don_spoladore

Si è tenuto ieri il secondo incontro col nostro Donpa, a seguire il primo di cui avevo parlato in questa nota.

Che dire? Quasi 4 ore di lezione, canto, concerto, ancora con lo stesso concetto già esposto nell’altra occasione: il pensiero crea, il pensiero stratfica, e rimane negli anni, cattivi pensieri danno luogo a negatività, ma – che bello! – buoni pensieri possono trasformare e migliorare la nostra vita. La vibrazione derivante dai nostri pensieri non può essere fermata, può solo essere cambiata. La procedura, si concentra sul perdono (“perdonare significa accettare che ci è stato tolto ciò che ci è già stato tolto“), sull’accettazione, sui pensieri di lode e ringraziamento.

E, strano ma vero, buone vibrazioni come quelle dei Salmi hanno effetti positivi, indipentemente dal fatto che chi li recita sia credente o meno. Funzionano, punto e basta. Mi son tornati in mete gli esperimenti sull’acqua di Masaru Emoto, che a seconda di come viene “trattata” (quali pensieri le vengono rivolti) dimostra a livello strutturale, organico e molecolare comportamenti diversi (vedi video).

In Natura non esiste il Giusto e Sbagliato: esiste il vitale e mortale, e se cominciamo a cambiare i nostri pensieri cambieremo la nostra vita e quella di chi ci circonda. La rivoluzione non si fa andando in piazza (così che ci possano controllare e manipolare), ma nel nostro intimo, nel nostro cuore.

Vi sembra poco? Allora sentite questa poesiola americana citata da Ed Griffin:

For want of a nail the shoe was lost.
For want of a shoe the horse was lost.
For want of a horse the rider was lost.
For want of a rider the message was lost.
For want of a message the battle was lost.
For want of a battle the kingdom was lost.
And all for the want of a horseshoe nail.

Che si può tradurre più o meno così: per la mancanza di un chiodo, il cavallo perse lo zoccolo; per la mancanza di uno zoccolo, si perdette il cavallo. Per la perdita del cavallo si perse il cavaliere. Mancando il cavaliere il messaggio non fu spedito. Per la mancanza del messaggio la battaglia fu persa. Per la perdita della battaglia fu perso il reame. E tutto per la mancanza di un chiodo. 

Questo fa il paio con la centesima scimmia (ne ho parlato qui); quand’anche vi sembra che il vostro apporto sia piccolo, umile, insignificante, pensate che potrebbe essere come il chiodo di quel cavallo: se manca quello, si perde un regno intero.

E quindi non tiratevi indietro, mai!