emilia

Considerazioni banali sulle elezioni regionali in Emilia Romagna:

  1. Prima considerazione: vota soltanto il 37%, circa 1 avente diritto su tre. Evidente che non ci si fida più di questa classe politica. Gli italiani pensano che non serve a niente votare.
  2. Seconda considerazione: Il M5S ha perso la sua carica innovativa e di rottura. Nel 2010 raccolse il 6% pari a 126.619 voti,ieri ha aumentato i consensi in termini assoluti con 159.456 voti: come dire niente, considerato che nel frattempo ci sono state le elezioni politiche con 9 milioni di voti e le europee. E nonostante questo, i voti sono cresciuti di un quarto, rispetto ad un periodo in cui erano più o meno sconosciuti: come dire niente.
  3. Terza considerazione: il PD, pur perdendo quasi il 40% dei voti, in termini assoluti, aumenta la propria quota: diciamo che vince perchè perde meno degli altri. Esiste uno zoccolo duro di affezionati che lo tiene a galla. Ma quanto dura?

Insomma, la gente comincia a capire che la politica non serve a risolvere i problemi. Bene bene. Abbiamo smesso di avere fiducia nella classe medica e nelle aziende farmaceutiche; ai giornali e alle tv; alla magistratura e alla polizia; agli scienziati e all’ONU, al FMI, alla BCE. E adesso anche ai politici.

Ricostruiamo le nostre certezze su basi nuove.