moneyMi chiama Luigi, l’amico di Napoli, e mi dice: “Ho visto che su Bastabugie dicono che il signoraggio è una bufala. Allora mi hai preso in giro per tutto questo tempo?

Di gente in giro che dice stupidaggini ce n’è talmente tanta (come il povero pazzo ricaricato, al secolo lefou reloaded) che andar dietro a cercar di correggere tutti non basta una vita. Ma se chi cade in questi errori è un sito come bastabugie, che per altri versi è un’ottima scuola di verità di controinformazione, allora il problema è grave. Come d’altronde dimostra la fede riposta dall’amico Luigi sul sito Bastabugie: basta leggere il titolo, e subito si dichiara pronto a rompere l’amicizia con me, che l’avrei “ingannato” parlandogli di signoraggio. Grazie ad articoli come questo, chi accusa la religione di essere “l’oppio dei popoli“, cioè quella cosa grazie alla quale le persone possono essere tenutebuone e sottomesse, e non si devono indignare nè tantomeno ribellare alle ingiustizie, ha molta carne da mettere al fuoco del proprio ragionamento.

Invece io sostengo, come detto nell’omelia della messa di anniversario di elezione al soglio pontificio di BXVI, che “… è intrinseco alla testimonianza cristiana lo scontro coi poteri di questo mondo“, come ricordato anche nel libro.

Andiamo a vedere di smontare pertanto il ragionamento riportato dal sito Bastabugie, a firma Gianfranco Fabi, giornalista del sole24ore e per un paio d’anni addirittura direttore di Radio24.

Innanzitutto il sottotitolo: “Non è vero che la Banca centrale venda al valore nominale le banconote che essa stessa stampa“. Prima di tutto chi ha detto che le vende? Poi, chi ha detto che le stampa? Ed infine, perchè limitarsi di parlare di Banca centrale? Come ben spiegato dagli amici di PositiveMoney (intervistato Ben Dyson qui), solo il 3% dell’attuale massa monetario è riconducibile alle Banche centrali: il restante 97% deriva dalle banche commerciali che lo creano prestandolo col famoso meccanisma della riserva frazionaria, o del fractional reserve banking (o lending).

Dopo un po’ di spiegazioni assolutamente inutili e fuorvianti su dove vadano gli utili della Banca Centrale (anche loro pagano le tasse, sapete? Ed ecco che con la parolina magica, “tasse“, tutti dovrebbero sentirsi a posto), il pezzo forte che riporto per intero:

Ora è chiaro che il valore intrinseco di una banconota è pressoché uguale a zero e quindi, come sanno bene i falsari, in teoria il potere di stampare banconote potrebbe equivalere al poter accumulare a poco prezzo ingentissime ricchezze (ma vah?). E così sarebbe se, tornando all’oggi, la Banca centrale vendesse al valore nominale le banconote che essa stessa stampa. Ma è così solo per una piccola parte cioè per la vendita di banconote in cambio di valuta estera (???), mentre la maggior parte dei soldi stampati vengono ceduti alle banche ordinarie in base alle esigenze del mercato e dietro il pagamento di un tasso di interesse che veniva chiamato “tasso di sconto” e che ora, con l’euro, è definito “tasso ufficiale di riferimento” e che attualmente è fissato all’1%.

Quindi, rileggendo al rallentatore, la BC non vende al valore nominale le banconote che essa stessa stampa….la maggior parte dei soldi stampati vengono ceduti alle banche ordinarie …. dietro il pagamento di un tasso di interesse che veniva chiamato “tasso di sconto”. Insomma: secondo questo Fabi il denaro non viene stampato e venduto, no. Viene stampato (stampato? Ma dove vive questo signore, classe ’48?) e prestato. Avete capito bene: prestato (lo dice lui); quindi: non soltanto dò una banconota del valore intrinseco di pochi centesimi al suo valore facciale, ad esempio 100 €; faccio di più: la presto, esigendo non soltanto il totale del valore facciale indietro, ma anche un tasso di interesse. Ma solo chi possiede una cosa la può prestare: e una banca cosa possiede, fino a che non arriva qualcuno a chiedere un prestito? Nulla.

E un po’ più sotto, trionfante, convinto del ragionamento che a suo dire sarebbe inconfutabile:

Quindi sfatiamo la prima leggenda metropolitana: la Banca centrale non vende a cento quello che a lei costa pochi centesimi…

Certo che non lo vende: lo presta addirittura con un interesse da chiedere indietro!

E continua a scavarsi la fossa:

Seconda leggenda metropolitana. Le banche centrali sarebbero all’origine del debito pubblico, cioè le prime responsabili dell’attuale profonda crisi finanziaria.

Come un buon economista dovrebbe sapere, negli ultimi 20 anni il disavanzo primario dello stato italiano è sempre stato quasi sempre nullo (cioè abbiamo speso meno di quello che guadagnavamo), ma il bilancio finale, per effetto degli interessi sul debito, è risultato negativo. Ma lui non lo sa. Lo ignora, infatti:

Questo vuol dire che lo Stato italiano ha speso ogni anno quasi 80 miliardi in più di quanto ha incassato…

che, guarda caso, sono esattamente la quota di interessi sul debito. A riprova del fatto che lo stato si indebita avendo delegato il potere di creare denaro dal nulla a privati che hanno tutto l’interesse che il loro cliente sia in stato di perenne debito.

E questi sono gli economisti che scrivono sul Sole24Ore. E i cui articoli vengono ripresi da aBastabugie per convincere i poveri credenti, che si fidano ciecamente, che “il signoraggio è una bufala”. Eh sì che gli sarebbe bastato leggere il paper ufficiale della Bank of England, per capire. Ma forse non sa l’inglese, o è incompatibile con la sua “formazione“.

Ho scritto alla redazione di Bastabugie di togliere quel pezzo o, perlomeno, di dare la possibilità di contradditorio. Vedremo se mi rispondono.