Le conferenze organizzate dall’amica Francesca Salvador sono una garanzia. Per cui vi invito caldamente ad andare, se vi trovate nei dintorni di Vittorio Veneto, a partecipare a questo convegno: una vera e propria lectio magistralis (3-4 ore) che vi darà una panoramica completa su economia e moneta.
“Panoramica completa su economia e moneta”…..?
Per essere “completa” una “panoramica” su qualsivoglia argomento o tema (specialmente quando questo tema tocca omnipervasivamente le vite di tutti, come la “moneta” e l’ “economia”) deve necessariamente accordarsi con la Verità che E’ Gesù.
In caso contrario: di “completezza” non può esservene.
Lasciamolo dire ad altri, che nella Verità che E’ Gesù non credono ancora (con la speranza che non abbiano già deciso di rifiutarLo con lucidità, consapevolezza e determinazione): che può esservi “completezza” senza di Lui.
E che “suicidio, disperazione, ansia, povertà, disoccupazione, malattia, tristezza” sarebbero il frutto della moneta-debito;
laddove invece “gioia, benessere, operosità, condivisione, cooperazione” sarebbero invece il frutto della moneta-credito.
Affermarla noi, che siamo cristiani e cattolici, tale falsità: significa fare un oltraggio grave alla Verità che E’ Gesù.
Visto che equivale, nei fatti, a ridurLo ad un “povero Cristo” che Si illudeva che fosse il Suo Sangue a portare sull’umanità decaduta la gioia ed il benessere.
E non aveva capito, in fondo, che la vera “chiave di volta” è una moneta libera dal debito.
E’ così difficile da vedere, Alberto, questo inganno spirituale?
A che serve vedere ed essere consapevoli di tutte le Matrici di Inganno se poi si è ciechi di fronte a quella più grande ed insidiosa e velenosa di tutte?
Che è, nella sua stessa essenza: anticristica?
Che Dio ci benedica, che la Madonna ci accompagni, che San Michele Arcangelo scorti le nostre vie
+Christus Vincit+
Maranathà
caspita fabio al tuo confronto Savonarola è un dilettante scherzo lo sai che ti voglio bene!
Pure quelli che mandarono al rogo Savonarola erano convinti di “volergli bene” e di farlo “per il suo bene”
🙂
Ti voglio bene anch’io, Alberto.
E mai ti manderei al rogo, pur avendo l’autorità di farlo e pur essendo convinto del tuo errore.
Al più, continuerei a “colpirti ai fianchi” come faceva il Temporeggiatore con l’Anni-bale.
E a pregare per te, mentre tu continui a pregare per me.
Ti saluto e ti abbraccio,
in Gesù e Maria
Sì,certo…ma non vorrei,Temporeggiatore,
che il risultato del tuo costante e certo giusto e legittimo appello al Cielo,ci facesse poi dimenticare che esiste pure…
la Terra!
La Realtà,così come la Moneta,ha,pure lei,due “facce”:
Vna,la Prima,Spirituale,certo Superiore e Trascendente,
l’altra,la seconda,certo materiale ed immanente…
ma son,tutte e due,entrambe necessarie per poter vivere:
ergo…occhio a non sottovalutare il problema…”Denaro”…
cosa che ben comprese,a suo tempo,il Nostro Ispirato Cattolicissimo…Auriti!!!
Ovvero…i Cristiani devono potersi riappropriare
della loro Sacro+Santa+Moneta+Sovrana,quella che un tempo
possedevano e che è stata loro illegalmente sottratta!!!
Non lo sottovaluto, Adler/Berger/Nemo (e il tuo ultimo nickname, in ordine di tempo, mi ricorda inequivocabilmente un caro amico e fratello in Cristo che non sento da qualche tempo…”concomitanza” che mi lascia parecchio riflettere).
Semplicemente, mi sforzo, con la nullità che sono, di ricordare ad altri fratelli che se “a destra” vi è un tipo di inganno, non siamo per questo autorizzati e giustificati nel cadere nell’inganno di tipo radicalmente opposto che sta a “sinistra”.
Ergo: non sottovaluto il problema “Denaro” (e infatti con coloro che lo fanno, specialmente se si professano cristiani e cattolici e quando è evidente che sono cristiani e cattolici appartenenti alla categoria delle “vergini addormentate”: non mi risparmio dal mostrargli il profilo della Matrice monetaria, appena siano loro stessi a portarvi il discorso. E, in questo “contenermi” dal portarvi il discorso io per primo, posso peraltro affermare di essere molto cresciuto in “sapienza e grazia”: rispetto a quando, nel 2004 e 2005, aprivo l’argomento “signoraggio bancario” con cani e porci. Ricevendone, di conseguenza, la reazione che Gesù ci dice essere caratteristica dei cani e dei porci) ma non mi risparmio dal ricordare, specialmente a mio fratello Alberto, che esso non può essere questione “centrale”.
Perché, per definizione, di questione “centrale” può esservene soltanto una (a meno di non ritenere plausibile il “poli-centrismo”, che ricorda tanto il “poli-amorismo” a cui molti già inneggiano come ulteriore step di liberazione): e, se ci diciamo cristiani, la “questione centrale” è quella del riconoscimento e dell’accoglimento di Cristo Gesù. Nei cuori, anzitutto, e poi -come conseguenza- nell’intera società.
Non sottovalutazione, quindi, della “questione monetaria”.
Ma suo giusto collocamento.
Che è poi quello REALMENTE considerato “pericoloso” da Lorsignori.
A cui non fanno certo paura coloro che si riempiono la bocca di paroloni sulla moneta, per poi sputare su Gesù e sulla Sua Chiesa: di costoro ce ne sono già tanti e sempre di più ve ne saranno, per andare ad ingrossare le fila dello schieramento anticristico.
Ma fanno invece paura i cristiani ed i cattolici “integrali”, pronti ad adorare Dio in Spirito e Verità. E con gli occhi aperti sulle Matrici di Inganno, menzogna e peccato, da loro conosciute così “a menadito” da poter efficacemente “dar la voce” a chi hanno accanto, nel momento voluto da Dio.
Io temo il giorno in cui, qualcuno, fosse anche il Papa (o proprio perché il Papa), forte di un’Autorità universalmente riconosciutagli, farà lo “show-down” sulla Moneta e su un’altra serie di argomenti “scottanti” e oggetto delle Matrici di Inganno molte delle quali su questo sito conosciamo molto bene.
Lo temo (anche se contemporaneamente spero che avvenga il prima possibile) perché sarà il giorno di massima manifestazione dell’uomo delle iniquità.
In cui l’Inganno sarà espresso al suo massimo (e quindi: metafisico) livello.
E in cui, se io stesso non ne restassi invischiato in quest’inganno: potrei vivere la Passione di constatare la caduta di fratelli e di sorelle, a me anche molto vicini.
Ecco perché provo a darmi da fare, fin da ora, fin da subito: per il giusto “ricollocamento” delle questioni relative agli innegabili Inganni in cui siamo immersi (e che sono indifferenti solo e soltanto per le “vergini addormentate”: e tutti noi che “spigoliamo” su internet non lo siamo, e forse non lo siamo mai stati, e quindi non c’è da nutrire illusioni circa il fatto di potercisi trasformare all’improvviso).
Poi, come sappiamo: conta più la Fede vivificata dalla Speranza e manifestata nella Carità, che la conoscenza.
Poiché rimarranno solo tre cose: Fede, Speranza e Carità.
Ma di queste, la più grande è la Carità.
PS: ora, vado ad occuparmi del “sovrappiù”.
Errata corrige (non sarà mai troppo presto quando assumerò l’abitudine sistematica di rileggere quanto scrivo):
invece che:
cristiani e cattolici appartenenti alla categoria delle “vergini addormentate”
è da leggersi:
cristiani e cattolici NON appartenenti alla categoria delle “vergini addormentate”
+Christus Vincit+
Interessante commento, apparso su Tempi, in margine ad un articolo sul “colpo di stato” in Egitto, di questa Giovanna Jacob:
http://www.tempi.it/egitto-morsi-esercito-colpo-di-stato-fratelli-musulmani-piazza-tahrir#comment-477174
Giovanna Jacob
4 luglio 2013 alle 12:57
CON LA SHARIA NON SI MANGIA, COL VANGELO SI
In un articolo apparso ieri su Repubblica, Mohammed El Baradei dice testualmente: “CON LA SHARIA NON SI MANGIA”. Fuor di metafora, la sharia non mette le persone nella condizioni di creare ricchezza. La prova provata è che da quando l’Egitto è governato dai Fratelli Musulmani la sua economia non ha fatto che peggiorare. Più che di peggioramento, bisognerebbe parlare di caduta libera nell’abisso della miseria.
Domanda: in quale maniera la sharia impedirebbe alle persone di creare ricchezza? Risposta: privandole di quel bene fondamentale che è la libertà. Senza libertà, che è innanzitutto libertà di impresa economica, chi ha i capitali non li investe in imprese produttive e chi ha forza lavoro da offrire non sa a chi offrirla. E se le tasse sono troppo alte e la burocrazia è opprimente, non c’è libertà economica. Completate il sillogismo da voi.
Ho detto che la sharia uccide la libertà economica e quindi uccide il benessere. A questo punto, vi sarete accorti che anche in Italia vige una sorta di sharia economica: LA SHARIA KEYNESIANA. Invece di restituire al popolo la libertà economica che gli appartiene di diritto, e che consentirebbe al popolo di tornare a creare ricchezza, i Fratelli musulmani keynesiani del governo di Letta-Morsi stanno ammazzando il popolo di tasse e inquinamento burocratico.
Qualcuno dirà: “Se la sharia uccide l’economia e il benessere, comunque anche la Bibbia e il Vangelo le uccidono, tanto è vero che nel Medioevo cristiano il popolo viveva nell’ignoranza e nella miseria”. Sbagliato: l’Antico e soprattutto il Nuovo Testamento hanno insegnato ai cristiani il concetto prima ignoto di libertà, che comprende anche il concetto di libertà economica. Per dirla tutta, il moderno liberalismo è figlio del Vangelo. Tanto è vero che nel cristianissimo Medioevo il popolo non viveva nella miseria e nell’ignoranza, bensì era istruito (grazie alle scuole ecclesiastiche) e molto dinamico dal punto di vista economico. Se qualcuno non lo sapesse, i conventi cistercensi erano vere e proprie aziende produttive che davano da lavorare anche ai laici. E se qualcuno non lo sapesse, il capitalismo e le banche sono nate nei comuni italiani. La Firenze di Dante era ricchissima. E se qualcuno non lo sapesse, nel Medioevo all’interno dell’Europa cristiana era in vigore un mercato unico europeo di fatto, ma senza l’oppressione fiscale e burocratica di Bruxelles. Lungo le vie commerciali che univano l’Italia settentrionale alla Baviera alla Borgogna alle Fiandre si muovevano ininterrottamente uomini, merci, idee e pure arte. La pittura italiana e la pittura fiamminga si sono nutrite di reciproche influenze. A Firenze arrivavano i dipinti di Van Eyek, Van der Goes e Van der Wayden, mentre nelle Fiandre arrivavano dipinti italiani e banchieri italiani. Osservate il “Ritratto dei coniugi Arnolfini” (1434) di Jan Van Eych: questo dipinto può essere letto come il manifesto dell’economia liberale fondata sui valori del Vangelo. I due coniugi sono due banchieri fiorentini che si trovano a Bruges per lavoro. Alla base del loro fervore imprenditoriale, c’è il valore cristiano della fedeltà coniugale.
Dunque, la libertà è un concetto cristiano. Se ne deduce che quanto più ci si allontana dal Cristianesimo, tanto più il concetto di libertà si degrada. Infatti, quando la civiltà occidentale ha ripudiato il vangelo, non ha fatto che allontanarsi dalla libertà, precipitando infine nell’abisso del totalitarismo politico nazi-comunista, che porta miseria e morte. Oggi il nazismo e il comunismo sono estinti (forse) ma dobbiamo ancora fare i conti col loro figliolo: la socialdemocrazia keynesiana. Che è una sorta di nuova sharia atea che porta miseria e morte.
Che dire….come si può non credere alla verità della buona novella che da Gesù è stata portata agli uomini di buona volontà?
Dio ci vuole felici e fedeli a Lui, la Sua parola è una e porta salvezza spirituale e materiale.
Che ogni nostra iniziativa non possa contraddire e debba sempre essere in perfetta armonia senza trascurare mai il comune fondamento (cioè i principi cristiani), mi trova completamente daccordo.
Se non fosse così, potremmo per esempio, dopo aver stabilito il principio fondamentale del diritto: “Non danneggiare nessuno”, e passando poi ad occuparci, per esempio di norme condominiali, è ovvio che non potremmo stabilire norme in contraddizione col suddetto principio fondamentale. Per esempio non potremmo stabilire la norma secondo la quale una nuova decisione presa dalla maggioranza dei presenti debba diventare poi una norma anche qualora contraria al suddetto principio fondamentale.
Questo non significa però che non possiamo prendere in esame ogni tipo di problema di convivenza umano di volta in volta, anche separatamente e sviscerarne ogni aspetto, e specialmente quelli che oltre ad essere in contraddizione con i dettami di Gesù Cristo diventano veri e propri strumenti di inganno che il Nemico userà contro di noi per tenerci in schiavitù, vedi, per esempio la moneta a Debito, così come i problemi del divorzio, dell’aborto, degli OGM, scie chimiche, ecc.
E cosa è più in contraddizione con i dettami di Gesù Cristo, fratello mio?
L’aborto volontario legalizzato o la moneta-debito?
Dux tutto ciò che serve a tenere schiavi ha la stessa importanza …penso.
Se si creano poveri facendogli credere che l’aborto non è uccidere un essere umano, un figlio, carne della tua carne; poi gli si sottrae il necessario per sopravvivere quale scelte libere si potranno compiere?
La paura di non farcela fa danni enormi. Convincere le persone che il mondo è una giungla ancora di più. Fanno in modo di lasciarti solo, spaurito e malfidente.
La verità l’hanno nascosta tra le pieghe in modo da rendere insicuro il fatto di averla vista. Le pieghe si aprono e si chiudono, tu vedi, ma ti dicono che hai creduto di vedere.
La vera rivoluzione sarebbe dare fiducia a tutti, indistintamente, coloro che incontri sulla tua strada.
Come nel corpo tutte le membra sono importanti, così nella società nessun membro è meno importante di un altro.
Dare speranza, avere carità e testimoniare la fede a tutti senza giudicare.
A che serve dire di non abortire se, non si da aiuto a chi non ha i mezzi per mantenere i figli, mandarli a scuola, vestirli, se nella società vengono considerate le persone vestite bene con belle auto, belle case. Ci vuole una bella forza di carattere per andare contro corrente e non tutti l’hanno.
Non è più questo il tempo di porre dei sofistici “aut-aut”,
ovvero degli “amletici” dilemmi,che fan solo perder Forza:
io le voglio combatter tutte e due,le Buone+Battaglie:
************************************************
E contro il diabolico e satanico “Aborto”
E contro la satanica e diabolica “Moneta-Debito”
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
essendo le due cose connesse,come ben già rilevò Qualcuno,
intelligentemente collegando l’Usura all’Aborto,fatto,questo,
pure ricordato dal Nostro Auriti,nei suoi sublimi video!
Ergo,sono per il motto…”ET+ET”…
che è il solo,oggi,davvero Vincente,
in quanto sommamente…”Strategico”!!!
…e,d’altronde,Cristo stesso ci ammaestra,al riguardo,
quando menziona…”E Dio E Cesare”…ovvero…”ET+ET”…
distinguendoli,sì,certo,ma nel contempo pure…unendoli!
Lucia e Adler/Berger/Nemo: sono completamente d’accordo con entrambi.
E se la mia domanda, posta ieri sera all’amico e fratello in Cristo Eliseo (“E cosa è più in contraddizione con i dettami di Gesù Cristo, fratello mio?
L’aborto volontario legalizzato o la moneta-debito?”), vi ha dato la sensazione di un aut-aut: faccio ammenda e me ne scuso.
E’ già da quasi due anni che ho aperto gli occhi sul fatto che le battaglie per la moneta sana e per una vera tutela della maternità (che non può, per essere tale: “legalizzare” l’aborto volontario) sono INDISSOLUBILMENTE ed INTRINSECAMENTE collegate.
E, nel mio piccolissimo, sto cercando di mostrarlo a coloro che sono pienamente impegnati (molto di più e molto meglio di me) nel NO194.
Trattasi infatti di et-et, come giustamente fa rilevare Adler/Berger/Nemo: di purissimo e cattolicissimo et-et.
Poiché o stanno entrambe, queste due battaglie (entrambe a favore della verità e della vita: ergo, binomio odiatissimo e temutissimo da colui che è padre della menzogna ed omicida fin dal principio), o non sta nessuna delle due.
E’ questo il motivo per cui quando vedo inneggiare a “lectio magistralis” come quella della Salvador, che promettono “panoramiche complete sull’economia e sulla moneta”, astenendosi dal prendere atto della naturale unione tra questi due temi vitali e quindi evitando di operare un’esplicita “saldatura” (anche operativa) fra ciò che solo l’Avversario e (Divisore per eccellenza) vuol tenere rigidamente “separato” e “diviso”: non posso tacere.
A rischio di passare per savonarola (ergo: integralista, fanatico e, in definitiva: rompicoglioni) anche agli occhi di un amico fraterno come Alberto.
Vi faccio quindi la seguente proposta, Lucia e Adler/Berger/Nemo (ma la faccio anche ad Eliseo, Alberto e a tutti coloro che ci leggono):
che ne dite, dopo aver attentamente letto, meditato e metabolizzato il testo della “legge” 194/1978: di buttare giù assieme, come frutto di un brainstorming collettivo (sia intellettivo che spirituale) una futura legge 194/2017 che sia VERAMENTE a tutela della maternità?
In cui sia ESPLICITAMENTE formulata la “saldatura” suddetta tra ciò che è unito davanti a Dio e davanti alla retta Ragione che solo il Divisore (oltre che padre della menzogna ed omicida fin dal principio) vuole tenere rigidamente separato e diviso?
Attendo il vostro riscontro.
Sia fatta sempre la Volontà di Dio.
Non si può rifiutare una simile proposta 😉
Mamma Mia!!!
Tu,Temporeggiatore,che così ti dichiari,
con questa tua “pazzesca” proposta,davvero rivoluzionaria,
vorresti romper finalmente gli indugi,
costringendoci così a scender in campo,
per ingaggiar la Battaglia Vltima,
quella decisiva,risolutiva…”Finale”!!!
Certo che sarebbe pure ora di conciliare,giustamente,
Legge+Divina e “legge-laica”…oggi separate,purtroppo…
frantumando così il perverso dettame del “Divorziatore”!!!
Che è doveroso umiliare,dato che sta davvero esagerando…
Ma,spiegaci…che significa quel tuo…”2017″???
E’ l’anno in cui immagino possa essere approvata la legge per la vera tutela della maternità.
E’ l’anno in cui saranno 500 anni dalla frattura di Lutero.
E’ l’anno in cui saranno 100 anni dalle Apparizioni di Fatima.
E in cui scadranno i 100 anni concessi da Gesù a Lucifero per mettere alla prova la Sua Chiesa, così come fu concesso di vedere a Leone XIII il 13 ottobre 1884.
E fu subito dopo quella visione che quel Papa fu inspirato a scrivere la splendida preghiera a San Michele Arcangelo, l’incipit della quale protegge questo stesso sito
Anch’io sono disposto a cooperare in difesa della maternità e della Vita.
Eliseo
Si potrebbe iniziare da qui, leggiamo e metabolizziamo per bene.
Poi ci possiamo anche raccontare che il denaro e la sua creazione non contano nulla!
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_845_allegato.pdf
Ti renderai conto,però,che il tuo nobilissimo
tentativo,Temporeggiatore,non potrebbe mai e poi mai
aver buon esito,vigendo la presente “Demo-crazìa”:
“approvata”,sì,bene,certo…ma da…”Chi”…poi???
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Solo un “Imperial+Regio+Decreto” potrebbe esaudirti!!!
Ma ciò richiederebbe che venisse spazzata via,per sempre,
la presente pseudo”democrazìa”pseudo”rappresentativa”,
laica e repubblicana…roba da “APO+KALISSE”,insomma!!!
Non so se è nobilissimo, questo mio (che spero diventi quanto prima: nostro) tentativo.
So però che lo sento necessario e non più rinviabile.
E che leggere quest’articolo di un sacerdote santo e quindi anche coraggioso come don Ariel Levi di Gualdo ( http://www.papalepapale.com/develop/episcopolandia-il-fantastico-mondo-dei-vescovi-allitaliana/ ) mi ha dato la conferma, per la solita via della “concomitanza significativa”, di tale necessità.
+Christus Vincit+
Ma sicuro,che lo è,nobilissimo…
ti renderai conto,però,che,necessariamente,
occorrerà far i conti con la “Satanerìa”!
Che certo non si farà strappar tanto facilmente
il Potere che attualmente possiede,ottenuto
grazie alle sue passate…”Grandi***Rivoluzioni”…
“laiche-repubblicane-democratiche”!
Quelle che hanno prodotto l’attuale situazione:
“KAOS AB ORDO”…nell’Impero regnava l’Ordine,
oggi,invece,il Kaos della…”demo-crazìa”!
Ergo…se vuoi realizzare il tuo Giusto+Progetto…
devi prender il Potere…sennò…nisba…
ma Tu,Temporeggiatore…Te la senti,di far questo?
Ovvero…di scender dal Cielo ed atterrar sulla Terra???
Carissimo Adler/Berger/Nemo (a proposito: me lo dici il motivo di “Adler”?),
come ti dicevo altrove, la democrazia non va demonizzata.
Ergo: rigetto interamente la tua impostazione in base alla quale si prende prima il Potere e poi si può iniziare a pensare di unire le sacrosante battaglie per i due temi che abbiamo detto essere INTRINSECAMENTE legati (e che solo lo spirito del Divisore vuole tenere “divisi”): la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale e una moneta sana, quindi non emessa a debito e tanto meno a debito nei confronti di privati.
Del resto: di quale “Potere” stiamo parlando, Adler? Quello che dà Dio o quello che si strappa con la forza dei propri stessi denti?
Per quello che può contare la testimonianza di un ultimo, qual è chi ti parla: quando mi sono ritrovato a ricoprire ruoli di comando, mi ci sono ritrovato perché tali ruoli mi sono “cascati” addosso. Sia attraverso il meccanismo dell’elezione dal basso che attraverso quello della designazione dall’alto.
E oggi, dopo aver aperto gli occhi sulla Verità che E’ Gesù: mi rendo consapevolmente conto che è questo l’unico approccio coerente col Vangelo, nei confronti del “Potere”.
Tenendo presente che tale “Potere” va persino rifiutato, quando i designatori sono esplicitamente anti-cristici: così come il Maestro e Signore nostro ci ha mostrato.
“Questo mondo” è intrinsecamente conflittuale col Regno di Dio.
Non in quanto Creazione (che quella viene da Dio) ma in quanto “mondo” (ossia insiemi di relazioni e strutture e “matrici”) creato dall’uomo segnato dal Peccato Originale, il quale si ostina a tenersi lontano se non dall’ascolto, della Parola di Dio, e dalla Persona di Gesù, che E’ la Parola Incarnata: sicuramente dal mettere pienamente in pratica quella Parola e dall’aprire pienamente il cuore a quella Persona.
Ecco perché il Suo Regno (e il nostro, che vogliamo metterci alla Sua sequela ed esserne, in quanto figli nel Figlio: anche co-eredi) “non è di QUESTO mondo”.
Ed ecco perché finché ci sarà “questa” generazione, non si instaurerà e non verrà pienamente alla luce il Regno di Dio sulla terra.
Nel frattempo, per coloro che NON sono chiamati ESCLUSIVAMENTE a pregare e ad offrire nel silenzio e nel nascondimento i propri dolori ed il proprio sangue spirituale a Dio (e sono quelli più importanti di tutti, così com’era più importante Mosé, orante sul monte, rispetto a Giosué, pugnante sul piano: in quanto co-reggono il mondo, co-adiutando Colui che E’ Re, e quindi regge tutti noi con la Sua Croce che ancora Gli facciamo pesare addosso): la missione è quella di realizzare, ognuno secondo le proprie possibilità e la propria chiamata, il Regno di Dio.
Dentro di sé, innanzitutto.
E poi, per cerchi concentrici, attorno a sé.
Quindi, Adler: è inutile che mi poni davanti la questione del “Potere” come se fosse imprenscindibile (cosa, peraltro, che altri fanno -ancora più stoltamente: con il “Denaro”).
Vi è un’unica e sola questione da porre e da porsi e consiste in una semplice domanda:
è Volontà di Dio, ciò che si vuole fare, sì o no?
A seconda della risposta che ci si dà, ci si mette conseguentemente in movimento.
Senza in alcun modo mettere il carro davanti ai buoi.
Poiché Gesù invita coloro che vogliono fare la Volontà di Dio mettendosi pienamente alla Sua sequela a fare uno ed un solo “calcolo” (a immagine e somiglianza dei “calcoli” del costruttore di una torre o dei “calcoli” di un re prima di impegnare in battaglia il proprio esercito: “calcoli” necessari ad entrambi, sia per evitare la caduta rovinosa della torre eretta dal costruttore con “calcoli” errati, sia per evitare la catastrofica sconfitta militare del re che a seguito dei “calcoli” ha o sovrastimato la forza del suo esercito o sottostimato la forza dell’esercito avversario): e tale “calcolo” consiste nel “lasciare tutto”.
Chi tiene alla propria vita terrena, o a quella dei propri cari, o alle proprie ricchezze: più di quanto tenga alla Vita Eterna ed al Regno di Dio, non ha fatto bene “i calcoli”.
Personalmente, li ho già fatti questi “calcoli”.
E metto interamente a disposizione di Dio il nulla che sono, continuando (anzi: avendo la spinta per farlo ancora di più) ad ottemperare ai miei doveri di stato.
Cosa farai, Adler:
darai anche tu il tuo contributo alla stesura della 194/2017?
Oppure no?
Se decidi di sì: il primo passo può essere quello di identificare, punto per punto, le incoerenze (anche logiche) della 194/1978
+Christus Vincit+
+ VANGELO (Mt 19,27-29)
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ho già scritto che nel mondo ci sono molti ricchi che adorano i loro beni, ne hanno fatto degli idoli e si trastullano pensando in grande, hanno una visione della vita più slanciata ma non lungimirante. Perché le ricchezze non fanno aumentare l’acume intellettivo, è invece presente una maggiore libertà nelle spese e non c’è la preoccupazione del domani.
Questa situazione però comporta in realtà la nascita di una forte preoccupazione dei loro beni, quindi l’assenza di preoccupazione del domani si trasforma in agitata preoccupazione del presente, hanno sempre il terrore di perdere qualcosa, pensano più ai beni che all’anima. Gesù a tal proposito disse: “Là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,21).
Nessun ricco che vive lontano da Gesù trova nella sua vita la vera felicità, potrà trovare svaghi e divertimenti ma non la felicità.
Ho appena distinto il ricco che vive lontano da Gesù dal ricco che invece ha incontrato il Signore. C’è l’uno e l’altro, la distinzione non è nelle briciole, effettivamente un ricco che incontra Gesù scopre la vera vita perché si distacca dai suoi beni. Distaccarsi non significa lasciarli, comporta il distacco affettivo verso essi per riversare solo in Dio l’adorazione e il ringraziamento dei beni ottenuti onestamente.
Il punto sta proprio qui, il ricco deve ringraziare Dio per tutte le ricchezze accumulate, anche se prima si trovava lontano dalla Grazia, è stata permissione di Dio l’accumulo delle ricchezze dovute al lavoro o ad una eredità. Tutto è permesso da Dio, Lui permette le ricchezze a condizione che almeno la metà siano distribuite ai poveri, a quanti non hanno nulla. Questa è la dottrina della Chiesa, vi invito a leggere il grande teologo San Tommaso d’Aquino per capire di cosa stiamo parlando.
Ma questa generosità non si trova nei ricchi, forse uno su un milione compie opere di carità, per questo Gesù affermò: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio” (Mt 10,25). In pratica, il ricco senza la Luce di Dio non riesce a ragionare con amore e con altruismo, egli si considera indispensabile e non necessita di alcun aiuto. Le ricchezze alterano la visione della vita, ci si convince di essere migliori degli altri.
Se fosse saggio e previdente, il ricco ragionerebbe con una grande estensione del cuore, valuterebbe i suoi beni con una visione di amore, comprenderebbe che su 20 milioni di euro tra denaro in banca e proprietà, 5 milioni ma anche 10 milioni di euro potrebbe anche distribuirli tra opere di carità, aiuti ai poveri e alla missione della Chiesa. Non dovrebbe distribuirli in un giorno, negli anni incontrerebbe sicuramente circostanze in Italia e all’estero per fare del bene.
Cosa si porta con sé nella bara e poi al cimitero un ricco che in vita non ha aiutato le opere della Chiesa e i poveri?
È questione di cuore sia l’educazione sia la capacità di fare del bene al prossimo. Il cuore deve adorare Gesù, deve conoscerlo per distaccarsi prima dai beni e poi aiutare chi non ha nulla o non ha avuto mai fortuna. Solo così il ricco potrà seguire Gesù e scoprire quella felicità nascosta al mondo e che nessun ricco -ammaliato dal mondo- ha mai incontrato.
Anche un ricco potrà dire di avere lasciato tutto come gli Apostoli, in realtà egli rimane proprietario dei suoi beni ma attua il distacco del cuore dai beni per fare del bene a quanti vivono nell’indigenza.
Questo lo comprese molto bene San Benedetto da Norcia, il suo distacco dai beni e dal mondo per vivere nella contemplazione e adorare ininterrottamente Dio, lo elevarono ad una santità eccelsa.
Il distacco è il tema di oggi, Gesù non dice a tutti i cristiani di lasciare i loro beni, l’invito viene rivolto ai suoi Consacrati, mentre i laici necessitano dei beni per condurre una vita dignitosa. È sbagliato adorare i beni che si possiedono, anche se si tratta di piccole cose, è sempre sbagliato farsi idoli.
L’invito rivolto a tutti è di non riporre nei beni che si possiedono la speranza e la sicurezza, abbiamo visto cosa è successo in pochi secondi con il terremoto alla benestante Emilia Romagna con i suoi abitanti laboriosi. Hanno perduto molto di quanto avevano costruito con fatica, tuttavia la generosità della collettività ha risanato in ampia parte tale disastro.
Per concludere, oggi il ricco senza Dio si chiude maggiormente in sé e non ti regala neanche un litro di olio, mentre il ricco che ha visto il Volto del Signore nelle piaghe dei sofferenti, aiuta e dona anche agli altri la possibilità di avere un tetto o del cibo.
Da anni nella preghiera contemplo qui dove vivo la costruzione di una grande struttura per accogliere poveri, ammalati da visitare gratuitamente con medici e specialisti volontari. Donare medicine ai bisognosi se non hanno possibilità di comprarle. Accogliere ed aiutare come Gesù aiuta generosamente ognuno di noi, facendo conoscere Lui come Signore della vita.
Forse rimarrà un sogno, non si costruirebbe con aiuti statali ma solo con donazioni private. C’è molto bene da fare, muoviamoci.
Voglio alludere,in primis,a San Giovanni,
il Discepolo del Quarto+Evangelo,
Quello della Apo+Kalisse…
che ha proprio l’Aquila per Simbolo!
Anche se poi l’Aguglia,
come la chiama il Nostro Dante,
si presta a tante altre simboliche interpretazioni…
Hai poi menzionato un tal don Ariel Levi,
a me del tutto ignoto…ma,sine dubio alcuno,
di pura ascendenza “sacerdotale” ebraica!
Suppongo trattasi di un Ebreo convertitosi…
quando,dove e sopratutto…perchè?
Il fatto,infine,che tu creda ancora nella “democrazìa”,
e che tu non ti renda ancora conto che sotto di essa
sono del tutto vane ed illusorie le “proposte di legge”…
beh…su questo,davvero,non siamo proprio in sintonìa!!!