Nello scrivere il pezzo dell’altro giorno, sul metodo Gabriel per perdere peso, non potevo fare a meno di notare che uno dei motivi a fondamento della sua efficacia sia proprio l’esperienza personale, diretta, vissuta sulla propria pelle, che ha portato ad una comprensione prima, e ad un cambiamento poi (per sè e per gli altri). E, ripensandoci, questa cosa riguarda un pochino tutti gli incontri (virtuali) che ho fatto negli ultimi anni da quando navigo, leggo e ascolto sul web.
Ad esempio:
- il dr.Hamer scoprì la sua Nuova Medicina Germanica dopo aver sperimentato sulla propria pelle la perdita del figlio, e il conseguente tumore al testicolo;
- la dr.ssa Natasha McBride Campbell scoprì e definì il protocollo della dieta GAPS e le correlazioni fra disbiosi intestinale e disturbi della personalità e dell’apprendimento dopo essersi scontrata con la terribile realtà del figlio autistico;
- il dr.Max Gerson scoprì le correlazioni fra una alimentazione corretta e altre malattie proprio perchè non trovava, nella medicina del tempo, nessuna terapia ai suoi terribili mal di testa;
- il deputato del M5S Matteo Dall’Osso scrisse tutte le sue scoperte sulla Sclerosi Multipla e i sistemi per curarla a seguito della propria esperienza personale di SM;
- il dr. Montauld (ne scriverò a breve) scoprì le proprietà dell’attivatore a seguito del problema di disallineamento di tutti i denti del figlio piccolo.
Insomma, val la pena di dire: “non tutto il male vien per nuocere“.
Specialmente quando chi ha acquisito queste esperienze e gli insegnamenti che ne derivano non li tiene per sè e egoisticamente cerca di brevettarle per farci un profitto, ma le mette a disposizione e cerca di arricchire l’umanità con quanto ha acquisito.
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