Che qualcosa di grosso e inaspettato stia succedendo al mondo, ce n’eravamo già accorti. Non soltanto perchè, contraddicendo le previsioni e la propaganda dei mainstream media, i votanti (finchè glielo lasciano fare) hanno dato tre sonore sconfitte ai poteri che controllano i mezzi di informazione: prima il Brexit, poi l’elezione di Trump, e, su scala inferiore, la vittoria straripante del NO al referendum, qui in Italia. E questo è un segno dei tempi: la diffusione dell’informazione “underground” sta cominciando a prevalere, nel bene e nel male, con i suoi pro e contro, su quella ufficiale.

Ma pare che continuino ad emergere degli “insider“, cioè persone che conoscono bene il sistema, dall’interno, che denunciano e rendono dichiarazioni pubbliche su quello che sanno. Umilmente, dalle pagine di questo blog ne abbiamo sempre dato risalto, ai cosiddetti whistleblower (pentiti, o gole profonde), come ad esempio qui o qui.

Recentemente due casi un po’ più eclatanti:

  • uno, per l’autorevolezza del personaggio, che nella sua denuncia ha citato anche alcuni episodi che solo secondo i complottisti più estremisti potevano essere delle invenzioni, il caso dell’asilo di Sandy Hook;
  • l’altro, per aver infilate queste verità inconfessabili all’interno di un programma a grandissimo ascolto, con il balletto della Parisi, parole inquivocabili (“se questo mondo è tutta una bugia, non è mica colpa mia”) e le immagini dell’omicicidio Moro, dell’allunaggio, di Bin Laden e delle torri gemelle sullo sfondo.

Ora, un caso che li batterebbe tutti.

Pare che l’ex sindaco di New York ed ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti Rudolph Giuliani (attualmente probabile nuovo segretario di stato USA), abbia fatto qualcosa di inaudito: pubblicato sul suo account Twitter (non andate a cercare: già chiuso!) una lettera denuncia dove lui conferma diverse cose, in primis la rete di pedofilia negli Stati Uniti che arrivava fino ai Clinton, ma non solo: anche gli attentati alle torri gemelle, e, udite udite, tutte le fonti di informazioni, Fox News, CNN, ecc. dicono solo cose false. Lo ribadisce tre volte: false, false, false.

E arriva a dire: attenti, perchè possono mandare in TV un mio avatar a smentire queste cose, Hanno la tecnologia, l’hanno già fatto, e lo faranno ancora (noi lo sapevamo già, l’avevo scritto in questo post).

Non ci è dato sapere, al momento, se questa notizia sia vera o un fake. Fatto sta che l’account Twitter è stato cancellato, le ricerche su Google danno risultati strani, pare sia in corso una grande opera di manipolazione. Il fatto che denunci anche gli attentati dell’11 Settembre come un inside job mi fa apparire meno credibile questa notizia: probabilmente si tratta di un falso creato ad arte per far abboccare il mondo della controinformazione e poi screditarlo pesantemente (guardate cosa pubblicano, credono porprio a tutto!)  Oppure un tentativo di screditare il possibile candidato alla segreteria di stato USA.

Ma una cosa è certa: un sistema di potere granitico, impenetrabile, segreto, sta cominciando a sgretolarsi. Le lotte interne lo rendono fragile. E noi non possiamo che esserne contenti.

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Post Fazione: MA VELTRONI CI E’ O CI FA?

Tristemente osservo quanto segue. Ascoltavo stamattina in radio Veltroni, che parlava di un suo documentario costruito andando a ripescare negli archivi Rai. E ad un certo punto, con un po’ di nostalgìa per i bei tempi in cui la TV faceva da mamma ed unica fonte di informazione, confessa il suo rimpianto: “Almeno una volta l’informazione era controllata. Adesso chiunque può mettere in rete qualunque notizia, e tutti ci credono

A’ Valter, ma ci sei o ci fai? Meglio i tempi del grande fratello, allora?