Riporto la lettera ricevuta senza voler creare troppi allarmismi ma comunque ponendo una domanda: è il caso di parlare di spiritismo africano a bambini di prima elementare, senza neanche dirlo preventivamente ai genitori?
E poi non capisco i due pesi e due misure: da una parte c’è chi non fa il presepe per non “offendere” (secondo loro) gli islamici, o mette “genitore 1″ e “genitore 2″ ancora una volta per non “offendere” (sempre secondo loro) i figli di coppie gay (che, come si sa, sono presenti ovunque, a sentire la grancassa mediatica); se però bisogna iniziare bambini di 6 anni a pratiche esoteriche africane, questo no, non conta nulla.
Ripeto: nessun allarmismo, magari era stata fatta in buona fede, ma i genitori non devono disinteressarsi di cosa succede in classe, dopo che hanno abbandonato i loro figli allo Stato.
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I quotidiani dei giorni scorsi hanno riportato la notizia che, nella Scuola primaria di Mocasina, le mamme degli alunni di una prima elementare hanno protestato perché tenute all’oscuro del progetto avviato nella classe. Presentandosi come Romilda, “la strega sincretica interculturale”, Ramona Parenzan ha fatto invocare gli spiriti e distribuito amuleti e pozioni magiche agli ignari allievi. I fatti sono emersi quando le mamme hanno cominciato a parlarsi scoprendo che come i loro anche gli altri bambini erano turbati dalle storie lette o dal fatto che erano stati invocati gli spiriti.
Gli effetti delle pratiche magiche non si sono fatte attendere. Nei giorni successivi le mamme hanno raccontato di fatti sconcertanti accaduti ai loro figli: epistassi nasali, agitazione e disturbi del sonno. Vale la pena ricordare che l’inquietante progetto “strega” rientra nei cosiddetti progetti extracurriculari della scuola primaria, vale a dire ad una sorta di offerta formativa “integrativa” non obbligatoria (durante queste lezioni bambini si possono infatti ritirare da scuola) dettata dalla sensibilità, o meglio, dalle propensioni delle insegnanti e del dirigente scolastico.
Non è un mistero che la stragrande maggioranza delle insegnanti e dei digirenti sia politicamente e ideologicamente orientato. La prova è insita nei medesimi progetti. La totalità dei progetti extracurriculari della scuola pubblica non vertono su argomenti di religiosità popolare o di identità e cultura italica, ma guarda caso si occupano unicamente di ecologismo, di multiculturalismo e come della scuola di Mocasina, di paganesimo.
Un altro caso di progetto (questa volta dal nome Olinda) travestito da offerta formativa è andato in scena presso la scuola primaria Vittorio Locchi di Dossobuono (Verona) dove a insaputa dei genitori, degli africani hanno spiegato ai bambini della terza i riti tribali per mettesi in contatto con gli spiriti dei defunti. Se questa è la scuola pubblica, la vigilanza da parte dei genitori è quanto meno doveroso.
Gianni Toffali – Verona
Mi sa tanto che la selezione nelle scuole non funziona a livello di docenti. Ci sono migliaia di modi di essere schierati ideologicamente e politicamente, ma questo rientra fra le metodologie ascrivibili a quelle da deficienti.
Capisco che la scuola pubblica in Italia oramai sia soltanto un’azienda pubblica/privata di quelle tra le più scadenti sul mercato e quindi si adegui l’offerta ad una sempre più scarsa domanda, ma qui si profilano eccessi al di fuori di ogni buon senso.
Anziché insegnare la matematica o materie serie, qui si perde il tempo con baggianate incredibili…
Immaginate la faccia dei docenti di liceo che si troveranno questa massa di studenti ridotta in tal modo… Non smetteranno di prendere in giro i docenti del grado precedente! Diranno corna e peste, sghignazzeranno a crepapelle della loro inettitudine, mentre loro rischieranno pure il licenziamento se malauguratamente il preside del loro istituto va in pensione (o prima per altri motivi).
La magia ci vorrebbe per aumentare il QI di taluni soggetti.
🙂
Scusate l’impeto e forse l’apparente impertinenza rispetto al presente articolo, ma a volte ciò che si scrive di getto può valere più di molte parole pensate ad hoc… Mi scuso in anticipo per l’eventuale e non preventivata lunghezza, ma conservo la speranza che possa interessare quanto ho da dire!
Avete fatto caso a come la scuola e l’università sembrino dirette verso lo stesso baratro? Avete notato come dall’università escano quasi sempre solo ignoranti e raccomandati? Avete notato la massa di studenti/laureati mentalmente atrofizzati che dilagano?
Non si salva quasi nulla nel settore istruzione in Italia, anche se sarebbe più onesto precisare che all’estero non stanno messi meglio, ma diverse situazioni economiche e culturali permettono diversi sistemi di istruzione con esiti diversi.
Sia da dentro che da fuori posso confermare che oramai una buona istruzione è un errore di sistema, non la regola. Non si salvano nemmeno le private (e chi avrebbe pensato diversamente?). Posso affermare con cognizione di causa che persino le ricerche accademiche di professori e ricercatori sottostanno a risibili revisioni. Ho visto discipline scientifiche ridursi a deliri scollegati come ponti costruiti in mezzo al mare senza estremità, metodologie matematico-statistiche scorrettamente adottate per dimostrare mere opinioni personali/politiche, povertà di originalità a livelli inediti. Sembra che l’uomo accademico abbia perso l’identità umana, unica vera intelligenza “artificiale” madre di tutte le scoperte scientifiche.
Il succo del discorso è l’amara constatazione di quanto poco valga il sistema di istruzione vigente, in primis coloro che dovrebbero garantirlo.
Ho visto e vedo ogni giorno laureati cum laude gravemente ignoranti persino ad ingegneria (che si ritiene la più impegnativa, oltre che la più spendibile nel mondo del lavoro). Assisto ogni giorno schifato e sconfortato alla tracotante mediocrità che si siede sugli scranni del sapere simulando la sapienza che non hanno, tra l’altro pronti ad arbitrari giudizi nei riguardi di inermi studenti che non avendo i miei occhi cadono nelle “trappole mentali” di chi vuole incasellare erroneamente il prossimo, inducendo il giudicato nell’errore su se stesso. Altrettanto arbitrariamente raccomandano mediocri rampolli (i più furbi si mimetizzano come “gente comune”).
L’istruzione ha dilatato la cicatrice fra mondo scolastico e mondo del lavoro, sempre più distanti e sempre meno capaci di riconoscersi ed accettarsi. Abbiamo restaurato verità al detto <>, noto sempre più livelli di alta preparazione anche accademica in chi il mondo accademico ha rifiutato (paradossale). Siamo pieni di professori che sembrano esperti perchè puntualmente giudicati da gente che ne sa meno di loro, ma stranamente di fronte a casi aziendali/concreti non sanno dove mettere le mani (e quando ci provano, son dolori per tutti, loro stessi compresi). Dall’altra chi lavora non sa esporre con propedeuticità.
Abbiamo ricreato guelfi e ghibellini, aziendalisti che disprezzano dottorandi visti come servi del nemico (non che siano santi i dottorandi, noti per diventarlo grazie alla corruzione), universitari che evitano gli aziendalisti visti come il male assoluto (politically scorrect, ossessionati dal profitto immediato).
Parlo così perchè ho veramente conosciuto e rispettato i veri gioielli del nostro paese: i giovani, tanto disprezzati e bistrattati, dimenticati ed anche invidiati. Invidiati tanto dagli imprenditori quanto dai professori. L’invidia li acceca, li porta ad innalzare coloro che alleviano i loro complessi di inferiorità e a schiacciare coloro che osano mettere a nudo le loro incompetenze (perchè non sanno guidare o non sanno neanche replicare), e quanto agli altri della massa informe si applica la crudele legge del caso (massima indifferenza per massimo sprezzo del ruolo di talent scout). Ho imparato a riconoscere (e la vita finora mi ha dato ragione) il talento sottovalutato, il raccomandato sopravvalutato, il corrotto mascherato, l’onesto dimenticato…
Prego solo che tanti più e meglio di me riescano a portare a termine questa missione!
Ma questo è possibile solo per amore, amore vero verso il prossimo. E se può provarlo persino un difettoso/incoerente come me, può riuscirci chiunque, basta solo volerlo.
Un abbraccio a tutti