trump-clinton-debate

Avevo già fatto notare, ad esempio nella nota “Il potere ce l’abbiamo noi – se solo lo capissimo” che non esisterebbe alcun “potere forte” se non fosse per il fatto che siamo noi, per ignoranza, pigrizia, o piccola convenienza momentanea, a darglielo. A riprova di questa piccola ma fondamentale verità, vorrei farvi riflettere un attimo sulle recenti elezioni americane che hanno visto la vittoria di Trump.

Già si cominciano infatti a sentire alcuni commentatori che dicono che è tutta una pagliacciata (ed è in parte vero), che è tutto pre-stabilito dietro le quinte, e che anche l’elezione di Trump sia stata in qualche modo pre-ordinata, pre-confezionata e pre-confezionata da questi fantomatici (ma esistono davvero, poi?) poteri forti.

Io non penso che sia proprio così.

  • Primo, se così fosse stato, non sarebbe stato così pesantemente attaccato da tutti i media e i commentatori americani. Addirittura il suo stesso partito repubblicano ha fatto di tutto per impedirgli di vincere la nomination e lo ha, se non proprio combattuto, ostacolato e lasciato solo nella campagna elettorale.
  • Secondo, se così fosse stato, la spesa per la campagna elettorale non sarebbe stata così sovrabbondante ed inutilmente dispendiosa per la Clinton.
  • Terzo, se così fosse stato, come si spiegano i commenti pre-elettorali che lo descrivevano talmente inadatto che si arrivava ad ipotizzare che questi fantomatici “poteri forti” (ma esistono davvero, poi?) avessero piazzato lui, candidato “impresentabile“,  proprio per spianare la strada alla Clinton.

Tutti quanti abbiamo esperienza di quanto sia difficile mettere d’accordo anche poche persone, pensate alle assemblee condominiali: si litiga anche sulle cose più insignificanti. Impossibile quindi ipotizzare che esista una organizzazione segreta che pianifica, programma e decide tutto a nostra insaputa. Vero è che c’è chi lavora nell’ombra, e che cerca – con molte difficoltà ed intoppi – di fare il proprio tornaconto senza curarsi delle regole, della morale, delle leggi. Ma che controlli tutto, proprio no. Semmai, per farci credere di essere imbattibile, salta sul carro dei vincitori facendoci credere che se le cose sono andate in un certo modo è perchè loro volevano che andassero così.

Quello che farà effettivamente Trump, durante il suo mandato, è un’altra cosa. Magari lo costringeranno a fare qualcosa che non voleva fare. Magari lo costringeranno a rimangiarsi le promesse elettorali. Magari lo faranno fuori, se proprio non se ne può fare a meno. Ma pensare che esista chi decide, pianifica e controlla tutto, fin dall’inizio, questo proprio no. Umanamente impossibile.

Parafrasando Martin Luther King: “Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti“, potremmo dire: “Non temiamo il potere dei malvagi ma l’ignavia degli onesti“. Forse anche perchè, diciamocelo, un pochino ci fa comodo pensare che sia tutto ineluttabile, che ogni nostro sforzo sia inutile, così siamo esentati dal rimboccarci le maniche ed impegnarci. La nostra pigrizia è giustificata: “Tanto… è sempre andata così, e non cambierà mai…

E così, un po’ inconsapevolmente, alimentiamo una falsa idea di un potere imbattibile unico, centralizzato, onnipresente, che ci controlla, quando invece basta pochissimo per far sentire la nostra voce e farlo scomparire come neve al sole, come si dissolve un sogno al risveglio.