E qua casca l’asino, Aquila.

Se, come mi pare di capire dalla tua risposta a Lucia, non contesti la democrazia in sé, come metodo di governo, e contesti invece l’attuale contenuto demono-cratico delle “loro” moderne “democrazie” (che sono diventate, come detto: “demonocrazie”): allora il metodo per “abbattere” una democrazia di questo tipo, corrottasi così come spesso si corruppero tante monarchie, è essenzialmente diverso da quello con cui si abbatte una monarchia corrotta.

E consiste, sul piano laico ed umano, nel riscrivere le leggi che sono state con-causa di tale corruzione e tale degrado.

Sono invece gli stessi demonocrati che hanno attivamente operato perché la democrazia si corrompesse in tal modo (e che hanno operato in tal senso fin dall’inizio), a proporre (direttamente o indirettamente) un metodo differente: che è la “rivoluzione” così come la intendono loro.
Ossia la preliminare “presa del Potere”, senza particolari scrupoli per il modo in cui lo si “prende”: da considerarsi come passo imprescindibile per arrivare a instaurare un cambiamento.

E spiace constatare, Aquila, che su questo particolare ostacolo (che è, come altri: un inganno inspirato dal padre della menzogna ed omicida fin dal principio. E principe di “questo” mondo) non voli abbastanza alto per evitarlo in scioltezza.

Una volta che le si sono scritte, utilizzando la retta Ragione (ossia, INTEGRALMENTE illuminata dalla Fede: quindi sempre rispettosa della logica e mai cadente in illogità e contraddizioni, che sono sempre particolarmente avvilenti quando manifestate e proclamate da “cristiani”, coloro che credono nel Logos fattoSi Carne), le leggi che modifichino in modo determinante la “sostanza” della democrazia in cui viviamo (sostanza che è in gran parte oggi divenuta, e su questo siamo perfettamente d’accordo: “demonocratica”. Poiché con l’apparenza “democratica” si è proceduto a promulgare ciò che è intrinsecamente ingiusto e sbagliato e falso: e dico “apparenza” perché, come abbiamo già iniziato a vedere nel caso della 194/1978, il processo di demonocratizzazione necessita, perché possa avvenire, della disinformazione e della “nebbia” il più massive possibili),
il passo successivo è quello di battersi, uniti e ciascuno secondo le proprie possibilità, perché tali leggi arrivino all’attenzione dei più (ossia di coloro che, come detto sopra, erano disinformati e nella “nebbia” mentre i lorsignori procedevano alla demonocratizzazione).
Quei più che non hanno ancora avuto modo di identificare la “catena” di cause.
E mi limito a riferirmi alle cause sul piano naturale e umano e non delle cause sul piano sovrannaturale e divino.
Poiché per arrivare ad identificare quelle, c’è bisogno della conversione del cuore: e quindi il discorso si sposta sul piano della (nuova) evangelizzazione.

Quindi, come vedi: c’è una duplicità (il piano laico e temporale /piano religioso e spirituale) ma tale duplicità non significa separazione rigida tra i due piani così da renderli non inter-comunicanti.

Poiché, come cristiani e vieppiù cattolici: dovremmo sapere che la proposta laica e temporale che siamo in grado di offrire ai nostri fratelli e sorelle che (ancora) non si sono aperti all’Annuncio salvifico (ma anche ai nostri fratelli e sorelle che già professano Cristo Gesù ma che o si ostinano a “difendere” coi denti “questo” mondo, per motivi più o meno confessabili; o non riescono più, per debolezza, a vedere delle alternative possibili e si sono rassegnati a che le cose vadano sempre peggio, offrendo a Dio il loro dolore e la loro rassegnazione, il che è comunque un fulgido esempio del modo in cui il Signore arriva sempre a scrivere dritto sulle nostre righe storte. Il che non ci esime dal dare il meglio di noi stessi per farle dritte, quelle righe) è OGGETTIVAMENTE migliore di QUALSIASI altra proposta laica e temporale.

E che la Dottrina sociale della Chiesa (che, peraltro, non è neanche “chiusa” e “completa”; così come non lo è la Rivelazione stessa. E ciò è implicitamente affermato nell’art. 66 del CCC, ed in altri articoli che sono oggetto di mia personale riflessione in questi giorni. E che condividerò con voi quanto prima) è OGGETTIVAMENTE la migliore e più soddisfacente proposta laica e temporale per QUALSIASI uomo e QUALSIASI donna.
Che sia di buona volontà e non sia animato/a da un odio compulsivo e lucido nei confronti della verità e della vita.

Quindi, Aquila: il tuo contributo come “correttore di bozze” nell’opera di ri-scrittura (fatta alla luce della suddetta retta Ragione) della demonocratica 1894/1978 è totalmente ben accetto.

E spero sia il primo passo per il tuo “alzarti in volo” rispetto alla questione della lotta alle moderne demonocrazie.

+Christus Vincit+

Maranathà