draghi

C’era una volta una regione remota, con sette reami e sette re, riuniti in una confederazione; esisteva anche il mago Drag che aveva raggiunto un accordo con tutti i re e forniva loro il denaro che gli serviva per i loro reami. Funzionava così: lui gli stampava il denaro, e loro dovevano impegnarsi a restituirlo con un interesse. Ad esempio, se gli prestava 100 milioni di dragoni, loro dovevano restituirgliene 105.

E dove li trovavano gli altri 5?

Semplice, se ne facevano prestare altri, sempre dal mago Drag. Ma questo non è tutto, il bello deve ancora venire. Eh già, perchè al mago Drag alcuni re non stavano simpatici, e gli chiedeva un interesse più alto. Così, ad alcuni, che erano suoi amici, chiedeva un interesse più basso, anche soltanto l’uno per cento; ad altri molto più alto, fino al 15 e oltre.

Come funzionava in concreto? Per avere i soldi, i re dovevano stampare dei pezzi di carta con scritto “pagherò“che diventavano dei titoli utli alla riscossione.

Ma se potevano stampare questi pezzi di carta con scritto “Pagherò”, tanto valeva che si stampassero il denaro direttamente, no? Così non avrebbero dovuto indebitarsi col Mago Drag!

Questa è una bella domanda. Ma non lo facevano, e nessuno sa il perchè. Un mistero che si perde nella notte dei tempi. Ma il bello viene qui. Il Re di Greconia, il paese che stava più antipatico al mago Drag (forse perchè lì si viveva bene, c’era il male, il sole, le isole, la gente non si affannava troppo; non come in Tomania, dove il tempo era grigio, e la gente lavorava sempre, e non si divertiva mai) doveva emettere questi pagherò con degli interessi altissimi, oltre al 15%; e sai chi li comprava? Proprio i cittadini di Tomania, che si facevano prestare i soldi a costi irrisori e guadagnavano moltissimo, praticamente senza fare nulla, solo dalla differenza dei tassi (si chiama spread, ma lasciamo stare).

Ma non avevi detto che i cittadini di Tomiania erano grandi lavoratori? E perchè volevano guadagnare facendo i finanzieri?

Anche questo, lo ignoro. Forse avevano trovato un modo per fare i soldi senza lavorare e, sotto sotto, non sarebbe dispiaciuto neanche a loro lavorare un po’ di meno e godersi la vita un po’ di più. Ma insomma, quando il re di Greconia si rese conto che tutti i soldi che gli venivano prestati andavano nelle tasche dei cittadini di Tomania che incassavano la differenza di tassi (lo spread), e che, nonostante il loro debito aumentasse sempre di più la popolazione stava sempre peggio, cominciò a dichiarare di non poter pagare. Apriti Cielo!!! Il mago Drag andò su tutte le furie, dichiarò che non si poteva ammettere che il regno di Greconia uscisse dalla confederazione, e decise di prestare nuovi soldi, a condizione che gli abitanti di Greconia diventassero più bravi, facessero meno vacanze e lavorassero di più.

Non capisco però una cosa, anzi due. La prima: perchè i cittadini di Greconia accettarono le condizioni? Non potevano rifiutarle ed uscire dalla confederazione?

Sì, in effetti era quello che avevano deciso, con un referendum. Ma il re di Greconia pensò di infischiarsene del suo popolo, e di seguire gli ordini del mago Drag.

La seconda: perchè mago Drag, che odiava Greconia, fece tanto casino per tenerla nella confederazione?

Semplice: come avrebbe potuto, altrimenti, continuare il giochetto in cui, apparentemente, lui era buono perchè forniva prestiti, ma in realtà tutti i soldi che gli dava finivano nelle tasche dei suoi amici di Tomania? In secondo luogo, in questo modo riuscì ad imporre delle condizioni al popolo di Greconia che nessuno, neanche il re di Greconia stesso, avrebbe mai approvato. Era in qualche modo il vero padrone di tutta la confederazione.

Ma questa favola non finisce con “e tutti vissero felici e contenti” !!!

Non è ancora finita, non è ancora fnita…