In gita a Trento abbiamo fatto visita al nuovissimo museo dello delle scienze, il Muse. Molto ben fatto, molto interattivo, con moltissimi animali imbalsamati (che si possono anche toccare), esperimenti per bambini e non solo, video e giochi interattivi. Insomma, con il piccolo di 9 anni, dopo quasi sette ore abbiamo dovuto insistere per portarlo via.
Al complottista che sono, ovviamente, un paio di note stonate non sono andate giù. Innanzitutto la vulgata ufficiale dell’uomo discendente dalla scimmia, e tutto all’indietro fino agli organismi monocellulari, e gli amminoacidi creati “per caso” nel fatidico “brodo primordiale” (non vi avevo mai detto che non ci credo?).
Altra bufala stonata quella del global warming, in perfetta sintonia con la versione massmediatica, ma ormai sempre più contraddetta dalla maggior paerte degli scienziati (alla faccia del premio Nobel ad Al Gore). Pazienza.
Una piccola sezione con alcune “innovazioni” di alcune piccole aziende (perlopiù della zona) mi ha interessato. In particolare una, che ha studiato un sistema basato su tecnologie wireless NFC (Near Field Communication) e Wifi, per la trasmissione dei dati…. per contare le api che escono dall’arnia e quelle che rientrano alla sera: così in caso siano troppe le api che alla sera non fanno ritorno, si può generare un allarme all’allevatore, che verrà avvisato via SMS, mail, Voice mail… peccato che nessuno lo abbia avvisato che il mancato ritorno delle api sia dovuto agli OGM come il BT che, inseriti nelle piante affinchè producano insetticidi, impediscono alle api di ritrovare la strada del ritorno a casa (come dice Jeffrey Smith, autore de “L’inganno a Tavola”, pare siano legati all’uso dei nicotinoidi). E questo è il motivo per cui le api, in tutto il mondo, stanno morendo.
Chissà come facevano nell’antichità, a contare le api che non facevano ritorno a casa, la sera. Ma forse, senza tanto wifi e NFC, non ce n’era bisogno. Non c’erano gli OGM, e le api trovavano la strada per casa.
si l’uomo non è scese dei scimmia sciamo noi che andiamo verse di loro come nostre mente perverse.
L’importante è perseguire la conoscienza accademica, non la verità.
Cosa ti aspettavi da un museo? 😉
Qualche giorno fa, al Museo di storia naturale di Milano, nella sezione di paleoantropologia, vi è la classica immagine della successione di ominidi antropoidi che man mano si umanizzano sempre di più fino a diventare pienamente umani.
Curiosamente, nell’ultimo stadio vi sono due volti umani, e non uno.
E di questi due, uno ha dei tratti femminili.
Poiché ho già spiegato a mio figlio, che oggi ha sei anni, che la prima Coppia di Esseri Umani, Uomo e Donna, sono stati creati perfetti (e quindi anche belli e intelligenti come noi ancora non siamo tornati ad essere) e che solo dopo il Peccato Originale è stata generata un’umanità “scimmiesca”, di cui oggi ritroviamo i resti fossili: mi è stato facile dargli il suggerimento di leggere quell’illustrazione da destra verso sinistra.
E quindi vedere l’involuzione, dalla perfezione originariamente creata da Dio.
E come da allora Dio non abbia mai smesso di operare per una ri-evoluzione, che ha avuto uno “scatto” incommensurabile al momento dell’Incarnazione.
E sappiamo che vi sarà un altro “scatto” incommensurabile al momento della Parusia.
Quando i morti in Cristo risorgeranno (avete mai provato a parlare ad un bambino di quattro o cinque della bellezza e della magnificenza del Corpo Glorioso? Rispetto alle cui caratteristiche impallidisce qualsiasi super-eroe? Avete mai visto il suo entusiasmo nel figurarsi ciò che Dio ha in serbo per lui e per ciascuno di noi? E come, per un premio così splendido, diventi a quel punto “normale” impegnarsi per il Paradiso?) e quando i vivi, rimasti fedeli, saranno trasfigurati e sperimenteranno nel corpo fisico, che mentre sarà fatto salire al cielo sarà al tempo stesso trasfigurato.
In un collettivo “rapimento” in Cielo, di cui quello di Enoch, prima, e di Elia, dopo, furono figura ed anticipazione.
Quindi, come al solito e come sempre: Dio scrive dritto, drittissimo, anche sulle nostre righe storte, e stortissime.
Ci chiede soltanto di non smettere di accorgercene.
Così da iniziare anche noi a scrivere sempre più dritto, a Sua Immagine e Somiglianza.
Vi saluto e vi abbraccio,
in Gesù Adveniente e Maria Corredentrice
Citazione: (avete mai provato a parlare ad un bambino di quattro o cinque della bellezza e della magnificenza del Corpo Glorioso? Rispetto alle cui caratteristiche impallidisce qualsiasi super-eroe? Avete mai visto il suo entusiasmo nel figurarsi ciò che Dio ha in serbo per lui e per ciascuno di noi? E come, per un premio così splendido, diventi a quel punto “normale” impegnarsi per il Paradiso?)
Che bella una fede così “contagiosa”!!!!! Magari l’avessi anch’io…. 🙁
“Brodo primordiale”…ovvero…”Brodaglia”…
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a tal riguardo,risulterebbe davvero oltremodo arduo,
andar a reperire,nella storia della Scienza e della Tecnica,
un esperimento che sìa più…”diaboliKo und sataniKo”…
di quello montato,sessant’anni or sono,nel 1953,
dal ricercatore “ameriKano”…Stanley*Miller…!!!
Eh, la scienza non fa coppia con quello che potrebbe definirsi il… soprannaturale. Anche io, a suo tempo, ho litigato e non poco con il mio professore di biologia e genetica quando si è parlato appunto dell’uomo. mi ricordo che diceva: -L’evoluzione delle particelle primordiali che si aggregarono formando i primi microrganismi…- e io gli chiesi: -Professore, queste particelle primordiali da dove provengono?- e lui mi rispose: -Dal cosmo, dove insiemi di particelle formarono i pianeti, galassie, stelle, ecc.- e io: -E il cosmo come si è creato?- e lui: -Dall’espansione degli atomi- ma io non gliela volevo lasciare vinta e proseguii: -E gli atomi come si sono creati?- risposta: -Dal big bang- con un tono alquanto incavolato del tipo “io sono il tuo dio e non voglio essere contraddetto”; ma io insistevo: -E questo big bang come si è creato?- e lui: -da una forte espansione di tipo esplosivo di un atomo- -E questo atomo come si è creato?- gli domandai. -Dall’energia delle particelle subatomiche!!!- urlando come un megafono umano. -E questa energia chi l’ha creta in origine professore?- lì è rimasto in silenzio, non mi ha più risposto e ha ripreso la lezione senza più dirmi niente. Tutta teoria, vero? Ma quando arrivi al punto dove l’ho voluto far arrivare e come tante altre persone la pensano… cilecca!
Eh,sì,poveracci…quel professore e quelli come lui!
Non possono ammetter,ché ne andrebbe del loro orgoglio,
che ci debba esser stato un “Creatore”,in principio…
quindi si sono inventati “teorìe” che nulla spiegano!
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Il citato Miller,però,ben sapeva di star “imitando” Dio…
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Salve, lei dice da quel che ho letto di non credere alla teoria dell’evoluzione va bene, come opinione personale, ma ha cercato qualche informazione in più letto libri a riguardo non dico il classico l'”origine delle specie ” che per molti aspetti è superato ma qualcosa di più attuale se vuole ele consiglio “Perchè non possiamo dirci non darwinisti” (immagino abbia già colto la citazione) del genetista Edoardo Boncinelli; anch’io ero scettico ma mi son dovuto ricredere.
Saluti da un ex-scettico
A me, personalmente, questa storia dell’evoluzionismo spontaneo non convince per niente:
– illogica, a pelle (nessun sistema complesso, tantomeno essere vivente, si costruisce da solo);
– incompleta: pretende di spiegare come le cose si sarebbero svolte, da un certo punto in poi (il famigerato big bang) senza dire cosa e perchè ci sarebbe stato prima;
– insostenibile dal punto di vista matematico: la terra non è così vecchia, secondo le stesse stime degli scienziati, per aver permesso tuttew le combinazioni casuali da permettere, anche col solo caso, la formazione di organismi via via sempre più complessi;
– insostenibile dal punto di vista fisico: contraddice il secondo principio della termodinamica, quello sull’entropia;
– insostenibile anche dal punto di vista biologico: le scoperte in ambito sub cellulare e del DNA insegnano che le modifiche, anche indotte, tendono ad essere riparate e compensate, piuttosto che trasmesse alle generazioni successive.
Poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Ma non chiamiamola scienza, per favore. Al limite potrei pensare ad un evoluzionismo “assistito”.
Riprendo da questo post: (https://www.ingannati.it/2012/01/07/evoluzionismo-ed-entropia/):
L’osservazione che a me colpisce di più, anche se -ripeto- non esiste nessuna necessità di giustificare una posizione, semmai solo di “puntellarla“, è stata quella che fa riferimento al secondo principio della termodinamica, all’entropia, il disordine e il caos dell’universo che, in assenza di interventi dall’esterno, tendono sempre ad aumentare.
In parole semplici: immaginate di riempire metà di un grosso vaso di vetro (ad esempio un contenitore da 10 litri) di confettini bianchi. Adesso riempite la seconda metà di confettini identici per forma e per peso ai precedenti, ma neri. Cominciate a scuotere il vaso. Appare evidente che i confettini cominceranno a mescolarsi e, alla lunga, la distribuzione di bianchi e neri sarà uniforme all’interno del vaso.
Ora chiamate un bambino (ricordate la favola “I vestiti nuovi del Re” ?) e domandategli: “Secondo te, è possibile che, continuando a muovere il vaso, tutti i confettini tornino a dividersi, metà da una parte e metà dall’altra?” Il bambino ci penserà un po’ e dirà di no. Insistete: ma anche se continuassi a muovere per un’ora? Per un giorno? Per un anno? A questo punto sappiamo tutti che la risposta, dal punto di vista probabilistico, è “sì: esiste una configurazione, fra i miliardi di configurazioni possibili, che è quella desiderata; e, in linea teorica, è assolutamente possibile, come tutte le altre“. Ma questa è una astrazione, e come tale tipica di chi sa ragionare per astrazioni; inoltre contraddice il secondo principio della termodinamica e il sentire “istintivo” tipico di chi si fida dei propri sensi, come è un bambino.”
Il Messaggero,in data odierna,a pagina 18:
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“Perché l’Italia non deve rinunziare al Liceo+Classico”
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articolo a firma…”Giorgio*Israel”:
qual Sonòra,”Matematica”,Storica…”Magistrale***Lezione”!
Andrebbe,il suddetto,nominato,sul campo,seduta stante,
“Ministro della Istruzione Pubblica”…
ed il fatto che sìa “ebreo”,certo non osta…tutt’altro…
essendo Noi stufi di questi pseudo”cristiani”rincretiniti,
che pontificano,ogni dì,solo per farsi belli al volgo…
vedi quel ridicolissimo “meeting” montato in quel di Rimini!
Come vedrei bene,e,davvero,non sto scherzando:
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il valido Ing.Alberto…”Ministro dell’Energìa…
il buon Elisèo…”Ministro per la Finanza e l’Economìa”…
il pìo Dux…”Ministro agli Affari Religiosi”…
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e,Vi assicuro…non sto affatto scherzando,Amici+Miei…!!!
Certo,ci vorrebbe,per poter realizzare tutto quanto detto,
la…”Sacro+Santa+Bene+Detta”…”Rivolta”…”Rivoluzione”…
condizione necessaria,questa…ma pure sufficiente…!!!!!
Quando parla di evoluzionismo assistito si riferisce al cosiddetto disegno intelligente vero? Ma quella è roba per fondamentalisti protestanti americani persino il defunto pontefice Giovanni Paolo II aveva accetta la teoria evolutiva riporto le sue parole:
“Il principio di evoluzione e il principio di creazione possono convivere, essendo su due piani completamente diversi”.
A me sembra che voi vogliate da una teoria scientifica con tutte le risposte altrimenti se non è completa non vale niente: non sappiamo cosa c’è stato prima del bing bang ma dopo si e più o meno la teoria funziona; altrimenti se non vi accontentate torniamo alla fisica aristotelica con Dio primo motore immobile e tanti saluti al pensiero critico.
Ma perchè invece di etichettare (Ma quella è roba per fondamentalisti protestanti americani…) non ribatte ai singoli punti (entropia, genetica, ecc.) ?
E’ la scienza che per affermare sé stessa chiede prove. Mi suona strano
che la scienza, e chi crede ciecamente in essa, chieda fede quando si parla di evoluzione.
A me non hanno mai , e sottolineo mai mostrato anelli di congiunzione, forse che a qualche fortunato è capitato?;
Quando parlo di anelli di congiunzione tra specie non intendo solo tra uomo e scimmia, ma tra tutte le specie in “evoluzione”. Mai visto uno straccio di prova.
Vista la lentezza evolutiva avremmo dovuto ritrovare anelli di congiunzione a migliaia se non milioni, persino Darwin a suo tempo si meravigliava e lamentava del loro mancato ritrovamento, sostenendo che tale teoria non aveva senso in loro assenza.
Chi vuol credere all’evoluzione è libero di farlo, per carità, ma che si continui a contestare l’esistenza di Dio per mezzo di teorie ha decisamente stancato.
Solo l’uomo è decaduto a causa del peccato d’origine.
Per questo la scienza ha preso lucciole per lanterne.
Diceva un mio antico professore: La probabilità matematica che il creato sia derivato da un “Big bang” (teoria darwiniana dell’origine della specie), è la stessa probabilità che da un’esplosione in tipografia (che all’epoca usava i caratteri mobili) sorgano le composizioni ordinate delle pagine della Bibbia completa.
daccordo con il piano diabolico di destabilizzazione della società agli studenti, ai giovani d’oggi si devono insegnare solo storielle facili facili che non considerino la Vita Spirituale dell’uomo. Così come si permette e anzi si promuove l’infedeltrà coniugale, la promisquità, l’omosessualità, l’aborto, insomma le pratiche che il Padreterno aveva proibito. È la maniera sicura di destabilizzare la civiltà occidentale: fenomeno che sta succedendo sotto i nostri occhi.
Leggansi “I procedimenti dei saggi di Sion”; procedimenti e dettami che vengono seguiti alla lettera e stanno distruggendo la Civiltà Cristiana occidentale.
PS: La teoria Darwiniana e i loro sostenitori stanno ancora guardando il dito che indica, mancando nel fondamentale sguardo alla luna. 😉
.
..a buon intenditor poche parole
“Primo*Motore*Immobile”…
secondo alcuni ingenui,sembrerebbe esser solo un vecchio,
obsoleto,sorpassato concetto…”Aristotelico+Tomistico”…
ed invece…Sorpresa delle sorprese…Beffa delle beffe…
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c’è…eccome se “c’è”…anche se non puote esser “visto”,
dato che “non esiste”…essendosi reso…”invisibile”…
piazzatosi com’è…nel “Centro” dello…”Spazio*Tempo”…!!!
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Ciao Alberto:
Romani 8:19-22 “La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa – e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; […]”
Comunque le api sono “violentate” dai campi elettromagnetici, che sono il fattore preponderante nel disturbo dell’orientamento, prova a chiedere ad un apicoltore (come ho fatto io al vicino di casa) cosa succede all’alveare quando si avvicina con un cellulare acceso.
Inoltre le api sono parti dell’organismo alveare, la vendita delle regine equivale ad un espianto di organi, con eventuale rigetto.
C’è una simbiosi estrema tra l’apicoltore e gli alveari: nel caso lui muoia, ad insaputa delle api, dopo poco tempo accade l’estinzione quasi completa degli alveari.
Queste esperienze non sono spiegabili dalla vostra scienza, e i monumenti all’ignoranza vanno ignorati, non visitati: NESSUN valore o attenzione può essere dato a chi depista.
Esiste la funzione inversa dell’Entropia, e io la conosco: la creazione/universo è in attesa del co-creatore, che DEVE smetterla di abbracciare la conoscenza discriminante/depistante.
Saluto tutti, perfino il chiacchierone del villaggio (che a dire il vero non si sente più come prima).
Stupenda la funzione inversa dell’entropia!!!!
PS: in effetti quello che avevo da dire l’ho già detto (quasi) tutto… 😉
Giustamente, in quel passo della lettera ai Romani da te citato, Roland: san Paolo ci ricorda quanto siano state globali (anzi: universali) le devastanti conseguenze del Peccato Originale voluto (e perfezionato) dal Primo Uomo.
E rinnovato dai suoi discendenti maschi (visto che dai credito alla Sacra Scrittura, Roland: ti ricordo che nel capitolo 6 di Genesi si parla dei “Figli di Dio che videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero in moglie quante ne vollero”).
Dio ai co-creatori (e pro-genitori) ci aveva pensato, poiché ogni cosa che fa, dopo averla pensata: la pensa e la fa bella e buona.
E tali co-creatori (e pro-genitori) erano chiamati a divinizzarsi lungo il corso della vita terrestre, per poi assumere il Corpo Glorioso alla fine di essa, fine che non incuteva il timore -né tantomeno lo spavento e l’angoscia- che c’incute oggi la morte così come la sperimentiamo; ma che era bensì dolce come fu l’addormentamento di Maria (e qui chiederei ad un teologo, che eventualmente si trovasse a passare da qui: ma se l’anima è, come dice San Tommaso d’Aquino, la “forma del corpo”, allora qual’è l’Anima che dà la forma al Corpo Glorioso?)
Co-creatori, pro-genitori, amministratori saggi ed amorevoli di tutta la Creazione, erano gli Esseri Umani (creati Maschi e Femmine da Dio, a Sua Immagine) nel Progetto di Dio, che E’ Padre e Madre.
Al momento della prova (che fu, per usare un termine della meccanica razionale e della teoria dei sistemi, un vero e proprio “punto di biforcazione”), il Primo Uomo volle esercitare la sua Libertà (donatagli, per amore, da suo Padre, che essendo Colui che E’: è quindi ASSOLUTAMENTE Libero. E, in quanto tale, dona una Libertà realmente totale ed integrale a tutti i Suoi Figli creati a Sua Immagine e che ha pensato e creato per amore) nel male, compiendo il Peccato Originale.
E l’umanità (non più propriamente Umanità) si avviò (cadendo, anzi persino “rotolando”) lungo il percorso discendente che partiva dal suddetto punto di biforcazione.
“Rotolamento” che sarebbe stato rovinoso ed irreversibile se non fosse intervenuta la Mano misericordiosa di Dio a sostenere l’uomo in quel rovinoso rotolamento verso il basso e a presiedere, con amore costante ed instancabile, alla sua ri-evoluzione.
E in quest’ottica va letto lo stesso Diluvio Universale.
Ri-evoluzione che si perfezionò, sul piano spirituale: al momento della Redenzione Universale portata da Gesù, il Messia predetto da millenni. Oltre che Verbo fattoSi Carne.
E che si completerà, sul piano anche corporeo: al momento della Sua Parusia.
Quando i morti in Cristo risorgeranno e quelli che per allora saranno vivi verranno rapiti e trasfigurati.
Gli uni e gli altri, quindi: redenti (e “liberati”) anche nel corpo.
Quindi, è chiaro che la Creazione geme, in attesa della rivelazione dei figli di Dio.
Ma è altrettanto chiaro che i figli di Dio sono già qui e che sono differenti dai figli degli uomini: anche se molti di loro non hanno ancora preso consapevolezza della loro natura di figli di Dio.
E che, come quell’aquilotto che credeva di essere un pollo perché dai polli era stato allevato: ancora non conoscono sé stessi.
Ma anche oggi, così come fu allora: è Dio stesso che interviene.
E che porta luce là dove fino ad oggi ha permesso che vi fosse buio o semi-oscurità.
E la questione tra creazionismo ed evoluzionismo, è Lui stesso che la di-spiega (ossia gli “toglie le pieghe” e la rende “semplice”: sine plicis, senza pieghe).
Attraverso la rivelazione donata tra il 1968 ed il 1974 a don Guido Bortoluzzi, sulla Creazione dei Primi Due Esseri Umani.
E sul Peccato Originale compiuto solo e soltanto dal Primo Uomo.
“Creazione mediata”: questo è il nuovo (e vero) paradigma.
Che fa piazza pulita, in modo semplice e chiaro di tutte le oscurità presenti sia nel creazionismo che nell’evoluzionismo, riguardanti la specie umana.
E che è integralmente coerente:
– sia con il Deposito della Fede (per il quale il Monogenismo e la Perfezione dei Primi Due Esseri Umani sono punti irrinunciabili, così come la trasmissività per via generativa del Peccato Originale)
– sia con i dati sperimentali dei fossili paleo-antropologici.
La stessa “creazione mediata” di-spiega le cose anche per tutte le altre specie, animali e vegetali.
Dando conto, al tempo stesso:
– sia della “contiguità” tra una specie e quelle a lei più adiacenti, verso il basso e verso l’alto, in quella che è l’innegabile “scala evolutiva” che possiamo constatare in natura;
– sia dell’ “irriducibilità” di una specie ad un’altra, anche quando sono estremamente vicini o persino adiacenti nella “scala evolutiva”. “Irriducibilità” che è dimostrata, a livello macroscopico, dalla mancanza degli “anelli di collegamento” tra una specie e la successiva, come faceva giustamente e razionalmente notare Lucia; a livello microscopico dal funzionamento stesso del DNA, studiato sempre più approfonditamente in questi ultimi sessant’anni.
E, per quanto ne sappiamo ancora pochissimo (almeno a livello di conoscenze condivise: perché vi sono persone, non sempre benitenzionate, che ne sanno invece enormemente di più), è un dato ormai acquisito che esso -il DNA- è un sistema intrinsecamente stabile. Ossia tale per cui qualsiasi piccola oscillazione imposta dall’esterno (quali sono, per definizioni, le “mutazioni casuali” che secondo il paradigma darwiniano tanto ortodosso quanto ormai sbugiardato, dovrebbero costituire la materia prima sulla quale va poi ad operare la selezione naturale. Selezionando, appunto, tra gli individui della stessa specie quelli aventi un DNA possedente una mutazione biologicamente favorevole) viene sistematicamente “annullata”, tornando così allo stato pre-esistente all’oscillazione stessa.
Ossia, in termini biologici e non meccanici: una qualsiasi mutazione, in un DNA caratterizzante quella data specie e che è sempre il non-plus-ultra dell’ordine (per tutte le specie animali e vegetali ma meno per l’uomo: che infatti sconta ancora nel suo DNA gli effetti del Peccato Originale), è sempre una mutazione tanatogena, che ossia conduce alla morte dell’individuo che ne è portatore.
O, quantomeno, alla sua sterilità.
In un caso o nell’altro: quella “mutazione” evidentemente non si trasmette alla generazione successiva.
Quindi, il discorso puramente qualitativo ma non per questo infondato che, qualche commento sotto, fa Lear a proposito dei lupi: si applica solo e soltanto all’evoluzione intra-specie.
Per la quale gli individui della stessa (e caratterizzati da un DNA che li contraddistingue come appartenenti a quella certa specie) diventano sempre più “adatti” e “funzionali” all’ambiente, anche (e, forse, soprattutto: come appunto gli studi sull’epigenetica stanno dimostrando) in virtù dell’esperienza più o meno fruttuosamente fatta, del loro ambiente.
L’epigenetica è appunto quella branca di ricerca di frontiera che sta mettendo sempre più inequivocabilmente in luce da un lato la “plasticità” del DNA, dall’altro che l’ereditarietà non si riduce ai geni.
Il che, in altri termini, equivale a dire che il DNA è portatore di una meta-informazione, rispetto alla successione di basi azotate che costituiscono i geni.
In un caso e nell’altro: l’ereditarietà (ossia il “patrimonio” trasmesso alla generazione successiva) ha un qualche grado di correlazione con l’ambiente circostante e con le esperienze che in quell’ambiente hanno fatto le generazioni precedenti.
Ciò avendo come conseguenza che le esperienze dei genitori (sia “positive” che “negative”) possano essere trasmesse, epigeneticamente appunto, ai figli.
E qui è potente, per chi voglia o possa coglierlo, il richiamo o la risonanza di quelle altre parole della Sacra Scrittura, che attestano la “trasmissibilità” alle generazioni successive sia delle “benedizioni” che delle “maledizioni”.
Dove, per grazia di Dio, le “benedizioni” (specialmente se sono quelle di Dio stesso) hanno uno spettro di trasmissibilità più di TRECENTO volte maggiore rispetto a quello delle maledizioni.
Del resto, chi ha mai partecipato attivamente ad una “costellazione familiare”: ha potuto sentire “col corpo” (di più o di meno a seconda della sensibilità del suo corpo) l’esistenza del campo cosiddetto “morfogenetico”.
In cui sono registrati con una precisione assoluta tutti gli eventi/relazioni, non solo della nostra vita ma anche delle generazioni che ci hanno preceduto.
Ecco, quindi, che il Peccato Originale è osservabile sotto un doppio aspetto: quello genetico e quello epigenetico.
Dove, per quanto riguarda il secondo, non erano immuni neanche i discendenti “puri” del Primo Uomo e della Prima Donna, da Set in poi
Per quanto riguarda invece il primo: suggerisco la lettura di questo testo, dove è scientificamente sottolineata e ribadita la totale assurdità del passaggio da una specie a quella successiva, nella “scala evolutiva”, sulla base di quelle famose “mutazioni genetiche casuali”.
E dove il suo autore opera una giusta rivalutazione dello stesso Darwin, che ebbe il merito incontestabile di rilevare e sottolineare l’esistenza della “scala evolutiva” presente in natura; ma che parrebbe non aver mai affermato che il passaggio da una specie a quella successiva, in detta scala, sia avvenuto in un modo “casuale”.
Ma che, al contrario, abbia richiesto ogni volta l’esplicito intervento di una Intelligenza esterna.
Con la creazione ad hoc di uno specifico individuo attraverso cui si attua la “creazione mediata” e che sarebbe stato, ogni volta, il materiale “anello mancante” nel passaggio da una specie alla successiva (dove il formale “anello mancante” è l’Intelligenza Creatrice di Colui che conosce nell’intimo il DNA di ogni specie poiché da Lui tutte sono state create)
Ecco il link al testo di cui parlavo:
http://www.genesibiblica.eu/docu/fede-scienza-martelli-2.pdf
Allora quando parlavo di fondamentalisti volevo fare l’esempio di gente ottusa che grazie agli appoggi politici cercano di far approvare i loro programmi nelle scuole tornando a noi partiamo dal punto più inattaccabile della teoria di Darwin: La Selezione Naturale esempio tratto dall’ìrigine delle specie:
Prendiamo un gruppo di lupi in un determinato ambiente ci saranno quelli più veloci, quelli più forti, quelli più resistenti alla fatica e così via. Supponiamo che per un qualche motivo tra le loro prede sia in maggior numero quella più veloce il cervo; in questo modo i lupi più veloci sono avvantaggiati nella lotta per la sopravvivenza ed hanno più probabilità di trasmettere questa caratteristica ai loro discendenti.
Darwin si era accorto che, cosi come gli allevatori selezionano le mucche che producono più latte o le galline che danno uova migliori, cosi fa la natura selezionando attraverso le generazioni le caratteristiche di tutte le specie viventi sono che la natura lo fa senza un fine, nel primo esempio potevano per esempio sopravvivere i lupi più resistenti alle carestie o quelli più forti a seconda dell’ambiente in cui devono competere, non c’è nessun predestinato.
Sì questa è la versione più diffusa, e tutto sommato anche più accettabile.
In realtà però lo sviluppo dell’epigenetica (principalmente a seguito degli studi di Bruce Lipton) toglie notevole importanza ai geni come determinanti delle caratteristiche fisiche di un individuo, aumentando di molto l’influenza dell’ambiente esterno;
inoltre, sempre a seguito di osservazioni intelligenti dello stesso Lipton (o era Braden? non ricordo, ma mi riprometto di approfondire), a fronte delle osservazioni citate (epigenetica et similia) ne veniva fuori una idea evolutiva che, anzichè vedere le specie in evoluzione grazie alla competizione e alla sopravvivenza del più forte, interpreta l’evoluzione come la capacità di collaborazione fra cellule, individui e specie. Che, come puoi immaginare, è una visione che mi piace molto di più.
Approfondirò.
Mi dispiace ma devo insistere, vorrei vedere uno straccio di prova,
dove sono i fossili delle specie di transizione?
Questi fantomatici “anelli” dovrebbero essere milioni.
Personalmente per fede credo solo in Dio, la scienza vuole prove per essere creduta ed è esattamente quel che le chiedo.
Cara Lucia vuole le prove ne abbiamo miliardi ma che dico milioni come diceva un comico 🙂 tornando a noi varie sono le specie di ominidi che si sono susseguite sulla terra a partire proprio da “Lucy” il primo australopiteco o meglio australopiteca ritrovata circa quarant’anni fa in Africa fino agli uomini di neanderthal che per un periodo hanno coabitato insieme noi sapiens.
Ad ogni modo non pensi al processo evolutivo come una catena numerata di anelli ma piùttosto ad un albero con le sue varie ramificazioni alcuni rigogliosi altri secchi l’evoluzione lavora non sempre per progresso.
Un ultima cosa la fede non è in contrasto con la scienza moderna non si permette certo di dimostrare l’esistenza di Dio per quel che ne sappiamo Dio potrebbe lavorare attraversi processi evolutivi.
Saluti
[…] e volentieri pubblico. Osservo che anche ai bambini ormai viene insegnato (vedi Muse di Trento, ne ho scritto qui) che la produzione mondiale di cibo supera il consumo del 50% o, vista in altri termini, che un […]
[…] e volentieri pubblico. Osservo che anche ai bambini ormai viene insegnato (vedi Muse di Trento, ne ho scritto qui) che la produzione mondiale di cibo supera il consumo del 50% o, vista in altri termini, che un […]