famigliaCome scritto in un capitolo dedicato nel libro Ingannati, la famiglia è sotto attacco, soprattutto in quanto questa è una sorta di sistema immunitario per l’individuo, che lo rende un po’ più impermeabile ed immune al condizionamento. Adesso scopriamo un altro passo, molto subdolo a dire il vero, per continuare l’opera di demolizione nei confronti di questo nemico pubblico numero 1: l’attacco alla pensione di reversibilità.

Ai più forse sarà passata inosservata questa notizia, ma sono certo che anche ai pochi che l’hanno notata possa esserne fuggita la portata di attacco diretto alla famiglia. Perchè? semplicemente perchè lo scopo della pensione di reversibilità è esattamente quello di riconoscere alla coppia marito e moglie una unità, una interessenza indissolubile tale per cui se viene a mancare il produttore del reddito, i benefici dei contributi maturati vanno di diritto alla sposa rimasta. Il principio che c’è dietro questo istituto è che la coppia nel suo insieme, e non l’individuo, costituisce un unicum ai fini della società e dello stato; un soggetto in cui i ruoli (magari perchè è la Natura a suggerirlo?) si sono divisi, e uno ha lavorato fuori casa, pagando tasse e contributi, e l’altra ha lavorato dentro casa, contribuendo a costruire quel nucleo che permette alla società di progredire, creare individui maturi, educare, istruire, ecc.; lavoro non meno nobile, anzi!, solo perchè non retribuito e regolamentato.

Con la ventilata eliminazione dell’istituto della pensione di reversibilità si sta dicendo che tutto questo non serve; ognuno deve lavorare, il ruolo all’interno del nucleo familiare della donna non serve a nulla, e se vuole garantirsi una sussistenza dignitosa, anche quando non sarà più in grado di lavorare, deve pensarci per tempo, e al diavolo la famiglia e gli impegni domestici.

Femministe, per favore, insorgete.