A tutti quelli che: “… non vado a votare che tanto non cambia nulla!“; oppure: “Se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare” dico: questo post non è per voi.

Continuate pure a lamentarvi che nulla cambia, continuate a non fare nulla perchè così siete i migliori servitori del potere. Gli eterni scontenti – ma altrettanto eterni pigri -che non muovono un dito per cambiare le cose, non sacrificano un minuto del loro preziosissimo tempo per fare qualcosa che non abbia un ritorno per sè (meglio se immediato che “del doman non v’è certezza”), che non tirano di fuori di tasca propria un Euro per sostenere neanche la più nobile delle cause.

Quelli così sono la miglior stampella del potere, che conosce la pigrizia e la paura della massa, e su quello basa la sua forza.

A tutti gli altri dico invece: andiamo a votare il 22 ottobre! Senza illuderci che le cose cambino da un giorno all’altro, ma decisi a dare il nostro semplice, umile ma forte segnale che

  • questa politica non ci rappresenta
  • vogliamo che i territori tornino ad avere potere, rappresentanza, autonomia
  • vogliamo che le tasse pagate localmente rimangano locali
  • vogliamo ridurre la distanza fra elettori ed eletti,
  • e che questi eletti non siano ridotti a figure di rappresentanza senza alcun potere reale.

Io, il 22 ottobre, andrò a votare. E tu?