Estate: tempo di svago, di giochi, di settimana enigmistica… ma noi complottisti, anche in vacanza, non molliamo mai! (Con delicatezza e discrezione, ma non perdiamo occasioni).
Allora: partiamo da lontano e diciamo: ipotizzate di essere un produttore alimentare. E che abbiate deciso di NON mettere un certo additivo, da taluni ritenuto pericoloso, nel prodotto che voi producete e commercializzate. A voi non interessa dare contro a chi quell’additivo lo mette: semplicemente, ci tenete a far sapere che voi, quell’additivo, NON l’avete messo. Insomma, volete scrivere sulla confezione: “NON contiene l’additivo XYZ“. Bene. Tutto chiaro? Ecco, in un paese democratico, questo è un diritto di base, inalienabile, di produttori e consumatori? E – si badi bene, non stiamo parlando dell’obbligo, per chi quell’additivo lo mette, di scrivere che c’è (che pure a me sembrerebbe normale: voglio sapere cosa si trovo in ciò che compro per me e per i miei figli): no, si sta parlando del suo complementare: voglio solo poter dire che quel componente non c’è. Niente da fare: siete fuorilegge: non potete dichiarare che NON avete messo quel componente. Indovinate un po’ il perchè.
Dove succede questa violazione dei diritti del consumatore? Ma dove è più forte l’agenzia governativa supposta a “protezione” dei consumatori, quella FDA (Food and Drug Administration, per altri Fraud and Death Administration) che, con metodi stile Gestapo manda uomini armati in assetto di guerra nelle erboristerie e proibisce la vendita di prodotti naturali (in particolare quando sono efficiaci, chissà mai perchè). Se voi producete latte, e alle vostre mucche non è stato iniettato l’ormone della crescita, quell’rBGh (Posilac della Monsanto) che tanti danni ha provocato, non potete scriverlo: sareste fuorilegge.
Se l’amico/a si stupisce e vuole saperne di più (ci sono anche quelli che, di fronte all’etichetta “made in USA”, si tratti di un prodotto, di un presidente, di una procedura, di una guerra, di una legge o di un cacciabombardiere, si fermano e dicono: “Ah no! Per me loro sono un esempio di democrazia! Non me li toccare, che anche il Gius -che si sentisse superiore a Gesù?- stravedeva per la società a stelle strisce”) potete andare avanti e raccontargli la storia dell’Epicyte.
Un gene che causa la sterilità (uccide gli spermatozoi se assunto da uomini nel cibo, e idem nelle donne, che diventano a loro volta incapaci di concepire, avendo questo gene-killer di spermatozoi), scoperto dall’Epicyte, una azienda californiana poi acquisita da Monsanto e Dupont. Vorreste sapere se il cibo che comprate lo contiene? Assolutamente sì. Vorreste sapere se il cibo che mangiano i vostri figli lo contiene? Assolutamente sì. Eppure in USA, questo paradiso di democrazia, questo modello di liberismo, questo fulgido esempio di civiltà, questo non è possibile. Vietato per legge. Magna e tasi diremmo in Veneto, o, meglio, mori e tasi.
Se poi (caso raro ma da non escludere) la curiosità è proprio tanta, potrete divertirvi a sottoporre al vostro amico in fase di risveglio anche questo test estivo. E poi basta, andate a fare un bagno che è meglio.
Solo una precisazione Alberto : se un ciellino ti dice che “il Gius stravedeva per la società a stelle strisce” replicagli chè non è vero. E’ vero invece che di ogni società (certamente compresa quella a stelle e strisce) faceva quello a cui esortava San Paolo : “Vagliate tutto, trattenete ciò che vale”.
Grazie della precisazione. In effetti non ho controllato perchè la persona che me l’ha riferito è una persona di cui ho grande stima.
Nella Parola di Dio, riportataci da San Paolo (che, quando non parla a Nome di Dio: lo dice esplicitamente), v’è una parte “tostissima”.
Quandi si menziona la “potenza d’inganno” che Dio stesso farà scendere, per la loro perdizione, su coloro che fino a quel momento non hanno voluto credere alla verità ed hanno acconsentito all’iniquità.
Le parole esatte sono le seguenti:
[11]E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna [12]e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità.
(2 Ts 2,11-12)
Non è forse un chiarissimo esempio di “acconsentimento all’iniquità” quello relativo alla diffusione disonesta ed empia degli OGM?
E non sono forse chiarissimi esempi di “acconsentimenti all’iniquità” quelli relativi a TUTTE le Matrici di Inganno (che è, significativamente, la stessa parola usata da San Paolo), che sono state lucidamente pensate ed attuate da svariate migliaia di persone?
Che sarebbe manicheo pensare si siano tutte vendute l’Anima al diavolo?
Tutti coloro che si professano cristiani (come Bush) o vieppiù cattolici (come la stragrande maggioranza dei governanti italiani dal dopoguerra ad oggi): forse che non hanno, quantomeno, “acconsentito all’iniquità”?
Poiché è questo che la Parola di Dio afferma essere sufficiente per essere bersaglio della potenza d’inganno da Lui stesso inviata: “acconsentire all’iniquità”.
Non farla direttamente. E’ sufficiente “acconsentirvi”.
Che, invece, gli “operatori d’iniquità” sono indicati da Gesù come futuri cacciati dal Suo Regno, nonostante tutti i “Signore, Signore” eventualmente pronunciati durante la loro vita terrena.
C’è da sperare, per costoro, che si salvino dalla “potenza d’inganno” per il fatto che almeno debolissimamente hanno “creduto alla verità” (coloro che si professano credenti in Cristo Gesù).
E che questo loro “credere alla verità” (per quanto debole e per quanto tiepido; e per quanto appesantito dal loro “acconsentire all’iniquità”) sia sufficiente per fargli scampare il fuoco eterno.
D’altro canto.
Vi sono coloro che, ad oggi, ancora non credono alla Verità che E’ Gesù.
Che ancora lo “derubricano” a risvegliato, maestro, illuminato, “incarnazione cristica”, come tanti altri (o magari, anche un po’ meno, di tanti altri).
O che, magari, ne mettono esplicitamente in dubbio (fino a negarla apertamente) persino l’esistenza storica.
Costoro, certamente, “non hanno creduto alla Verità”.
Ma la speranza, per loro, è che siano saldissimi nel “NON acconsentire all’iniquità”.
Che restino saldi, in una delle tante battaglie contro le iniquità (ve ne sono a bizzeffe: e chi frequenta siti come questo, dovrebbe ormai essersene fatto un’idea piuttosto precisa): fino a quella, più grande di tutte, contro “il marchio della Bestia”.
Non saranno tutti cristiani ardenti, infatti, coloro che non prenderanno il suo marchio;
e non tutti coloro che si dicono cristiani rifiuteranno di prenderlo.
Anzi.
Le sorprese (sia in positivo che in negativo) saranno innumerevoli.
Maranathà
Errata corrige.
Coloro a cui mi riferisco in questa frase:
“E non sono forse chiarissimi esempi di “acconsentimenti all’iniquità” quelli relativi a TUTTE le Matrici di Inganno (che è, significativamente, la stessa parola usata da San Paolo), che sono state lucidamente pensate ed attuate da svariate migliaia di persone?
Che sarebbe manicheo pensare si siano tutte vendute l’Anima al diavolo?”
non sono coloro che “hanno acconsentito all’iniquità” ma sono i veri e propri “operatori di iniquità” (o per esplicito asservimento a Satana o per empia volontà di accelerare il Ritorno/Venuta di Gesù).
Al contrario, coloro che “hanno acconsentito all’iniquità” sono non “svariate migliaia” ma “svariate decine di milioni”.
Coloro che, pur vedendo con sufficiente precisione i tratti sempre più anticristici delle società in cui viviamo (quelle cosiddette “occidentali”), hanno ritenuto che non fosse “compito loro” denunciarli.
O che, addirittura, essi non dovessero in alcun modo essere “denunciati”, perché portatori comunque di “bontà”.
L’articolo tocca un tema poco connsiderato: la responsabilità di chi, pur riconoscendo e sapendo distinguere gli atti di iniquità (sempre più diffusi), resta in silenzio, evita di denuinciarli ad alta voce; divenendone, tacendo, consenziente.
Ancora più sottile l’osservazione di Duxcunctator, estratta dalla 2a lettera ai Tessalonicesi – A coloro che rigettarono l’amore per la Verità (che avrebbe potuto salvarli), Dio manda un potere seduttore affinchè credano alla menzogna (e cadano così nella rete dell’iniquo) e siano in tal modo condannati coloro che non credettero alla Veritá ed ebbero piacere nell’ingiustizia.
Come dico sempre, è una pena che noi che ci diciamo cristiani, conosciamo poco delle Scritture, almeno di quelle cristiane.
Dovremme leggere e studiare ogni espressione, ogni virgola,affinchè lo Spirito Santo possa entrare in noi ed illuminare ogni angolo della nostra mente.
All’indomani del terremoto che fu, per la Chiesa di Pietro la Riforma protestante, la gerarchia trovò giusto impedire al popolo la lettura della Bibbia “poichè gravi danni potrebbero ricadere su di noi se il popolo scoprisse che noi (la gerarchia), teniamo una condotta non in linea con i dettami delle Scritture.
È sufficiente che il popolo conosca quel poco di lettura del Vangelo che il prete illustra durante la messa domenicale: Un rimedio peggiore del male.