bruno vespa vaccino

Se l’apparato mediatico, con i suoi “mostri sacri” viene messo in mezzo, e chiamato pesantemente in soccorso dell’industria farmaceutica, allora vuol dire che c’è in ballo qualcosa di grosso. Come nel caso di Oscar Citro, intervistato qui, quando la TV attacca qualcuno significa che quel qualcuno sta dando veramente fastidio. Non si scomoda uno come Vespa per fargli fare in diretta, davanti a milioni di persone, una vaccinazione se non c’è in ballo un grosso rischio. E il rischio qui è chiaro:

  • dopo i recenti casi di morte a seguito vaccino influenzale;
  • dopo tutte le polemiche sul’influenza aviaria (H1N1) di qualche anno fa, prospettata come pandemia o ecatombe, e poi rivelatasi poi un nulla di fatto;
  • dopo le rivelazioni di un pentito del CDC, che ha rivelato, all’inizio di quest’anno, di come il CDC stesso avesse nascosto dei dati che provavano una correlazione fra il vaccino trivalente (MMR) e casi di autismo, come ipotizzato anche dal dr. Wakefield;
  • dopo tutti i casi di autismo in cui i genitori non possono non vedere una correlazione fra una vaccinazione ed un peggioramento della salute mentale dei propri bimbi;

è evidente che i lauti profitti che l’industria farmaceutica fa con i vaccini (è il settore a maggior crescita) cominciano ad essere messi a rischio. Già il fatto che negli USA sia vietato citare in causa i produttori di vaccini per i danni derivanti dalla vaccinazione la dice lunga sul potere di lobbying che queste case farmaceutiche riescono ad esercitare sul governo; vedere ora una azione come quella di Vespa in diretta TV conferma senz’altro questa ipotesi.

Eh vabbe’, direte voi: saranno anche avidi ed ingordi, potenti e senza scrupoli, ma alla fine i vaccini sono stati un grande progresso per l’umanità e grazie a questi la gente non muore più di tante malattie come in passato. Sarà. Ma io non posso fare a meno di citare alcuni fatti e fare alcune domande che, nel mio piccolo, qualche perplessità me la lasciano.

Perplessità #1: sono davveri batteri e virus la CAUSA delle malattie?

Il principio alla base delle vaccinazioni  è che il nostro sistema immunitario, “allenato” grazie a patogeni debilitati, riuscirebbe poi a combattere meglio gli stessi nella loro forma “in salute“. Ma noi che conosciamo Hamer e le sue scoperte e vediamo anche i batteri e virus in simbiosi con il nostro corpo facciamo un po’ fatica a sposare questa teoria: sappiamo tutti l’enorme quantità di batteri presenti all’interno del nostro corpo, in particolare nell’intestino. Lo stesso Pasteur in punto di morte disse ad un suo assistente: “Claude Bernard aveva ragione, il terreno è tutto, il microbo è nulla“. Bechamp infatti ha scoperto che i germi non sono la causa della malattia ma si occupano solo di decomporre i tessuti in degrado e sono prodotti dall’organismo; di fatto sono gli spazzini dell’organismo. La teoria che i “germi” sono la causa delle malattie è stata inventata da Pasteur (un chimico); i germi come tutte le creature viventi sono specifici di un determinato “ambiente, terreno, di coltura” modificando il quale essi scompaiono o si mutano per sopravvivere.

Perplessità #2: sono i vaccini che hanno debellato le malattie?

Qualcuno dirà: ma i vaccini servono! Come spiegare altrimenti il grande miglioramento e la quasi totale scomparsa di molte malattie infettive? Guardando i grafici, la realtà non mente: evidente che siano state le vaccinazioni di massa! In effetti, guardando questi grafici, difficile non sostenere questa teoria.

morbillotosse

Ma se apriamo un po’ lo zoom, vediamo che la situazione è un po’ diversa:

cough

measles

poliovaccines

 

In buona sostanza, l’introduzione del vaccino, almeno in questi casi, si è inserita in un processo di scomparsa già molto avanzato di quelle malattie, e al vaccino è stato attribuito un merito che, evidentemente, non ha. Non è che per caso, ma dico per caso, il miglioramento delle condizioni igeniche, dell’alimentazione, ecc. siano stati veri fattori di miglioramento, e non i vaccini? Come diceva Bernard, confermato da Pasteur: “il terreno è tutto, il microbo è nulla ???

Perplessità #3: perchè inserire gli elementi tossici nei vaccini?

Anche ammettendo che “l’esercitazione” che viene data al sistema immunitario mettendolo in contatto con virus debilitati possa essere una pratica utile, per quale motivo inserire nei vaccini tanti elementi tossici (soprattutto a livello cerebrale) come il mercurio (Tymerosal), l’alluminio, la formaldeide, l’MSG? Oltretutto questi elementi, entrando direttamente in circolo sanguigno, non possono neanche essere filtrati dall’azione protettiva della benefica flora intestinale! Ma perchè si ostinano a metterceli? Che facessero dei vaccini senza questi elementi, no?!?

Perplessità #4: perchè nessuno ha mai provato l’innocuità di tali elementi tossici?

Gli studi che “provano” l’innocuità dei vaccini sono di tipo epidemiologico: cioè statistico; quindi, non si basano sull’azione chimica dei vari elementi, in particolare quelli tossici, sul nostro corpo (Ad esempio l’unico studio sul Timerosal (mercurio) risale al 29, quando la Ely Lilly somministrò ad una dozzina di pazienti, affetti da meningite, il Timerosal. Questi morirono tutti, di meningite, e la conclusione fu che, essendo morti di meningite, il Timerosal non era pericoloso per la salute umana (sic!). Unico studio mai compiuto). Ma tutto ci dice che ognuno di noi è un caso a parte, e quello che può fare bene ad uno può fare male ad un altro.

Mi spiego con un esempio. Ipotizzate di sparare un colpo di pistola al petto a 100 bambini (lo so, immagine brutta, ma mi serve per fissare l’esempio), e 99 restano in vita, e uno muore. Ve la sentireste di dire che quell’unico che è morto non è morto per il colpo di pistola, visto che gli altri 99 sono rimasti in vita? Eppure questo è quello che ci vuole far credere la scienza farmaceutica. Magari, indagando meglio, scoprirebbe che i 99 bambini rimasti in vita avevano un giubbotto antiproiettile, e il centesimo no. Allora? La colpa della morte è da attribuire alla mancanza del giubbotto o al proiettile? Se qualcuno si ostina a dire che la colpa è la mancanza del giubbotto, allora passi al punto successivo.

Perplessità #5: perchè i programmi non sono differenziati?

Perchè non c’è alcun distinguo nei programmi di vaccinazione di massa? Un’unica taglia per tutti? Il bambino nato a termine o prematuro, la stessa cosa? Di 2 o 5 kg alla nascita, la stessa cosa? Con storie familiari e anamnesi completamente diverse, la stessa cosa?

Ad esempio, negli USA la vaccinazione anti epatite B è stata resa obbligatoria a tutti i neonati prima della dimissione dall’ospedale: ma se questa è trasmissibile solo per via venerea o ereditaria, e la mamma non ne è affetta, perchè sottoporre il neonato a tale inoculazione?

Nel video che vi linko alla fine di questo post una mamma racconta di come il proprio figlio, maschio di una coppia di gemelli di sesso diverso, sia diventato autistico a seguito del vaccino trivalente (e di come, incidentalmente, con la cura McBride Campbell, sia tornato ad una vita normale). La mamma, molto semplicemente, non se la sente di dare la colpa al vaccino per sè, ma dice che il vaccino avrebbe scatenato la reazione perchè il suo bambino non aveva la capacità di sintetizzare un particolare enzima (insufficienza particolarissima, che magari chissà quanti di noi hanno e non hanno mai saputo di avere). Siamo al discorso dei giubbotti antiproiettile di prima. E allora, perchè sparare ad un bimbo senza sapere prima se ha indossato preventivamente il giubbotto antiproiettile? Per evitare cosa? L’influenza? Il morbillo o gli orecchioni? E si passa quindi al punto successivo.

Perplessità #6: perchè vaccinarsi per malattie non particolarmente debilitanti?

Proprio tornando a malattie innocue (per i bambini) come il morbillo o gli orecchioni: lo sapete che il vaccino non dà una immunità permanente ma, al massimo, per una ventina d’anni? La vera immunizzazione si ha con la malattia vera e propria, non con la vaccinazione. E tali malattie, prese nell’infanzia, sono per lo più innocue, ma in età adulta possono dare problemi seri. Quindi, abbiamo generato un sacco di problemi, reazioni avverse, patologie inabilitanti come l’autismo solo al fine di diminuire l’immunizzazione, con possibili conseguenze anche peggiori una volta che tali bimbi vaccinati saranno cresciuti.

-oOo-

Sono solo riflessioni a ruota libera. Che non mi tolgono dalla testa il pensiero che, ovunque il profitto e l’avidità siano al primo posto, i danni e le conseguenze che ne derivano sono incalcolabili.