Il punto di Monia – La tragedia greca parla da sola

Copio e incollo questo pezzo di Monia Benini:

Non è stato chi scarica le responsabilità sui propri cittadini. Non è stato chi non accetta che qualcuno possa disallinearsi rispetto ad un governissimo che neppure Cencelli sarebbe riuscito a mettere insieme.

Non è stato chi affama il proprio popolo e non è stato chi lo impicca con un debito truffaldino. Non è stato chi rovina le famiglie e i lavoratori con ingiustizie, soprusi e violazioni. Non è stato chi serve l’1% e lascia morire il 99% del proprio paese. Non è stato chi sostiene un sistema corrotto, clientelare, opprimente e massacrante, che ruba il futuro alla propria gente e stupra la propria terra.

Non siete stato voi. Lo stato siamo noi: la sovranità appartiene al popolo dice la nostra Costituzione. E se c’è qualcuno che sta attendando allo stato, non è certo chi – come in Val di Susa – lo difende da uno stupro ordito da speculatori di ogni specie, che avviene con un gigantesco spreco di denaro pubblico. Lo stato vero invece si rende conto dell’esasperazione che sta montando là fuori, mentre un’élite politica, sempre più distante e connivente con la grande finanza internazionale, lancia anatemi contro chi ‘aizza’ i cittadini alla violenza. Siete voi che state disperando la gente, siete voi che avete costruito una situazione in cui lo stato, quello vero, è stritolato dalla crisi e infiammato dalla rabbia verso chi si lo opprime.

Non siete stato voi. Lo stato siamo noi, cittadini consapevoli, giovani, padri e madri di famiglia, lavoratori, imprenditori, pensionati che vorrebbero solo vivere dignitosamente ed essere liberi da questa odierna, insostenibile, forma di schiavitù.