A tutti quelli che: “… non vado a votare che tanto non cambia nulla!“; oppure: “Se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare” dico: questo post non è per voi.
Continuate pure a lamentarvi che nulla cambia, continuate a non fare nulla perchè così siete i migliori servitori del potere. Gli eterni scontenti – ma altrettanto eterni pigri -che non muovono un dito per cambiare le cose, non sacrificano un minuto del loro preziosissimo tempo per fare qualcosa che non abbia un ritorno per sè (meglio se immediato che “del doman non v’è certezza”), che non tirano di fuori di tasca propria un Euro per sostenere neanche la più nobile delle cause.
Quelli così sono la miglior stampella del potere, che conosce la pigrizia e la paura della massa, e su quello basa la sua forza.
A tutti gli altri dico invece: andiamo a votare il 22 ottobre! Senza illuderci che le cose cambino da un giorno all’altro, ma decisi a dare il nostro semplice, umile ma forte segnale che
- questa politica non ci rappresenta
- vogliamo che i territori tornino ad avere potere, rappresentanza, autonomia
- vogliamo che le tasse pagate localmente rimangano locali
- vogliamo ridurre la distanza fra elettori ed eletti,
- e che questi eletti non siano ridotti a figure di rappresentanza senza alcun potere reale.
Io, il 22 ottobre, andrò a votare. E tu?
…io farò sciopero fiscale, ciò che nessun partito ha mai proposto, a differenza del grande Gandhi ;))
Se votare fosse servito a qualcosa non ci ritroveremmo ora con un’Italia scassata che cade a pezzi!
Buongiorno a tutti io andrò al voto ,voterei pure più volte, pero ho un dubbio se votando cambiassero le cose non ci farebbero votare!
Neanch’io ho l’illusione che le cose cambieranno dall’oggi al domani. Ma questo non mi esime dal fare la mia parte, dal fare ciò che ritengo giusto, senza la pretesa di vedere i rusultati immediati.
Veneto nazione. Via dal meridione… Finché sará così, i detentori del potete l’avranno sempre vinta secondo l’antica massima “Divide et impera “. Del resto mi viene confermato il sospetto sullo spazio mediatico concesso alla Lega di Bossi : doveva sostituire l’usurato, fuorviante, conflitto “destra – sinistra ” degli anni precedenti e chi meglio del meridionale “mafioso ” e “parassita ” poteva essere usato come capro espiatorio del disastro economico e sociale del paese? E’ ironico, del resto, considerare come i veri nemici della collettività siano stati uomini del “nord” come Andreatta ( autore del divorzio tesoro- banca d’Italia), Prodi (per la svendita dell’IRI) ecc.