Ho visto, sull’ottimo sito FMTV (Food Matters TV) cui sono abbonato, il documentario “Trace Amounts“, storia autobiografica di Eric Gladen, un 33enne americano che, ad un certo punto della sua vita, comincia ad avere strani sintomi che non riesce a spiegarsi: comincia con l’insonnia, la mancanza di concentrazione, vede doppio, e tutta la sua vita ne rimane irrimediabilmente compromessa. Comincia la sua ricerca quasi disperata, per capire di che tipo di morbo o malattia si possa trattare, consulta ogni tipo di medico, fa ogni tipo di esame, ma non riesce a trovare niente, fino a che… fino a che trova una strana correlazione fra i suoi sintomi e gli effetti collaterali da avvelenamento. Da mercurio. Fa allora le analisi, e scopre che effettivamente sì, è avvelenato da questa sostanza. Ma quando? Scie chimiche? Cibo? Tornando indietro nel tempo (erano passati diversi mesi dall’inizio dei sintomi) riesce a ricollegare: lavorando in campagna si era ferito con un attrezzo, ed era andato in pronto soccorso dove gli avevano somministrato una dose di antitetanica, contenente Thimerosal, cioè mercurio.
Ovviamente questo documentario e gli studi e le conoscenze che, sulla propria pelle, Eric ha accumulato gli hanno cambiato la vita ma, dal momento che non tutto il male viene per nuocere, grazie a questa esperienza possiamo aggiungere un tassello all’insieme delle informazioni che abbiamo sui vaccini e sulla nocività del mercurio. Ad esempio (ma è solo una chicca fra le tante che si trovano nel documentario), si è scoperto perchè l’autismo affligge in maniera molto più grave i maschi delle femmine. In una serie di colture di cellule celebrali (fig.sotto) sono state fatte le seg.prove:
- solo cellule cerebrali ed aggiunta di Thimerosal: dopo alcune ore il 5% delle cellule morte
- cellule cerebrali e testosterone: dopo lo stesso intervallo temporale, nessuna cellula morta;
- cellule cerebrali, Thimerosal e testosterone: il 100% delle cellule morte.
Il motivo?
Non chiaro ancora, ma comunque una spiegazione della maggiore reattività dei maschietti rispetto alle femminucce a questo elemento velenoso contenuto (purtroppo ancora) in tanti vaccini, a conferma della incidenza maggiore dell’autismo sui maschi rispetto alle femmine.
Un altro pezzo importante di conoscenza da aggiungere per la salute nostra e dei nostri bambini.
Ciao Alberto bello vedere che si parli di autismo un tema che mi sento molto vicino,ormai è già da diverso tempo che si è collegato l’autismo all’intossicazione da mercurio ma le basi di questa malattia che non è mentale,ma fisica proprio perchè derivata da un intossicazione è molto ampia e va vista da ogni tipo di angolazione.Di solito i bambini autistici o che riportano questo disturbo devono avere una attenta anamnesi che parte dalla storia del padre e della madre,guardare come è stata portata aventi la gravidanza,che cibo si mangiavano se la mamma fumava o altro,padre compreso.Dopo la nascita è sempre difficile capire il problema per tempo,perchè alle volte si scambia con timidezza di carattere senza osservare attentamente cosa c’è dietro.In molti casi il bambino porta gravi casi di diarrea o di stitichezza,questo è uno dei segnali associati ad altri,infatti l’intestino visto come il secondo cervello umano risente dell’intossicazione e da di questi problemi.Comunque ti scriverò altro non appena posso.
ci sono casi di autismo da vaccini che non contengono mercurio. Quindi, pur non negando la tossicità del metallo (morbo di Minamata) non è logico generalizzare. Personlmente trovo affascinante la tesi del prof Hamer nella genesi dell’autismo.