Autism-Words-Vaccine-Syringe-Needle

(NB: il raccontino che segue  – tranne che per le date e i nomi propri – è frutto di fantasia. Non ha nessuna attinenza con la realtà e serve solo per introdurre i concetti seguenti)

Fin da piccolo William aveva avuto passione per la scienza e soprattutto di come questa potesse migliorare le condizioni di vita dell’uomo. Per questo, al termine degli studi, dopo alcuni impieghi minori, quando era riuscito ad entrare al CDC, il prestigioso Centre for Disease Control, il centro di controllo delle malattie americano, gli sembrava di toccare il cielo con un dito. Al centro del motore di tutta la ricerca scientifica della più avanzata nazione al mondo, là dove si studiano la cause delle malattie e le maniere per risolverle, veramente il dr. Thompson William non avrebbe potuto desiderare di meglio.

In quello studio col dr.DeStefano, nel 2002, però, qualche cosa era andata storta. Si voleva dimostrare la totale estraneità dei vaccini, in particolare del vaccino trivalente, l’MMR (measles, mumps, and rubella, in italiano MPR, Morbillo, Parotite e Rosolia) all’autismo, una malattia praticamente sconosciuta o quasi fino a 70 anni prima, arrivata a livelli quasi epidemici (1 caso ogni 50 bambini negli USA), ed invece i dati dimostravano proprio il contrario: una correlazione saltava fuori. La discussione fu molto accesa, e si analizzarono tutte le possibili conseguenza della pubblicazione di tale studio: impossibili da sopportare, un danno di immagine troppo grave per la sanità e soprattutto per l’industria farmaceutica americana e mondiale. Oltretutto, c’erano già alcuni detrattori che, in parte aizzati dai genitori di suei bambini malati, in parte da alcuni ricecatori come il dr.Wakefield, che, nonostante fosse stato radiato dall’ordine dei medici UK e costretto ad emigrare in USA (Austin), continuava a lavorare e godeva di un certo seguito, avevano da tempo, su base esperienziale e non scientifica osservato la correlazione: bambini assolutamente normali che, di ritorno dal vaccino si ammalavano, e dopo qualche settimana regeedivano al punto da non essere più riconoscibili.

Per fortuna, analizzando e rianalizzando i dati, qualcuno aveva scoperto che la correlazione era evidente solo per i bambini di colore (african americans), per cui sarebbe bastato eliminare quella parte di popolazione, nel campione sotto esame, perchè lo studio dimostrasse ciò che si voleva dimostrare: nessuna correlazione fra vaccino trivalente e autismo.

Con questo colpo di genio le cose erano passate lisce, senza che nessuno se ne accorgesse. Ma William non aveva fatto i conti con la sua coscienza. Gli anni passavano, e lui vedeva sempre più bambini autistici. E non poteva fare a meno di chiedersi, ogni volta che ne vedeva uno: “ma se non avesse fatto il vaccino, ora sarebbe normale? E se avessimo pubblicat lo studio senza falsificarne i contenuti, le cose sarebbero cambiate?” fino a che, nell’estate del 2014, William non ce la fece più, e come uno che si toglie un macigno che gli schiaccia l’esistenza, fece una dichiarazione pubblica. In particolare, disse ad un giornalista di andare a chiedere esattamente il file implicato, quello con i dati originali, non alterati, nell’archivio del CDC. E così lo scandalo venne a galla.

Certo ora William ha la carriera finita al CDC. E probabilmente in qualunque altra istituzione pubblica americana. E probabilmente in qualunque altra organizzazione collegata alle multinazionali. Ma non deve più vergognarsi, quando si guarda davanti allo specchio. Fra i soldi, la carriera, il prestigio da una parta, e la Verità, e l’Onestà dall’altra, ha scelto. Si è unito a quella schiera di informatori che, uscendo allo scoperto, e rischiando la propria vita (oltre che perdendo sicuramente lo status sociale, il reddito, ecc.) hanno contribuito a fare questo mondo un po’ migliore.

A questo punto la domanda.

Siamo proprio sicuri che queste scelte non ci tocchino, solo perchè non lavoriamo al CDC o in qualche agenzia del farmaco?

A diversi livelli, tutti i giorni siamo messi di fronte a scelte. Sia che si tratti di vendere un fondo azionario perchè la banca dove lavoriamo ce lo impone, pur sapendo che è un tiutolo spazzatura, sia che si tratti di piazzare un servizio di pentole ad una coppia di anziani che non se le possono permettere, non siamo sempre di fronte a scelte di coscienza. Se facciamo un qualunque lavoro, non abbiamo la possibilità di farlo in maniera seria, impegnata, appassionata, o farlo tirando a completare le 8 ore? Anche quando compriamo qualcosa: privilegiamo il nostro interesse particolare, magari acquistando prodotti che costano meno ma che sono stati confezionati da bambini sfruttati e costretti a lavorare fin da piccoli o scegliamo con coscienza?

Onore al Dr.William Thompson perchè, di fronte ad una scelta difficile ed importante, ha messo  la Verità davanti ai suoi interessi particolari. Ma anche noi, ogni giorno, non dimentichiamo le mille scelte che siamo invitati a fare: e ricordiamoci di elevare la nostra visuale e abbandonare l’utile immediato, privato, egoistico.

Video: anche il magnate Donald Trump lo dice, in una trasmissione televisiva: secondo lui i vaccini causano l’autismo.