E’ la “demono-crazia”, bellezza!

Ecco la prova che il sistema è retto per interessi opportunistici, che la sinistra intesa come quella che tutela i deboli e i lavoratori sia stata da sempre un coacervo di ideologie sterili senza alternativa che come unico motivo d’esistere hanno trovato il contrapporsi senza proporre qualcosa di veramente concreto. La politica ha tradito i suoi ideali, chieda scusa umilmente senza se e senza ma… E’ da tempo che lo intendiamo noi popolo di internet. E’ nel loro interesse fare un mea culpa solenne come Tony Blair (fosse anche solo ipocritamente), troppa gente ha capito ed è arrabbiata!

So benissimo che in Portogallo governava e governa tutt’ora un partito di destra (ammesso che abbia avuto mai senso in una qualche epoca storica questa distinzione che è frutto solo dell’eterodossia mentale che ci imponiamo per comprendere). Tutto quanto sta accadendo oggigiorno era stato profetizzato, se si può chiamare profezia ciò che è normale uso dell’intelligenza, da molti economisti, nonché dallo stesso Giorgio Napolitano, consapevole del disastro in cui le elites avrebbero trascinato i popoli europei. Egli stesso nel 1978 ammise che lo SME (patrigno dell’€uro) sarebbe stato una voragine di deflazione salariale e cambio fisso a favore della speculazione internazionale, prima di diventarne sostenitore per convenienza. In un sistema che lotta contro

Ciò non è opinione personale, ma fa parte di una notissima letteratura scientifica, come ad esempio l’ottimo Fondamenti di economia internazionale di Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc, ed. 2009 e ss, dove perlaltro si parla di signoraggio e problema dell’emissione di moneta, nonché delle istituzioni monetarie e intermediarie di stampo statunitense, delle strategie di speculazione ai danni dei paesi. E’ considerato per i tecnici del settore una pietra miliare perchè seppur sia arduo nella comprensione (chiedasi al sottoscritto per chiarimenti, approfondimenti ed esemplificazioni didattiche) è addirittura oggetto di studio a livello mondiale (persino negli States).

Per non citare lo stesso International Economics di Paul Krugman, Maurice Obstfeld, Marc J. Melitz, non proprio degli economisti qualsiasi che hanno da tempo denunciato la condotta criminale e irrazionale delle istituzioni europee. Ovviamente nei loro testi ciò non appare esplicitamente, ma ripeto, per chi volesse sarei disponibile ad approfondimenti. Per le dichiarazioni loro esplicite rimando ad internet e qualche articolo di giornale.

Addirittura abbiamo la fortuna di avere un docente di politica economica pluripremiato come Alberto Bagnai, il quale conduce il blog Goofynomics, nel quale vanta un record di previsioni azzeccate senza pari nel panorama italiano ed europeo (come direbbe lui stesso, non ci vuole molto quando gli altri si dedicano a lambire sfinteri e mentire per interesse).

So bene che si tratta di pubblicità, ma alla fine leggere fa solo bene…

In estrema sintesi: nulla di nuovo sotto il sole, tranne per gli imbecilli euro-pitechi che governano che non si sono accorti del disastro in cui ci stanno buttando (altro che BRICS, qui stiamo a metà piede nella fossa per colpa dei governanti europei inetti e per niente lungimiranti). Stiamo in balia di una finanza che non riesce più ad essere credibile, di gente che ha innalzato il tasso di disoccupazione apposta (ammesso per lapsus da un deputato PD), di gente che pensa che saranno sempre gli altri a pagare (bella fare l’austero col culo altrui)… Peccato che a scuola abbiano avuto pessimi insegnanti di storia, sarebbe stato loro utile!

Nonostante ciò, dobbiamo ringraziare i passi falsi di Draghi che hanno dimostrato al mondo intero che il re è nudo, la moneta si crea secondo logiche di simpatia e antipatia, di piani e intenzioni verso il popolo più che per questioni contabili che all’occorrenza vengono pure tradite (non la prendano a male i teorici delle politiche monetarie). E’ tuttavia la macchina delle regole che devono rispettare o far finta di rispettare che li hanno incastrati nel loro stesso gioco, portando loro stessi a rendersi impacciati e inutili (tranne che per galleggiarsi).

Per Eliseo Tecnomold (in particolare, ma anche per gli altri):

che gli acculturati italiani facciano gli acrobati retorici è vero come tu stesso hai detto, ma posso assicurarti per esperienza del mondo accademico che costoro a furia di rendersi retorici hanno creato un mondo autistico privo di buon senso e logica, inevitabilmente sfracellandosi sugli scogli dell’amara realtà.
Sapessi quanti ne ho conosciuti che parlavano forbito ma di fronte alle cose semplici della realtà non sapevano che pesci pigliare! O che per sfoggiare aulico sono finiti nel dire delle emerite cazzate!

Quanto agli anglofoni, non posso che darti ragione! Ho più volte constatato sui loro testi quante volte il mio pragmatismo fosse confermato e quante volte la loro teorizzazione fosse erronea. Ma nessuno di quelli lì è venuto a darmi un Nobel o chissà che premio (che giustamente non meriterei), o più umilmente delle semplici scuse.
Ma credo che il difetto sia anche nella lingua italiana stessa, a detta di molti glottologi la lingua più ambigua del mondo!

Peccato che in origine questa ricchezza verbale era nata per volere di alcuni illuministi che volevano creare una “super-lingua” in grado di far pensare in più modi la stessa cosa, creando così la libertà di pensiero. Oggi invece è adottata tale strategia da chi non ha alcuna alternativa a parlare così.

Comunque, il vero problema è il perseverare nell’errore, non tanto nell’errare.

Questo si traduce in una drammatica incapacità di pensare liberamente, sia perchè si temono le critiche o peggio le querele, sia perchè nel mondo intellettuale ci sono come altrove le mode. “L’intelligenza non si impara sui libri” ripeteva sempre mia nonna. Difatti oggi nella scuola e nell’università italiane più del soltanto saper parlare il loro linguaggio autistico non insegnano.

Siamo stati volutamente disabituati dall’uso della logica (come alcuni matematici italiani hanno ammesso), per volere delle elites sociali e culturali di inizio 900, le quali avevano ben previsto (ahimè) che la gente è pigra e che una volta che avrebbero loro insegnato a imparare senza capire essi non avrebbero mai cercato di uscire fuori dal recinto.
E in un paese come l’Italia mai come altrove questo bisogno di sedare gli animi si sentiva forte (difficile non rischiare rivolte o guerre in un contesto diviso).

La vera causa della crisi di oggi non è tanto finanziaria, ma antropologica. E’ nei limiti dell’essere umano che si scontrano le deficienze della razza umana, tanto disprezzata dalle elites, le quali disprezzano sia gli stessi intellettuali (per loro nient’altro che insetti meno schifosi, ma sempre insetti), che gli stessi ricchi (altra sottospecie di insetto).
Siamo di fronte all’epilogo (non in senso apocalittico, spero) di un’umanità fatta di miserie e piccolezze, di furbizie e sfruttamento dell’ignoranza/debolezza altrui. Siamo di fronte all’inettitudine della società che non si assume le proprie responsabilità (guarda caso sempre rinfacciate agli altri), siamo di fronte all’ipocrisia di chi ti illude di aver capito (ma solo per effetto cinestetico o peggio per induzione del momento) mentre magari non ha capito nulla. Siamo di fronte alla pigrizia umana di chi si accontenta di ciò che accade, o di chi ha paura – come la moglie cornuta delle corna – di essere stato ingannato (o peggio di doversi vergognare della propria stupidità).

Anche se la storia è fatta di cicli, ciò che temo sono i tempi.