Ricevo e volentieri pubblico.
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Premessa del mio caro amico Parusìa. Con consiglio di avviare prima la musica.
Tratto da: http://www.peopleinpraise.org/
“Caro Alberto, sono sicuro che molti rimarranno trasecolati nel leggere questo commento di DonPa che condivido al 100%. Gesù non sta dicendo di sciogliere i matrimoni o di abbandonare le case dei famigliari. Per Dio, no, non lo farebbe mai. Però ci spiega. Se credete di sposarvi solo con l’intenzione di sistemarvi e di portare quiete nella vostra vita magari affidandovi ad una brava donna o ad un brav’uomo, non fatelo, perchè ciò renderà la vostra vita un tormento. Gesù dice: quando pensate che la famiglia venga prima di tutto e quindi tralasciate le cose di Dio per stabilirvi tranquillamente nelle quiete domestica, un lavoro stabile, o tenere fra le braccia i propri pargoli, sappiate che nulla resta come sempre e questi poi prenderanno decisioni diverse dalle vostre e potrebbe essere un inferno come ci racconta Mia Martini in quel ‘sono nostri figli ma non sono come noi’. Serve che il matrimonio rientri nel suo valore sacramentale dove ci si unisce all’unico uomo o all’unica donna che riteniamo abbiano già intrapreso quel percorso verso Dio in un atto di conversione totale. Allora anche i figli avranno due genitori operosi nella santificazione. Con tutto l’amore possibile!“
Vangelo di Luca 8,19-21
In quel tempo, 19 andarono da Gesù la madre e i suoi
fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
20 Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori
e desiderano vederti».
21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro
che ascoltano la parola di Dio e la mettono in
pratica».
Legami
Pur rispettando infinitamente i percorsi affettivi e relazionali di
tutti gli uomini e le donne della terra, i legami familiari generati
dall’umanità attraverso il sangue e le relazioni affettive,
Gesù non riconosce a questi legami nessuna utilità ed
efficacia per creare tra le persone legami veramente sani,
vantaggiosi, reali, energetici, generatori di unità e di
unione. A costo
di sembrare irritante per il perbenismo e le morali
tradizionali, scortese nei confronti dei suoi familiari,
Gesù non perde occasione per ribadire che i legami di
parentela, i legami di sangue, i legami familiari non sono in nessun
modo paragonabili con la potenza, l’efficacia, il valore dei legami
generati da coloro che condividono il vivere l’intimità con Gesù,
l’amore, la dedizione per la Parola di Gesù e il desiderio e
l’impegno di mettere in pratica le procedure del vangelo. L’unico
legame che Gesù riconosce e condivide, l’unico legame che considera
reale, vero, efficace, profondo, unente è il legame che si genera
quando le persone condividono nello spirito lo stesso amore e ardore
per la Parola del vangelo e lo stesso desiderio di realizzarla e
metterla in pratica, per la propria felicità e il benessere di tutti.
Perché Gesù non fa alcun affidamento sui legami di sangue, familiari,
parentali? Perché più volte li pone come il primo e il più potente degli intralci in grado
di impedire all’uomo di poter seguire e realizzare la sapienza del
vangelo, come quando in Matteo 10,37 precisa in modo
inequivocabile: chi ama il padre o la madre più di me non è degno
di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me,
perché? Semplicemente perché Gesù sa che i legami di sangue, i
legami familiari e relazionali non hanno alcun potere, forza,
possibilità, utilità per rendere felice l’uomo e garantire il
benessere dell’umanità. Gli uomini e le donne della terra cercano relazioni e
stabiliscono legami affettivi e di sangue per essere felici, per
vivere nel benessere, ma in realtà questi legami, per loro intrinseca
natura, non hanno alcuna possibilità e utilità per rendere l’uomo
felice e procurargli una vita di benessere e di armonia. I
legami affettivi, familiari, parentali, i legami di
sangue non sono
conduttori di felicità, maturazione, benessere, gioia, pace,
armonia. Gesù spiega in dettaglio questa verità,
praticamente sconosciuta all’umanità, quando in Matteo 24,38-39
afferma: Infatti, come nei giorni che precedettero il
diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a
quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne
il diluvio e travolse tutti, così sarà anche la venuta del Figlio
dell’uomo.
Le relazioni umane, i legami umani, gli affetti umani, i legami
parentali e familiari, i legami di sangue non hanno in sé alcun potere di
far crescere gli uomini e le donne nella consapevolezza della realtà,
nella comprensione di Dio e del suo muoversi e agire nella
storia. Sono
completamente inefficaci per aiutare un uomo a crescere spiritualmente
e intellettualmente, non sono di alcuna utilità per predisporlo alla
sua evoluzione e illuminazione, non servono assolutamente a nulla per
preparare l’umanità all’incontro con Dio e con Gesù suo Figlio e lo
Spirito Paraclito.
Anzi, Gesù mette sullo stesso piano l’occupazione di vendere e
comprare, cioè di provvedere al proprio sostentamento e benessere, con
il prendere moglie e marito, cioè con lo stabilire legami
affettivi e parentali, definendole occupazioni perfettamente inutili e
inservibili per far crescere l’uomo nella consapevolezza, nella
sapienza, nella conoscenza. Occupazioni così inutili e inservibili per
la crescita intellettuale e spirituale dell’uomo, che – rivela
Gesù – gli uomini e le donne di questa generazione, occupati a vendere
e comprare, prendere moglie e marito, vivranno la sua seconda venuta, la sua
venuta intermedia assolutamente in uno stato di totale
inconsapevolezza, completamente impreparati, ignari, ignoranti,
ciechi, sprovveduti, così come ai giorni di Noè, non si
accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti.
Gesù non demonizza i legami affettivi umani, i legami familiari e di
sangue, ma rivela con assoluta chiarezza che sono
perfettamente inutili all’uomo per raggiungere il benessere
integrale e per vivere felice. Chi affida la propria crescita
intellettuale, la propria evoluzione spirituale, la maturazione della
propria consapevolezza e comprensione, ai legami familiari e di
sangue, è come se si affidasse a un palo di cemento da cui un giorno
poter raccogliere fichi. Chi pretende di raggiungere la propria
felicità e il proprio benessere, attraverso il fruire quotidiano dei
legami familiari e di sangue, è come colui che pretende uva da un
rovo. Chi cerca la gioia attraverso i legami
familiari e di sangue è come chi cerca una sorgente d’acqua
zampillante in un sasso che tiene in mano. Incaricare i propri legami
familiari, parentali e di sangue di poter sprigionare e donare
felicità e benessere è la scelta più sciocca, sconsiderata e inutile
che l’uomo possa compiere. I legami affettivi umani, i legami
familiari e parentali, i legami di sangue per loro intrinseca natura
non possono fornire all’uomo nessuna forma di benessere reale e
felicità. Questo è il motivo per
cui Gesù insiste nel ricordare all’uomo che sono possibili legami,
relazioni, intimità, unioni, che hanno il potere, la forza, l’energia
di farlo maturare nella consapevolezza, di farlo crescere nella
felicità e nel benessere, e sono i legami che si creano quando le
persone, indipendentemente dai legami familiari e di sangue, iniziano
a condividere, amare, comprendere la Parola di Gesù con il forte
desiderio di realizzarla e metterla in pratica. Nessun
legame affettivo, spirituale, intellettuale sarà mai più forte, ottimo
conduttore di benessere e felicità, del legame che si genera tra
coloro che nel loro cuore condividono l’amore per la meditazione della
Parola di Gesù, per la contemplazione della persona di Gesù per
realizzare la sapienza della sua Parola. Nessun legame affettivo,
spirituale, intellettuale sarà mai più forte, ottimo conduttore di
benessere e felicità, del legame che si genera tra coloro che nel loro
cuore condividono il desiderio di ascoltare, comprendere, amare e
mettere in pratica le procedure evangeliche per il bene e la felicità
dell’umanità.
http://www.youtube.com/watch?v=5FO2KD7CDFI
con Gesu’ tutto è possibile senza di Lui il nulla
I legami familiari, se sani, danno l’idea dell’amore di Dio.
Tutto ha inizio nell’amore e si sviluppa nell’amore; tutto prende senso solo con l’amore.
Abbiamo tutti il seme dell’amore del Padre, chi ha fiducia in questo seme, anche se inconsapevole, coltiva questo immenso dono e lo fa crescere. (Mt 25,31-37)
Non ci ha creati esseri solitari bastanti a sé stessi, ogni essere umano cerca il suo completamento nell’altra metà mancante; l’uomo e la donna hanno limiti che solo nell’altro trovano per completarsi.
Queste sono grazie che ognuno riceve da Dio, infatti Egli fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.(Mt 5,43-45)
La grazia immensa, il più grande dono è la fede in Lui che è Amore Purissimo e Infinito; con la fede nel cuore cadono molti veli dagli occhi.
Tutto diventa più nitido e luminoso, tutti intorno a noi diventano preziosi perché attraverso di loro arriva a noi l’amore di Dio seminato nel loro cuore.
Cercare negli altri questo piccolo seme e prendersene cura, avendo fiducia che col tempo vedremo sbocciare il miracolo della bellezza suprema, che è la consapevolezza dell’Amore del Padre anche nell’altro che in questo amore non credeva.
Dio ha fatto ogni cosa in maniera perfetta, la ricerca della verità
in tutte le sue forme porta verso di Lui, il cammino è lungo e doloroso e si arriva piagati e feriti ma guariti nell’anima.
Si comprende che i legami non hanno senso se non con la Parola di Dio,che è la ricerca del bene, è la pazienza, è l’umiltà, è il sacrificio.
Ciao Lucia, parole sagge le tue. Infatti tutto si fonda di grazia sull’amore. Sergio Endrigo, mi ricordava un amico da cui sono ospite e che non menziono per rispetto, diceva in una sua mitica canzone, CI VUOLE UN FIORE. Ma il FIORE delle relazioni umane e anche delle relazioni più intime deve essere quell’amore che discende dall’Amore superiore. Dici bene alla fine della tua considerazione:
“Si comprende che i legami non hanno senso se non con la Parola di Dio,che è la ricerca del bene, è la pazienza, è l’umiltà, è il sacrificio”. Immagino che tu stessi parlando di tutti i legami di grazia, da quelli affettivi a quelli amicali e lavorativi. Perchè senza questo legame di amore, senza il fiore da cui nasce il seme e quindi la pianta con le sue radici si rischia di mandare tutto a compromesso fino al logorio totale. Ed il primo a rimetterci è il nostro amore totale per Dio da cui smettiamo di ricevere le benedizioni necessarie.
non ho più parole…le ho esaurite con la pazienza…..ringrazio sentitamente per questa ulteriore perla di saggezza!
scusami dux ovvio non è riferito a te ma a Mona!
Ciao Mona, hai inteso bene il senso delle mie parole, che non sono “mie”.
Nel passo citato da Parusia Gesù indica che non solo la stretta parentela o legame sono fondamentali, l’amore non è limitato, l’amore sgorga come una fonte infinita in cui abbeverarsi e dar da bere perché assetati.
In questo modo si comprende come i legami tutti, non fungano da prigione ma da stretta cordata di aiuto reciproco nella salita al monte Santo di Dio.
Ricordarsi sempre che in tutti coloro che incontriamo c’è una goccia del Suo Santo Amore ci fa guardare gli altri con occhi rinnovati.
Cara Lucia, è vero, l’amore di grazia regge tutto. Se c’è l’amore ed il rispetto reciproco, non ti ferma nessuno e non ti verrà mai di cercare forme di evasione dal legame autentico, se fondato in maniera trasversale dal conforto familiare e tra persone che condividono l’amore comune per Dio anche nelle loro diversità. Questo è di grazia il vivere la comunità cristiana e il modo di rifuggere dall’individualismo di interesse o di opportunità che Gesù paragona al vendere e comprare. Poi di questa comunità possono fare parte tutti anche i non cristiani, ma il Dio che Ama è quello Trinitario che benedite sempre, come ha detto giustamente Dux, ma solo se sappiamo non farci scivolare addosso questa benevolenza. Che poi tutti i casini e la “vita piena di guai” ce li andiamo a cercare quanto più siamo distanti da Dio, dalle sue benedizioni e dagli amici fedeli a Dio che piacciano o no anche nel loro essere integrali e osservanti nel Vangelo.
Ma sicuro…
che la “Verità” possa far male…ed,in primis,sommamente…
la Spada della Verità+Kristica…
il Gladio della Giustizia+Divina…!!!
Mentre la mellifua,dolce,zuccherosa…”lingua”…
degli Ingannatori,al soldo della diabolica “Satanerìa”,
titillano le ingenue orecchie dei cretini creduloni…
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provata prova ne sìano…i dibattiti che fanno in TV…!!!
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Ah…ocio,poi,che son sempre mi…
Aguglia…
alias…Adler…Berger…NEMO…
e,per anticipar subito il nostro pìo Dux,
Vi dico che mi son deciso di cambiar pseudonimo,
come già fatto in passato,ad ogni cambiamento di fase:
ché siam da quest’oggi entrati,tutti quanti,
nella “Fase…Finale”…ed era davvero Ora…Amici miei…!!!
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Ed una giustificazione per questo…”VVV”…
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Via…Veritas…Vita…”IC+XC”…Nostro+Signore…
Veni…Vidi…Vici…”Kaesar”…
Volontà…Vendetta…Victoria…Noi+Tutti…
ce ne sarebbe,poi,pure una “Quarta” di possibile “Kiave”…
ma questa,per ora,me la tengo per me…hehehe…
ne va della doverosa,legittima…”pràivasi”…hihihi…