Nel pluricitato (in queste pagine) film “Fair game“, storia vera di una spia della CIA, la protagonista, che aveva convinto alcuni scienziati irakeni a collaborare con gli USA in cambio dell’espatrio per loro e le loro famiglie, si trova ad un certo punto abbandonata dai suoi stessi superiori una volta iniziata la guerra, impossibilitata a garantire loro quella sicurezza che gli aveva promesso. Nel disperato tentativo di mantener fede alla parola data, una sera tardi va addirittura a casa del suo capo, e, di fronte alla sua indifferenza, gli urla: “ma come fai a dormire, la notte?!?” e questo, con la massima serenità, le risponde: “io dormo benissimo, la notte“.
Mi è tornata in mente questa scena mentre assistevo ad una presentazione sui derivati, o meglio di quei contratti che le banche facevano (lo fanno ancora? spero di no) firmare ai clienti malcapitati che chiedevano finanziamenti, spacciandoglieli come assicurazioni sul rischio. Il relatore che ci presentava questi meccanismi diabolici ci raccontava che alcuni ex compagni di studi erano proprio finiti a lavorare nelle banche come “progettisti” di questi prodotti finanziari, che hanno mandato sul lastrico tanti imprenditori. E gli chiedeva: “ma come fate a dormire la notte?” e la risposta, invaraibilmente, era sempre la stessa, più o meno questa: “noi facciamo quello che ci chiedono, poi le strategie della banca non le facciamo noi; la vendita al cliente finale non la facciamo noi; la valutazione del profilo di rischio del cliente non la facciamo noi“, e via dicendo.
A ben pensarci, anche in guerra succede più o meno la stessa cosa: chi tira fisicamente il grilletto è solo l’ultimo anello di una catena, e tutto sommato neanche quello con maggiori responsabilità; si trova lì perchè altri hanno deciso che doveva essere lì; usa armi progettate da altri, comprate da altri ancora e pagate da altri ancora, attingendo da un budget per la cosiddetta “difesa” che altri hanno approvato.
C’è qualcosa di insano in questa divisione dei ruoli, in questo spezzatino di responsabilità, in questa specializzazione estrema che permette a tutti di dire: “ma io cosa c’entro?” iniziata con la rivoluzione industriale (il Taylorismo, la divisione del processo produttivo in azioni elementari facilmente apprendbili e ripetibili) e che ha in sè conseguenza ben più devsatanti della alienazione del lavoro di marxiana memoria. Ha in sè il germe della de-responsabilizzazione, in tutti i campi e a tutti i livelli: nella scuola il singolo insegnante deve solo applicare i programmi, i metodi e le metriche di valutazione che altri hanno pensato; nella sanità, il medico può solo applicare i protocolli e i farmaci approvati da altri; nell’industria idem, per non parlare delle forze armate, e così via.
Forse il successo di questo sta nel fatto che fa leva sulla naturale pigrizia umana: molto più facile eseguire degli ordini, applicare dei protocolli che pensare, analizzare, escogitare qualcosa di nuovo con la propria testa ogni volta, no? Peccato che così ci si renda complici di chi opera contro il bene comune, contro l’Uomo, e magari senza neanche accorgercene, o quantomeno con ottimi alibi a nostra discolpa. Ma la nostra responsabilità rimane tutta lì, pesante come un macigno, anche per il semplice fatto di non aver denunciato quello che vedevamo di sbagliato.
Non serve tirare il grilletto per essere assassini. A volte basta voltarsi dall’altra parte.
Forse può aiutare la lettura di ‘fuga dalla libertà’ di E. Fromm. Avanti tutta con l’auto-ri-responsabilizzazione!
La professoressa di Storia, Anna Foa, quando studiavo per il titolo di laurea in Antropologia Culturale, da ebrea che era, ci raccontò della macchina perfetta che erano i campi di concentramento. La macchina della morte era studiata non solo perchè non ne rimanesse traccia dell’eccidio, ma addirittura che nessuno sapesse di quale parte della macchina facesse parte. Così che l’ultimo che muoveva la leva sapeva solo che stava aprendo dei rubinetti per far confluire acqua nelle docce. Solo i grandi capi sapevano e si sono guardati bene dal parlare visto i vincoli satanici e di ricatto che li legava.
La domanda, del il titolo del post, dovremmo farcela tutti.
E’ da tempo che cerco di farlo capire a coloro che mi stanno intorno se ne ho l’occasione.
Ultimamente le persone sono sempre più arrabbiate,cercano i responsabili dello sfacelo che abbiamo davanti.Vogliamo tutti il capro espiatorio.
Ma anche trovandolo nulla cambierà.
Sono arrivata alla conclusione che la responsabilità è la società civile tutta insieme.Nessuno escluso.
Guardando indietro possiamo dire che abbiamo lasciato correre su questioni molto importanti .Ci siamo fatti accecare dai frizzi lazzi e cotillon della promessa del falso benessere.
Demandare ad altri è stato molto più facile.Questo “lasciar fare” ha prodotto una classe politica che si è sentita autorizzata a pasticciare su ogni cosa.Non era importante ciò che si decideva, bastava accontentare qua e là.( sindacati compresi)Molto probabilmente c’è stato anche chi ha venduto l’Italia per i tristemente famosi “30 denari.”
La maggioranza si è lasciata convincere al “così fan tutti”.Trarre il maggior profitto col minimo impegno.
Siamo stati degli ottimi Pilato.
E’ ora che ognuno dica a sè stesso: chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Politicamente non basta dire IO SONO ONESTO oppure PENSIAMO AI POVERI;
Questo lo può dire papa Francesco , un politico al governo ora dovrebbe sopratutto essere un/una statista.
Avere ben chiaro nella testa dove sia stato l’errore commesso precedentemente da altri,cercare di ripararlo senza lamentarsi; perchè chi ha voluto mettersi al servizio del popolo poi mica può dire :ah caspita, ma mica mi aspettavo fosse così complicato!
A fare la santa Maria Goretti son capaci tutti,no?!?
Al governo ci vuole gente che abbia : umiltà, idee chiare e tanto coraggio.
Smettiamo di cercare colpe e capri espiatori (che ci siano, lo so bene pure io)
ma se la nave imbarca acqua,invece che cercare chi ha fatto il buco ,occorre cercare la falla per tapparla. Poi eventualmente cercare e buttare a mare il traditore.
Desolante vedere invece ,gente al governo che pare non sapere nemmeno dove sia il bandolo della matassa…..
Se è ancora valido il detto VOX POPULI VOX DEI la soluzione il popolo la intravede ,non mi è chiaro invece quando la vedrà la politica.
“ma se la nave imbarca acqua,invece che cercare chi ha fatto il buco, occorre cercare la falla per tapparla. Poi eventualmente cercare e buttare a mare il traditore.”
Concordo al 100%.
Trovare il traditore non per vendetta, ma per impedirgli di fare altri buchi di nascosto… 🙂
Le vendette fanno solo male . L’importante è riconoscere il nemico per non dargli potere su di noi ; )
Gentili inter locutori e, se mi permettete, amici,
Una delle primissime necessità come dice Alberto Medici, è tappare la falla. Ma in che cosa consiste questa falla? Come è nata? Ecco qua la spiegazione dei “derivati” per i più innocenti:
Il funzionario di banca, imbeccato dai suoi superiori entrò in contatto con un poveraccio che dormiva sotto i ponti e non aveva nessuna rendita fissa e gli disse:
Perchè non compri una casa, con mobili e tutto? La banca ti presta i soldi per esempio 150.000 dollari. Ti compri la casa e pagherai con facili, comode rate mensili.
Il poveraccio toccò il cielo con un dito. Ebbe la casa mobiliata e firmò un titolo che comprovava il suo debito.
Passarono i mesi, e l’uomo che era un “subprime” cioè uno che non era in grado di pagare i debiti, pagò alcune rate e poi… basta.
Ma alla banca, che non aveva sborsato un bel niente, (ma solo un pezzo di carta), non interessava che quello pagasse o non pagasse. Alla banca interessava essere titolare di un credito, ancorchè inesigibile. Poi la banca fece un bel mucchio di crediti subprime (cioè che non sarebbero stati pagati) e ne fece una bella polenta, cioè li cartolarizzò, cioè: li spezzetto in tanti titolini di credito che potevano benissimo essere smerciati ad un gran numero di investitori e risparmiatori, clienti delle banche anche in altre parti del mondo. Comprarono i “subprime loans” titoli di credito che davano una rendita alta, ma che, alla scadenza non sarebbero stati pagati. tra i compratori di questi chiamati “titoli tossici” vi erano enti pubblici e privati. tra gli altri i fondi pensione di grandi corporations, attratti dalla rendita di un alto tasso di interesse. Solo che alla scadenza i debitori non pagarono: cucù i soldi non ci sono più. nei contratti di vendita le banche specificavano in corpo 4 che i l responsabile del buon fine non era la banca, era il compratore sic.
Le banche dunque guadagnarono con la vendita all’asta dgli immobili non pagati, sia pure a prezzo stracciato, ma il loro principale lucro fu il commercio, la vendita di titoli di credito fasulli, che alla scadenza come essi sapevano benissimo non sarebbero stati pagati.
Che le banche siano piene di titoli inesigibili, poco male: quelli creano denaro dal nulla…
Ma il problema sta nei risparmiatori ed investitori che furono attratti in una trappola tra gli altri i fondi pensione che invece di avere il denaro per i pensionati hanno adesso un bel mucchio di titoli inesigibili.
Adesso io vi chiedo: Chi è il responsabile di queste pratiche:
Bell’esempio.
Chi non capisce la natura del denaro si domanda: perchè mai le banche dovrebbero imbarcarsi in questi affari fallimentari?
La risposta la dai bene tu:
Ma alla banca, che non aveva sborsato un bel niente, (ma solo un pezzo di carta), non interessava che quello pagasse o non pagasse. Alla banca interessava essere titolare di un credito, ancorchè inesigibile.
… Vorrei specificare quello che avevi detto così bene più su, prima, perché mi sembra importante non perderselo e anzi sottolinearlo: il vero “nemico” SIAMO NOI stessi con la nostra vigliaccheria causata dalla pigrizia(*), e dalla nostra indifferenza, che ne è la sorella, tant’è che abbiamo creato un sistema di vita chiamato CI – VILTA’ ; le parole sono uno specchio… ( noi, popolo ne siamo il lato passivo, quelli che chiamiamo ‘nemici’ ne sono invece quello attivo).
(*) Pigrizia: l’ACCIDIA, che non è solo il peggiore dei cosiddetti ‘Peccati Capitali’ ma anzi, secondo me quello che li contiene tutti, senza la quale quegli altri non esisterebbero! E’ da lì, infatti, che viene tutto il Male, e superarla significherà re-imparare ad Amare. (fine *)
Una volta recuperata Questa capacità, la voglia di occuparci di noi stessi e del nostro prossimo con rispetto e cooperazione diverrà normale, perché partirà dal cuore di ognuno SINGOLARMENTE, ed è QUESTO, ciò che è NATURALE, e non avrà bisogno di “leggi”’ esterne. Perché tutto ciò è intrinseco negli esseri umani. NON per le bestie che ancora siamo!
Poi, una volta che avremo ritrovato in noi stessi tutto questo, non avremo neanche più bisogno di buttare in mare il “colpevole”, perché quello è un essere morto, e senza la nostra tacita complicità non potrà fare niente e capirà da solo che l’unica sarà ritirarsi.. e riflettere su se stesso! E a ben pensarci, tutto ciò e confacente al concetto di Non-violenza tanto caro ai Messaggeri Celesti.. per i quali anche il semplice “protestare” pacificamente è un (seppur minimo) invito alla violenza, perché dà importanza e peso alle malefatte dei Morti che ci governano, demandando SEMPRE A LORO, la responsabilità delle nostre vite.
Quello che hai appena chiamato “falla”, caro Eliseo (se mi permetti), era solo un sasso scagliato, ed è solo un po’ più subdolo (perché apparentemente salvifico) di quelli scagliati in precedenza come spade e frecce, e con le quali l’uomo s’è comunque sempre trovato male. L’altro mio pensiero, qui sotto, era una risposta a Lucia su:
” Le vendette fanno solo male . L’importante è riconoscere il nemico per non dargli potere su di noi ; ) ” (piccolo errore di copia e incolla 🙂 )
Come avete detto? Le banche? il sistema bancario?
Voi certo non volete che dica che questi signori, gli azionisti, i soci delle banche devono essere giudicati da una Corte d’Assiste Speciale e fucilati alla schiena.
Noi essendo cristiani non possiamo dirlo. Ma possiamo invocare su di loro la giustizia divina, visto che quella terrena è a libro paga proprio da loro: Dalla Tesoreria della Banca Centrale, ente privato con finalità di lucro, il quale è di proprietà delle altre banche “periferiche”; ma che tra le sue attribuzioni avrebbe quella di “vigilare” sulla condotta etica, delle altre banche. Hanno vigilato o non hanno vigilato? Io direi che è poco probabile che una banca subordinata effettui qualunque vigilanza sulla condotta dei proprietari.
Forse non sono stata abbastanza chiara…….
***Ci siamo fatti accecare dai frizzi lazzi e cotillon della promessa del falso benessere.***
Dio da dei talenti ad ognuno ,ed è bene che siano coltivati con Amore e dedizione.
I frutti di questi talenti riconosciuti e coltivati sono: ottimi medici,ottimi insegnanti ,ottimi muratori,ottimi falegnami,ottimi operai,ottimi politici.
Invece che è successo?
Qualcuno ha iniziato a dire studia che lì c’è la soluzione a tutti i problemi.
Moltissimi genitori ancora oggi ci credono.
Non si sta più a guardare il talento dei propri figli.
Si guarda al molto guadagno e alla poca fatica che potranno fare con lo studio.
Sto dicendo una bugia?
Moltissimi genitori vorrebbero l’università per i propri figli,si accontantano delle scuole superiori se va male con l’università,alla meno peggio anche la scuola professionale va bene basta che dia possibilità di mettersi in proprio.
Se i nostri figli non hanno una bella casa ,bella auto ,bei vestiti ci sentiamo genitori falliti.
Il problema ,ovvio, non è la scuola in sè.E’ il talento vero che noi genitori non coltiviamo e non abbiamo coltivato nei figli delle generazioni dal dopoguerrafino ad oggi.
Ora che società ci ritroviamo?
medici che fanno i medici per lavoro(senza l’amore che dovrebbe avere per l’ammalato)
E operai che costruiscono solo pezzetti che qualcun altro assemblerà nel suo intero.
Siamo persone incapaci di pensare al benessere del gruppo,incapaci di fare un passo indietro in favore dell’altro.Se non ci danno una promozione la colpa è del collega che ci scavalca o del capo cretino che non ci valuta abbastanza.
non ci chiediamo “ma io davvero faccio tutto il possibile per la mia promozione?”Sono davvero adatto a quella mansione? la merito o voglio solo gloria per me stesso?
Da ogni parte sono sgomitate per” ottenere” ,per paura che l’altro ci sottragga qualcosa.La paura e la vanagloria sono pessime alleate e noi invece le teniamo a braccetto
Abbiamo creduto ad una grande bugia e ora ne paghiamo il conto.
Come se ne possa uscire io non lo so.
Iniziamo dai nostri figli,diamogli amore .Fiducia.Aiutiamoli a Trovare il Loro talento e diamogli terreno buono su cui coltivarlo.
Ritorniamo a fare le cose con Amore.Amore verso noi stessi e verso gli altri.
Se i nostri figli non saranno “le persone importanti della società” non importa,.
Come dico spesso: uno ha inventato la ruota e tutti gli altri si sono dedicati a costruirla.
Smettiamola di cercare colpe fuori dalla barca;nella barca c’eravamo anche noi
e non siamo stati capaci di vedere.
Abbiamo dato noi il potere a questo sistema,ci hanno fatto vedere lucciole che noi abbiamo seguito credendole lanterne,siamo andati felici verso il burrone….
Cari Fabio e Lucia,
Avete ragione, Non siamo stati capaci di vedere, o dice Fabio siamo pigri e vigliacchi. Ma vi dico, copiando ed incollando: “Siate puri come colombe ed astuti come serpenti”.
Come è possibile capire i trucchi del nemico il quale usa arti da illusionista incomprensibili, e tuttora incomprensibili alla grande maggioranza delle persone, nonostante gli sforzi di tanti studiosi che cercano di divulgare la verità?
Tutti moi, cara Lucia vivremmo benissimo del nostro onesto lavoro il quale in realtà dovrebbe darci un reddito molto più alto. Invece siamo vittime di quell’uno per cento che con trucchi diabolici ci sottrae tutta la nostra ricchezza.
Era nostro dovere approfondire, conoscere, studiare le meccaniche del sistema bancario che è il nemico: È Mammona, il figlio del demonio. Prego, prendete nota del seguente brano tratto da un articolo di Marco Della luna: Avvocato ed autore di vari saggi in materia monetaria:
“…La società, per poter servire il debito, ossia pagare gli interessi, prende a prestito ulteriore denaro, su cui pagherà interessi in aggiunta a quelli che già paga. In tal modo però non risolverà il problema, masolo lo differirà sino al punto in cui il reddito non sarà più sufficiente per pagare gli interessi e il patrimonio non sarà più sufficiente per ottenere nuovi prestiti. Una crescente quota di redditi dovrà pagare gli interessi di debiti pubblici e privati e tasse destinate a servire il debito pubblico. Il margine di profitto delle aziende si contrarrà sino ad azzerarsi, come già sta avvenendo in molti settori produttivi. Lo stato per tirare avanti dovrà continuamente aumentare la tassazione, tagliare servizi e stipendi, vendere i propri beni. I banchieri in tal modo rastrellano tutto il reddito attraverso l’opera del governo, tutto il prodotto del lavoro e degli investimenti del corpo sociale: profitto per i banchieri, fallimenti, licenziamenti e sacrifici per tutto il resto della società… Creando denaro – debito inventato e gestito dal sistema di banche mondiale, ed alternando periodi di credito facile a bassi tassi con periodi di credito stretto ad alti tassi di interesse il sistema bancario costringe la gente e le imprese, per sopravvivere alla rincorsa del profitto alla lotta di tutti contro tutti perchè ciascuno deve togliere denaro a qualcun altro. Questo disumanizza, costringe gli uomini alla sopraffazione e costringe ad evadere per sopravvivere, per conservare un reddito, limitare i costi, per non chiudere, licenziare, fallire …”
Dite sinceramente, gentili interlocutori,è giusto incolpare noi stessi di quel che fanno questi disgraziati?
Dobbiamo perdonarli? E dobbiamo permettere loro che continuino a distruggere la nostra Nazione?
Parlare di fenomeni come il Signoraggio e le altre mascalzonate del genere è solo, la descrizione di un’arma che i nemici “attivi” usano contro i popoli (quelli ‘passivi’). Ma se una parte negativa non si ergesse e distinguesse (come un rivoluzionario) sul terreno neutro (dell’umiltà), il fulmine non potrebbe mai scagliarsi a terra, perché non saprebbe dove andare (TUTTO ha bisogno di una direzione/scopo, anche un fulmine); colomba significa ‘anima della (o “unito” alla) Madre’, cioè colui o coloro che rimangono incentrati nel proprio cuore, agiscono ma non reagiscono, perché sanno che i loro mali dipendono solo da loro stessi, e che i nemici esterni ne sono solo la conseguenza più evidente, e arrivano solo quando sei pronto a comprenderne la lezione. Fosse pure quella più estrema, come la morte fisica. Ecco perché la colomba è il simbolo della Pace. (Quante “rivoluzioni” abbiamo poi avuto nella storia umana? E a cosa sono mai servite, considerando che l’attuale benessere è solo superficiale e serve solo come arma in più per succhiare energia ai più deboli e sottomettere, stavolta, il mondo intero in un colpo solo?).
Se mi distraggo camminando in un sentiero che io SO(!) essere pericoloso e poi mi succede qualcosa, con chi me la devo prendere principalmente, anzi: unicamente? E chi guarda davvero in se stesso con sincerità scopre sempre l’unico vero responsabile; e nemmeno ci si mette, a guardare fuori.
Quando si fa il segno di sparare a qualcuno, solo l’indice va verso quel qualcuno, ma tu stesso (il pollice, collegato al tuo io) e le altre dita indicano te!
Cosa predicava, Gesù, la rivoluzione come la intendiamo noi? O il perdono..
Con questo, però, voglio solo dire che non serve a niente prendersela esternamente coi ‘cattivi’ (che fanno solo la loro parte) e non che dobbiamo rimanere inattivi; anzi, quello che ci sarebbe da fare è ben più difficile che fare una rivoluzione di protesta pacifica o armata che sia.
Sinceramente è inconcepibile, per me personalmente, pensare che si subiscano ingiustizie senza che in qualche modo le si sia meritate; inconcepibile davvero! Io credo VERAMENTE nella protezione divina degli innocenti; e ciò è stato il sentimento che mi ha spinto a cercare anche in altre culture le conferme a questa convinzione in apparente antitesi con ciò che vedevo in giro: se Dio perdona tutto e tutti, a maggior ragione lo farà con gli innocenti: allora perché muoiono pure i bambini, ad esempio, e persino di fame, con tutto il cibo che c’è in giro? A questa e a tante domande ho, alla fine, trovato le risposte, anzi: La Risposta. Quella Risposta che cercava la mia anima, che altrimenti mi avrebbe fatto impazzire, e che anche il Cristianesimo (ma solo quello tenuto ancora segreto) saprebbe dare: ognuno di noi usa anche gli altri per punire se stesso! Programmiamo perfino le nostre nuove vite di volta in volta anche tenendo conto delle nostre colpe passate, oltre che in base a ciò che vogliamo imparare; e per tutto questo non esistono neanche le punizioni, che dovrebbero essere invece chiamate ‘istruzioni’. E questo spiega tutto, quindi anche l’esistenza di persone più serene e felici, che un giorno saranno però la totalità. 🙂
Ciao Fabio, e ben ritrovato.
Se fosse vero quello che ti sembra d’aver scoperto, e che ha fornito la Risposta che la tua Anima cercaca e senza la quale saresti impazzito: ossia che ognuno di noi usa anche gli altri per punire sé stesso. E che quindi anche il male subito dagli innocenti (tipicamente: i bambini) è in realtà una scelta consapevole fatta dalle Anime di quei bambini: che scelgono, nella tua visione, chi gli infligge il male in questa vita per espiare gli errori compiuti in vite precedenti.
Allora, se in questo “sistema” ognuno di noi si auto-corregge e si auto-istruisce nel corso delle (numerose) vite in cui l’Anima si reincarna, la domanda, piatta e semplice, diventa:
Gesù che cosa è morto a fare? E in un modo così totalmente atroce, Lui così totalmente Innocente?
A essere conseguenti con queste premesse, è morto non per noi ma per auto-istruire Sé Stesso. E per espiare e imparare relativamente al male da Lui compiuto nelle Sue vite precedenti.
Che, constatando la portata del male da Lui subito (o meglio: che Lui ha scelto di subire. E su questa singola frase siamo in pieno accordo. Ma solo su questa singola frase), ci dovrebbe indurre a ritenere, qualora sposassimo la tua Risposta: che le Sue colpe passate erano veramente imponenti.
Se condividi le affermazioni suddette, conseguenti alla Risposta che ti sei dato: allora hai completamente destituito e smontato la Persona di Gesù il Cristo. Riducendo il Suo Amore per noi ad una auto-evoluzione nel Suo personale ciclo delle reincarnazioni. Necessario per smaltire una quantità enormemente grande di errore, di colpa e di errore da Lui stesso compiuta nelle vite precedenti.
Se invece prendi in maniera forte e chiara le distanze dalle affermazioni suddette, ammettendone l’intrinseca aberranza: allora, in virtù della Logica che è Dono di Dio (per la quale, se si arriva razionalmente a conclusioni assurde, è perché si è partiti da presupposti assurdi), è il momento di mettere in discussione quella Risposta che ti sei dato.
E di nutrire la tua Anima, che cercava fervidamente una risposta al problema immane del male subito dagli innocenti, di qualche altro cibo spirituale.
Che sia all’insegna della Verità fattaSi Carne e non della Sua negazione.
Tu sei tanto avanti su tante cose, Fabio. Per pura Grazia di Dio.
Si tratta di gettare le reti dall’altro lato della barca.
E inizierai a pescare in abbondanza, in Spirito e Verità.
Che la Luce, la Verità e l’Amore illuminino, rivelino e sopravanzino la tenebra, la menzogna e l’odio.
Ti saluto e ti abbraccio,
in Gesù e Maria.
+Christus Vincit+
Caro duxconctator, la tua osservazione su Gesù è solo un particolare tra tutto ciò che ho scritto, che si riassume con questo suggerimento: non fondiamo le nostre azioni sulle colpe altrui, ma vediamo dentro di noi per capire cosa vogliamo veramente e come possiamo migliorarci, senza dare colpe agli altri, che agiscono solo da specchio anche dei nostri stessi pensieri (come ha già detto molto meglio di me Lucia). Riguardo Gesù, poi, vorrei solo esprimere una cosa che fa parte del mio modo personale di scoprire le cose: io non mi baso su degli scritti… fossero anche considerati sacri, come la Bibbia, i Vangeli, il Libro dei Morti, la Baghavad Gita, ecc.; io cerco solo risposte che… GIA’ la mia anima conosce e, in più, che servano a me in questa vita. E provengono da immagini che ho da sempre; ricordi, più che altro; domande che sono nate da me; e dalla osservazione quotidiana del mondo. E’ un po’ come quando uno vede una faccia, e dopo un po’ di tempo è tenuto a ricordarla ma non saprebbe come cominciare a descriverla, neanche di fronte a un esperto di ritratti facciali ma, se la rivedesse in una foto direbbe “ah, eccola: è questa!”, oppure “questa faccia io l’ho già vista, non ricordo dove né come, ma l’ho già vista!”; ma tutto parte dall’aver visto la prima volta e di persona, quella faccia; le riscoperte, quelle sì, POI, possono esser fatte tramite le informazioni, le religioni, ecc. perché di certo altri uomini si saranno posti le stesse domande.. alle quali avranno trovato e testimoniato con delle risposte. Spero di spiegarmi bene
La stessa cosa con i grandi misteri della vita e della spiritualità, per me. Per questo, ogni mia “scoperta” non è che una ri-scoperta.. e io faccio così da circa trentacinque anni. So inoltre che questo vale per tutti: è proprio una Legge universale… Qui sulla Terra, però, il Diavolo ha rivoltato tutto. Cioè, la Questione è: dalla Domanda (doVE manda) alla ri-sposta (Res = Re)posta, e non il contrario (con cui sono nate tutte le religioni scritte); in altre parole: da Uomo a Dio e non da dio a uomo. Altrimenti saremmo oggetti, come vorrebbe l’Oscuro, e non figli di Dio, come Vuole IL CRISTO.
Per rispondere poi alle tue considerazioni su ciò che ho detto: a) Dio Lo ha mandato per puro Amore verso di noi, che siamo comunque figli Suoi. (non esiste solo la Legge dell’auto-punizione: se sulla Terra si soffre per imparare, come si fa ad imparare se non mandi qualche Maestro? Ecco, Lui ha mandato anche Suo Figlio, il Maestro dei Maestri!) E lo ha fatto.. gratuitamente. b) La “sofferenza” di Gesù sulla Croce è una cosa che dicono i Vangeli ma è falsa; ad esempio non gli furono mai messi i chiodi attraverso le mani: i Romani erano grandi strateghi di guerra, di politica ma anche psicologi SOCIALI: crudeltà inutili come quella, con un personaggio simile (e da loro, certo, NON odiato, vero?), e anzi così amato dalle genti: quanto avrebbe giovato loro, oltretutto in una terra così da sempre turbolenta come quella? Ti invito a questa riflessione e quindi a chiederti: sarà stata vera, tutta questa sofferenza che dicono e che ci inculcano pure con cinema e TV…sappiamo già, poi, in che mani siano, questi strumenti; quanto siano “veritieri”, no? Poi, tu non ci crederai, ma… anzi: Gesù sorrideva, durante il cammino sul Golgota (fino a che punto, siamo disposti a credere che fosse il Figlio di Dio?) Se Paolo Borsellino sapeva già di dover morire ed è andato comunque avanti con fermezza e coraggio… chi si stupisce che Gesù avrebbe addirittura sorriso, in quei momenti? Pensate che fosse triste per qualcosa che Lui sapeva ci avrebbe Risvegliati? O che il tempo, per Lui, abbia qualche importanza?
Un saluto 🙂
Eliseo quella che usi è una grande parola: VERITA’.
Ma quale è la verità?
La verità è che ci siamo allontanati da Dio .
La società tutta si è alllontanata.Ancora oggi siamo lontani da Dio e non vogliamo capire.
Siamo gente dal collo duro e ci rifiutiamo di chinare la testa.
La dimostrazione è che cerchiamo il colpevole.
Se fossimo stati vicini e stretti alla croce saremmo arrivati a questo?
Smettiamo di mentire a noi stessi.
Ha fatto comodo a tutti finchè è durata.Pochissimi hanno continuato a fare il proprio dovere sino in fondo.Tutti abbiamo approfittato del “benessere”.
Ora che si presenta il conto da pagare diciamo che la colpa è degli altri.
Gli altri siamo noi…..
Il nemico ci ha fatto credere che potessimo fare poca fatica e star bene tutti.
Ma quanti si domandavano se fosse giusto depredare i territori altrui o portare rifiuti tossici in casa d’altri per non avvelenare noi stessi.
Quanti di noi hanno manifestato contro queste cose?quanti hanno fatto la sentinella? Troppo abbiamo distrutto .
Bisognerebbe fare penitenza,vestirsi di sacco e cenere e chiedere perdono .
Ogni giorno ,ogni ora,ogni minuto della nostra vita.
Cambiare noi stessi ,in un cammino di ritorno a Dio sperando nella Sua misericordia.
Le parole di Gesù sono sempre state lì chiare e forti e sono ancora lì per chi le vuole ascoltare ma sopratutto seguire.
Lui ha sempre detto che la Via è faticosa.
Niente facilitazioni ……
Concordo con te, Lucia.
Ancora oggi, tra le persone che pur hanno avuto la Grazia di aprire gli occhi sulle Matrici di inganno, menzogna e -in definitiva- peccato, sono ancora pochissimi quelli che hanno preso le distanze in maniera vera e integrale da Mammona.
E la cosa si tocca con mano quando si arriva a parlare di soldi.
Del resto, se le banche sono diventate chiese ed i bancari confessori (ed ora, grazie a Dio, la crisi finanziaria sta facendo crollare questa venefica illusione) è perché qualcuno gliel’ha pur data la sacralità che non avrebbero mai dovuto avere.
E rispetto alla quale Gesù Stesso ci ha messi inequivocabilmente in guardia: o si serve Dio o si serve Mammona.
Ciò, in ogni caso, non ci deve condurre a giustificare il comportamento dei figli della perdizione, che le Matrici anticristiche hanno progettato ed implementato.
Né indurci a tacere quand’è il momento di denunciarne il funzionamento per essere strumenti di Dio affinché un altro fratello o un’altra sorella apra gli occhi su di esse.
Sempre più sto incontrando altri figli di Dio che arrivano a Dio “per viam diaboli”: attraverso l’apertura di occhi sulle Matrici di menzogna, inganno e peccato.
E, come dice il mio amico e fratello Parusia: l’Anticristo non è un mostro ma ciò che umanamente si asserve alle categorie dell’inganno per ben apparire.
E, aggiungo io: l’Anticristo userà quelle stesse categorie dell’inganno per accreditarsi come uomo delle verità. Al fine di far passare la grande bugia.
Vigiliamo.
Che Dio ci benedica, che la Madonna ci accompagni, che San Michele Arcangelo scorti le nostre vie.
Ti abbraccio, Lucia,
in Gesù Adveniente e Maria Corredentrice
Mi chiedi “Quindi, che dire”, Lucia?
Forse che dovremmo tornare puri come bambini.. perché noi ci siamo troppo “adulterati” e che, non sapendolo fare in modo naturale (Cristico) ci siamo affidati a leggi artificiali (sataniche) anche solo per fare esperienza? Non è così evidente? Voler dimostrare è un’illusione, ma cosa c’è da dimostrare quando le cose sono così evidenti? Certo, se vuoi dimostrare che lì davanti c’è una mela ad uno che sta dormendo perdi tempo; ma si spera sempre che chi legge sia solo uno in ‘dormiveglia’, e non in un sonno profondo. In questo forum si discute ma io non sto neanche discutendo: faccio di solito domande e, in questo caso, dei semplici elenchi e osservazioni mai contestate nemmeno dagli stessi preti : le abbiamo studiate a scuola con la Storia (magari non con le stesse parole) e sono parte integrante di questo Credo). Ma hai ragione se dici che anche questo non conta niente: il valore di ciò che ho detto è dato dalla mia domanda, che stavolta era però implicita: siamo forse ROBOT, o semplici oggetti?
Perché una organizzazione che legifera, giudica, condanna, scomunica, santifica, stabilisce, confessa.. anziché ESSER SEMPLICE GUIDA, è una cosa che vuole SOSTITUIRE, almeno nell’intento, ogni MERITO umano di tornare nei Regni superiori. Questa è la mia opinione, e qui, è vero, stiamo discutendo 🙂
(N.B.: ti ho risposto qui perché non ho trovato l’opzione Rispondi al tuo post di ieri, 21 aprile)
Caro Fabio,
non posso che ribadire lo stesso concetto.
Dio è Amore, chi ha provato l’amore non ne può più fare a meno.
Non parlo dell’amore fisico o mentale,quello che ci fa credere di aver bisogno di questa o di quella cosa ,di questa o di quella persona.
Parlo dell’Amore che non ti permette di fare del male ad alcuno Amando con forza tutto e niente allo stesso tempo;
per far capire a tutti quelli che leggono,l’Amore dei primi martiri cristiani che andavano incontro alla morte per uccisione cantando inni a DIO:
provate anche solo ad immaginarlo.
E’ qualcosa di indescrivibile che hai nell’Anima nella Mente nel Cuore ,ti riempie tutto.
Dopo aver detto questo è poco importante scavare per capire il mistero della salvezza.Se fosse stato importante saperlo Gesù ce lo avrebbe detto…invece
Gesù ci ha invitato a seguirLo e ha detto cose precise ,le indicazioni sono chiare ,la Via è una e solo quella porterà alla salvezza
Noi possiamo solo cercare di Amare ,meglio che possiamo.
perchè siamo peccatori e solo la Misericordia di Dio potrà salvarci,
perchè i ragionamenti degli uomini sono cosa vana…..
Ringrazio di cuore l’intervento di Duxcunctator il quale ha con brillante chiarezza descritto la mia posizione e le mie intenzioni con queste parole: “Gesù ci ha messo in guardia: o si serve Dio o Mammona; ciò non può indurci a tacere quando è il momento di denunciare per essere strumenti di Dio per aprire gli occhi ad un altro fratello o sorella”.
Questo è il mio piccolo obbiettivo ben lontano dall’ essere un profondo teologo: Rivelare e divulgare in termini più semplici possibile i trucchi di Mammona che stanno distruggendo le nazioni d’Europa. Se, ipotesi, un giorno un numero sempre maggiore di persone aprira gli occhi, i trucchi di Matmon svaniranno come neve al sole.
Affettuosi saluti a tutti voi.
Cosa vuole il Diavolo, più d’ogni altra?
– L’attenzione di tutti; = amore superficiale (da fuori a dentro) –
E come si chiama?
-Idolatria –
E cosa vuole Dio
– Dio sei tu: l’altra metà dell’universo; ognuno lo è! Cosa vuoi tu? –
Io non so cosa voglio..
– E’ perché non ti ascolti, non fai silenzio, e sei dominato dalla mente.
E cos’è la mente?
– L’anti cristo!
Quanto è influenzata, la mente, in questo mondo?
– 99%…
______________
Il più alto compito dell’angelo consiste nel fare in modo che tutto ciò che c’è di buono nell’uomo non sia suscitato dall’esterno, ma sorga da lui stesso, conducendolo per questa via a nascere e a manifestarsi a se stesso.
Sergej N. Bulgakov
Ho incontrato il mio angelo – Anna Fermi – Mondadori S. p. A. Pag. 53
Il mio intervento non voleva essere critica o obiezione a nessuno.
Sottolineo comunque che la scelta è sempre e comunque nostra .La libertà di scegliere Dio non ce l’ha mai tolta.
Noi,umanità, facciamo errori e non siamo disposti a pagarli.
Una bellissima frase che mi è capitato di sentire:
Dio perdona sempre ,l’uomo qualche volta,la natura mai!
E personalmente per natura intendo le consegueze alle nostre azioni.
Che poi ci sia qualcuno che approfitti delle nostre debolezze non ci deve stupire.
E’ così da sempre no?
Certo che alle ideologie , di chi mirava alla negazione di Dio e di Gesù, nate con la Rivoluzione francese (o prima) e proseguite in maniera martellante con la promessa del benessere e la libertà (liberi da cosa o da chi non è mai stato chiaro) era difficile non cedere alle lusinghiere promesse.
Non ho la certezza che chi “capisce” o “apre gli occhi ”
capisce per la sola informazione-denuncia sulle banche. Il demone che percorre la terra è molto più mefitico e i suoi miasmi sono sparsi ormai quasi ovunque.
Perchè se chi capisce ,capisce solo perchè mancano i soldi mi metterebbe molta tristezza….
grazie a duxcuntactor perchè grazie a lui ho trovato e letto le rivelazioni a don Guido
Non ha cambiato la mia fede ma è stato interessante leggere.
Ciao Lucia (bellissimo nome, che di per sé fa paura alle tenebre),
prima di ringraziare me, è da ringraziare Dio. Ognuno di noi mette solo a disposizione dei fratelli e delle sorelle ciò che ha ricevuto: gratis ricevendo e gratis condividendo.
Ti sottoscrivo totalmente l’affermazione che non è sufficiente aprire gli occhi sulla Matrice Monetaria per aprire gli occhi sulla Realtà che E’ Dio, rivelatoSi pienamente in Gesù il Cristo.
E sull’inganno massimo di colui che si vuole (e sempre più vorrà) far scambiare per Dio, e adorare (già oggi, e sempre di più domani) come Dio.
Cercando di portare con sé tutti coloro che si sono lasciati sedurre, anche in buona fede e per un malinteso amore della conoscenza, dalla venefica equazione: Io=Dio.
Al momento dello show-down, o del redde rationem, l’Inganno monetario sarà svelato dall’uomo delle iniquità (o nella persona del falso profeta o nella persona dell’anticristo: che comunque parleranno l’uno per l’altro): per meglio convincere e meglio attrarre a sé coloro che non hanno voluto credere alla Verità.
E che non vi avranno voluto credere neanche in occasione del Grande Avvertimento, in cui Gesù-Verità Si manifesterà – nello stesso istante/non istante – all’interno dell’Anima di ognuno di noi in maniera inequivoca e senza più le scusanti (che solo Lui, Giusto Giudice e non solo Avvocato, è in grado di pesare perfettamente) che ancora possono addurre, oggi, coloro che parlano di “Scritture scritte dagli uomini” e “Chiesa fatta dagli uomini”.
Sei per caso la Lucia che mi ha chiesto il contatto su LinkedIn?
Sono a tua disposizione per un confronto/discernimento sulla rivelazione sul Peccato Originale.
Che la Pace e la Gioia di Gesù e di Maria siano con te
“non ha cambiato la mia Fede ma è stato interessante”.
Se avesse potuto cambiare la tua Fede, quella che professiamo nel Credo niceno–costantinopolitano e del quale è vera OGNI singola parola: allora dovrei renderne conto a Dio, per consigliare una lettura del genere.
E, del resto, niente e nessuno può “cambiare la nostra Fede”: solo noi stessi possiamo decidere di farcela cambiare, magari ostinandoci a considerare amico quell’ “angelo” che viene ad annunciarci un Vangelo diverso da quello annunciato da San Paolo e da tutti gli Apostoli.
Ma ciò non giustifica in alcun modo i Pastori della Chiesa che hanno attivamente collaborato al “cambiamento” della Fede ed hanno favorito in tutti i modi (permettendo ad esempio lo scempio dell’Eucaristia data da e su mani non consacrate) l’apostasia dilagante (ossia: “grande”).
Questi Pastori della Chiesa, che hanno fatto scientemente e lucidamente ciò per “accelerare” i Tempi del Ritorno del Figlio e “forzare la mano” del Padre: sono “acceleratori” alla maniera di Giuda Iscariota, che tradì volontariamente Gesù (dopo una compromissione sempre più sistematica e sempre più volontaria con la triplice concupiscenza: della carne, degli occhi, della mente. Fino a rappresentare in sé la tragica verità delle parole del Maestro: “chi commette il peccato, è schiavo del peccato”) per costringerLo a scendere dalla Croce nel momento in cui avrebbero osato metterceLo. “ImponendoSi” così a tutti i sinedriti, scribi, erodiani e farisei (le “Gerarchie” del Tempio, che sono figura di quelle della Chiesa di oggi) che ancora non ne riconoscevano la messianicità; e Dio, tali “acceleratori”, li ha in totale abominio.
Poveri loro, quando conosceranno il peso della Giustizia giusta di Gesù.
Dopo che hanno diffuso un ritratto deformato della Sua Misericordia (fino a farne quasi una satanica caricatura), citando tutto il passo dell’adultera lapidanda meno la Sua esortazione finale a costei dopo averla salvata: “Và, e non peccare più”.
Non sono io Lucia che ti ha chiesto il contatto su linkedin, anche perchè non so nemmeno cosa sia…..
però mi sa che mi informo e ti chiedo il contatto…..
Volevo sottolineare, senza voler tirarla per le lunghe, dal mio punto di vista, che la moneta in se non è affatto Mammona.
Se la moneta fosse semplicemente il mezzo di scambio, o un semplice attestato rappresentante una porzione di ricchezza prodotta dalla Nazione, sarebbe del tutto innocente in sè.
Se sulla moneta mostrata a Cristo la dicitura anzichè “TIBERIOI CAESAR” (Tiberio Imperatore) fosse stata “POPULUS JUDEORUM) La risposta di Cristo sarebbe stata immagino io: “Da a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio ed al popolo quel che è del popolo”. O no?
Qual’è l’essenza della moneta, Eliseo? Cioè: perché è nato un fenomeno del genere? Per facilitare gli scambi di merci? (poi ci sono i servizi, ma lo vediamo dopo). Ma le merci non sono prodotte dall’energia e dalla intelligenza umana? Come pure le macchine che ci aiutano a fare molte cose? Cosa c’entra il denaro?
Perché facciamo le cose? Qual’è la molla che ci spinge a muoverci?
Facciamo un’ipotesi: all’inizio ci muoviamo per sopravvivenza: facciamo una determinata azione-lavoro che ci porterà a sopravvivere: secondo te, di che altro premio avremmo bisogno, oltre all’aver ottenuto la sopravvivenza? E se si tratta di quella altrui, non dovremmo esser felici ugualmente? Cosa c’entra il denaro?
E “i servizi” ne sono la prova: non ci muoviamo per gioia, perché non ci piace quello che facciamo; non ci muoviamo neanche per gli altri (anche se sappiamo che sono nostri fratelli), con l’aggravante che in un sistema centralizzato abbiamo quasi sempre a che fare con sconosciuti; più volentieri ci muoviamo per i piaceri e i divertimenti (per toglierci qualche soddisfazione, diciamo noi); non sentiamo un moto, dentro, che ci dice che Dio ci ha dato tutto gratis e che noi dovremmo fare altrettanto? Non ci darebbe più soddisfazione lavorare per gli altri, soprattutto (in un mondo ideale) se lo facessimo per gente che conosciamo bene e a cui vogliamo bene? Forse la risposta la conosciamo, ma non vogliamo ammetterla… Se togliessimo il denaro e usassimo solo la nostra energia e, dall’altra parte, ci limitassimo a chiedere solo ciò di cui abbiamo bisogno e che serva per i nostri compiti, senza cupidigia di possedere alcunché ma, al massimo, prendendoci solo la responsabilità degli oggetti che ci sono affidati (come un pezzo di terreno) o la responsabilità di compiti, chissà che succederebbe. 🙂
Vorrei domandare alla signora Lucia se per caso non è parente o alunna di qualche banchiere.
Noi, l’umanità, facciamo errori e non siamo disposti a pagarli, poi, chi capisce, capisce solo perchè mancano i soldi…
Infatti abbiamo una montagna di debiti, la colpa è tutta nostra, perchè ci siamo indebitati? Adesso che siamo indebitati dobbiamo pur pagarli, i debiti, più gli interessi ovvio.
Chi capisce capisce solo perchè “mancano i soldi”, e non perchè animato da un senso di giustizia o in difesa di una intera nazione che viene saccheggiata e depredata e ridotta in schiavitù col compiacente tradimento delle sue “elites” politiche, strapagate dai banchieri.
Infatti volendo prendere esempio da Cristo, ricordiamo quel che Egli disse ai cambiavalute del tempio:
“È tutta colpa nostra, del popolo giudeo che deve pagare le sue colpe; voi siete perdonati: vi sono rimessi i vostri peccati!”
N’est ce?
Non è tutta nostra, la colpa.
Ma è anche nostra, e in una parte rilevante.
Anche tra noi, che dovremmo essere “risvegliati”, quando si parla di denaro ci si chiude a riccio.
E alla fine si ritiene che la cosa migliore sia lasciarlo “ben al sicuro” in banca (magari presso un conto della Posta svizzera, perché in Italia ormai “questo governo” ci mette sempre più le mani in tasca).
Invece che metterlo in circolo, per crearsi un tesoro nei Cieli: l’unico tesoro su cui né i ladri, né i banchieri, né qualsivoglia governo può mettere le mani sopra.
L’unico tesoro che non si svaluta e che non si corrode.
Tu, Eliseo, il tuo tesoro dove ce l’hai?
Eliseo scusami .Sicuramente sono io che non mi spiego bene.
Dico semplicemente che la società tutta ha creduto alla bugia del denaro-idolo.
Pochissimi oggi sono capaci di porsi di fronte al denaro in maniera distaccata.
E come con il denaro siamo attaccati a infinite altre cose e,cosa ancor peggiore, aneliamo a giudicare da noi stessi cosa è giusto e cosa non lo è.
Ci assolviamo molto velocemente e ancor più velocemente condanniamo gli altri.
Solo nell’intima comunione con Gesù,nutriti dalla Sua carne e dal Suo sangue,possiamo accogliere l’insegnamento del vangelo.
Non credo che l’umanità possa fare alcunchè contro questa o quella cosa del mondo
Se così fosse che bisogno avremmo di Dio e di Suo Figlio?
Preghiera penitenza e sacrificio che senso avrebbero ?
Gesù sulla croce ha accettato tutte le ingiustizie,fino alla morte e ci ha chiesto di fare altrettanto.Ha predicato Amore ,sopratutto per i nemici e ha chiesto di pregare per loro.
Diceva:se amiamo solo gli amici che differenza c’è tra noi e i pagani?
Gesù confidava solo in Dio Padre Onnipotente e solo a Lui obbediva.
Infatti solo Dio vaglia i cuori, li conosce nel profondo,sa e giudica.
Io posso solo giudicare me stessa,pregando per il Suo aiuto e la Sua misericordia.Chiedendo discernimento.
Chiedo aiuto a Lui perchè da me stessa non saprei dirigere i miei passi,Lui è la mia luce.
Eliseo nostro compito sarebbe solo quello di testimoniare la fede in Dio e in Gesù suo unigentito figlio e in Maria la madre di tutti gli uomini ed esortare tutti alla conoscenza del vangelo .
Questo, sì, potrebbe cambiare le cose.Se l’umanità intera si convertisse a Dio sarebbero solo grazie su grazie.
A tutti dico pregate e sentirete in voi il cambiamento.
La pace di Cristo sia con voi tutti.
PS:(La coroncina della Divina Misericordia sarebbe un ottimo inizio.)
http://www.festadelladivinamisericordia.com/page/coroncina-della-divina-misericordia.asp
Grazie, sorella mia, per queste parole di Fede, di Speranza e di Carità.
Mi permetto solo di aggiungere una cosa: che com’è non voluto da Dio che giudichiamo gli altri, così è non voluto da Lui che giudichiamo noi stessi.
Il giudizio di noi stessi va inevitabilmente a detrimento dell’amore di noi stessi (perché solo in Dio possono co-esistere, ugualmente infinite e perfette: Misericordia e Giudizio. Noi uomini, quando giudichiamo un altro essere umano, smettiamo inevitabilmente di amarlo).
E se amiamo poco o per nulla noi stessi, ameremo poco o per nulla il nostro prossimo: colui che un giorno, recente o lontano, si è fermato a raccoglierci da terre mentre eravamo estenuati e sanguinanti, e ci ha medicato le ferite e si è preso cura di noi, nonostante non fosse suo dovere esplicito farlo.
Ti saluto e ti abbraccio,
in Gesù e Maria.
Che Dio ti benedica, che la Madonna ti accompagni, che San Michele Arcangelo scorti le tue vie.
Maranathà
Signora Lucia, chiedo perdono. Io l’ho giudicata male e l’ho trattata con parole ingiuste e pesanti.
Guardi, io intendo la nobiltà delle sue intenzioni.
Da poco tempo, dopo lunghi anni di vita da peccatore, sono ritornato a leggere le scritture e sto vivendo in questi ultimi tempi una “riconversione” al mondo spirituale (dello Spirito Santo, noti bene); non vedendo altra alternativa per l’uomo se non l’amore di Dio e l’abbandono delle vanità terrene.
Riguardo all’amore del prossimo, risulta difficilissimo per me perdonare chi fa del male al prossimo, e noti non verso chi fa del male senza rendersi conto di quel che fa, (i soldatri romani che inchidarono Cristo alla croce), ma verso le menti più perverse, malvage, dei seguaci consapevoli degli spiriti d’iniquità.
Che il mondo sia precipitato in uno sfacelo morale è la triste verità di oggi, e questo lo si vede in ogni aspetto della vita sociale, in modo drammatico nel paese ove abito, oltre l’Oceano Atlantico.
In questo Paese io mi rifugio nella Messa Tridentina ormai praticata da pochi ecclesiastici, visto che hanno tolto il Tabernacolo dal centro delle Chiese, hanno modificato la liturgia
e persino il corpo di Cristo viene toccato da mani profane.
So che costoro non prevarranno, perchè verrà Cristo e li spazzerà via. Ma nel frattempo non posso trattenermi dall’ usare almeno la parola, che è l’arma più poderosa, se non le armi proprie dei militari.
Mi piace molto l’attacco verbale del Cristo contro gli scribi, ovvero i dottori della legge, (sarebbero i giuristi moderni), ed appartenenti alla classe sociale privilegiata dei Farisei.
Cordiali saluti signora Lucia, e, se può chiuda un occhio e voglia perdonarmi, essendo io, un suo piccolo alleato nella battaglia contro le forze e le insidie dell’iniquità.
Gesù, mentre viene inchiodato alla Croce (un chiodo per mano, un chiodo a inchiodare i due piedi), chiede al Padre di “perdonarli, perché non sanno quello che fanno”.
Come tu giustamente fai notare, Eliseo, sta chiedendo il perdono dei Suoi crocifissori materiali, i legionari romani (che, non essendo ebrei, poco o nulla sapevano della Venuta del Messia).
E sta chiedendo il perdono anche degli ebrei del popolo minuto che si sono lasciati traviare dai grandi, dai dotti, dai sapienti (sinedriti, scribi, farisei, erodiani) che li avevano sobillati ed istigati a martirizzarLo.
SchiaffeggiandoLo, smanacciandoLo, sputandoGli in faccia, tirandoGli i capelli, gettandoGli ogni tipo di immondizia addosso, prendendoLo a calci, tirandoGli pietre, facendoGli il verso, prendendoLo in giro, insultandoLo, insultando Sua Madre, bestemmiandoLo.
Tali grandi, tali dotti, tali sapienti: ben sapevano quello che stavano facendo.
Perché avevano tutti gli strumenti per saperlo.
Conoscevano la Legge.
Conoscevano i Profeti.
Conoscevano gli Scritti.
Conoscevano la storia del Popolo eletto.
Conoscevano la gran parte delle verità che al popolo minuto erano ancora celate.
Ecco perché costoro ben sapevano quello che stavano facendo.
Ecco perché per costoro Gesù non chiedeva al Padre di perdonarli.
Ma devono essere loro, singolarmente e personalmente, a chiedere perdono per la loro stolta ed empia superbia.
Ma arriveranno a farlo (non tutti, non la maggior parte, ma solo un esiguo numero) solo quando si renderanno conto, nella loro carne, che davanti a Dio ogni potere è nulla.
Ci si sarebbe potuti arrivare più dolcemente, a questo momento del redde rationem: se tanti Pietro avessero imitato il Pietro piangente e pentito di dopo il tradimento e non il Pietro-satana che faceva fin troppo conto sulle sue capacità e sulle sue forze, per gestire la situazione al meglio. Fino al punto di volersi mettere “davanti” a Gesù ed alla Sua Volontà, certi di fare così la Volontà di Dio (che ironica contraddizione, a pensarci): come quando hanno nascosto e insabbiato, oltre che tante apparizioni vere (una su tutte: Ghiaie di Bonate, la “Fatima italiana”), lo stesso terzo segreto rivelato ai tre pastorelli della Cova de Iria.
E’ andata così.
Del resto, il comportamento del Pietro-satana ci deve essere stato fin da subito, fin dalle prime comunità cristiane.
Non si spiegherebbe in alcun altro modo il perché San Paolo, mentre scrive (ispirato dallo Spirito Santo: quindi senza possibilità di fraintendimento alcuno) la prima lettera ai Corinzi e la prima lettera ai Tessalonicesi, dice che la Venuta del Signore è prossima, e che lui e gli altri suoi contemporanei la vedranno (1 Cr 10,11 ; 1 Cr 15,51 ; 1 Ts 4,17);
e poi, qualche tempo dopo, dice il contrario in 2 Ts 1-12.
E lo stesso Gesù, a Pietro, gli conferma che Giovanni “resterà fino al Suo Ritorno”.
Dev’essere “successo” qualcosa, nel frattempo.
Dev’essere “cambiato” qualcosa, nel frattempo.
Dev’essere stata esercitata la libertà che Dio ha donato ai Suoi figli, in un senso tale da “rallentare” il Progetto di Dio: che prevedeva un Venuta imminente, durante la vita terrena di San Paolo.
E questo determinato esercizio della libertà ha comportato l’eliminazione di una condizione che rendeva certa la Venuta per allora.
Così come l’esercizio della libertà da parte dei niniviti comportò l’eliminazione della condizione che rendeva certa la loro punizione.
Qual’era la condizione che i niniviti scelsero liberamente di rimuovere: l’assenza di pentimento. Poiché scelsero di pentirsi.
E ciò che era certo (il loro sterminio) venne annullato.
Qual’era la condizione che i capi delle prime comunità cristiane (ma non gli Apostoli, che tale comunità fondavano) scelsero liberamente di rimuovere: il totale affidamento alla Volontà di Dio. Poiché smisero di farlo. E ciò che era certo (la Venuta di Gesù, per l’instaurazione piena del Regno di Dio) venne ritardata. Rallentata per duemila anni.
Non annullata, ovviamente: perché il Progetto di Dio non è mai annullabile dalla libera volontà di noi uomini.
Sono annullabili i castighi, che del Progetto originario di Dio non fanno parte, ma sono solo il male che Dio permette perché vuole salvarci in tutti i modi possibili.
Ma non è annullabile uno iota del Progetto ab aeterno di Dio.
Oggi, tra le Gerarchie della Chiesa (di cui il Tempio era figura) troviamo ricoperti tutti i ruoli di duemila anni fa.
Troviamo i Pietro-satana, che hanno ritenuto e ancora ritengono di “saperne di più” di Gesù, e quindi di valutare i tempi e i modi in cui possa parlare. O addirittura, si sentono in grado di metterLo a tacere, per evitare che le Sue parole scandalizzino e spaventino coloro che secondo loro sono “più deboli” e “meno esperti”.
Troviamo i Boanerghes, che scalpitano per avere un posto alla destra senza aver minimamente capito quale sia il Calice da bere, assieme al loro Maestro e Capo.
Troviamo gli altri Apostoli, che al momento delle tenebre si dispersero.
Troviamo i tre più vicini al Maestro, che nel Getsemani cedettero al sonno nonostante Egli gli avvesse chiesto di vegliare con Lui, nel momento della Sua massima angoscia.
Troviamo le donne, che intuiscono il Mistero che si sta per svolgere davanti a loro e restano silenziose e fedeli, pronte a seguirlo per tutto il percorso dal Getsemani al Golgota.
Troviamo Pietro, piangente e in preda ad un tremendo dolore, dopo aver negato di conoscerLo per ben tre volte, arrivando persino a bestemmiarne il Nome: e il cui sguardo in preda al panico ed all’agitazione incrociò il Suo (dolente esofferente: ma ancora più amante), proprio mentre il gallo cantava.
Troviamo Giuda, che andò dal Sinedrio perché schiavo del peccato e perché abbacinato dall’empio convincimento che quella fosse l’unica strada per costringerLo ad abbandonare quell’Amore ostinato nei confronti di tutti, anche dei pagani giunti da Roma che invece avrebbe dovuto combattere, mettendosi alla testa di Israele.
La lista potrebbe continuare a lungo, e arrivare ai sinedriti, in tutte le loro diverse sfaccettature (erano sinedriti anche Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea: che sul Golgota trovarono finalmente il coraggio di manifestarsi come Suoi discepoli. Era sinedrita anche Gamaliele, che conobbe Gesù dodicenne e intuì che potesse essere il Messia e da allora attendeva il compimento della profezia che Egli gli fece. E il cui cuore di giudeo sovraccarico di dottrina quasi bimillenaria finalmente s’infranse e si ruppe, sul Golgota: ma dopo il terremoto e quindi troppo tardi per poterLo abbracciare e guardare nei Suoi bellissimi occhi di un blu intenso e profondo. Che erano ormai chiusi nel sonno della morte).
Ma interrompo qui.
Per ricordarti, Eliseo, che Gesù, nel momento voluto dal Padre: rovesciò i banchi nel Tempio.
Non fece una rivoluzione politica né incitò il popolo a ribellarsi ai Romani.
Mentre rovesciava i banchi, lo faceva per Amore di Dio e della Sua Giustizia.
Non di una giustizia umana, che tanto velocemente si mostra bacata e avariata.
Lasciati alle spalle, quindi, la venefica illusione che una moneta emessa dallo stato sia la panacea di tutti i mali.
Oggi lo Stato è Erode. E tra un po’ sarà totalmente agli ordini della Bestia.
Impegnati, semmai, a diffondere in Brasile la notizia che l’aborto volontario in Italia è legalizzato, senza alcun limite entro i primi tre mesi.
Degli amici brasiliani mi hanno detto che per loro è inconcepibile, che nella nazione dove vi è il Papa si possa legalmente uccidere il bambino che si ha nel proprio grembo.
Dio E’ Grande.
Ed è Amore.
Affidiamoci veramente a Lui ed ogni cosa andrà nel miglior modo possibile.
Ti saluto e ti abbraccio,
in Gesù e Maria
Maranathà
Carissimo Eliseo,non c’è nessun bisogno di chiedere scusa a me.
So che ciò che fraternamente unisce tutti è l’Amore.
Benissimo facciamo a gridare la menzogna che devasta il mondo,l’esortazione all’attenzione che dobbiamo avere nelle scelte quotidiane.
Suonare la sirena di allarme per avvisare del pericolo i fratelli è cosa lodevole e necessaria.
Allo stesso tempo testimoniare l’infinito Amore di Dio ,la sua infinita misericordia attraverso Gesù e la Sua Santa Madre è ancor più importante.
Perchè anche il più incallito peccatore sentendo l’Amore non abbia paura di ri-avvicinarsi al Padre che tutto perdona.
Paolo di tarso ,grandissimo avversario di Gesù,che metteva a morte gli apostoli è stato graziato dall’Amore e dal Perdono.
Non abbiate paura ,fortunatamente il nostro metro di giudizio non è il giudizio di Dio,Egli è infinitamente più misericordioso di noi.
Se, sinceramente pentiti, lo si cerca con amore per farsi guidare da Lui,nonostante le nostre eventuali scivolate sulla via ,Sarà sempre lì ad aiutarci e pulirci le ginocchia per proseguire il cammino.
Siamo solo poveri peccatori.Aiutiamoci e sosteniamoci nella fede e nell’Amore.
Eliseo non sei il solo a vivere la riconversione al Padre da poco,io sono sulla stessa barca con te.
Allora siamo in tre 🙂