Riprendo questo articolo peer-reviewed (rivisto e controllato da “pari”) che riporta una correlazione non trascurabile fra il numero di vaccini praticati in ogni nazione e il numero di morti entro il primo anno di età.
Gli autori si stupiscono (e lo fanno notare) di trovare questa correlazione, a loro dire anti-intuitiva (non sono forse i vaccini una delle grandi conquiste della scienza medica, ma che dico, della storia dell’umanità!?) ma, da scienziati onesti, non possono fare a meno di riportare questa che, a loro dire, è una incongruenza.
Aggiungo che lo studio è di tipo orizzontale, cioè mette a confronto dati di varie nazioni e trova la correlazione; sarebbe bello poter disporre (ma qualcuno lo farà mai?) anche di uno studio “evolutivo“, laddove, come ad esempio in Italia, si possono osservare le variazioni a seguito dell’aumento del numero di vaccinazioni obbligatorie.
Cara Lorenzin, quanti morti hai sulla coscienza?
Fonte articolo: qui.
Cit.: It appears that at a certain stage in nations’ movement up the socio-economic scale—after the basic necessities for infant survival (proper nutrition, sanitation, clean water, and access to health care) have been met—a counter-intuitive relationship occurs between the number of vaccines given to infants and infant mortality rates: nations with higher (worse) infant mortality rates give their infants, on average, more vaccine doses. This positive correlation, derived from the data and demonstrated in Figures 1 and and2,2, elicits an important inquiry: are some infant deaths associated with over-vaccination?
TRAD: Sembra che ….- dopo che sono state soddisfatte le necessità di base per la sopravvivenza dei bambini (corretta alimentazione, igiene, acqua pulita e accesso alle cure sanitarie) – si verifica una relazione contro-intuitiva tra il numero di vaccini somministrati ai neonati e i tassi di mortalità infantile: le nazioni con tassi di mortalità infantile più elevati danno ai loro bambini, in media, più dosi di vaccino. Questa correlazione positiva, derivata dai dati e dimostrata nelle figure 1 e 2, 2, suscita un’importante indagine: le morti infantili sono associate a un’eccessiva vaccinazione?
AGGIUNTA DEL 2/1/2020:
A seguito pubblicazione mi è stato segnalato questo ottimo articolo di Paolo Barnard che, partendo dallo stesso studio, fa le stesse considerazioni )anzi, in realtà molto meglio).
Copio e incollo la parte finale del suo pezzo:
Gli studiosi del The National Institutes of Healths, National Center for Biotechnology ora rivolgono la loro attenzione alla SUDDEN INFANT DEATH SYNDROME (SIDS = sindrome del decesso improvviso infantile).
E anche qui l’incipit è tragico: “Prima dei programmi di vaccinazione, la SIDS era così rara che neppure veniva citata nelle statistiche della IMR”. La tempistica è altrettanto allarmante: “Negli USA le campagne di immunizzazione nazionali iniziarono nel 1960, e per la prima volta nella Storia i nostri bambini furono inoculati contro difterite pertosse tetano, polio, morbillo, orecchioni e rosolia. Improvvisamente nel 1967 la clinica medica coniò una nuova forma di mortalità infantile, la SIDS. E dal 1980, la SIDS è divenuta la maggior causa di mortalità postneonatale in America ”.
Continuano: “Uno studio di Torch scoprì che 2/3 degli infanti morti di SIDS erano stati vaccinati contro la difteria pertosse tetano appena prima di morire”. Altri ricercatori citati, Fine & Chen, dissero: “I bambini muoiono di SIDS a un tasso quasi 8 volte superiore alla norma entro 3 giorni dall’inoculazione contro difterite pertosse tetano, ”. E ancora, con un finale essenziale: “Uno studio di Ottaviani et al. ha documentato il caso di un infante di 3 mesi morto di SIDS dopo una inoculazione di 6 vaccini contemporaneamente… Ottaviani et al scrissero: ‘Questo caso ci offre un allarme unico nel capire il possibile ruolo di queste vaccinazioni nel causare morti improvvise in bambini vulnerabili… Senza studi anatomopatologici su larga scala di questi decessi infantili, alcuni casi chiaramente correlati alle vaccinazioni verranno ignorati’ ”.
Ok, torno a voi lettori e lettrici.
Ciò che avete letto è documentazione scientifica ufficiale al più alto livello sanitario tecnologico del mondo, gli USA, e soprattutto è stata depositata ALL’INTERNO DEL DATA-BASE DEL GOVERNO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA, IL PROMOTORE MONDIALE DEI VACCINI. LORO SAPEVANO CHE ESISTE UN ALLARME CHE CHIEDE: I VACCINI POSSONO UCCIDERE?
Credo che quanto sopra dovrebbe oggi diventare uno degli articoli più letti d’Italia da sempre, e non perché lo firma Barnard, ma perché proprio provenendo dalle viscere del Grande Promotore, delle sue multinazionali e della Ministra Beatrice Lorenzin, questo studio li fa letteralmente a pezzi.
Datevi da fare. Lo studio “Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: Is there a biochemical or synergistic toxicity?”, dei ricercatori Neil Z Miller e Gary S Goldman, già nel 2011 si concludeva così:
“Nations that require more vaccine doses tend to have higher infant mortality rates.”
Cadaveri di bambini, mica nulla. E allora sulla base di quanto sopra, un genitore italiano oggi può pretendere la libertà terapeutica per i suoi bimbi.
IL DIBATTITO SUI VACCINI VA RI-A-PER-TO.
Aggiunta del 08 02 2023
Un altro articolo peer-review che conferma…
Aggiunta del 16 10 2023
(l’avevamo già detto da qualche altra parte, ora se ne accorge anche l’Exposè)
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