Il fenomeno delle morti in culla, “battezzato“eufemisticamente SIDS (Sudden Infant Death Syndrome, sindroma da morte improvvisa di un infante, nome fuorviante: non si tratta di una sindrome, cioè di un insieme di sintomi riconducibili ad una unica causa; no, qui non c’è proprio nessun sintomo se non la morte vera e propria che giunge improvvisa) colpisce un neonato ogni 2000 in Italia, per circa 300 morti all’anno. Abbastanza diffusa anche negli altri paesi industrializzati, è una di quelle cose inspiegabili, senza nessuna motivazione: si sa che avviene, ma non si sa perchè.

Fino ad oggi.

Eh sì, perchè ora, con il lock-down forzato di diversi mesi, si è osservato, in USA ma anche in Italia, un calo molto significativo di tali morti. Andando a cercare una correlazione statistica, si sono fatte diverse ipotesi, ma sembra che la più accreditata (anche se la meno menzionabile: i vaccini sono sull’altare della scienza e non possono essere toccati dal benchè minino bubbio, sulla loro innocuità nè tantomeno effcicacia) è che il minor numero di visite pediatriche e di richiami vaccinali sia l’unico fenomeno statisticamente rilevante e coincidente.

Come riporta Blondet, si tratterebbe del non trascurabile calo di circa 200 bambini morti in meno alla settimana, negli USA, nel periodo caldo del lockdown. Solo lì,  quindi, si tratterebbe di circa 2.000 bambini morti in meno.

Trovata quindi la causa? Possiamo dire che i vaccini causano “automaticamente” le morti in culla? Certo che no, ma se non altro abbiamo un indiziato molto forte, anche perchè non ce ne sono altri.

A dire il vero, c’era stato un altro studio, di quelli ufficiali, di quelli pubblicati sulle riviste peer-review, di quelli che fanno lavorare scienziati. statistici, matematici, ecc., che aveva dimostrato senza alcuna ombra di dubbio (ma tante ombre di perplessità da parte di chi aveva scoperto questi risultati) la correlazione positiva (nel senso cthe trovava una correlazione di diretta proporzionalità) fra il numero di vaccini somministrati entro il primo anno di età e il numero di bambini morti entro l’anno.

Due indizi cominciano ad essere una prova, si dice..

Ora, si è sempre detto che per i vaccini mancano completamente gli studi in doppio cieco.

Grazie a questo Covid, qualcosa di buono è accaduto: senza volerlo, si  è creata una situazione in cui è emersa evidente la correlazione fra vaccini nel primo anno di età e la mortalità infantile da SIDS. Non tutto il male viene per nuocere, si potrebbe dire.

Senza il lock-down non ce ne saremmo accorti.

Come anche senza la legge Lorenzin sui vaccini obbligatori tanta gente non si sarebbe svegliata e non si sarebbe documentata come sta facendo da un paio d’anni a questa parte.

Il male distrugge sè stesso: la gente si sveglia e le cose non tornano più come prima.