carron

Ricevo e volentieri pubblico una mail dell’amico Giorgio Crotti, del sito Arca di San Michele (grassetti miei).

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Caro Alberto,

ho trascorso quarant’anni della mia vita appartenendo al Movimento di Comunione e Liberazione che aveva in don Giussani l’ispiratore carismatico (non dico fondatore perché lui stesso ha sempre affermato di non aver fondato niente). CL è stata senza dubbio l’ancora di salvezza per tanti giovani, me compreso, che hanno trovato una compagnia che li ha salvati da mille strade sbagliate riportandoli a Cristo.

Di questo sarò sempre grato a don Giussani e a tanti amici con cui ho vissuto anni di straordinaria “presenza” portando la nostra fede in faccia al mondo anche con quella ingenua baldanza che ci ha sempre caratterizzato come diceva il don Gius.

Da un anno ho lasciato la Fraternità di CL, non senza dolore, non potendo più seguire il metodo educativo con cui don Julian Carron, il nuovo Presidente, guida il Movimento. CL (parlo della dirigenza non dei tanti militanti inconsapevoli) si è allineata al potere, al politicamente corretto, direi che ora è caratterizzata dall’“assenza” come si è visto in questi mesi, ad esempio, nel dibattito sul gender. Al termine del Meeting 2014 (cosa resta del glorioso Meeting?) Vittadini , uno dei capi storici, ha detto in una intervista: “Noi siamo con Renzi”. Una volta, pur nella consapevolezza dei propri limiti e da peccatori, stavamo con Gesù.

Questa deriva purtroppo sembra non avere fine, pochi giorni fa sul sito Cultura Cattolica è comparso un articolo a firma del direttore don Gabriele Mangiarotti da titolo “Gli aborti censurati: sarà misericordia?” in cui l’autore, giudicava insoddisfacente la risposta di Carron al problema di una donna che aveva abortito 12 volte! Per una lettura completa rimando all’articolo di Mangiarotti che si può trovare solo a questo indirizzo essendo stato cancellato da culturacattolica.it:

http://www.arcsanmichele.com/index.php/vita-della-chiesa/59-movimenti/6358-gli-aborti-censurati-sara-misericordia

Certamente non sto dicendo che Carron sia favorevole all’aborto ma noto con dolore che in molte componenti della Chiesa l’insistenza sulla misericordia sia passata dal peccatore (cosa giustissima) al peccato (cosa decisamente non cattolica).

Mangiarotti termina l’articolo con parole che faccio mie e che spero facciano meditare i miei amici di CL:

« Mi limito a ricordare quello che scriveva il compianto Card. Giacomo Biffi sull’istruire gli ignoranti e l’ammonire i peccatori …”Questa è la prima misericordia che la Chiesa esercita – deve esercitare – nei confronti della famiglia umana: l’annuncio instancabile della verità. La salvezza dei nostri fratelli direttamente e per sé non sarà tanto il frutto della nostra affabile capacità di ascolto e di dialogo (cosa importante però e da non trascurare), ma della verità divina proclamata senza scolorimenti e senza mutilazioni[…]

Soprattutto, non si perda nella nostra coscienza cristiana il senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, altrimenti saremmo il sale che perde il sapore, buono solo per essere calpestato…»

Giorgio Alberto Crotti curatore del sito www.arcsanmichele.com