botteri

Sulla inutilità della Botteri, corrispondente RAI in USA a 200.000 € all’anno, ha già ben descritto Maurizio Blondet, in alcuni suoi ottimi pezzi, come questo, questo, o questo.

Ora però, forse per la stanchezza, forse per un lapsus freudiano, scopriamo (o lo avevamo già intuito?) che la Botteri, così come il resto della stampa, non è distratta o incompetente, ma ha un obiettivo ben preciso che non è quello di informare. E sì, lo ha ammesso apertamente: cosa succederà alla stampa, a noi giornalisti, se, come si è visto, non abbiamo più la possibilità di influenzare la gente?

Come come come? Scusa, ma il ruolo della stampa, dell’informazione, non era, appunto, quello di informare? E invece, grazie a questa provvidenziale gaffe, scopriamo che vi preoccupate di non riuscire più a pilotare le masse?

Parole testuali:

«Che cosa succederà a noi giornalisti? Non si è mai vista come in queste elezioni una stampa così compatta ed unita contro un candidato… che cosa succederà ora che la stampa non ha più forza e peso nella società americana? Le cose che sono state scritte, le cose che sono state dette evidentemente non hanno influito su questo risultato e sull’elettorato che ha creduto a Trump e non alla stampa!»

Forse è per questo che che la gente non si fida più di voi? Forse è per questo che non vendete più giornali?  Forse è per questo che dovete andarvene tutti a casa?