Interessante questa intervista di Lorenzo Cherubini, in arte Jovannotti, che dichiara di essere stato invitato ad un summit segreto, con le più importanti personalità mandiali (amministratori delegati di multinazionali, direttore della World Bank, premi nobel, ecc.) e di come alla sua domanda: “Come mai non ci sono politici?” la risposta sia stata: “Perchè i politici non contano, loro eseguono gli ordini che vengono da altre parti (cioè da noi)“.
E fin qua, tutto bene: la denuncia di quello che andiamo dicendo da tempo, e cioè che i politici sono i camerieri dei banchieri (Ezra Pound), che il potere è in mano alle multinazionali, e via dicendo.
Peccato che la spiegazione del cantante (condivisa o solo riferita? Ascoltate voi, ma a me sembra che lui la condivida) è che il politico, “costretto” a piacere (per essere rieletto), ha giocoforza una visione di breve respiro, cerca di non scontentare nessuno. Mentre chi non è vincolato (da questo orpello inutile che si chiama democrazia, aggiungo io) può immaginare, essere visionario, creare un futuro migliore libero dal legame col popolino (termine mio) e libero di guardare ad un bene maggiore, di lunga durata, mica al contingente!
E così ecco compiuto il capolavoro di trasformismo: da apparente denuncia del sistema, ad un elogio della oligarchia (=governo di pochi) rispetto alla democrazia (=governo del popolo).
A Lore’, eddài, ce’ sei o ce’ fai? Non hai capito che il trucco è sottrarre il potere da organismi democraticamente eletti (e quindi, almeno teoricamente, che devono rispondere del loro operato ai loro elettori, a quelli che gli hanno dato la -temporanea- delega), in favore di chi questo onere non ce l’ha, essendo autoreferenziale e non dovendo rispondere ad alcun elettore?
Un esempio? La BCE che non risponde ad alcun elettore o ad alcun popolo non ti dice nulla? Veramente non hai capito la pericolosità del tuo ragionamento?
Quando usiamo la parola “democrazia”, che cosa intendiamo significare?
Senz’altro qualcosa di desiderabile.
Ma la parola nel suo significato letterale significherebbe “governo o imperio del popolo”: cosa del tutto differente. Non esiste cosa peggiore del governo esercitato da una massa ignorante, formata in gran parte di ipocriti, ruffiani, cortigiani, opportunisti e traditori, per non dir di peggio.
Con l’abusata parola invece si intenderebbe un altro significato: forse “benessere sociale del popolo” o almeno controllo esercitato dalle persone oneste e competenti sulla massa disprezzabile di disonesti ed ignoranti.
Uno dei “protocolli”(procedimenti), dei savi di Sion, raccomandati per destabilizzare il mondo prescriveva guarda caso: “Diffondere per ogni dove l’idea del suffragio universale in modo che le nazioni siano poi governate da gruppi di gente corrotta turpe ed ignorante”.
Quando gli oratori e gli scrittori usano la parola “Democrazia” vorrebbero forse significare un’altra forma di governo di qualità migliore: sarebbe la meno nota “Politeia” ossia governo di un’assemblea, gruppo selezionato di “nobili” nel vero senso della parola (non di blasonati), di persone eticamente impeccabili e competenti. All’altezza dei delicatti compiti di governo di una Nazione.
Lorenzo Cherubini qui ha dimostrato un po’ di impreparazione, seppur si sia espresso in modo convinto e tono deciso. Non credo che lui intendesse per politica a breve raggio un’idea di politica in generale, ma spero si riferisse alla politica di certi governanti che l’hanno resa un mercato. E’ vero quanto da lui detto, ma se ciò diventa l’idea di politica per antonomasia no! Allora sbaglierebbe.
L’idea che ci sia una visione più a lungo raggio sulla società è vero (e così deve essere), ma qui anche io, visto che Jovanotti lo fa, decido di giocare sull’intenzione delle parole. Per me lungo raggio è chi aspira al meglio della società, non chi manipola o governa, banchieri e politici inclusi, che di lungo hanno solo l’artiglio prensile.
Se Jovanotti si fosse riferito con certezza con le parole da lui profuse a ciò che ho appena detto, allora avrei dato piena ragione al cantante. Ma temo che sia un po’ illuso il cantante nostrano. Nonostante sappia più quanto ha detto, si capisce che non deve aver capito oltre quanto da lui visto.
Non credo che per un banchiere (o imprenditore associato) non conti nulla la politica, credo invece per lo meno che conti tanto quanto l’arte e la cultura.
Mi dispiace supporre una sua ingenuità su come vadano le cose. I summit segreti non si fanno solo tra personaggi famosi come lui pensa, o che quelli tra politici siano “meno segreti” e quindi meno importanti; gli organizzatori avranno recintato “stanze separate” per le varie categorie (come negli allevamenti). Si fa così soprattutto per studiare le loro intenzioni, i loro piani, i loro progetti ed eventualmente rubarne le idee per usarle altrove. C’è da preoccuparsi se non l’ha ancora capito.
Non è che l’hanno invitato perché è bello e sa cantare (non discuto sulle sue capacità artistiche), l’hanno invitato perché tra i tanti ha risposto ed accettato (lui dice non vi erano molti italiani, ma se era internazionale vi era poco di ogni nazionalità, non ci avrà pensato? O se fosse che invece predominava una nazionalità non italiana, allora sarebbe segno di una specie di meeting organizzato dall’azienda in trasferta con lo staff, ma rimaniamo nel campo delle ipotesi del secondo tipo).
Hanno convocato questi personaggi per vedere chi cacciava una buona idea, ed eventualmente per far sì che quello che si sentiva più gratificato tra gli invitati in un vezzo di narcisismo e generale accettazione suggerisse agli altri di fare quanto da lui/lei detto. E’ la cosiddetta “manipolazione passiva”: lascio che un altro spontaneamente faccia ciò che io voglio, e una volta che accade lo fomento. Quante volte l’abbiamo usata al liceo questa tattica nelle assemblee di classe! Si credono pure originali.
Credo di aver capito cosa volesse fare questa azienda: voleva vedere de visu i soggetti che all’epoca riscuotevano successo online, per poi confrontarli e vedere cosa piacesse di questi alla massa, di modo da estrarre gli elementi come fossero pezzi di ricambio per creare operazioni di marketing (o magari su ispirazione di questi plasmare le future icone pop), o magari prospettare una ricerca finanziata dal governo per creare un profilo dell’utente medio, così da conoscerne gusti, tendenze, credenze, e poi usarle a proprio vantaggio di lucro e non.
Di fatto la segretezza del summit ha già detto tutto. E’ come col gioco dell’induzione logica, se ci sono A B C, e ti dico che non ci sono stati B e C, allora è ovvio che c’è stato A (anche se non me lo dici).
A questo punto bisogna fare uno schema a 4 output, i cui input sono 2 e ognuno di essi ha 2 esiti. Può essere che Jovanotti (input 1) fosse consapevole o fosse non consapevole, può essere che l’incontro fosse mirato o fosse non mirato (input 2).
Da qui i 4 scenari (output). Credo che Jovanotti fosse parzialmente consapevole, ma alla fine deve essere uscito lì convinto che quell’organizzazione debba rimanere nascosta per evitare di rovinare il loro buon piano (così fan tutti, anche le sette sataniche). Per di più non gli avranno neanche spiegato che l’1% di ciò che veramente serviva quell’incontro, scommetto che avranno parlato in tono esaltato di loro fantasie, progetti, discorsi apparentemente sensati come “la politica non conta” (scommetto che al summit dei politici avranno detto “l’arte non conta nulla, è la politica, è il denaro che comanda”)…
Avranno tergiversato come nei congressi di categoria e per di più avranno condito tutto in stile film 007 per far credere loro di essere gli “eletti”… Credo che Jovanotti abbia poca dimestichezza con la furbizia.
Ma se lo stesso Rockefeller usava queste tattiche per reclutare nuovi soldatini nelle sue schiere, vedeva quale pecora belasse meglio per tenerla, alle altre pecorelle scartate “lasciava il volantino pubblicitario”… Se per questo anche a casa di un mio amico in Calabria un mafioso ora in carcere faceva summit segreti, ma non è che se la tiravano così, eh!
Dai ragazzi, realismo, e tranquilli, che non sta facendo passare nessun messaggio pro-lobbies. Perché tanto “i manipolati” neanche intenderebbero in quel senso!
Mi viene in mente di quanto hanno provato a “reclutarmi2 per una formazione politica… sì, ripensandoci sono delle vetrine in cui vogliono vedere… mi hai fatto venire in mente…
Secondo me gli state dando troppa capacità di intendere. Jovanotti è solo un cantante, come la Bonino solo una politica. Entrambi hanno partecipato a summit segreti, ed entrambi non mi sembra che siano dei mostri tirannici che comandano.
Anzi, mi sembrano come quei due miei amici che erano in lotta tra di loro ma che volevano giocare con me in giardino. Ed io dicevo loro di preferire ora l’uno ora l’altro alle spalle dell’assente, argomentando in modo convincente (avevo 6 anni)… Non mi sembra così arzigogolato un teatrino così. All’uno dicevo i difetti dell’altro, e ognuno credeva di essere il favorito. A dir la verità, neanche capirono l’inganno, ma alla fine con accordo dei genitori su iniziativa mia facemmo pace tutt’e tre e passammo insieme una bellissima infanzia.
Si sa che i cantanti devono additare i politici come camerieri delle banche e delle lobbies, fin qui ci arriva anche il ciuccio della classe, fosse anche solo per pura imitazione (o semplicemente per trovare un capro espiatorio). Si sa che i politici pensano di essere più furbi degli altri, che possono gestire la cosa pubblica prendendo in giro l’opinione pubblica e sfruttando gli artisti di comodo.
Gli artisti sono marionette non perché siano indotti a esprimere ciò che pensano da altri, quasi sempre sono spontaneamente convinti di ciò che dicono, perché quasi sempre neanche si pongono un altro punto di vista e spesso perché sono anche poco intelligenti. I politici dal canto loro possono accendere o spegnere il microfono di chi dicono loro a seconda del momento.
I gusti della massa li decidono gli artisti se hanno un’idea originale compatibile col “piano”, altrimenti li decidono i politici che impongono certi gusti ai mass media e ad internet (credete che i governi non controllino internet? Ingenui)
Da qui l’affermazione di Jovanotti che “la politica non conta nulla” mi fa scoppiare a ridere. La politica non conta? Quale politica dici che non conta? Quella degli ideali? Siamo d’accordo, ma se intendi la politica della gestione della res pubblica? Allora preparati ad un bagno di pernacchie!
Se non conta nulla il politico, allora l’artista conta mezza scoreggia. Perdonate la mia trivialità.
Si vede che a quel summit mancava un comico.
Su una cosa mi sento però di dargli ragione, che l’artista è più libero del politico (relativamente), anche se l’artista è di solito libero su cauzione o libero di essere emarginato. Ma ritorniamo al punto di partenza.
Si vede che a quel summit mancava un invitato: il buon senso.
Perché in realtà…
Il potere è ovunque!
Da quando Jovanotti – invitato – NON andò volutamente a suonare davanti a Papa Giovanni Paolo II (ad una giornata della gioventù, non ricordo di preciso, sarà stato tra il 1994 e il 1998, ma ricordo che non ero ancora sposato ed ero a casa dei miei, quindi sicuramente uno di questi anni che ho detto) mi è salito cordialmente sullo stomaco.
Mi sembra un eterno Peter Pan, che non vuole crescere, da non confondere con le parole di Gesù ‘se non diventate come uno di questi piccoli’, ecc. , perchè, se evidentemente il suo personaggio appare positivo e propositivo, ovvero disponibile (oggi…. ieri, come detto, NO) i suoi testi e i suoi video, soprattutto ultimamente, sembrano decadenti e nichilisti, quanto meno invitanti all’effimero (le canzoni cosìdette d’amore non contano in questa mia considerazione)….diciamo che è ancora un uomo alla ricerca della Verità…..ergo….
Lo aggiungerò alla lista di quelli del 3° Mistero della Luce !
https://www.youtube.com/watch?v=rGxQv6dwVWY
Dal minuto 02:00 al minuto 02:18 di “Io no”, canzone del 1992, Lorenzo Cherubini parla con efficace schiettezza e mettendo al servizio della Verità il Talento che Dio gli ha donato: dei bambini a cui è impedito di nascere.
“Ci sono bimbi che non han futuro
perche’ magari qualcuno ha deciso,
ci sono bimbi che non nasceranno
e se ne vanno dritti in Paradiso,
perché da noi non c’è posto per loro
o solamente non erano attesi.
Ci sono bimbi che non nasceranno
perché gli uomini si sono arresi”
Purtroppo per lui, nel 1997 si era già auto-censurato
http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/13/Jovanotti_censurato_canzone_anti_aborto_co_0_97091310091.shtml
Come “ricercatore della verità”: un volontario fallimento.
Da lui riconosciuto, peraltro.
Visto che in “Sono un ragazzo fortunato”, un’altra canzone dell’album “Lorenzo 1992”, egli dice:
“Ma se devo dirla tutta
qui non è il Paradiso
e all’inferno delle verità
io mento col sorriso”
https://www.youtube.com/watch?v=knnLLx1PkWY
I ricercatori di verità e, in generale, tutti i figli di Dio che confermano nel tempo e sulla Terra la Missione che si sono scelti in Cielo:
NON accettano di negarLa, la Verità. E quindi NON accettano di mentire.
La affermano e La difendono con un sorriso, quando è possibile, e SEMPRE con Carità: ma MAI La tradiscono, la Verità.
E MAI si voltano dall’altra parte di fronte ad Essa.
Maranathà
Testo di “Sono un ragazzo fortunato”, Lorenzo Cherubini, 1992
Eeeeeeeh… ieeeh ieeeh ieeeh ieeeh
Eeeeeeeh… ieee!
Eeeeeeeh… ieeeh ieeeh ieeeh ieeeh
Eeeeeeeh… ieee!
Se io potessi
sarei sempre in vacanza
se io fossi capace
scriverei il cielo in una stanza
ma se devo dirla tutta
qui non è il paradiso
ma all’inferno delle verità
io mento col sorriso
Eeeeeeeh… ieeeh ieeeh ieeeh ieeeh
Eeeeeeeh… ieee!
problemi zero
problemi a non finire
un giorno sembra l’ultimo
un altro è da impazzire
ma se devo dirla tutta
qui non è il paradiso
ma all’inferno delle verità
io mento col sorriso
di 10 cose fatte
te ne è riuscita mezza
e dove c’è uno strappo
non metti mai una pezza
di 10 cose fatte
te ne è riuscita mezza
e dove c’è uno strappo
non metti mai una pezza
sono un ragazzo fortunato
perché m’hanno regalato un sogno
sono fortunato
perché non c’è niente che ho bisogno
e quando viene sera
e tornerò da te
è andata come è andata
la fortuna di incontrarti ancora
sei bella come il sole
a me mi fai impazzire
sei bella come il sole
a me mi fai impazzire
Eeeeeeeh… ieeeh ieeeh ieeeh ieeeh
Eeeeeeeh… ieee!
Siddartha me l’ha detto
che conta solo l’amore
che tutto quello che ti serve
può stare dentro al cuore
ma se devo dirla tutta
qui non è il paradiso
ma all’inferno delle verità
io mento col sorriso
di 10 cose fatte
te ne è riuscita mezza
e dove c’è uno strappo
non metti mai una pezza
di 10 cose fatte
te ne è riuscita mezza
e dove c’è uno strappo
non metti mai una pezza
sono un ragazzo fortunato
perché m’hanno regalato un sogno
sono fortunato
perché non c’è niente che ho bisogno
e quando viene sera
e tornerò da te
è andata come è andata
la fortuna di incontrarti ancora
sei bella come il sole
a me mi fai impazzire
sei bella come il sole
a me mi fai impazzire
sei bella come il sole
a me mi fai impazzire
sono un ragazzo fortunato perché m’hanno regalato un sogno
sono fortunato perché non c’è niente che ho bisogno
e quando viene sera e tornerò da te
è andata come è andata la fortuna di incontrarti ancora
m’hanno regalato un sogno
non c’è niente che ho bisogno
la musica innalza l’anima a Dio da quando satana ha messo i suoi figli al comando la musica ti deve portare ai più’ schifosi gironi infernali