Pietosa comparsa della neoministra della sanità Gulia Grillo alla trasmissione radiofonica “Radio anch’io” di oggi (ascoltabile sotto). Abituati a prese di posizione importanti e decise, a dichiarazioni che non temono di rompere gli schemi del passato, tipiche sia dei grillini d’assalto (quando erano all’assalto della diligenza, cioè all’assalto del Palazzo con le sue logiche e le sue ingessature), ma anche “viziatidalle prese di posizione forti di Salvini (migranti, legittima difesa, anche sugli stessi vaccini), e anche Di Maio (Decreto Dignità) o Savona, sentire la Grillo che, con giri di parole, dice e non dice, lascia intendere  ma non prende posizione, scarica sulle regioni e si tira fuori dalla propria responsabilità, è stata una vera delusione.

Due punti in particolare:

  1. Doppio lavoro dei medici. Come si sa, il medico dipendente ospedaliero può, nella stessa struttura in cui lavora pagato dallo stato e dai contribuenti (cioè noi), operare anche privatamente, cioè utilizzare ambulatori, strumenti, logistica (ma anche facciata, reputazione) per la sua professione personale. Qualcuno ci vede qualche possibile conflitto di interessi? Che magari il medico possa “suggerire” al paziente bisognoso, impossibilitato ad aspettare i tempi lunghi, una soluzione, un “escamotage” per tagliare le code? In nessun altro settore, che io sappia, uno può lavorare per un datore e contemporaneamente per la concorrenza. Ebbene, la Grillo non ha preso nessuna posizione contro questa pratica, cercando di arrampicarsi sugli specchi per difendere l’indifendibile, senza però farlo capire bene, cercando di parlare solo delle liste di attesa e delle USL che non hanno fatto i controlli sulle liste di attesa troppo lunghe. Doppiogiochismo della peggior specie, che speravamo fosse ormai passato di moda e tantomeno ci saremmo aspettati da una grillina. Alla domanda specifica se cambierà la legge, la risposta è “no, lavorerò per ordinare…” Ma  pensa te!
  2. Sui vaccini: posizione assolutamente favorevole, nessuna concessione ala potenziale pericolosità o – non sia mai – alla libertà di scelta individuale! I vaccini che ci sono in commercio sono “sicuri ed efficaci” (sic!). Solo una vaga concessione alla “raccomandazione” da preferirsi alla coercizione, ma “solo quando non si scenda al di sotto di un certo limite: sotto quello, è fondamentale la coercizione“. E quali siano questi livelli non è dato sapere, anche perchè “non esiste una anagrafe nazionale dei vaccinati“. Quindi: potere assoluto al ministero di decidere se usare la coercizione o meno. E poi, che significa sotto un certo livello? I primi 5% possono non vaccinarsi, e gli altri no, si trovano i posti occupati?

Se queste sono le prime uscite, da ministro della Grillo possiamo stare certi che una buona fetta degli italiani che hanno votato M5S lo abbandonerà.

MoViMento 5 Stelle: un Grillo l’ha fondato, una Grillo l’ha affondato.