farmers_suicides

Credo sappiate già tutti dell'”epidemia di suicidi” che ha colpito i coltivatori indiani negli ultimi anni a seguito dell’introduzione del cotone modificato geneticamente dalla Monsanto, la variante “BT“, che contiene al suo interno gli antiparassitari e avrebbe dovuto garantire raccolti più alti con minore irrorazione di pesticidi (ne avevo parlato anche in questo post). I contadini si sono indebitati, i risultati promessi non sono arrivati, i raccolti sono stati di gran lunga inferiori alle aspettative, e i contadini, impossibilitati a pagare i loro debiti, non hanno retto e, in grandissima quantità (si parla di oltre 200.000!), colti dalla vergogna, hanno preferito porre fine alla loro vita. Una scelta estrema, sicuramente non condivisibile, ma comunque indice di un concetto di dignità e di onore che in molti, anche ai massimi livelli dello stato nel nostro occidente avanzato, hanno dimenticato. Pensate ad uno Scaiola che ha il coraggio di affermare impunemente che “non sa chi gli ha regalato la casa a piazza di Spagna, ma se lo scopre….”. Dignità zero, sotto le scarpe, faccia di bronzo come pochi.

Mi veniva in mente questo ieri sera che, aspettando il figlio fuori dalla palestra, ascoltavo la radio delle forze armate americane, e tutto il dibattito sull’innalzamento del limite del debito pubblico americano, ed il rischio di shutdown della macchina statale, e via dicendo. Una rapida ricerca solo sui pezzi odierni in merito porta a moltissimi risultati:

…e molti altri….

Insomma: il debito va innalzato, il limite attuale è troppo basso, innalziamolo sì, innalziamolo no, come detto anche in questa nota.

Come ben spiegato da molti, il paragone stato<->famiglia non regge, per spiegare i meccanismi dell’economia: sono troppo diverse le variabili in gioco, però, nonostante questo, possiamo tranquillamente porci questa domanda: se un capofamiglia si indebita oltre ogni limite, che opinione ne abbiamo? Non pensiamo forse che sia un inetto, un incapace, al limite un distratto zuzzurellone ma sicuramente uno al quale è meglio non dare affidamento? E allora perchè non ci indigmamo con altrettanta forza, anzi, molta di più, a considerare quanto spendaccioni e incapaci di programmazione economica sono coloro che pretendono di mettersi a capo delle nazioni? Perchè per loro siamo disposti ad accettare qualunque scusa, qualunque diversivo, qualunque “distrazione” od errore?

Certo, la scusa più ricorrente è che per mantenere lo stato sociale, per pagarci i servizi di cui tutti noi abbiamo bisogno, le spese non possono essere contenute. Ma perchè non dicono la verità? Perchè non dicono che gli interessi pagati sul nulla (perchè il nulla è quello che ci è stato prestato, perchè appunto creato dal nulla da organismi privati come la BCE) sono quelli che ci hanno mandato in rovina? Ma è ovvio: primo, non si può svelare il meccanismo di creazione di denaro dal nulla, altrimenti la gente scenderebbe in piazza domani mattina (Henry Ford), ma soprattutto, è molto più comodo far leva sui sensi di colpa della gente, dirgli che “ha vissuto al di sopra dei propri mezzi, che “ha fatto il passo più lungo della gamba“, in modo tale che adesso accetti i tagli allo stato sociale, l’aumento delle tasse, la disoccupazione, la crisi. Tutto torna.

Fino a che non sapremo tutti la verità. E si scoprirà che l’imperatore è nudo.