A parziale completamento dell’articolo precedente (sulla possibile correlazione fra Glifosato/Roundup della Monsanto/Bayer e la SLA) riporto questa intervista di Jeffrey Smith (“L’inganno a tavola”) con Stephanie Seneff. Vengono prese in esame svariate patologie comuni, dall’Autismo alla SLA, dall’Alzheimer ai problemi di cuore, dal diabete all’obesità, (senza trascurare i disturbi di attenzione e l’aggressività) e in tutti i casi viene trovata una spiegazione o possibile correlazione in base al comportamento di questo o quel composto chimico presente nel Roundup ed il suo effetto sulla nostra fisiologia.
La metodologia di indagine
Come si può capire ascoltando l’intervista sopra, l’analisi delle possibili conseguenze del glifosato sulla nostra salute viene condotta a livello “micro“, andando cioè a vedere il singolo meccanismo più probabile di interazione, a livello molecolare, di amminoacido, di proteina, di enzima o di processo che viene inibito a seguito dell’azione di uno o più elementi chimici contenuti nell’erbicida. Ad esempio: quel tal processo di sintesi viene inbito dal glifosato; quindi viene a mancare – ad esempio – il solfato e questo causa una corrispondente mancanza – ad esempio – di serotonina, il che spiega l’insorgere di quella data patologia.
Io non critico il metodo (ci mancherebbe), anche perchè esiste una diffusa mentalità che attribuisce il patentino di “scientifico” solo a ciò che si può misurare, pesare, e in qualche modo schematizzare e far rientrare in un processo di tipo meccanicistico. Credo che, proprio perchè la maggior parte della nostra cultura cosiddetta “scientifica” ragiona in termini riduzionisti, volendo a tutti i costi semplificare il comportamento del corpo e riportarlo ad una macchina, ancorchè complessa, questo tipo di approccio sia abbastanza efficace per dimostrare, dati e articoli alla mano, come il Glifosato, o gli OGM, facciano male e siano correlati a numerosissime patologie emergenti, in particolari quelle degenerative ad autoimmuni.
Io credo però che questi tipi di ragionamento possano essere sì di supporto ma mai completamente esaustivi:
- primo, perchè le correlazioni ed interazioni fra tutte le parti del nostro corpo (se anche ci limitassimo solo a quelle) sono tali e tante che qualunque osservazione che voglia trovare un rapporto diretto di causa ed effetto rischia di perdersi per strada qualcosa;
- secondo, perchè oltre al corpo esiste anche una mente (oltre ad un’anima) che incide profondamente, in maniera ancora più affascinante e meravigliosa (e meno “inquadrabile”) sui vari meccanismi e sulla nostra fisiologia.
Senza nulla togliere peraltro all’ottimo lavoro della dr.ssa Seneff e alla grande opera di divulgatore e traduttore in lingua corrente dell’ottimo Jeffrey Smith.
Le indagini epidemiologiche
Se, anzichè approcciare il fenomeno “dal basso“, o all’interno dei meccanismi sub-cellulari, partiamo dal lato opposto, e diamo un’occhiata alle serie storiche e cerchiamo delle correlazioni statistiche, otteniamo un altro tipo di informazioni che però ci conduce alle stesse conclusioni. Quando si fanno correlazioni fra, ad esempio, l’introduzione del Glifosato e l’autismo, o con il diabete, i grafici si sovrappongono con altissimi indici di correlazione, al di là del meccanismo specifico molecolare che è stato individuato, oltretutto evidenziando una discontinuità con i trend precedenti proprio in corrispondenza dell’introduzione di questi veleni.
Questo tipo di analisi fa vedere inoltre come la ricerca al giorno d’oggi si stia orientando verso le cause sbagliate. Se l’esplosione di autismo, ad esempio, non può che trovare spiegazione in fenomeni di tipo ambientale, perchè tutta la ricerca si concentra sugli aspetti genetici? La genetica non fa avvenire cambiamenti nell’arco di 20 anni!
La falsa “scienza” di cui si riempie la bocca qualcuno…
Per chi non avesse il tempo e la pazienza di guardarselo (anche perchè è in inglese senza sottotitoli 😉 ) cito solo 2 o 3 punti che secondo me vale la pena sapere, anche perchè molte volte (come la ministra nel caso dei vaccini), chi si vuole riempire la bocca e cerca di sottrarsi al confronto cita generici “dati scientifici inoppugnabili” con i quali zittire gli avversari. Invece, pochi significativi esempi possono mostrare come anche quello che può essere spacciato per “scienza” possa essere opportunamente aggiustato e pilotato per ottenere i risultati che si vogliono, anche di segno completamente opposto alla realtà.
- Il primo degli elementi degni di nota è questo: secondo la Monsanto, detentrice del brevetto del Glifosato (veleno/pesticida/chelante) la sostanza non era tossica per l’uomo perchè la sua si esplica inibendo un processo di sintesi che non avviene nell’uomo. Apparentemente, non fa una grinza. Peccato che nel nostro intestino vivano batteri e microbi che sono 10 volte tanto le cellule del nostro corpo; tali batteri e microbi collaborano alla digestione e alla produzione e sintesi di varie sostanze e composti di cui abbiamo bisogno, per la nostra vita, e questi microorganismi impiegano il processo che è inibito dal Glifosato, impedendo la produzione di elementi utli alla nostra salute. Quindi, l’azione del Glifosato è effettivamente dannosa per l’uomo.
- Secondo elemento di falsa scienza: i test condotti sul Glifosato non tengono conto del fatto che, in realtà, in commercio viene messo il Roundup, il cui componente attivo è sì il Glifosato ma poi ci sono molti altri elementi che ne aumentano la tossicità di due ordini di grandezza alneno (100 volte). Ad esempio, nel roundup il Glifosato è combinato con sostanze che ne aumentano la capacità di penetrazione all’interno delle cellule che altrimenti questo non avrebbe. Ergo, gli studi di tossicità del solo Glifosato non rendono merito del potenziale pericoloso del Roundup (che è il prodotto commerciale effettivamente usato).
- Terzo elemento di falsa scienza: gli esperimenti condotti sulle cavie di laboratorio, come da protocolli FDA (Food and Drug Administration) richiedono una osservazione di 90 giorni. Effetti: non rilevabili. Peccato che alcuni scienziati (Seralini et al.), facendo degli esperimenti su cavie per tutta la durata della loro vita (2 anni) abbia rilevato problemi, tumori e malformazioni … a partire da quarto mese!
Insomma: alla “scienza“ si può far dire quello che si vuole, giocando un po’ con i numeri.
I riusltati disastrosi in Argentina
Nel documentario delle Iene sui danni da Glifosato in Argentina (vedi sotto) viene messa in evidenza la grandissima tossicità di questo veleno a largo spettro. In Argentina il Roundup viene usato in dosi che sono almeno di 10 volte tanto rispetto agli altri paesi (anche perchè, a distanza di qualche anno dalla sua introduzione, si cominciano a sviluppare parassiti resistenti, e bisogna aumentare le dosi). E l’Argentina esporta il 90% della carne prodotta, alimentata con mais ed altre piante OGM irrorate da Roundup. E queste carni arrivano anche sulle nostre tavole.
Sconsiglio la visione di questo documentario a chi è debole di stomaco. Lo consiglio vivamente al signor Fidenato, che sostiene di poter seminare quello che vuole nel suo terreno, in barba alle regole vigenti e al danno che l’impollinazione accidentale può fare espandendo a macchia d’olio la quantità di colture inquinate. Spero vivamente che il signor Fidenato se lo guardi e lo riguardi, questo documentario, e si metta una mano sulla coscienza (e lasci perdere il portafoglio).
Il nostro potere
Come già detto, abbiamo un potere enorme, non come cittadini/elettori (i politici sembrano avere tutt’altri interessi rispetto al bene comune!) ma come consumatori: il movimento anti OGM si sta facendo ogni giorno più forte e le grandi multinazionali hanno capito che se non vogliono perdere la faccia (e il mercato) devono seguire il trend. Non credo sia un caso che la Monsanto sia stata venduta alla Bayer (e – scommettiamo? che nel giro di qualche anno scomparirà il marchio, di quella che è stata definita l’azienda più perfida del mondo?): un modo per provare a cancellare un’immagine che ormai rende impopolare qualunque cosa faccia.
Siamo forti. Abbiamo il coltello – o meglio: il portafoglio – dalla parte del manico; usiamolo come nostra arma. Facciamolo per noi, e per il futuro dell’umanità.
-oOo-
PS: proposta: facciamo una App per smartphone che, leggendo il codice a barre di un prodotto, mentre si fa la spesa, dice quanto affidabile è, in termini di OGM e biologico? Facciamo un crowdfunding per lo sviluppo? Io ci sto!
https://www.greenme.it/tecno/cellulari/15801-edo-app-applicazione-leggere-etichette
http://www.edoapp.it
Grazie Francesco, molto interessante.
Quanto ai grafici dell’esplosione di autismo e diabete, “stranamente” c’è una forte correlazione anche con i grafici di borsa della Monsanto e Bayer
https://it.finance.yahoo.com/chart/MON?ltr=1#eyJtdWx0aUNvbG9yTGluZSI6ZmFsc2UsImJvbGxpbmdlclVwcGVyQ29sb3IiOiIjZTIwMDgxIiwiYm9sbGluZ2VyTG93ZXJDb2xvciI6IiM5NTUyZmYiLCJtZmlMaW5lQ29sb3IiOiIjNDVlM2ZmIiwibWFjZERpdmVyZ2VuY2VDb2xvciI6IiNmZjdiMTIiLCJtYWNkTWFjZENvbG9yIjoiIzc4N2Q4MiIsIm1hY2RTaWduYWxDb2xvciI6IiMwMDAwMDAiLCJyc2lMaW5lQ29sb3IiOiIjZmZiNzAwIiwic3RvY2hLTGluZUNvbG9yIjoiI2ZmYjcwMCIsInN0b2NoRExpbmVDb2xvciI6IiM0NWUzZmYiLCJyYW5nZSI6Im1heCJ9
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