcnrfjg7UINC6639YEWHeJ.html?refresh_ce

3. Salvini non lo massacra neanche per mezzo secondo facendo la figura del mammalucco

(bastava solo sbattergli sul muso al contaballe di Burioni i seguenti autorevoli risultati scientifici):

L’idrossiclorochina, se usata nella prima fase della malattia, funziona. E pare sia sicura, oltre che efficace. Le affermazioni, dati alla mano, arrivano da un gruppo di scienziati internazionale, capitanati dal dottor Didier Raoult, che con evidenze cliniche pubblicate su the International Medical Journal il 29 settembre, smonta punto per punto i due assunti sulla base dei quali OMS ha ritirato il suddetto farmaco adducendone la pericolosità e la non efficacia. E smonta soprattutto quanto affermato dallo studio Recovery dell’Università di Oxford (la stessa che sta lavorando sul vaccino?), finanziato anche dalla Fondazione Bill e Melinda Gates.

L’idrossiclorochina funziona in combinazione con altri farmaci e se somministrata in prima fase. E non è pericolosa, nemmeno a dosi doppie rispetto ai parametri normali, come dimostra il documento che pubblichiamo integralmente.

A inchiodare questo farmaco poco costoso, impiegato dal 1945 per trattare la malaria e le sindromi autoimmuni (deriva dalla clorochina, che è la versione sintetica del chinino) era stato lo studio Recovery, condotto a marzo del 2020 dalla Università di Oxford (la stessa che sta lavorando sul vaccino) e finanziato anche dalla fondazione Bill e Melinda Gates, che decretava l’assenza di effetti benefici sui pazienti ospedalizzati a causa del Covid 19. Nello stesso periodo, un articolo apparso su The Lancet affermava che i pazienti trattati con idrossiclorochina presentavano tassi di mortalità del 35% superiori a causa di gravi aritmie cardiache. La pubblicazione fu ritirata dopo 13 giorni dalla sua uscita, perché contestata da 120 scienziati di varie nazionalità. Il 2 giugno 2020 altri 80 medici italiani presero posizione.

Nel documento che riportiamo, viene esplicitato sulla base di evidenze cliniche il successo dell’idrossiclorochina in prima fase, grazie ai suoi meccanismi antivirali e immunomodulanti, mentre chi la ha invalidata la ha utilizzata in fasi tardive, dove l’imponente stato infiammatorio rende necessari ben altri interventi! Quindi lo studio di risposta a Recovery dimostra che a non essere efficace non è l’idrossiclorochina, ma la tempistica con cui è stata valutata e testata. In realtà, mentre OMS la bandiva, a livello mondiale tanti medici portavano avanti congiuntamente il suo utilizzo con evidenze cliniche sperimentate sul campo, che riassumiamo qui: somministrazione di idrossiclorochina nelle prime 72 ore dall’insorgenza dei sintomi, abbinata a un antibiotico, in particolare l’azitromicina; all’aggravarsi eventuale dei sintomi, cortisone ed eparina a basso peso molecolare; a tale mix di farmaci si è aggiunto, nei territori e negli ospedali, l’utilizzo di plasma iperimmune. Risultato: la guarigione dei pazienti.

Il gruppo del professor Didier Raoult ha usato 600 mg al giorno per un massimo di 10 giorni in 1061 pazienti con COVID-19 riportando 8 decessi e un tasso di mortalità dello 0,75%.

Riferimento e proseguimento:

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/covid-l-idrossiclorochina-funziona-7-scienziati-inchiodano-l-oms-lo-studio

Da notare anche che il dottor Didier Raoult ha un CV professionale rispetto al quale quello di Burioni è da peracottaro!!