
In vacanza nel nord della Spagna abbiamo incrociato diversi pellegrini in cammino per Santiago di Compostela. E questo mi ha fatto tornare in mente questo post che avevo scritto un po’ di tempo fa e che ora riprendo, a ribadire il concetto che molte volte quello che ci sembra indispensabile è, in realtà, un fardello che ci impedisce di progredire.
Buona lettura.

Viaggiare leggeri.
Come spiegato nel corso DIMAGRIGIONE (dimagrigione.thinkific.com) esistono due categorie di veleni che ci tengono lontani dal nostro peso forma e dal nostro stato di salute: quelli chimico-fisici e quelli emozionali-spirituali.

E mentre per i primi la soluzione è (relativamente) semplice, per i secondi la soluzione, anche qualora la causa sia stata individuata non è sempre facile da trovare: il subconscio, l’io irrazionale non capisce i ragionamenti e il “parlare” dell’io razionale e va ri-educato in maniera diversa.
Come? Il pluricitato Jon Gabriel (ed altri oltre a lui) parlano di meditazione e visualizzazione come metodi ideali per estirpare le erbacce cattive di convinzioni errate, paure ataviche, imprinting fuorvianti ed impiantare al tempo stesso idee positive, utili, proficue.
Per questo mi è venuta in mente una immagine che potrebbe tornare utile, e la scrivo qui, sperando che, come un messaggio in una bottiglia, prima o poi arrivi a qualcuno che ne ha bisogno e ne possa trovare beneficio.
La intitolo: “VIAGGIARE LEGGERI”.
Viaggio leggero.
Non ho bisogno di molto, ovunque andrò, troverò sempre quello che mi serve.
Viaggio leggero.
Come figlio del Re, so che il Padre non mi farà mai mancare niente di quello che mi serve veramente.
Viaggio leggero.
Non mi devo difendere da niente e da nessuno: il Signore di tutti gli eserciti provvede alla mia incolumità.
Viaggio leggero.
Dovunque vada, troverò sempre qualcuno accogliente, disposto a darmi qualcosa da mangiare, un posto per dormire, un riparo sicuro.
Non mi serve nulla. Ho tutto quello che mi serve, non devo accumulare nulla, tutto mi arriverà nel momento in cui ne avrò bisogno.
Ogni cosa che penso di portare con me è inutile. Posso lasciare tutto e partire. Non mi serve niente: tutto quello che mi serve è quello che sono. Ogni attrezzo, ogni bevanda, ogni provvista, è un peso che impedisce il camminare liberi.
Viaggio leggero.

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