Una delle caratteristiche più rivoluzionarie della rete internet è la sua “democraticità” o apertura a tutti: mentre infatti con i mezzi di comunicazione di massa precedente, siano essi TV, radio o giornali, il modello è fondamentalmente Uno-A-Molti o hub-and-spoke, dove cioè pochi “emettitori” decidono cosa inviare alla massa (quelli che stanno nella stanza dei bottoni), su Internet chiunque può decidere di aprire un blog e, se dice cose interessanti, avrà un suo seguito.

Per questo motivo il M5S ha sdegnosamente evitato la TV innalzando Internet a propria “piazza” preferita: proprio per non dover sottostare ai capricci o ricatti di chi detiene le poche emittenti televisive o i centri di produzione della carta stampata. La scelta è certamente giusta e condivisibile, e anch’io in passato l’avevo sostenuta (vedi post “perchè difendo Facebook“, ad esempio), ma bisogna non cadere in un eccesso di fiduca in ciò che questa piazza apparentemente democratica dice.

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Lo spunto me lo dà un ottimo articolo di Maurzio Blondet che vi consiglio di leggere: in sostanza una analisi sui tweet che riguardano l’accoglienza a braccia aperte dei profughi in Germania rivela che sono prodotti e generati, nella maggior parte, da USA e UK. I tedeschi c’entrano pochisimo. Evidente quindi che c’è chi ha interesse di far credere che la rete si esprima in un certo modo, quando invece è chiaro che sono cose false create ad arte. Un po’ come quando si spacciano dei sondggi elettorali pompati per creare l’effetto gregge: siccome nessuno vuole stare coi perdenti o peggio dare un voto che “non servirà“, si crea l’attenzione sulla coalizione che si vuole favorire. Una sorta di previsione auto-avverante, insomma.

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Niente di nuovo sotto il sole, insomma, Come quando nelle discussioni si insinuano personaggi falsi, non reali o comunque non disinteressati: molte volte pagati per seminare zizzania, generare confusione e mandare in vacca le discussioni. Si riconoscono per certi tratti caratteristici, come ho scritto in diverse note, spesso da loro profilo si vede chiaramente che sono inventati (su Youtube ad esempio hanno profili senza alcuna attività o video caricati, chiaramente messi lì solo per rompere nelle discussioni).

Anche il papà di Facebook è stato colto con le mani nella marmellata: ad un microfono nascosto è stata registrata una sua risposta alla cancelliera tedesca Merkel, dove si impegnava a far rimuovere i post anti migranti da Fecebook.

Non fidatevi quindi solo di Facebook. Può darsi che certi post li nasconda, li faccia vedere meno spesso, specie quelli che danno fastidio. Ma se pubblicate tette e gattini non preoccupatevi: quelli passeranno sempre.

Sono la versione moderna dell’antico panem et circenses.

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NEl video che segue: 5 cose che i media non vi diranno sui migranti.