In occasione del Family Day a Roma (uniamoci in preghiera e moltiplicheremo per 1.000 l’effetto dei nostri fratelli che sono lì a testimoniare), pubblico il capitolo sulla famiglia che sta nel libro Ingannati.
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La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
(Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 16), 1948)
L’amore familiare è solo una delle prime esercitazioni nel corso di amorevolezza disposto dal Divino Maestro per preparare il tuo cuore a un amore onnicomprensivo.
(Paramhansa Yogananda,108 palpiti d’amore)
Attacco alla famiglia
Ultimo baluardo a difesa dell’Uomo
Credo sia chiaro, a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui, come l’Uomo sia oggi sottoposto ad una serie di attacchi volti a spaventarlo, sottometterlo, controllarlo e, in definitiva, allontanarlo dal suo Creatore, come annunciato all’inizio del libro. Ma se questo si vedrà, in forma compiuta, nell’ultimo capitolo, dove affronteremo anche una possibile strategia difensiva, mi preme qui accennare velocemente ad una delle battaglie occulte condotte dal sistema per rendere questo Uomo sempre più inerme ed indifeso: la lotta contro la famiglia naturale.
Mi pare infatti abbastanza evidente che tanto più l’essere umano è solo, privo di relazioni con un gruppo, privo di un senso di appartenenza, tanto più è facile bersaglio di paure, condizionamenti e tecniche di controllo. Al contrario, in una comunità unita, coesa, dove i membri possano sviluppare le proprie capacità relazionali, cognitive, dove possano imparare nella concretezza del fare, dello stare insieme agli altri, del superare le proprie difficoltà, le persone crescono, maturano, diventano più autonome, più sagge e più difficilmente condizionabili. Insomma, il piccolo gruppo è una vera e propria palestra di crescita individuale, dove i giovani imparano dagli anziani, e si cimentano con le difficoltà della vita non abbandonati a sè stessi ma accompagnati dall’amore di chi veglia su di loro, dove imparano sulla propria pelle le difficoltà della convivenza ma anche il piacere della complicità, dello stare insieme, e dove acquisiscono fiducia, autonomia e sicurezza in sè stessi. E, viceversa, il rapporto di crescita avviene in entrambi i sensi: se appare naturale e scontato che i figli imparino dai genitori, i giovani dagli anziani, altrettanto vero, anche se meno intuitivo, è che i figli, i giovani, facendo da riflesso, invitano i genitori ad una maturazione più profonda e completa di quanto questi ultimi non potrebbero fare da soli. Una sorta di complementarietà che, grazie al confronto continuo, permette ed obbliga al tempo stesso quella crescita che ciascuno di noi deve compiere.
E in questa crescita, in questa progressione spirituale ed individuale le persone diventano più forti, più consapevoli, più sagge e meno soggette ai vari tentativi di condizionamento imposti dall’esterno. La famiglia costituisce, quindi, una barriera, un gruppo a sostegno, un filtro, una sorta di antidoto al condizionamento che invece riesce così bene laddove le persone sono sole e indifese come polli in batteria, ognuno solo contro tutti e soggiogabile con maggiore facilità.
Lo stesso non si può dire per grandi aggregazioni, grandi gruppi dove l’individuo cerca di rifugiarsi per sottrarsi all’incubo della solitudine, per avere un senso di appartenenza, per avere “un posto nel mondo”. Lì basta pilotare il gruppo prendendone la guida, condizionandone i vertici, direzionare con slogan o paura del nemico, e il condizionamento riesce ancora più facile. Chi non ricorda il film tedesco “L’onda”, dove un esperimento fatto quasi per gioco da un professore in un liceo trova terreno fertile fra gli studenti proprio per il bisogno innato di identificazione e di appartenenza dei ragazzi? E – forse non a caso – proprio la famiglia in quel film viene rappresentata come assente, incapace di offrire ai ragazzi quella solidità affettiva e spirituale indispensabile per costruire individui sicuri, che non corrano dietro a questo o quello slogan come bandierine al vento perchè non hanno alcuna radice, nessun valore fermo, non negoziabile, su cui costruire la propria identità.
Aldous Huxley e George Orwell, entrambi legati alla Fabian Society, ne conoscevano i piani e le loro descrizioni del mondo futuro in 1984 e in Brave New World descrivono una società senza famiglia. Anche David Icke, che non mi pare si professi credente, denuncia questo attacco sistematico, possiamo affermare tranquillamente che il problema non è di natura religiosa: si tratta di una strategia volta, per così dire, ad indebolire l’avversario secondo la ben nota tecnica del dìvide et ìmpera.
In concreto, come viene espletato oggi l’attacco alla famiglia? In diversi modi, ad esempio
- promuovendo modelli di rapporti interpersonali passeggeri e meno impegnativi, fino a proporre come normali i rapporti del tipo usa-e-getta;
- con l’ostentazione e la promozione dell’omosessualità;
- con l’esaltazione di stili di vita che non contemplano, se non marginalmente, la genitorialità;
- sostenendo una emancipazione femminile volta ad indebolire la presenza materna, vero asse portante della stabilità del nucleo familiare,
tanto per citarne alcune. In particolare vorrei affrontare alcuni tabù dei nostri tempi: il problema della sovrapopolazione mondiale, spesso usato come motivazione per la necessità di ridurre il numero dei figli; l’emancipazione femminile, altro mito inattaccabile insieme alla promozione dell’omosessualità.
La sovrapopolazione mondiale
Uno dei miti più duri a morire dei nostri tempi è quello della sovrapopolazione mondiale: siamo in troppi, diventeremo sempre di più, l’essere umano è come un cancro che sta invadendo il pianeta e, se non si farà qualcosa per tempo, saremo destinati ad auto-estinguerci. La crescita della popolazione mondiale non è però quello spauracchio che vogliono farci credere, anzi, a dirla tutta, deve essere anche questa una grossa bufala, al pari del riscaldamento globale e ad altri inganni che abbiamo visto fin qui. Come spiegare altrimenti i clamororosi errori di previsione di Malthus e dei suoi seguaci, che tanto ricordano le previsioni (sempre disattese) sulla fine del mondo dei testimoni di Geova? Ricordo, per chi se la fosse persa, che la prima previsione di Malthus come data per l’esaurimento delle risorse mondiali era il 1890, che è stata ad oggi ovviamente di gran lunga superata (nonostante un aumento incontestabile di consumi e sprechi); anche previsioni successive, come quelle del famigerato Club di Roma che leggevo quando ero piccolo su Selezione dal Readers’ Digest sono state ampiamente sbugiardate.
Esistono alcuni fatti oggettivi che, uniti alla mia incrollabile fede nelle capacità previsionali e di resource planning di Dio, mi fanno pensare che non esista alcun pericolo. Ad esempio:
- Prendendo tutte le famiglie della terra e dando loro una casa con giardino, queste ci starebbero in uno stato grande come il Texas (e il resto del mondo sarebbe vuoto);
- La massa totale del solo plancton presente negli oceani è 3 volte tanto la massa dei 7 miliardi di persone presenti al mondo;
- Almeno il 50% della popolazione vive in paesi in cui il trend di crescita della popolazione è già negativo (cioè inferiore a 2,1 figli per donna).
Insomma, anche considerando problemi come la fame nel mondo, la mancanza di acqua potabile, l’analfabetismo, ecc., il problema non è mai di carenza di risorse, ma di iniqua distribuzione delle stesse. Già oggi ad esempio si stima (dati FAO) che la produzione di cibo sia del 50% superiore alle reali necessità della popolazione mondiale; detta in altre parole: stiamo buttando via un terzo del cibo prodotto (alla faccia di chi spinge gli OGM per risolvere i problemi della fame nel mondo).
L’emancipazione femminile
In una intervista con Alex Jones, il produttore Aaron Russo (Una poltrona per due, con Eddie Murphie) rivela come le elites che ci controllano siano in grado di influenzare i nostri gusti e le nostre scelte. Dopo che era stato eletto governatore dell’Arizona, fu avvicinato da un rampollo della dinastia Rockefeller, David, con quale cominciò una frequentazione ed entrò in una certa amicizia. In qualche maniera cercavano di “reclutare” questo parvenu, questo personaggio politico venuto alla ribalta senza essere stato allevato nel loro vivaio. E racconta Aaron che in quel periodo venne a scoprire cose molto interessanti. Ad esempio venne a sapere dell’attacco alle torri gemelle un anno prima (gli avevano annunciato che sarebbe successo un evento importante e poi sarebbero entrati in guerra con l’Afghanistan e l’Iraq).
Una delle rivelazioni più inaspettate però è quella sul femminismo. Interrogato su cosa ne pensasse del movimento femminista, il nostro Aaron rispose che gli sembrava una cosa buona: insomma, le donne che ottenevano gli stessi diritti dell’uomo, non erano più sottomesse, potevano andare a lavorare ed essere indipendenti… insomma, un po’ le cose che diremmo più o meno tutti a questo proposito. E a questo punto David Rockefeller a riprenderlo: “Vedi che non sai proprio niente? Siamo stati noi a volere il movimento femminista. E lo sai perchè? Per una serie di motivi, ma in particolare due: il primo, per tassare anche il lavoro delle donne; il secondo, per togliere prima possibile i figli dall’influenza della mamma e della famiglia e metterli sotto il controllo dello stato, tramite la scuola”.
Può sembrare una sparata di un miliardario con delirio di onnipotenza, ma poi si va a guardare e si scopre che una delle protagoniste del movimento femminista degli anno ’60, Gloria Steiner, vuota il sacco e ammette che il movimento era segretamente finanziato dalla CIA (e lei lo sapeva bene, essendo stata una delle leader a tenere i contatti con questi servizi segreti). Così quelle manifestanti che protestavano in piazza contro l’ordine prestabilito erano, a loro insaputa, manovrate dai servizi segreti di quel potere che credevano di combattere.
La promozione dell’omosessualità
A livello politico a volte sembra che non esistano temi più pressanti di questo: il matrimonio gay, l’adozione o meno per le coppie di gay, il reato di omofobia (avere una paura può essere un reato?) scatenano i più accaniti dibattiti fra le parti avverse. Gli imprenditori che falliscono, la gente che perde il lavoro, i giovani che non hanno futuro, no: tutto questo è secondario: prima bisogna legiferare per il matrimonio gay. A livello mediatico la stessa cosa: sembra che conoscere i gusti o gli orientamenti sessuali dell’ultima star sia più importante di ogni altra cosa, e se non si fa outing non si è in. Tutto questo solo in virtù di una estrema tolleranza per i diversi, i più sfortunati o, di nuovo, un subdolo attacco alla famiglia naturale? A pensare sempre male si fa la figura dei complottisti, potrebbe suggerire qualcuno, ma in questo caso abbiamo la prova che quanto messo in atto negli ultimi decenni non è un caso ma è frutto di una strategia messa a punto molti anni fa proprio contro la famiglia: il memorandum Jaffe. Si tratta di un documento storico (anni ’60) prodotto dal vicepresidente dell’associazione americana Planned Parenthood che rivela come tutto o quasi tutto quello che si è verificato negli ultimi 50 anni non sia stato il frutto di un caso ma il risultato di una attenta pianificazione.
Ringrazio Miriam Nebula, una frequentatrice del sito ingannati.it,, che me ne ha parlato e mi ha scritto quanto riporto di seguito.
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Quando ho letto il Memorandum Jaffe per la prima volta pensavo che fosse una bufala. Illusione: esiste davvero ed ha fatto parte delle proposte al Governo USA in merito alle politiche per il controllo della sovrappopolazione alla fine degli anni ’60. Frederick S. Jaffe era a quel tempo il Vicepresidente della Planned Parenthood, organizzazione americana no profit paladina dei diritti delle donne tuttora esistente, che si occupa di pianificazione familiare e fa parte della IPPF – International Planned Parenthood Federation, cui è affiliata anche l’Unione Italiana dei Centri di Educazione Matrimoniale e Prematrimoniale.
Una delle cose interessanti è, a mio avviso, che Planned Parenthood è il discendente diretto dell’American Birth Control League (AMBL), fondato nel 1921 da Margaret Sanger, socia anche della Società Eugenetica Americana (AES, American Eugenetics Society), quest’ultima molto interessata alle politiche eugenetiche dei nazisti, che fra l’altro trassero alcune delle loro migliori idee proprio dagli eugenetisti americani. Per evitare la pessima pubblicità che poteva derivare da certi legami una volta appurati i metodi di applicazione delle teorie eugenetiche da parte dei nazisti, nel 1942 la AMBL cambiò il proprio nome in Planned Parenthood, scegliendo un approccio soft che non includeva la violenza, ma l’opera di persuasione su vari fronti.
C’è un ottimo sito che oltre ad altre interessantissime questioni tratta esaurientemente il Memorandum Jaffe (http://sntjohnny.com/front), sviscerando vari suggerimenti di tale documento e collegandoli alle varie correnti ideologiche di questi ultimi decenni (ambientalismo, ecologismo, riscaldamento globale eccetera). Per chi non conosce l’inglese, tenterò una sommaria traduzione del Memorandum.
- Ristrutturare la famiglia:
- posticipare o evitare il matrimonio;
- alterare l’immagine delle dimensioni ideali della famiglia;
- istruzione obbligatoria per i bambini (per una precoce sottrazione degli stessi dall’influenza familiare, NdA)
- promuovere l’omosessualità (per limitare la crescita della popolazione NdA)
- agenti per il controllo della fertilità nelle forniture di acqua (fatto con l’aggiunta di fluoro negli acquedotti in USA, NdA)
- favorire l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro (come noto, il movimento femminista americano fu infiltrato e sponsorizzato segretamente dalla CIA, allo scopo di indebolire la famiglia come luogo di aggregazione, crescita e formazione dei giovani NdA)
- modificare le politiche di tassazione, inserendo:
- una sostanziosa tassa sul matrimonio;
- tassa sui figli;
- tasse più alte per le persone sposate rispetto ai single;
- eliminare l’esenzione delle tasse per chi ha figli;
- tassare ulteriormente i genitori che hanno più di 1 o 2 figli in età scolare
- ridurre/eliminare i periodi di maternità pagati o le relative indennità
- ridurre/eliminare gli assegni famigliari
- premi per matrimonio ritardato e per intervalli maggiori tra un figlio e l’altro
- pensioni per donne 45enni con meno di N figli
- eliminare i contributi assistenziali dopo i primi 2 figli
- depressione cronica
- esigere che le donne lavorino e fornire poche strutture per la cura dei figli
- limitare/eliminare l’accesso alla sanità pubblica, le borse di studio, l’edilizia pubblica, prestiti e sussidi per famiglie con più di N figli
- aborto obbligatorio in caso di gravidanze fuori dal matrimonio
E poi, dulcis in fundo, sostenere in qualsiasi modo la distribuzione di anticoncezionali senza ricetta medica, la contraccezione per tutti, la pianificazione familiare, la sterilizzazione, l’aborto.
In sostanza, tutto questo rappresenta una reazione a quella teoria secondo cui siamo sempre di più a consumare in maniera illimitata le risorse della terra che sono invece limitate, iniziata qualche secolo fa, proseguita a cavallo dei secoli XIX° e XX° con le varie teorie eugenetiche e approdata all’odierna ossessione ambientalista-catastrofista dove nel fondo c’è il concetto che l’uomo è il cancro della terra, e in quanto tale deve essere fermato.
…
Nel sito www.dianedew.com/sanger.htm sono riportate fatti riguardanti la Planned Parenthood di oggi in cui risulta evidente – almeno a chi ha già letto Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley – che l’agenda eugenetica continua attraverso le mentite spoglie della libertà sessuale, della libertà di orientamento sessuale e della libertà di scegliere se far nascere un figlio oppure no.
E se si prendono i suggerimenti nel loro insieme e si guarda il mondo d’oggi con occhio critico, risulta lampante che negli ultimi quarant’anni parecchi di essi sono stati applicati con notevole successo, facendoci credere di essere sempre più liberi ma di fatto rendendoci sempre più schiavi dell’inganno.
Aggiunta del 23 Gennaio 2024
Anche il gender e il gender fluid sono sttategie di supporto alla distruzione dei ruoli e al conseguente indebolimento della famiglia. Riporto questa clip da “The Great Awakening” (il grande risveglio), tera puntata di Plandemic (www.plandemicseries.com) dell’impareggiabile Mikki Willis.
La famiglia avrebbe potuto e dovuto essere un sicuro baluardo in difesa dell’Uomo in tempi calamitosi. Come dice giustamente Alberto.
Ma evidentemente è proprio per questa ragione che la famiglia è stata oggetto di attacco da parte delle conventicole e società segretre satanico – giudaico – massoniche le quali da tempo hanno tramato ed agito, tra le altre iniquintà, alla distruzione della famiglia:
Spingendo con ogni tipo di seduzione uomini e donne ed anche i figli, alla trasgressione dei precetti Divini ed orientati a seguire iniziative illecite d’ogni tipo.
Ecco dunque che la famiglia, avvelenata dall’influenza di queste organizzazioni sataniche, con in prima fila la “magistratrura” oggi viene distrutta
Così quella che sarebbe stata la cellula portante della società civile è diventata una cellula tumorale che distrugge il tessuto sociale.
Socci, sul silenzio dei vertici dell’ oeganizzazione, ha scritto un articolo intrigante, nel quale si chiede come mai, alla richiesta di celebrare una Messa a favore del Family Day, la gerarchia cattolica ha opposto un niet. Né alcun commento commento in merito è sull’Osservatore Romano del “pastore dalle dubbie intenzioni.
Ocio…distruzione della Famiglia degli altri…hìhìhì…
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ma la loro se la tèngon bènbènbèn strétta…hàhàhà…