Da una parte è innegabile che siamo una società ricca. Ricca di mezzi, ricca di tecnologia, ricca di beni materiali. Guardate i vostri armadi. Guardate i vostri elettrodomestici. Aprite un sito a caso di vendita di roba usata (ad esempio subito.it) e troverete di tutto, veramente di tutto, a quattro soldi. Vasche idromassaggio: usate pochissimo, come nuove, assolutamente nuove mai usate: una frazione del loro prezzo di listino, a volte anche poche centinaia di euro e ve la danno. Ma è così per tutto: oggi si sostituiscono oggetti che potrebbero essere riparati, a volte ancora funzionanti, ma magari un po’ fuori moda. Il suocero cambia l’auto e la sua, tenuta benissimo, non gli viene valutata che una pipa di tabacco. Io dico allora: beh, la teniamo per il figlio! Risposta: ma Marco acceterebbe di guidare una macchina così? Non è “da giovane”. Ma come? Una macchina ti deve servire a trasportarti, mica deve essere come un vestito da sera, che se è fuori moda ti fa fare la figura dello straccione.
Dall’altra parte vediamo sempre più ditte che chiudono, sentiamo di imprenditori che saltano, e magari alcuni si suicidano, cominciamo a conoscere amici, parenti o conoscenti, vicini insomma che rimangono senza lavoro. E se questa era una cosa che 20 anni fa era una rarissima eccezione, quasi una cosa di cui vergognarsi, oggi i casi sono sempre più numerosi. C’è la crisi, l’economia non tira, aumentano le tasse, il debito pubblico cresce a ritmi insostenibili, nonostante tutte le manovre e manovrine gli interessi sul debito sono sempre di più. E si avvicina lo spettro: fare la fine della Grecia dove, come ci ha raccontato l’ottima Monia Benini, ormai anche nel centro di Atene sono sempre più numerosi e frequenti i ristoranti e i locali chiusi per mancanza di clienti. Come detto in questa nota, la crisi ha un effetto di divisione: divide la gente fra chi un lavoro certo ce l’ha, e chi non lo otterrà mai.
Come si conciliano queste due scenette contrapposte? Stiamo parlando della stessa società, dello stesso paese? O sono film diversi? Siamo in una crisi nera o nella più ricca e abbondante delle società?
In realtà fanno parte delo stesso film: la ricchezza ha prodotto una tale sovrabbondanza di mezzi, che non serve più produrre e consumare ai ritmi forsennati degli anni ’60, ’70 e ’80. E di qui la crisi: perchè una economia basata sull’aumento esclusivo del consumo deve per forza arrivare al suo punto finale, sempre ammesso che non accettiamo tutti di comprarci 12 biciclette 5 motorini , 4 automobili a testa e 24 televisori (ma anche questo non sarebbe possibile per una oggettiva limitazione delle risorse disponibili sul pianeta – grazie a Dio!). In qualche modo possiamo dire che la disoccupazione è un effetto collaterale, non voluto, del nostro modello di società, della eccessiva ricchezza e sovrabbondanza di mezzi di cui la nostra società dispone.
E l’unica manovra, l’unico sistema che i nostri politici sanno immaginare (non mettere in pratica, per carità, non ci arrivano neanche, ma, insomma, qualche cosa devono far finta di fare pensare progettare, per giustificare gli stipendi da favola che si attribuiscono) è uno stimolo all’economia: buttare sul tavolo (nella gabbia dove siamo tenuti prigionieri, direi io) un po’ di soldi, nella speranza che questo “rimetta in moto il sistema“. Magari qualcuno cambierà cellulare (soldi alla Corea), magari qualcuno si cambierà la TV (soldi al Giappone), magari qualcuno andrà al ristorante (cinese, ormai sono sempre di più) o si prenderà una pizza da asporto in più (dal solito egiziano, ormai gli italiani che fanno le pizze chi li trova più?). Eh sì perchè la soluzione, secondo loro, è tirare avanti ancora un po’, magari qualche annetto, magari a fine legislatura, guadagnare il tempo necessario per mettere da parte acora un pochino, rubare ancora un po’ di risorse alla collettività per sè e la propria famiglia: nessun pensiero all’Italia, ai disoccupati, alle generazioni future. No. Ci pensino loro, quei pezzenti, cosa vogliono: fare i mantenuti a vita? Bamboccioni!
Per questo la crisi sia benedetta, perchè ci costringe a mettere in discussione il modello portato avanti finora. Non come diceva quell’utile idiota di Giannino in risposta ad una domanda del pubblico, dove alla domanda: “ma quanto può andare avanti la crescita infinita?” rispondeva: “Globalizzatevi, andate a vendere all’estero!“, ma cambiando dal di dentro il nostro modello economico.
- Passando da una economia della competizione ad una economia di collaborazione;
- da una rincorsa alla crescita ad una allo sviluppo ecosostenibile;
- da un consumo sconsiderato di farmaci ad un ritorno ad una sana alimentazione;
- incentivando energie alternative e di autosostentamento, e la lista potrebbe continuare.
Perchè se continuiamo così sarà sempre più inevitabile che la disoccupazione aumenti; ma se cambiamo modello, e la smettiamo di usare l’avidità come motore principale delle nostre azioni, potremo ridistribuire la ricchezza in modo da moltipicare il benessere.
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Ma la classe politica di vecchietti rifatti che ci governa questo cambio di passo non lo sa fare. Loro hanno un solo modello in testa, e a quell’età è pressochè impossibile cambiare. Per questo dobbiamo mandarli tutti a casa e mettere al loro posto persone nuove.
Sono pienamente d’accordo con te su questa analisi della nostra economia da fallimento.
Lo dico, lo canto, e lo veicolo nei miei spettacoli di teatro-canzone seri, oramai da anni. Siamo in molti ad aver capito tutto questo. Ma il Potere finanziario non lo ha ancora capito e i poveri del pianeta invece sognano il ns modello attuale di sviluppo. Purtroppo sono sempre di più dell’idea che occorra una leadership autoritaria che imponga standard di Buonsenso e di promozione umana. Un Leader Illuminato!!!
Marcusdardi
“Tutti a casa”…
certo,ben detto,sicuro…ma c’è un ma,ahiNoi…purtroppo…
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che,Questi qui,mai e poi mai se ne andranno,colle buone…
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essendo dei maligni,in mala-fede,ci voglion,per Loro,
le maniere forti,classiche…ovvero…”Manu+Militari”…
come d’altronde così sempre fu,nella Storia,in passato…
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ma,questo,solo l’Eterno puote volerlo e decretarlo…!!!
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E Loro questo lo sanno…eccome,se lo sanno…benissimo…
ERGO…
tiran avanti così,alla giornata,nella pigra,inerte attesa
di Quel+Giorno…”Quello”…della Fatal+Resa dei Conti…
che,a meno che la Storia non sìa per davvero “pietrificata”,
non dovrebbe poi tardar molto,ad arrivare…
E,poi…
ma Vi pare plausibile che quel buffo tizio,
quello della terza foto,vestito come il tipico Baro
da film americano,e che millantava titoli accademici inesistenti…ed esistenti solo nella sua fantasìa…
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possa,per davvero…”fermare il Declino”…???
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Dai,suvvia…siamo serii…!!!
DA qui non ci portiamo via nemmeno granello di polvere, accumulare è inutile. Purtroppo ci hanno convinto che ci servono milioni di “cose” e noi obbedienti ce le siamo comprate, salvo poi scoprire che potevamo tranquillamente farne a meno.
Troppi si sono fatti corrompere da questa smania.
Troppi ancora ci credono.
I più si ammalano di insoddisfazione, nulla è mai sufficiente, nulla appaga mai.
Mi chiedo, tornare a mettere al centro la Croce ed abbracciarla, vorrà forse dire tornare al sacrificio personale e alla rinuncia?
Poche cose sono davvero importanti e sfoltendo la lista si scopre che molte se ne potrebbero ancora depennare.
Se il sottoscritto è ricchissimo può permettersi di investire ovunque vuole. Faccio il bello e il cattivo tempo dove voglio, tanto sia col buono che col cattivo tempo, guadagno comunque ! Da una parte con la produzione e dall’ altra con lo strozzinaggio. L’ elastico, ciclicamente va tirato una volta di qua, una volta di la. Lo stesso funziona con le guerre : prestando soldi ad entrambe guadagnerò comunque : chiunque la vincerà. Questa credo sia la vera economia al livello planetario. Gli inetti ci vengono iniettati dai media ed è per questo che li eleggiamo. Se domani mattina mi presentassi come aspirante, anche se immensamente capace, senza visibilità, chi potrebbe darmi il voto ? E’ tutto selezionato a monte. La macchina funziona perfettamente. La povertà più grande ci sta venendo dal fatto che stanno spegnendo i nostri cervelli ( non parlo di Voi, ma di noi ).
Per portare un solo piccolissimo esempio… B. è stato defenestrato ( ? ) ma è possibile mai che nessuno si chieda come mai il governo non sia cambiato di una sola virgola ? Alfano forse comandava già all’ atto di creazione del governo, oppure è la solita messa in scena ? Ormai ci hanno talmente rincoglioniti che non sappiamo porci nemmeno le più puerili fra le domande.
Bravo.
Volendo togliere la libertà, ma senza farlo sapere, si può procedere così: https://www.ingannati.it/2011/02/10/democrazia-o-no/. Come detto anche qui: https://www.ingannati.it/2013/06/30/la-storia-del-tiranno-cattivo-e-della-democrazia/
Ora infarciscono le menti di: statale è brutto privato è bello, come se gli uomini si distinguessero in pubblici e privati.
Che sciocchezze, gli uomini si distinguono in avari o generosi,
caritatevoli o meschini, con senno o dissennati, lungimiranti o avventati.
Abbiamo spento le menti e aperto il cuore alla superbia, voltando le spalle a Dio.
Aggiustare le cose al punto in cui ci troviamo è un’impresa per giganti. Un gruppo di potere, impadronitosi dell’economia ha montato un sistema diabolico per impoverire tutti e quindi appropriarsi dei nostri beni allo scopo di renderci schiavi.
Per ottenere ciò si è servito di speciali procedimenti o protocolli, ed anche impadronendosi dei mezzi di comunicazione, usati oggi come strumenti di ipnosi, ovvero di imbecillizzazione o obnubilamento di intere nazioni.
I procedimenti messi in atto sono chiaramente elencati nel fa mosi “Protokollen” dei saggi di Sion.
Tra gli altri, sono ventiquattro in tutto, brilla tra gli altri, l’allontanamento delle popolazioni dalla religione e dal rispetto dei precetti Divini, la corruzione dei giovani, l’incentivazione al peccato, al vizio, ai piaceri illeciti, la distruzione dell’economia, la rovina morale e materiale della popolazione e molto più.
La classe politico-amministrativa è stata lautamente foraggiata per perpetuare questo stato di cose, e così i mezzi di comunicazione: usati per diffondere menzogne su menzogne in modo da accelerare tale distruzione.
È necessario l’intervento Divino. Venga un leader guerriero che distrugga questa classe politica di farsanti assieme al sistema finanziario delle banche.
I ladri devono restituire il maltolto prima di essere eliminati.
Dev’essere messa in atto una riforma radicale con eliminazione di coloro che si sono arricchiti con la truffa sulla pelle delle Nazioni.
“Guerriero”…..?????
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che dici mai,Elisèo…vergognati…pentiti…hihihi…!!!
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Dovresti saperlo,che non è…”politicamente corretto”…
usare una terminologia virile…”Militare”…che diamine…
ti metti in cattiva luce,parlando così,troppo francamente,
andando contro la codardesca moda oggi imposta dai Media:
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“buonismo…gandhismo…pacifismo”…
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utilissime “Trappole” per gli imbelli…”Gentili”…
che,se venissero a conoscenza di “Chi” le ha inventate
ed a quale Scopo…beh…male ci resterebbero…”Poareti”…
che s’illudono di potersi liberare con le buone maniere:
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e sai le risatazze che si fa la diabolica Satanerìa…!!!
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Dai,Elisèo…
vedrai che presto ci libererà,tutti quanti,a breve,
dalla presente,opprimente ed oppressiva Schiavitù,
quel tizio della foto,quello “armato” di…Chitarra…
ha un cipiglio veramente Virile,tremendo,terribile,truce,
ergo,dovrebbe metter in fuga i prepotenti…”potenti”…
che treman certo al sol sentir sonàr il suo Stromento…!!!
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Quello è il “Guerriero” oggi atteso dai più…hihihi…
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Ovvero…
il Chitarrista VINCERA’ il Fuciliere,
così come,nel magico mondo del Sogno,
la Pecora certo SBRANERA’ il Lupo…
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e,come diceva Peppino…”non è Vero…ma ci credo”…!!!
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Il titolo dell’articolo è il seguente: La disoccupazione è forse un effetto collaterale del benessere?
La disoccupazione, gentili interlocutori, è l’effetto del sistema ec onomico-monetario della Federal Reserve.
Tale sistema si fonda sul despotismo di un gruppo di banchieri privati che si arroga il diritto di controllare l’emissione monetaria, moneta creata dal nulla, a costo nullo e garantita da nulla, e indipendente dalla reale produzione di beni reali, e che si arroga il diritto della fissazione del tasso di sconto, di commerciare titoli di credito (o promesse di pagamento) che non saranno pagate alla scadenza, di falsificare scritture contabili e bilanci patrimoniali, il diritto di sottomettere parlamenti, governi e mezzi di comunicazione, da essi tenuti al guinzaglio per legittimare le porcate e l’imbecillità di Lorsignori
Ebbene, carissimi amici, voi capite che i detentori di siffatte prerogarive o diritti esclusivi, fanno quel che ben intendono con l’economia di qualunque paese, occidentale,
Con la rarefazione della moneta e di titti i mezzi di pagamento, causano a loro piacere le crisi economiche e relative conseguenze: la disoccupazione, l’impoverimento, ed il saccheggio dei beni delle popolazioni, le quali non riescono a capire “da che accidente dipende la disoccupazione”?