Se anche voi siete appassionati di NMG, o Nuova Medicina Germanica, il “parto” di quel genio donato all’umanità che è il dr. Hamer, forse sarà capitato anche a voi di restare estremamente delusi dalla tiepida reazione ricevuta da amici e parenti di fronte al vostro entusiasmo. E magari voi ci avevate messo tutti quegli elementi che colpiscono di più: dal rovesciamento totale del concetto di malattia, anzi, di mal-attìa, che si può trasformare in ben-attìa, o semplicemente processo, Sensato e Biologico, cioè per la vita, anche nei casi più estremi e temuti, come il tumore; oppure nel riabilitare funghi, microbi e batteri come nostri alleati per la salute (“salute??? Ma stai scherzando?? Quelli sono i nostri nemici, da combattere!!”) con il risultato di creare una frapposizione ancora maggiore fra voi e i vostri (malcapitati, diciamo la verità!) interlocutori.
Nel nostro entusiasmo (non ci potrebbe essere sostantivo più bello di questo, se è vero che l’etimologia della parola ci riporta a qualcuno che “ha Dio dentro”) ci siamo dimenticati una verità già nota oltre 2000 anni fa, quando lo stesso Socrate, che insisteva sulla maieutica, ci informava che le cose di cui le persone erano più convinte erano quelle che avevano scoperto da sole. E per questo suggeriva l’arte della levatrice, la maieutica appunto, che non partorisce al posto della madre, ma la aiuta a portare a termine il suo, di parto, a tirar fuori il suo bambino.
Per questo, pensando e ripensando, e rimuginando nelle passeggiate serali col mio cane, mi sono venuti in mente alcuni punti sui quali è molto facile trovare il consenso delle persone, perchè sono cose che sono sotto gli occhi di tutti.
Sono Nuova Medicina Germanica? Sono le 5 leggi biologiche? No, per niente!
Solamente delle osservazioni “introduttive, o “propedeutiche” che, se opportunamente fermentate, possono in qualche modo preparare chi le accoglie ad una rivoluzione della propria salute, della propria medicina e del proprio concetto di malattia.
Vediamo quali sono.
- Elemento condivisibile #1: il corpo sa guarirsi da solo. Pensate a quando eravate piccoli e, cadendo, vi sbucciavate il ginocchio: il “processo” che ne seguiva era (e sarebbe tuttora, se vi ricapitasse) assolutamente autonomo e non guidato o mediato dalla vostra mente razionale. C’è un senso nel sangue che esce, e pulisce, nella crosta che si forma, e protegge al posto della pelle, e intanto la pelle sotto che ricresce, e la crosta che diventa superflua quando il processo di ricrescita della pelle sotto è terminato. Analogamente si potrebbe dire se vi date una martellata su un dito: il rigonfiamento non è casuale, aiuta le cellule a riformarsi e a ricrescere e protegge la parte colpita con il dolore. Se mangiate qualcosa di avariato, il vomito o la diarrea che ne conseguono sono una reazione benigna (ancora una volta non pilottata dalla mente razionale) per eliminare il tossico dal vostro fisico.
- Elemento condivisibile #2: il corpo sa darvi messaggi giusti. Innanzitutto il dolore: il dolore non è in sè un male, ma un segnale che il corpo (che sempre più scopriamo essere intelligente) ci manda. E – badate bene – ce lo manda quando sa che può mandarcelo: fate una prova estrema, una competizione, qualcosa che per voi rasenta il vitale: e tutte le pacche, le contusioni, il dolore non lo sentirete che il giorno dopo, quando il corpo sa che può mandarvi quel segnale. Durante la fase impegnativa (sia essa lo scappare inseguito da un leone o la riunione in extremis per non perdere una trattativa importante o un esame al quale avete dedicato gli ultimi 6 mesi di studio) il corpo sa che non può disturbare. Mai pensato al famoso mal di testa del weekend? O al fatto che i primi giorni di vacanza dopo un periodo impegnativo sono sempre caratterizzati da qualche malanno?
- Elemento condivisibile #3: esiste una strettissima correlazione fra i nostri pensieri, il nostro atteggiamento mentale e quello che ci capita, a livello fisico. Questo è anche riportato dai proverbi popolari, vera sintesi di saggezza, che recitano ad esempio: “Il riso fa buon sangue”, “Cuor contento il Ciel l’aiuta”, ma anche “Questa cosa mi ha fatto il sangue amaro”, “ne farai una malattia se continui così”, e via dicendo.
-oOo-
In estrema sintesi, possiamo dire che esiste una sorta di intelligenza, o di saggezza, della Natura, e di come siamo fatti, che lavora per il nostro bene e per la nostra sopravvivenza.
Ma allora perchè non stiamo sempre bene, se la Natura ha pensato a tutto?
Già avere questa domanda sarebbe un ottimo punto di partenza. E, a fronte di un genuino interesse ad approfondire, si potrebbe passare alle cinque leggi biologiche, ed alla meravigliosa costruzione che il dr.Hamer ha messo in piedi per noi. Ma – ripeto – sempre con calma, pazienza, e senza voler precorrere i tempi. Perchè, come ci ha insegnato Socrate, solo di ciò che si è scoperto personalmente si può essere veramente convinti.
In un periodo in cui tutti sembrano volerci vendere qualcosa, siamo prevenuti verso chi ha le soluzioni pronte e sembra volercele imporre. Meglio gettare un seme, partendo da osservazioni semplici e condivisibili, ed aspettare che metta radici.
Sono in accordo con quanto detto. Sono passati circa 20 anni dal mio incontro con la NMG e il mio modo di stare al mondo e totalmente migliorato. Non piu paure e inquietudine per qualsiasi tipo di malattia o presunta tale. Si rinasce e si comincia a vivere.
Grazie.