Copio questa lettera pubblicata sul sito di Maurizio Blondet. (Condivido in pieno l’analisi sulla falsità del riscaldamento globale, un po’ meno la sfiducia nelle fonti alternative di energia, e molto meno (l’ho scritto con un accenno) i motivi della povertà dei paesi del terzo mondo. Ma l’analisi sul clima è in linea con quabnto espresso nel libro Ingannati.)
Questa è la lettera che lo scienziato Franco Battaglia ha inviato a Papa Bergoglio dopo averne letto l’enciclica “ambientalista”. Naturalmente, nessuna risposta.
Santissimo Padre,
sono un cristiano, nel senso che credo che Gesù Cristo sia stato Dio fatto uomo. E qui finisce la mia fede, cioè quanto basta per essere io, e non solo per questo, un peccatore. Tanto peccatore che, avendo letto la Sua ultima Lettera Enciclica, mi sono fatto la convinzione che in qualche passaggio essa non sia stata ispirata dal Suo naturale ispiratore. Non sarebbe la prima volta che succede ad un Papa: chi ispirò Urbano VIII a costringere Galileo all’atto di abiura? Non certo Dio Onnisciente.
Lei, Santo Padre, s’appella al consenso scientifico per puntare l’indice contro il «preoccupante riscaldamento climatico… la maggior parte del quale… è dovuto alle attività umane». E sul problema si dilunga con argomentazioni – come, per esempio, quella del «preoccupante innalzamento dei mari» – che tutti noi leggiamo da alcuni decenni nei più approssimativi documenti di associazioni ideologicamente precostituite. Temo, allora, che il diavolo si sia insinuato nei cuori di coloro che L’hanno consigliata.
Innanzitutto, mai ci si può appellare al consenso scientifico per sostenere l’attendibilità di qualsivoglia affermazione. Anzi, a dire il vero, è contro il consenso che la scienza fa progressi, ma questa è un’altra storia. Al consenso s’appellò Urbano VIII. E Galileo non della Chiesa, ma dei suoi stessi colleghi e del consenso cosiddetto scientifico fu vera vittima. Bisogna appellarsi, invece, ai fatti. E i fatti, inconfutabili, sono quelli che seguono.
Il pianeta vive da milioni d’anni in una sorta di perenne stato glaciale, interrotto, ogni centomila anni, da diecimila anni di, detta in gergo, optimum climatico. Orbene, questa nostra umanità sta vivendo nell’ultimo di questi favorevoli periodi. Ed è da ventimila anni, cioè da quando il pianeta cominciò a uscire dall’ultima era glaciale, che i livelli dei mari si sono elevati: di oltre cento metri rispetto ad allora. Né l’attuale optimum climaticoha raggiunto ancora i massimi di temperatura che si raggiunsero, in assenza di attività umane, negli optimum climatici precedenti. (Figura 1).
Una volta usciti da un’era glaciale, il clima del pianeta non resta immobile in un ideale plateau termico (Figura 2).
Per esempio, durante l’ultimooptimum climatico, vi sono stati periodi caldi (olocenico, romano e medievale), intervallati da cosiddette piccole ere glaciali, l’ultima delle quali durò qualche secolo ed ebbe il suo minimo 400 anni fa, quando il clima riprese a riscaldarsi, e sta continuando a farlo fino ad oggi. Ma 400 anni fa, quando cominciò il processo, le additate attività umane erano assenti, e assenti rimasero per almeno tre secoli. (Figura 3).
È stato, l’ultimo scorso, un secolo di monotòno crescente riscaldamento, corrispondente all’inconfutabile monotòna, crescente immissione di gas–serra? La risposta è no. (Figura 4).
Nel periodo 1945-1970, in pieno boom di emissioni, il clima visse un periodo d’arresto, ed è da almeno 14 anni che sta accadendo la stessa cosa: a dispetto di una crescita senza sosta delle emissioni d’anidride carbonica, la temperatura media del pianeta è al momento stabilizzata ai livelli di 14 anni fa. (Figura 5).
Però, come dicevo, credo che a volte non sia stato lo Spirito Santo la Sua guida. Giacché Ella ha avanzato una terribile proposta che, se attuata, condannerebbe i poveri del mondo, e per sempre, alla povertà. Parlo, beninteso, della povertà materiale e non di quella, ben più devastante, dell’anima, a cui Ella solo può dare sollievo.
I poveri del mondo sono poveri perché non hanno a disposizione l’energia sufficiente per produrre beni che allievino la condizione di quasi schiavitù che sono costretti a vivere per il proprio sostentamento. (Nota MIA: non direi, sono poveri perchè gravati da un debito irripagabile e perchè le loro risorse sono per lo più rubate con la scusa di quel debito – A.Medici). Proporre, come Ella ha proposto, che i Paesi ricchi del mondo (che comprendono la minoranza della popolazione) costruiscano in quelli poveri (che comprendono la maggioranza della popolazione) gli impianti cosiddetti alternativi di produzione energetica, significa, di fatto, negare ai poveri l’unico bene – l’energia abbondante e a buon mercato – che solleverebbe la misera condizione in cui essi vivono.
Quegli impianti “alternativi”, infatti, non funzionano (è un fatto tecnico). S’immagini, per un attimo, che con un miracolo sparissero in un istante tutti gli impianti nucleari, a carbone e a gas dell’Europa e, sempre con lo stesso miracolo, fossero sostituiti da impianti eolici e fotovoltaici di pari potenza a quelli spariti. Sa cosa accadrebbe? Forse Ella non lo sa perché il Suo consigliere non lo ha detto: si fermerebbero sì, i Suoi odiati climatizzatori (che pur tanto sollievo portano alle sofferenze dal caldo e dall’umidità), ma anche i frigoriferi e gli impianti degli ospedali, si fermerebbero le fabbriche e si spegnerebbero tutte le luci. Per farla breve: si smetterebbe di essere Paesi ricchi.
Qua e là nella Sua lettera Ella punta il dito contro l’abuso della tecnologia e la fede cieca nella scienza. Sante parole. Ma allo stesso tempo Ella chiede alla scienza e alla tecnologia cose che esse non possono dare, né – allo stato attuale delle conoscenze – è pensabile che possano mai dare, a meno di una qualche imprevedibile rivoluzione; e che, in quanto imprevedibile, non potremmo neanche formulare.
Proporre che i Paesi poveri usino solo quegli impianti per il proprio fabbisogno energetico, significa negare loro l’energia, cioè significa condannarli alla povertà. Proporre, poi, che siano i Paesi ricchi a sostenere l’enorme, quanto inutile, sacrificio economico, significa impoverire le popolazioni di questi Paesi a vantaggio di quella ristretta minoranza che, unica, si avvantaggerebbe del miserabile affare. La ristretta minoranza che ha assunto le forme del diavolo che, temo, s’è insinuato nei cuori dei Suoi consiglieri, Santissimo Padre.
Con ciò mi congedo, e chiedo a Dio misericordioso di perdonare questo mio ardire.
Francesco Battaglia – Università di Modena
Figura 6: Il consenso “scientifico” che si aveva nel 1995 sulla evoluzione delle temperature globali è stato sconfessato dai fatti.
Mah…c’è da sospettàr che persino Sua+Santità sia stàto fagocitàto
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dalla invadènte ed imperànte…” Società dello Spectàculo “…AMEN…!!
Sulla lettera di Battaglia, non credo sul lato scientifico non ci sia nulla da eccepire, se non le sole voci nel deserto del menenfreghismo e del materialismo.
Non credo che mai il papa, le risponderà, primo perché fa parte del Soci e c. (ovvero società segrete massoniche) che operano per il NWO.
Non lo dico io, ma il suo predecessore.
Ma, a parte ciò occorrerebbe chiedersi, a cui prodest? come dicevano i romani?
Dato che la situazione sta sia sul lato morale, religioso, economico e sociale collassando, in quanto i nodi vengono al pettine, “sfido chiunque a dire che il sistema è ok” si stanno premunendo di uscirne dopo aver fatto una carneficina spaventosa.
Ben sapendo che quei pochi che resteranno, avranno dimenticato tutto per poi ricominciare.
Stiamo,in Verità,assistendo oggi…al Gràn***Finàle del Carnasciàle****Occidentàle…
ovvero al Tripudio+Apoteosi+Trionfo…a rete globàle unificata…hàhàhà…che Comicità…
della…” Società dello Spectraculo “…e làico e Religioso…e Sàkro e profàno…ALLELVJA…!!!
Bergoglio sta ottenendo uno strepitoso successo popolare in USA. Le popolazioni infatti sono bisognose di credere e sperare in qualcosa di buono e giusto. È un peccato che il gesuita Bergoglio nelle sue allocuzioni pronunciate dal pulpito dei grandi della terra ometta di dire quali siano le VERE cause dell’attuale tragedia umanitaria ed ometta di dire come operare una riforma radicale del sistema vigente.
Insomma:” Fa quel che ti dico e non fare quel che faccio”.
Alle mezze verità di Bergoglio si oppone la VERITÀ pronunciata dalla Vergine a tre innocenti pastorelli di montagna a Fatima nel 1917 (durante la terribile 1a guerra mondiale ed all’inizio della rivoluzione bolscevica.
SUL CLIMA SBAGLIA, CARO ALBERTO.
Con un certo disappunto ritorno a commentare, non perchè l’ospite mi sia sgradevole e non per la qualità dei lettori, ma perchè la fatica è grande.
Grande come la cantonata che si prende seguendo l’approccio scientifico.
Come si può pretendere da questi scienziati spiegazioni sui fenomeni atmosferici quando evitano di confrontarsi con le interconnessioni evidenti tra l’uomo ed il resto del mondo?
Come possono capire la meteorologia se non conoscono gli influssi che le persone esercitano certamente sul clima, magari inconsapevolmente?
Posso solo riscontrare una volta di più che la dispersione è il male dell’uomo moderno.
Quando il nostro ospite, sbalottato tra i flutti della conoscenza discriminante, approderà alla Conoscenza?
La conoscenza discriminante non è sbagliata. Forse meglio dire che si sbaglia nel considerarla l’unica conoscenza.
Ma mi farebbe piacere che la tua fatica producesse ulteriori motivi di riflessione… eddai, scrivici! 🙂
Vedi Alberto, anche definirla giusta o sbagliata è un accrocchio puramente mentale e quindi dispersivo.
La conoscenza discriminante risulta efficace solo se per conoscere produci errori, quindi per cosa ti scalmani a far conoscere a gente che, siccome adotta tale tipo di conoscenza, per capire deve sbagliare di persona?
E lasciali sbagliare! … I non diavoli (per non definirli esplicitamente gli intelligenti) accetteranno di fare/subire una volta sola l’errore.
Saluti a tutti.
Ci sono anche le giornate buone, però, quando il mondo intero si svela di fronte a me… si svela come cosa? Come una menzogna.
Charles Bukowski