Avevo già illustrato, in questo post, la lunga serie di eventi che, pur apparentemente scollegati e parzialmente insignificanti, di per sè stessi, se messi in fila permettono di vedere un quadro molto chiaro e con un obiettivo molto preciso.
Nel documentario Plandemic2, che ho segnalato in questo post, viene evidenziato come nella simulazione “event 201” si sia messa in scena a fine 2019 (quindi con una preparazione sicuramente di molti mesi se non anni precedente) la narrativa che poi, magicamente, sarebbe accaduta di lì a pochi mesi, all’inizio del 2020.
Fra l’altro, interessante osservare come tutta la simulazione si sia concentrata su aspetti assolutamente secondari rispetto a quello che dovrebbe essere l’imperativo primario in caso di pandemìa: che è quello di cercare una cura, meglio ancora una prevenzione, visto che se ne parla in anticipo.
E abbiamo anche osservato come molte volte delle cosiddette “esercitazioni“ siano state “casualmente” inscenate proprio sul “luogo del delitto“, proprio poco prima (ore in alcuni casi) dell’avvenimento del delitto vero e proprio, come l’11 settembre 2001, o il 7 luglio a Londra con gli attacchi alla metropolitana.
Abbiamo anche osservato come l’attuale pandemìa sia stata preceduta da una serie di segnali che alcuni chiamano premonitori, per me sono in realtà delle preparazioni in modo da far accettare una narrativa che è stata in qualche modo addomesticata e resa familiare agli occhi degli spettatori che, in caso contrario, non la avrebbero “riconosciuta” e tantomeno creduta. Ne ho parlato ad esempio in questo post.
Avevo già condiviso questo video (sotto), tratto da una apparizione televisiva del giornalista investgativo Harry Fox, apparizione del 2014, che riprende un documento della Rockefeller Foundation.
Tale documento, riletto alla luce degli avvenimenti odierni, è a dir poco sconcertante: sembra quasi di trovare il piano di una banda di scassinatori per svaligiare il caveau di una banca, completo di mappe, atrezzi, metodologie operative, e via dicendo.
Ammettiamo che poi quel furto, nel caveau della banca, avvenga veramente, e proprio con le modalità descritte nel piano.
Se foste un giudice che indaga non chiedereste agli autori di tale piano conto delle loro azioni? E vi accontentereste di un semplice: “Stavamo facendo una ipotesi di possibile furto in modo da poterci preparare meglio a questa eventualità” ????
Perchè questo è esattamente quello che hanno scritto.
Se volete il documento, potete scaricarlo anche qui.
Pubblico alcuni brani, e mi limito ad osservare che “non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”.
China’s government was not the only one that
took extreme measures to protect its citizens
from risk and exposure. During the pandemic,
national leaders around the world flexed their
authority and imposed airtight rules and
restrictions, from the mandatory wearing of face
masks to body-temperature checks at the entries
to communal spaces like train stations and
supermarkets. Even after the pandemic faded,
this more authoritarian control and oversight
of citizens and their activities stuck and even
intensified. In order to protect themselves from
the spread of increasingly global problems — from
pandemics and transnational terrorism to
environmental crises and rising poverty — leaders
around the world took a firmer grip on power.
By 2025, people seemed to be growing weary of
so much top-down control and letting leaders
and authorities make choices for them.
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AGGIUNTA DEL 5 MAGGIO 2021
Video di 15 minuti che spiega molto bene e linearmente il piano:
grazie per il tuo gran bel lavoro!
Grazie a te! (e a tutti quelli che contribuiscono)… non possiamo pretendere di svegliare ognuno, ma almeno dare a tutti la possibilità di informarsi: poi, ognuno farà quello che vorrà…