Gira da un po’ di tempo questo divertente scritto:

20 CHIARISSIME REGOLE SUL CORONAVIRUS.
1. Non puoi uscire di casa per nessun motivo, ma se devi, allora puoi.
2. TUTTI I NEGOZI SONO CHIUSI! Tranne quelli aperti.
3. Non dovresti andare negli ospedali a meno che tu non debba andarci. Anche dal medico non puoi andare, purché tu non sia troppo malato.
4. Quando esci ricorda l’autocertificazione che è illegale ma obbligatoria. Se non ce l’hai però non è un problema perché te ne verrà fornita una al momento del controllo.
5. Le mascherine sono inutili! Però indossarne una può salvarti la vita.
6. I guanti non aiuteranno, ma possono comunque aiutare.
7. Questo virus se ne andrà in estate, ma forse resterà per sempre. Non ha ancora deciso.
8. Dovremo rimanere rinchiusi fino a quando non raggiungeremo l’immunità di gregge, che vuol dire contagiarci tutti, ma restando rinchiusi.
9. Stanno preparando il vaccino per dotarci degli anticorpi per un virus che muta e non genera anticorpi. Nel frattempo chi è guarito non può ammalarsi nuovamente, o forse si.
10. Il virus non ha effetto sui bambini tranne quelli che colpisce.
11. Gli animali ce lo hanno trasmesso ma non si possono infettare … tranne il gatto che è risultato positivo in Belgio a febbraio che non aveva letto l’ordinanza.
12. Avrai molti sintomi quando sei malato! Però puoi anche ammalarti senza sintomi…puoi anche avere sintomi senza stare male, o essere contagioso senza avere sintomi. A discrezione del malato.
13. Per non ammalarsi bisogna mangiare sano e fare esercizio fisico. Una bella corsa di dieci chilometri in un appartamento di sessanta metri quadrati è tonificante e sviluppa la fantasia.
14. È meglio prendere un po’ d’aria fresca, ma se non hai il giardino o il balcone, lascia perdere.

15. Puoi farti consegnare il cibo dal ristorante a casa, che però potrebbe essere stato preparato da persone che non indossavano maschere o guanti. Quindi ti conviene far decontaminare il cibo fuori per tre ore, se non hai il cane che ti mangia tutto.
16. Il virus rimane attivo su diverse superfici per due ore. No, quattro ore. Come dice? Sei ore? Forza, chi offre di più?
17. Il virus si diffonde nell’aria per un metro, a volte due, ma se c’è vento forse di più.
18. Hai l’obbligo di restare chiuso in casa con i tuoi familiari ma non devi assolutamente farti trovare chiuso in macchina con i tuoi familiari.
19. Non abbiamo cure, tranne un medicinale contro i reumatismi ed uno contro il colera … la scienza sta facendo passi da gigante!
20. Questo virus è mortale ma non troppo, tranne che a volte può portare ad un disastro globale. In Italia ha già fatto molte vittime, ma forse meno degli anni passati e comunque, se sei in una casa di riposo, SCAPPA!

NunTeRegghePiuCoronaVirus

Oltre a farci sorridere, ci dà anche lo spunto per osservare come si stia apparentemente “brancolando nel buio”, dando un giorno sì e un giorno anche indicazioni, raccomandazioni, regole e norme che contraddicono esattamente quelle del giorno prima. Ma possibile che si sia così impreparati? Possibile che si sia così “dilettanti allo sbaraglio“? Eppure, come scrive anche Maurizio Blondet (si veda ad esempio qui e qui), numerosi medici stanno adottando terapie di successo, tanto che reparti di terapia intensiva si tanno svuotando, e se non fosse per la propaganda mediatica tutta questa pandemia non l’avrebbe notata nessuno.

Allora…. vuoi vedere che c’è dell’altro sotto? Vuoi vedere che qui….

Aspettate un attimo. Proviamo a ragionare.

Caso A): hai un piano.

Se hai un piano, allora:

  1. Sai dove vuoi arrivare
  2. Puoi decidere la strada più breve per arrivare all’obiettivo
  3. Puoi pianificare i passi
  4. Puoi dividere il lavoro ed organizzare la gerarchia;
  5. Puoi eliminare tutte le fonti di distrazione, tenendo solo quelli che contribuiscono alla realizzazione del piano.

Tutto bello no? Peccato che questa non sia per niente scienza. Tantomeno ricerca scientifica.

Caso B): la ricerca scientifica.

La ricerca scientifica, proprio perchè si muove nel campo dell’inesplorato, ha l’umiltà di:

  1. Non sapere a cosa ti condurranno i tuoi studi: potresti scoprire delle cose che sono anche immensamente migliori delle tue più rosee aspettative;
  2. Non esiste nessuna strada predetermonata per l’obiettivo, perchè non puoi a priori scartare nulla e devi continuare a guardare sempre a 360 gradi, senza perdere nessuna possbilità, neanche inaspettata;
  3. non puoi sapere cosa ti porterà il prossimo passo, nè puoi limitare la portata di quello che scoprirai
  4. non è bene avere una gerarchia: tutti quelli coinvolti possono apportare contributi significativi, liberati dalla gabbia di un mansionario cucito addosso troppo stretto dando il meglio di sè stessi;
  5. Non devi escludere nessuno, proprio perchè qualunque buona idea, qualunque innovazione può arrivare, inaspettatamente, anche dall’ultimo arrivato che non vanta titoli o curriculum accademico.

Vista così, l’incertezza delle regole e delle raccomandazioni prende un significato diverso.

La tesi che si viene portati a considerare, se avete letto anche i post precedenti su queste pagine, potrebbe ricalcare il segg.schema:

  • si è tentato di modificare un virus, in laboratorio, per creare un’arma biologica (chi l’abbia fatto, non ci interessa tanto);
  • visto che i virus non sono propriamente organismi viventi, e che le malattie non sono propriamente quello che ci hanno insegnato fin da piccoli, si è solamente creata una sorta di veleno a bassa letalità e bassa riproducibilità, e lo si è dovuto sostenere con una massiccia campagna mediatica, preceduta da vaccinazioni ed altre forme inquinanti;
  • gli scopi portati a bordo sono molteplici, ma fra i primi ci potrebbe essere una sorta di “messa in riga” della popolazione che, a fronte della paura della morte, penserà bene di allinearsi alle più drastiche (e stupide) misure restrittive;
  • Raggiungendo l’obiettivo finale di una popolazione sottomessa e per giunta felice di essere sottomessa a qualcuno che – lui dice – lo fa per il loro bene.

Peccato che non tutte le ciambelle riescono col buco, e il diavolo, che fa le pentole ma non  i coperchi, otterrà il risultato esattamente contrario:

  • La gente capirà che i soldi si creano dal nulla, e si domanderà: ma allora non si poteva fare anche prima?
  • La gente capirà che è governata da individui che non lavorano per il bene comune;
  • La gente capirà che la stampa e l’informazione in genere sono corrotte;
  • la gente capirà che le malattie non sono quello che ci hanno sempre voluto far credere e comincerà ad occuparsi in prima persona della propria salute e del proprio benessere.

E così, come quando la Lorenzin ha voluto introdurre l’obbligatorietà dei vaccini, provocando un polverone ed un risveglio delle coscienze, anche in questo caso il boomerang ricadrà su chi l’ha lanciato.